factotum regia di Bent Hamer USA, Norvegia 2005
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factotum (2005)

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locandina del film FACTOTUM

Titolo Originale: FACTOTUM

RegiaBent Hamer

InterpretiMatt Dillon, Lili Taylor, Fisher Stevens, Marisa Tomei, Didier Flamand, Adrienne Shelly, Karen Young, Tony Lyons

Durata: h 1.34
NazionalitàUSA, Norvegia 2005
Generedrammatico
Tratto dal libro "Factotum" di Charles Bukowski
Al cinema nel Marzo 2006

•  Altri film di Bent Hamer

Trama del film Factotum

Henry Chinaski vive a Los Angeles e passa da un lavoro all’altro, da un licenziamento all’altro. Il suo unico sogno sarebbe non dover lavorare per potersi dedicare pienamente alle sole cose che gli interessano: sedurre le donne, bere fino a perdersi, giocare ai cavalli e soprattutto scrivere storie che nessuno si sogna di pubblicare.

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Voto Visitatori:   5,93 / 10 (50 voti)5,93Grafico
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Voti e commenti su Factotum, 50 opinioni inserite

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VincVega  @  23/07/2021 15:24:57
   7 / 10
Un grande Matt Dillon impersona Chinaski, alter ego di Bukowski, nel film di Bent Hamer, autore di une regia asciutta ed essenziale. La vita degradata ed alcolica di Chinaski è resa bene, tra donne, sbronze, lavori saltuari e scommesse. Ottima anche Lily Tailor.

Gruppo COLLABORATORI Compagneros  @  14/12/2019 17:54:58
   6½ / 10
Trasporre Bukowski non è facile: il romanzo non ha una struttura precisa, è un insieme di episodi sparsi; il film risulta perciò frammentario, tanto più perché alcuni episodi non sono trasposti integralmente. Molto bravo Matt Dillon, che riesce a trasmettere quell'idea di distanza da tutto tipica di Bukowski, anche se forse non riesce a trasmettere a pieno il distacco ironico del grande scritto di Los Angeles.
Nel complesso risulta un'opera godibile, nonostante una certa lentezza di fondo; una trasposizione senza infamia e senza lode.

danielplainview  @  23/01/2013 10:44:27
   7 / 10
Forse, il miglior Chinaski portato sul grande schermo.

rinuzeronte  @  14/07/2011 17:33:46
   7 / 10
Ci sono tante cose belle in questo fil..

2 risposte al commento
Ultima risposta 03/09/2011 16.33.14
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JOKER1926  @  18/12/2010 15:41:16
   6 / 10
"Factotum" di Bent Hamer prende spunto dall'omonimo lavoro di Charles Bukowski; la regia riproporrà dunque le vicende di uno scrittore "dannato" fra lavori persi e menate con amiche e donne in stati nevrotici.
In tutto questo non emerge niente di spettacolare, insomma la storia di Henry Chinaski potrebbe esser interessante (e pesante) se realmente vissuta, ma portata su pellicola, offre davvero pochissimo, ed è inutile parlare di narrazione visto che la pellicola non offre nessun passaggio di spessore, "Factotum" è una crisi e una discesa personale, dell'individuo fredda e invariata.

Il soggetto Henry Chinaski, è interpretato comunque in buon modo da Matt Dillon, l'attore riesce ad incarnare a dovere l'immagine del personaggio, in linea sommaria, sotto questo aspetto, nulla da rimproverare. Percorrendo la lista dei pregi, sul lato tecnico, da prender in considerazione una buona fotografia.

"Factotum" oltre ad un dignitoso e volenteroso lavoro di tecnica e di colori dona ben poco,si salvano le atmosfere, indubbiamente magnetiche e forse qualche scena delirante, specie quella fra Chinaski e il padre, ma il tutto non è sufficiente per render la pellicola vibrante e totalmente godibile, la durata circoscritta è una manna.

pumbadog  @  09/04/2010 09:34:33
   6 / 10
...sicuramente da vedere,non particolarmente entusiasmante... ma forse non lo era neanche la vita di C.Bukowski...

