manhattan night (2016)

Cercavo "Manhattan Nocturne" e non lo trovavo :) Il film e' un giallo-noir dalla tinte "Hitchockiane" con atmosfere tetre e una fotografia adattissima al genere.Adrein Brody e' un grande protagonista, Yvonne Strahowsky un'enigmatica e sensualissima che entra in maniera prorompente nella vita del reporter NewYorchese,fino a stravolgerla.Mi ricorda molto la Sharon Stone di Basic Instinct.La trama e' articolata ma raccontata molto bene,in ogni particolare e sfumatura.Ben raccontato soprattutto il rapporto di coppia tra la prtoagonista e la vittima,fatto di attrazione fisica e di continui "giochi" e "scommesse" sempre piu' pericolose che portano poi all'epilogo.Anche qui da sottolineare come tutto il film vada in una direzione,per "sterzare" all'ultimo e cambiare completamente la visione dello spettatore mantenendo il filo della trama e rendendo il tutto credibile.Davvero ben riuscito

Un noir classico, teso e avvincente. La deludente e piuttosto banale rivelazione dei segreti non inficia la solidità di un film intrigante e dal ritmo narrativo serrato. Le atmosfere notturne, vagamente malinconiche, e un erotismo palpabile accentuano la suggestione di un racconto sospeso nel tempo e nello spazio.
Buona la regia e ottimo il cast.

Visto in lingua originale con sottotitoli, il film mi è piaciuto molto. La trama è interessante, le interpretazioni più che sufficienti ( Yvonne Strahovski potrebbe anche stare zitta! ). Bella l'ambientazione. Passato " alla storia " per la scena erotica di Brody e Yvonne, francamente è la presenza della protagonista che rende erotico tutto il film. Forse anche perchè sia Brody che l'ex marito sono veramente orribili, e quindi la sua prenza " rifulge". Da non dimenticare, tra tanta spazzatura.

Thriller noir con il sempre bravo Brody che nei panni di un reporter anti tecnologico si trova a cercare di risolvere un delicato caso ..
Nella prima parte c'e anche qualche eco vagamente Hitchockiano,mentre nella seconda la trama si ingarbuglia ,e non poco , e a venirne fuori è un prodotto di fattura mediocre e assia fantasiosa..
Restano il fascino della Strahosky ,l'istronia di Scott e la consapevolezza che facendo le cose più semplici il risultato poteva essere migliore.

Manhattan night è un noir nella più classica delle definizioni trasportato in un contesto moderno. Al posto del più classico detective con impermeabile un giornalista un po' demodè, che rifugge le nuove tecnologie nel suo lavoro per scrivere con carta e penna, ma sarà proprio la ricerca di supporti moderni, memory card di videocamere, a scoprire verità scomode. Nel film di De Cubellis ci sono tutti gli ingredienti del genere: il personaggio tormentato del giornalista (un Adrien Bordy diligente), la nascita della passione per la più classica delle dark lady (Yvonne Strahovsky più bella che brava), intrighi, inganni e tradimenti. Questo film non si fa mancare nulla ed è per questo che nonostante una certa cura del comparto tecnico, il film è tutto sommato asettico e freddo. L'unico elemento positivo è proprio la vittima (bravo Campbell Scott), un regista paranoico ed ossessionato nel carpire la reale sostanza delle persone anche attraverso video rubati. Un personaggio ben sfaccettato che regala una certa imprevedibilità in un film che ha nella prevedibilità il suo maggior difetto.