la rentree (2001)

Una delle più belle sorprese cinematografiche della mia vita… La storia di Maurizio Ghibellini detto danseur scandita attraverso dodici riprese, dodici capitoli di una vita vista come se fosse un incontro di boxe… Le prime vittorie, la malavita, il carcere a causa della troppa bontà, il ritorno in libertà, il tentativo di poter tornare sul ring a 40 anni per dimostrare di essere ancora qualcuno… Sorprendente la prova di Salvi che si mostra un attore completo ed efficace anche in un ruolo drammatico per lui inusuale (anche se nel mio immaginario personale Salvi rimarrà sempre legato al ruolo di Neuro in Fracchia la belva umana)… Di film sulla boxe (e dei suoi legami con la malavita) ne sono stati fatti a decine, e sicuramente questo non né originale, né innovativo, ma è fatto con il cuore e il risultato è quello di un prodotto onesto e genuino… Buona la prova registica dell’esordiente Angeli (già aiuto regista di Bertolucci e Scola), per un film che riesce ad alternare momenti divertenti a momenti crudi e a momenti poetici (la scena del ballo finale per esempio)… Finale profondo anche se magari non del tutto convincente…