1 risposta al commento
Ultima risposta 09/04/2010 10.40.38
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Gatsu  @  20/02/2009 04:04:54
   6 / 10
Il film non è male, ma i fan di Bukowski credo non ne rimarranno troppo entusiasti visto il modo blando di raccontare la storia e non semplice e diretta come doveva essere. Mi sono divertito a vederlo ma questo regista, Bent Hamer, non mi pare abbia troppo le idee chiare. Buona prova comunque di Matt Dillon.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Requiem  @  25/12/2008 13:36:11
   6 / 10
Bukowski/Chinawski diretto da un regista norvegese, con un ex ribelle come Matt Dillon come protagonista.
Il risultato è un filmetto particolare che lascerà piuttosto delusi i non conoscitori di "Factotum" e piuttosto indifferenti i cultori.
Hamer racconta i vari episodi raccontati nel libro, i vari licenziamenti e le donne, stravolgendo la cronologia del libro, tralasciando alcuni episodi , legati alle sue diverse donne e anche alcuni passi legati al sesso (ad esempio l'episodio dell'uscita in barca che è troncato).

Forse Hamer voleva fare il film bello, pulito e corretto, ma il peggior difetto è un altro.

Il regista non racconta dei viaggi da un paese all'altro dell'America, Da New Orleans a Los Angeles, a San Luis ecc., ignorando totalmente il contesto, ovvero l'America degli anni '40, durante la guerra.
Hamer gioca piuttosto con il solito stereotipo di poeta maledetto. Lo fa bene in fin dei conti, però il risultato è un film piuttosto inutile.

Ci sono diverse belle sequenze, Dillon è bravo, la Tomei (Laura) bellissima, ma la migliore è l'indovinatissima Lili Taylor, che interpreta Jan, strepitosa.

ZazieDeLaFalais  @  11/11/2008 13:51:32
   6 / 10
Questo film mi ha alquanto delusa...me lo aspettavo più scanzonato...come Bukowski; prende la vita cn filosofia senza pensarci troppo su...per la serie prendi il buono quando l'hai...
la fattura è buona...solo che un pò di ironia in più nn avrebbe fatto male!

castelvetro  @  09/10/2008 18:01:59
   6 / 10
Dillon non è l'uomo adatto per interpretare
un personaggio di Bukowski, questo è poco
ma sicuro. Il film scorre lento a tratti soporifero,
ma la penna e la poesia di Charles si sente.

Sig. Chisciano  @  29/01/2007 00:52:39
   7 / 10
Ho letto il libro e questo film a confronto è una porcata!!

Scherzo, il film è molto bello non un capolavoro ma sicuramente ben fatto.
Quando c'è di mezzo Chinasky non ci si annoia mai.

Rusty il Selvag  @  17/11/2006 17:48:27
   7 / 10
Hotel California


Su un'autostrada buia e deserta, vento freddo tra i capelli
caldo odore di colitas si libra nell'aria
In lontananza scorgo una luce scintillante
La mia testa s'era fatta pesante e la mia vista sempre più fioca
Mi dovevo fermare per la notte.

Là lei stava ritta sulla soglia
Sentii il campanello
E pensai tra me e me
'Questo potrebbe essere il paradiso ma potrebbe anche essere l'inferno'
Poi lei accese una candela e mi mostrò la strada
C'erano voci nel corridoio, credo dicessero...

Benvenuto all'Hotel California
Un tale posticino (un tale posticino)
abbondanza di stanze all'Hotel California
puoi trovare in qualsiasi stagione.

La sua mente è piena di Tiffany, ha una Mercedes Benz
Ha avuto molti ragazzi carini, che lei chiama amici
Come danzano nel cortile, dolce sudore estivo
Alcuni ballano per ricordare, altri ballano per dimenticare.

