boxing helena (1993)

Essere figli d’arte si sa non aiuta affatto, soprattutto quando tuo padre è un personaggio di un certo spicco e di un certo talento e soprattutto in un campo come quello cinematografico… Jennifer Lynch figlia di cotanto padre brucia le tappe e forse esordisce troppo presto con un film che si rivelerà un flop di tali proporzioni da bloccarle la carriera (solo recentemente è arrivata la sua seconda prova)…

Boxing Helena è una crudele introspezione sull’amore disperato, sul desiderio portato fino all’eccesso e sull’amore visto come fosse una malattia senza via di uscita… L’idea di base è ottima e di fatto Boxing Helena riesce ad essere un film weird senza mostrare fondamentalmente neanche una scena weird…
La Lynch tenta uno stile vagamente simile a quello paterno ma quanto a talento il paragone è naturalmente improponibile… Malgrado un’atmosfera morbosa discretamente riuscita Boxing Helena è di una noia mortale a causa di un plot poco convincente e mal sviluppato…
Peccato perché tutto sommato la Lynch mostra discrete capacità dietro la mdp e non mancano trovate interessanti (macchina da presa in rotazione fuori dalla cabina telefonica per esempio) che sembrano però un po’ fini a se stesse e buttate lì tanto per dire sono la figlia di Lynch mica cotica…
La soluzione finale lascia un po’ di amaro in bocca ma è già un mezzo miracolo essere riusciti ad arrivare svegli per gustarsela…

Interessante il cast con la Lynchiana al 100% Sherryl Fenn straordinariamente bella e molto brava, malissimo Sands completamente fuori parte, cameo per Art Garfunkel e per Kurtwood Smith che in Robocop fu, a parere personale, uno dei migliori cattivi degli anni 80! Terribile il doppiaggio in italiano…

Film interessante ma non completamente riuscito, personalmente non lo consiglierei mai a nessuno ma onestamente mi aspettavo addirittura di peggio…