a history of violence regia di David Cronenberg USA 2005
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a history of violence (2005)

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locandina del film A HISTORY OF VIOLENCE

Titolo Originale: A HISTORY OF VIOLENCE

RegiaDavid Cronenberg

InterpretiViggo Mortensen, Maria Bello, Ed Harris, William Hurt, Ashton Holmes

Durata: h 1.30
NazionalitàUSA 2005
Generethriller
Tratto dal libro "A history of violence" di John Wagner e Vince Locke
Al cinema nel Dicembre 2005

•  Altri film di David Cronenberg

•  Link al sito di A HISTORY OF VIOLENCE

Trama del film A history of violence

Tom Stall vive felice con sua moglie e i loro due figli in una piccola cittadina dell'Indiana. Una serà però la loro esistenza idilliaca verrà a mancare quando Tom sventa un tentativo di furto nel suo ristorante uccidendo i due ladri...

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Voto Visitatori:   7,09 / 10 (391 voti)7,09Grafico
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Voti e commenti su A history of violence, 391 opinioni inserite

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Constantine  @  21/12/2005 00:27:58
   10 / 10
Perfetto è stato il primo commento al comparire dei titoli di coda, perfetto nella sua semplicità, perfetto nella sua completezza, perfetto nel racconto. Cronenberg sfrutta la sua enorme conoscenza stilistica e personale ad uso e consumo dell'ottima idea partorita da Wagner nel suo fumetto, sfruttandone il meglio e tralasciando il resto. La rappresentazione della violenza assolutamente onesta marca ancor di più di quello che era possibile delle miraboli scene, l'interpretazione del cast poi è da urlo, Mortensen in testa Harris Hurt e via via gli altri. Anche la colonna sonora è assolutamente in tono e tutto scorre come deve, come non si potrebbe pensare meglio... con assoluto senso. Una storia affascinante narrata da un grande regista e con grandi interpreti,un viaggio nella mente di un uomo con tutto quello che ne consegue,

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER, in due parole da applausi.

" Mio d.i.o Riche..."

4 risposte al commento
Ultima risposta 06/01/2006 12.30.32
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genrom  @  21/12/2005 00:18:28
   6 / 10
A mio avviso questo film merita la sufficienza, ma non di più. Ci sono infatti alcune scene interessanti e la storia, tutto sommato, non è niente di eccezionale.
Dargli voti tipo 8 o 9, francamente, mi pare veramente eccessivo!
Altri sono i film, gli impegni cinematografici, che meritano voti così alti. Ad oggi ha una media del 7,3... secondo me eccessiva. E' anche vero che c'è chi da 8 ai film di Boldi e De Sica, che possono anche piacere, per carità, ma di certo non meritano voti del genere. Questo film, non vorrei essere frainteso, è di tutt'altro genere e, probabilmente, spessore, ma certo non è un filmone. Senza colpi di scena, a tratti lento ed un finale deludente.

6 risposte al commento
Ultima risposta 22/12/2005 20.48.52
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Gruppo COLLABORATORI bungle77  @  20/12/2005 10:48:39
   9 / 10
Come l'aspettavo questo film... qui a torino stanno facendo una rassegna su cronenberg...e nel weekend mi sono visto quasi tutti i suoi film al cinema... ieri alla rassegna c'era "Gli inseparabili"... ma non c'è l'ho fatta piu ad aspettare...e sono andato a vedere History of Violence (Inseparabili... perdonami... chissà se mai mi ricapiterà di andarlo a vedere al cinema:( )
Che dire... dopo Spider... un altro film spiazzante... che non ti aspetti... un regista in continua evoluzione... e sempre più maturo...
Una trama semplice...asciutta...priva di ogni fronzolo... niente è di troppo... un film di una perfidia unica...
Altra novità interessentissima in questo film... è la presenza di un black humor un po alla T.Kitano... che in Cronenberg era insospettabile...
io onestamente continuo a preferire altri vecchi film di Cronenberg... anche se forse stilisticamente più imperfetti.
:)

