l'avventuriero di macao (1952)

Piccolo e non esaltante noir di Sternberg,nel quale la convenzionalità della storia viene almeno in parte riscattata dalla buona prova del cast che può contare su un Mitchum ed una Russell assolutamente perfetti per i ruoli.
Penalizzato da numerose traversie produttive ( tant'è che le scene d'azione le diresse Ray ) e disconosciuto dalla stesso regista è un lavoro vedibile anche se lontano qualitativamente dagli apici di Sternberg e di una buona parte dei noir del periodo.

Un noir piuttosto solido anche se abbastanza convenzionale che approfitta dell'ambientazione esotica per aumentarne il fascino.. E di fascino non ne manca con una Jane Russell che emana erotismo da ogni centimetro del suo corpo e divertente nelle sue schermaglie con quella faccia schiaffi di Mitchum. I due attori si assemblano molto bene, anche se il film vuole essere una miscela di tutto: noir, action, poliziesco e non sempre le varie componenti sono equilibrate. Riguardo l'intrattenimento il film è riuscito, ma lo stesso non Von Sternberg non ebbe vita facile dietro le quinte, tanto che le scene d'azione sono state dirette da Nicholas Ray. Un discreto film, dalla trama semplice, ma senza l'eccezionalità di altre pellicole del periodo.

Con la sua aria esotica e la sua semplice trama avventurosa questo minore di Von Sternberg sembrerebbe non avere i numeri per passare agli annali del cinema. Però c'è lei, Jane Russel: a memoria non ricordo un film così prepotentemente dominato dal fascino di una donna. Che faccia la diva altezzosa o l'amante esuberante, che canti o che sfili fasciata in abiti aderenti il risultato non cambia: sotto l'egida di un erotismo spavaldo la luce di questa pellicola è lei, per buona pace di quella simpatica canaglia di Mitchum.

Non è un granché questo film. E'tutto molto approssimativo secondo me e la Russel e Mitchum fanno a gara a chi parla con la bocca più storta. Tutto sopra le righe ma con un'aria molto seria. Troppe pretese, insomma. La storia poi è davvero esile e il finale lo è ancor di più.

Delicato e "soft" noir, il cui valore è ovviamente incrementato dalla presenza dell'eccentrica, dermatofisiologicamente strabordante e meravigliosamente pratica e concreta Jane Russell, in grado di sorreggere ( si può tranquillamente ammettere) la trama di una sceneggiatura non propriamente brillante e scorrevole, che, altrimenti, sarebbe risultata insipida e abbastanza poco gaudente ( fatta eccezione per i bellissimi intermezzi canori della protagonista).

Minore del grande Joseph Von Sternberg. "L'avventuriero di Macao" è famoso sopratutto per la sua difficile realizzazione.
Il film era prodotto da Howard Hughes, che ebbe dei diverbi con Von Sternberg. Il miliardario chiamo perciò un altro grande, Nicholas Ray - non accreditato- , per ri-dirigere le scene d'azione.

Il risultato è un film minore del grande regista tedesco, qui alla sua ultima esperienza americana, in cui non manca l'ambientazione esotica e e la carica erotica dei protagonisti. Ma nel complesso sembra affidarsi per lo più al grande carisma di Mitchum e al grandissimo fascino di una Jane Russel bellissima.

Tenendo presente che i film passati con la Dietrich e sopratutto lo splendido "I misteri di Shangai" e il successivo capolavoro "L'isola della donna contesa", sono su un livello molto più alto, "L'avventuriero di Macao" è comunque un film divertente, con un bell'intrigo e molto ben fatto.