Così chiamai il Capo, 'Per favore, mi porti il mio vino'
Lui disse, 'Non abbiamo quel tipo di vino dal 1969'
E ancora quelle voci chiamavano in lontananza
Ti svegliavi nel mezzo della notte
Solo per sentirle dire...

Benvenuto all'Hotel California
Un tale posticino (dalla faccia talmente incantevole)
Si godono la vita all'Hotel California
Che bella sorpresa, procurano i tuoi alibi.

Specchi sul soffitto, champagne rosa con ghiaccio
E lei disse "Qui noi siamo tutti prigionieri, di nostro capriccio'
E nelle camere del padrone, si sono radunati per la festa
L'hanno pugnalato con i loro coltelli d'acciaio, ma non riuscirono ad uccidere la bestia.

L'ultima cosa che ricordo, stavo cercando la porta
Dovevo trovare un passaggio per tornare dov'ero prima
'Rilassati' disse l'uomo notturno, 'qui siamo programmati per accogliere.
Puoi lasciare la stanza e pagare quando vuoi, ma non potrai mai andartene realmente.


Eagles

1 risposta al commento
Ultima risposta 07/06/2007 03.01.37
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benzo24  @  06/10/2006 19:21:02
   6 / 10
una regia non brillante che non da sostegno alla bella interpretazione di Dillon. inoltre il ritmo è troppo lento e manca tutto l'umorismo di bukowsky

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento goat  @  30/09/2006 17:15:41
   7 / 10
buon film sul buk e abbastanza bravo dillon.
però la fisicità esuberante di rourke in barfly è molto lontana.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73  @  20/09/2006 10:08:11
   7 / 10
Storia di un uomo che ha voluto vivere seguendo le sue regole senza mai adeguarsi alla societa’ che lo circondava.Storia di un uomo che ha vissuto cercando di non sprecare mai un attimo della sua liberta’…qualche lavoretto saltuario ogni tanto, giusto per racimolare il denaro per sopravvivere e via quindi a scialacquare i pochi dollari tra alcool,donne,scommesse,sigarette…Chinaski è la perfetta incarnazione del border-line,refrattario ad ogni regola costrittiva,unico padrone della propria vita,figlio degenere di un America bigotta.
Matt Dillon è perfetto nella parte,ingrassato,perennemente ubriaco,sporco,riesce a dare grande credibilita’ al personaggio anche grazie ad una recitazione misurata.
Il film è pero’ piuttosto lento e notevolmente edulcorato rispetto alle opere di Bukowsi,probabilmente il regista norvegese Bent Hamer non se l’è sentita di andare fino in fondo,a mio avviso un peccato ,anche se effettivamente potrebbe essere stata una scelta mirata per evitare i tagli della censura.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR foxycleo  @  21/07/2006 18:57:19
   8½ / 10
Matt Dillon incarna alla perfezione l'alter-ego del mitico scrittore pulp.
E' un film che fa riflettere, è duro nel descrivere delle vite ai margini di una società in apparenza troppo opulenta, ma la sua durezza è attraversata da quel filo di ironia che rende il film una rara perla.

Gruppo COLLABORATORI Mr Black  @  02/07/2006 22:51:46
   7 / 10
Bisogna conoscere l'universo del grande Hank per apprezzare questo film.
Bravo Dillon, ma non è certamente facile tradurre in film l'universo di questo autore.

calista  @  14/05/2006 17:40:51
   8 / 10
chi non si è perso nelle tragiche storie delle decine di racconti su henk chinasky non potrà mai apprezzare bene questo film.
vederlo è stato come leggere un racconto di musica per organi caldi o storie di ordinaria follia.
Bukowsky commuove e la stessa atmosfera di commozione, di rassegnazione, di tristezza nei riguardi della vita si trova nel film.
matt dillon è eccezionale per quel ruolo, tutto il cast è perfetto.
un film che resta dentro a chi ama il vecchio buk, caro, amato, commovente vecchio buk...

solitecose  @  09/05/2006 17:46:56
   6½ / 10
charles bukowski è volgare.

