war of the arrows (2011)

War Of The Arrows (anche conosciuto con il titolo Arrow: The Ultimate Weapon), nelle mani delle persone sbagliate (peggio ancora se hollywoodiane), poteva diventare un pessimo filmetto d'azione, con personaggi stereotipati e, probabilmente, con l'aggiunta della classica love story smielata. Altrimenti, c'era il rischio che diventasse uno di quei noiosi film di guerra, che come già spiegai nel commento a White Vengeance, raramente mi piacciono. Per fortuna, il regista Kim Han-min (già alla regia nei thriller Handphone e Paradise Murdered), si dimostra molto abile e gira questo validissimo film di guerra.

La trama di War Of The Arrows si svolge durante la seconda invasione della Corea, nello stato e nell'epoca Joseon, da parte della Manciuria, ancora sotto la Dinastia Qing. Questo momento storico fu disastroso per l'antica Corea, che venne sottomessa dai Manchu e vide molti dei suoi uomini deportati o uccisi.
Per quanto riguarda il film, la storia non annoia mai, grazie ad uno svolgimento mai troppo lento e a sequenze adrenaliniche e, ogni tanto, molto tese, proprio come la corda di un arco.
Evitabilissima, verso il finale, l'apparizione della tigre. Ma vabbè...

Molto valida la regia, e buona la fotografia. Come sempre, bellissimi i costumi e i paesaggi di Joseon, che risulta sempre molto affascinante, nonostante abbia già "ospitato" molte altre pellicole: dagli horror (The Evil Twin, Shadows In The Palace), ai romantici (Chunhyang), dai comici (Heaven's Soldiers) ai gialli investigativi (Private Eye, Detective K), e persino un drama (Painter Of The Wind).

Le interpretazioni sono ottime, e il cast è di tutto rispetto, comprendente Park Hae-il (Memories Of Murder, The Host), Ryoo Seung-yong (Best Seller, My Girlfriend Is An Agent, il capolavoro Children), Park Ki-woong (Someone Behind You).

Nel complesso, War Of The Arrows è un buon film, che tra l'altro ha sbancato al botteghino locale e ha vinto un bel po' di awards.