3 risposte al commento
Ultima risposta 21/12/2005 13.06.04
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Gruppo REDAZIONE Invia una mail all'autore del commento cash  @  19/12/2005 15:49:42
   9 / 10
Prima o poi i traumi riafforano. per quanto una persona possa ingannare se stessa e gli altri, i traumi riafforano. E son problemi. Cronenberg analizza il momento esatto della vita di un uomo apparentemente beatificato dall'american dream: ha una famiglia perfetta, una donna che lo ama come il primo giorno, 2 bimbi carini carini con cui ha un dialogo irreprensibile. E lavora in una tavola calda, una di quelle in cui la comunità del solito paesino provinciale (in cui pare che mai nulla debba accadere) si ritira a bere caffè e a mangiar torte. ma in questa stessa tavola calda accade l'imprevisto, e con troppa e sospetta facilità il buon viggo fa fuori 2 rapinatori "che fanno sul serio".
la vicenda innesca una bomba che detonerà con l'incontro di strani personaggi che sembrano perseguitare il punitore, cercando di attribuirgli un'identità che esso stesso nega con tutte le sue forze. A sproposito si è parlato di colpo di scena; ciò che potrebbe sembrare telefonato non lo è nella logica in cui non si dà come colpo di scena. la "rivelazione" è un semplice nucleo nella sinossi del film, per cui non sarebbe nemmeno opportuno parlare di spoiler. Cronenberg non vuol stupire nè con colpi di trama (semmai di trauma) nè con effetti speciali, grazie a dhio.
Il suo è un semplice excursus in un genere che non gli compete, ma le tematiche di fondo rimangono comunque le stesse; ha ragione che ha parlato di un "inseparabili" in solitario. Ed è proprio perchè è un genere che non gli compete che gli è riuscito così bene; cronenberg, come ogni autore che si rispetti non cede alle lusinghe di un pulp a tutto spiano, e mostra la violenza con il contagoccie. In fin dei conti, vista una testa saltata le hai viste tutte: e se è vero che le sequenze prettamente violente sono pochine, va anche detto che si tratta di puri momenti in cui l'efferatezza è diluita non poco. Insomma, quando questo film è violento lo è per davvero, non si scherza. Anzi, non si scherza affatto; cronenberg, che non è uno sprovveduto, ha capito che di fronte ad un film a carattere violento ci sono solo 2 strade da seguire; la strada dell'ironia e del sorriso che accompagna ogni zampillo di sangue o la completa austerità. Vie di mezzo non ce ne sono, o si fa un ichi the killer o si gira un history of violence. E la pellicola è cupa, malinconica, claustrofobica nella psicologia e senza uscita nel suo darsi come punto di non ritorno. E la violenza, come un virus, si propaga in fretta e attecchisce bene e facilmente; quando un ineludibile lato del carattere viene solleticato dalla circostanza non solo esplode, ma lo fa nel peggiore dei modi, si veda la profonda e radicale trasformazione del figlio. E la violenza non si dà solo nel togliere la vita a qualcuno, ma anche nell'affrontare i fantasmi del proprio passato. Da notare inoltre come una delle ossessioni cronenberghiane appaia qui in grande stile: l'ossessione per il corpo e le sue penetrazioni, la corruzione della carne e la cangiante deformità nel momento del suo scempio. Tutti i masacri sono compiuti in una situazione di prossemica intima, delitti faccia a faccia e spesso a mani nude (POI con l'ausilio di armi da fuoco). una sorta di balletto sul tema di "all hail the new flash" ma al contrario: qui l'empietà e il disprezzo della carne porta comunque alla morte, ma senza epifanie di sorta. Qui si muore senza frasi retoriche, non da eroi.
la trama arriva su sceneggiatura preconfezionata, e deriva da un fumetto. Fumetto che lo stesso cronenberg si è rifiutato di leggere.
per chi pensa che il porting perfetto sia il risibile "sin city".

40 risposte al commento
Ultima risposta 28/12/2005 11.53.46
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norah  @  19/12/2005 14:09:35
   6½ / 10
Sarà perché sono andata a vedere questo film allo spettacolo delle 23.00, sarà perché faceva un freddo cane e io stavo in coma, sarà perché la tipa seduta dietro di me non ha fatto altro che ridere a squarcia gola per tutto il tempo, sarà perché ti amo… ah no, quella è un'altra storia… Ma ho trovato questo thriller piuttosto ordinario; poi possiamo sforzarci di cercare significati reconditi o interpretazioni varie, ma il film in sé non mi è sembrato nulla di speciale.
La mia sufficienza è una media fra il sette che va agli attori e alla regia, ed un cinque alla sceneggiatura.

25 risposte al commento
Ultima risposta 21/12/2005 23.29.47
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lennydee  @  19/12/2005 01:49:10
   4½ / 10
lento, noioso e prevedibile con scene di sesso e violenza che sono messe li solo per far non farci addormentare

8 risposte al commento
Ultima risposta 21/12/2005 00.40.51
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andreapau  @  18/12/2005 18:59:06
   7 / 10
una storia di ordinaria violenza dietro una apparente normalità. cronemberg affronta il problema (a lui molto caro) dello sdoppiamento, ricorrendo al paradosso dell'autodifesa e della sua approvazione, quale grimaldello per svelare la bestia che si nasconde in ognuno di noi. con grande abilità nella scelta degli attori, confeziona un intreccio molto verosimile e mai scontato. la discrezione degli interpreti (tutti eccellenti), permette di concentrarsi sul messaggio senza particolari identificazioni che potrebbero scaturire utilizzando attori con personalità ingombrante. pochissimo pathos, molta rassegnazione e nichilismo a rendere ancora piu' autentica l'indifferenza nei cambi di personalità di mortensen: da quelli personali, a quelli del suo legittimo erede, costretto nella gabbia del perbenismo... i due si riconoscono parenti nel battesimo di sangue dell'eliminazione del nemico della loro serenità ed equilibrio. spietata analisi dell'umanità, ritenuta libera e lucida di scegliere il proprio destino e la propria strada... ma di poterla cambiare senza sporcarsi troppo. è sufficiente che non si sappia in giro

10 risposte al commento
Ultima risposta 17/01/2006 10.03.18
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albyakos  @  18/12/2005 00:23:22
   7½ / 10
non avevo mai visto un film di questo regista e devo dire che mi è venuta voglia di vedere anche gli altri. Un gran bel film dopo tanto tempo, ci voleva proprio. Viggo é fenomenale come sempre. Molti hanno detto che il film è lento, secondo la forza di questo film è proprio la lentezza di certe parti paragonata ai colpi di scena di cambi di personalità. Un sette e mezzo pieno e meritato.

4 risposte al commento
Ultima risposta 20/12/2005 10.10.46
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