gonin (1995)

Cinque personaggi disperati in un film che trasuda pessimismo ed appunto disperazione che li porta ad essere imprevedibili ed ingenui allo stesso tempo nel voler rapinare una banda di yakuza. La disperazione unisce questi cinque individui che hanno estrazioni sociali diverse fra di loro in questo piano folle. Un film molto vicino alle corde del polar francese, attento allo sviluppo dei singoli personaggi e che presenta bellissime sequenze, una fra tutte il ritorno a casa dell'impiegato licenziato, realmente tragica nella sua essenza. Poi c'è Kitano che insieme al suo sodale sono come degli angeli della morte per ognuno di loro. Il film di Ishii è uno dei capisaldo dei film yakuza anche se parla di tutt'altro.

yakuza di pregevole fattura, con alcune scene da antologia (il bagno pubblico citato sotto e in generale tutte le sparatorie). rigorosamente per appassionati, un altro tassello (tetro, brutale ma non per questo meno introspettivo, e per certi versi abbastanza classico) a comporre il grande mosaico del cinema gangster nipponico.
Personaggi efficaci e ben costruiti, Kitano giganteggia più che gigioneggiare.

Buon film di Ishii...
Osannato fino all'esasperazione, spesso portato agli albori dai più, "Gonin" è in realtà un buon film che si prende sul serio. Una svolta autoriale di un regista che fino ad allora si era sempre dedicato al porno, e lo farà anche dopo l'horror "Freeze Me" con la saga hard "Flower And Snake" .
"Gonin" è un action d'autore ed è incredibile vedere che non ci sia neanche una donnina nuda in quest'opera del regista, ma che al contrario le relazioni tra i protagonisti siano omosessuali.
Un'anti-opera. Un testamento registico e anche artistico che testimonia la capacità di trattare un qualsiasi argomento, riuscendoci.
FIno a poco tempo fa pensavo che Ishii fosse un regista ambizioso e presuntuoso, perso nelle sue stupide perversioni cercandone il senso, eppure ha dimostrato di fare belle cose (il bello "Freeze Me"), confermando che il cinema per lui non è solo un pretesto ma anche una passione.

E "Gonin" potrebbe essere un capolavoro.
Il problema è sicuramente il montaggio: fatto malissimo e tagliato a colpi d'accetta. Peccato, perchè la fotografia irreale (bellissima) che alterna in una stessa immagine del film colori freddi e colori caldi, giorno e notte è assolutamente una trovate geniale, per non dire lampante.
Recitazione sublime, tra cui spicca un magnifico Kitano, con tanto di benda sull'occhio e ombrellino trasparente (vero e proprio objet du désir dell'attore-regista che tornerà con l'ombrellino fantomatico anche in "Battle Royale").
Tante le scene magnifiche: quelle girate nel bagno pubblico, con quel bacio destinato a finire nella storia del cinema e il finale, bellissimo, assolutamente geniale.

Un ottimo film, dunque, che perde un po' il ritmo varie volte in favore di una pacata noia, ma che si rivela assolutamente riuscito. Ebbravo Ishii! ^_^

Film di notevole rilevanza. Sarà che amo questo genere di film, ma mi è proprio piaciuto. La trama pur essendo banale è sviluppata assai bene (basta pensare le numerose sequenze-sogno che marcano il profilo dei protagonisti), il film scorre ben diretto fino ad uno splendido finale. Notevole la parte di Beat Takeshi, figura poco marcata ma che riesce a dare il meglio di se (soprattuto sotto un ombrellino azzurrino, quella scena vale la visione dell'intero film). Film nel complesso piuttosto violento ed ultrapessimistico, che agli amanti del genere non può però mancare (giappone metropolitano anni 90-yakuza-violenza con un pizzico di trash e weird).
Nel complesso si distingue ed un 8 lo merita. Bravo Ishii. Ripeto scene finali davvero peso.