the forbidden door (2009)

Dietro la macchina da presa Anwar ci sa stare, non v'è dubbio. Sia nel precedente "Kala" che in questo suo ultimo lungometraggio ha dimostrato di non essere certo uno sprovveduto. Non v'è dubbio, però, anche sul fatto che a "The Forbidden Door" manchi qualcosa, ossia una un'idea originale o, comunque, una sceneggiatura ed uno sviluppo davvero coinvolgenti. Il regista indonesiano, infatti, pur costruendo ben più di una sequenza interessante, non riesce a conferire al tutto quella continuità emozionale che un thriller di questo tipo dovrebbe avere. Anche l'empatia, direi, è quasi nulla, quindi, a conti fatti, la pellicola, anche se valida da un punto di vista tecnico, non penso possa dirsi particolarmente riuscita nel suo complesso. Inoltre, capisco che Anwar sia un divoratore di pellicole di genere e che voglia citare i suoi registi di riferimento ma dovrebbe pensare più a creare un suo personale modo di fare cinema che ad omaggiare in maniera così eccessiva, dato che in "The Forbidden Door" le citazioni sono al limite del plagio.

Nota di merito per la cena finale che dovrebbe tanto piacere agli amanti del cinema sanguinolento.