super size me 2: holy chicken! (2017)

ben girato e montato riesce a descrivere in modo semplice il problema più tipicamente americano(per ora) delle lobby che creano monopoli venefici e della universale tendenza dell'umanità ad inseguire più le parole che i fatti oggettivi.

Spurlock torna all'interno delle catene del fast food, agendo questa volta dall'interno, non come consumatore in Super size me di molti anni fa. Le industrie mantengono sempre il medesimo obiettivo, però allo stesso tempo si appropriano di termini più friendly nei confronti del consumatore. Per cui "ruspante", "naturale" ecc. mostrano il loro lato oscuro grazie anche a buchi normativi in cui ti viene servita sempre la solita m3rda. Più lacunoso, forse perchè piuttosto impenetrabile dall'esterno, Il Big Chicken che con il suo sistema, tipico del "cartello", controlla il mercato e fa sentire il suo peso sugli allevatori non allineati. Niente male il finale con l'apertura del ristorante. Un lavoro che più che svelare particolari bomba oppure completamente inediti, viaggia spedito nel suo racconto molto lineare, teso soprattutto a creare consapevolezza su quello che si mangia in certi posti.

Morgan Spurlock torna a denunciare i magheggi del mondo dei fast food e la mafia che sta dietro l'allevamento del pollame.
Lo fa attraverso un humor nerissimo ( che sfocia più volte nel cattivo gusto) ma efficace nel suo intento di denuncia.
Tecnicamente superiore al precedente Super Size Me è un lavoro degno di interesse ( anche se l'argomento trattato è circoscritto praticamente solo agli USA),amaro e "divertente".