sitcom (1998)

Primo e deludente lavoro di un regista dotato, un'accozzaglia di idee spregevoli che vorrebbero sortire l'effetto di sorprendere il pubblico ma che invece raggiungono l'effetto contrario. Come nei primi film di Ozon l'unità di tempo e soprattutto di spazio è la medesima ( e non potrebbe essere altrimenti, chimandosi il film Sitcom ), e questo dona all'opera una certa compattezza: quello che non gli si può perdonare sono le sue bizzarre trovate registiche e le sue incomprensibili cadute di stile ( incesti, sevizie, sessualità ambigue sono trattati senza tatto ), oltre alla balzana idea che la sola presenza in casa di un topolino domestico possa scombussalare i consolidati equilibri di una famiglia-tipo. Solo un paio di frecciate, travestite da gag ricorrenti, vanno veramente a segno: il distratto capofamiglia che si esprime a suon di proverbi e la fantomatica amica di famiglia Françoise che tira bidoni telefonici anche nei momenti più assurdi. Il resto è fuffa, ed il finale è a dir poco demenziale.

Un'occasione mancata per François Ozon: "Sitcom" è una parodia dei telefilm e tira frecce verso la famiglia borghese, ma le manca una dopo l'altra in un meccanismo che punta più al grottesco in sé che alla satira.
Si ride a denti stretti.