9 risposte al commento
Ultima risposta 09/06/2008 15.34.01
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nives_b  @  01/05/2006 22:57:15
   8½ / 10
Non mi ha per nulla deluso, Matt Dillon è perfetto nella parte di Chinaski/Bukowsi, il film è fedele al libro.

m@rco<79>  @  28/04/2006 19:49:38
   9 / 10
Henry Chinaski (Matt Dillon) è un flatliner perfetto: non vuole nulla, non aspira a nulla, fa quello che gli capita, non ha progetti ed il lavoro gli serve solo per potersi permettere i suoi unici tre lussi - divinità dell’antieroe - alcol, donne e la scrittura. Henry Chinaski è il vero alter ego di Bukowski, un uomo che come lui ha bevuto la vita fino in fondo, non le ha chiesto nulla e nulla ha ottenuto se non una leggera depressione post sbornia e qualche piattola attaccata da una partner infestata. Henry usa l’arma dell’ironia, quell’ironia nata dal non aver nulla da perdere, per mettere in luce i drammi e le contraddizioni del sistema americano, del lavoro, delle donne e - di conseguenza - dell’amore. Factotum è un viaggio nell’inferno contemporaneo e metropolitano della città mostro che tutto ingurgita, compresi i sentimenti e le emozioni, è un inferno mascherato da limbo, dove nell’inutilità dell’azione le cose si ripetono in un lento susseguirsi di passi sordi. Factotum è una vita in fuga, una disperazione personale messa in scena da un regista che si è limitato a spiare ciò che accade nelle camere degli alberghi e nei bagni delle fabbriche senza mai disturbare i protagonisti, assolutamente ispirati dal genio di Bukowski, nelle loro azioni, tanto naturali da far provare odio e fastidio anche a chi li osserva di nascosto nel buio di una sala cinematografica.
Se è questo il Bukowski che amate allora dovete leggere "The days run away like wild horses over the hills", "what matters most is well you walk through the fire, “Il capitano è fuori a pranzo”.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR Invia una mail all'autore del commento Giordano Biagio  @  23/04/2006 12:25:50
   8 / 10
Charles Bukowski. Il film si ispira a un suo romanzo omonimo, di cui Chinaski, alter ego di Bukowski, è il protagonista. Finalmente un racconto stile anni '70-'80: trasgressioni intelligenti perché creative e direttamente collegate all'arte. Alcool, sesso, racconti di vita reale. Il lavoro dipendente viene visto con tutti i suoi limiti senza false considerazioni etiche e comunque viene considerato qualcosa con cui potrebbe essere possibile convivere artisticamente se solo i datori di lavoro fossero più umani.
Grande film che evoca anche il classico anni '50 e '60, Matt Dilon vale da solo mezzo film, è virile come andava negli anni '60.

Invia una mail all'autore del commento balzac20  @  23/04/2006 09:52:07
   7 / 10
Un film delicato con due ottimi protagonisti.

Partiamo da loro: bravo il buon Dillon che all'ingrasso rende il meglio di sè.
Ottima invece Lili Taylor.
Entrambi sono riusciti a comunicarmi in alcuni momenti una forte sensazione di desolazione.

Il film...
il film è molto tranquillo e considerato che dovrebbe parlare di una persona perennemente in bilico sul baratro della follia e del crollo in virtù di questo potrebbe lasciare qualche perplessità.

Ma la scelta di sdrammatizzare molte scene con gradevoli battute allontana la pellicola dal filone "maledetto".
E tutto sommato c'è un netto guadagno in immediatezza.
(chiaro che a questo punto si dovrebbe aprire una digressione sulla fedeltà di un biopic al suo personaggio di origine ma non ho tempo).

Tra poesia, allegria e maledizione tutto sommato ho trovato il film gradevole.

Chiaro che perda, come tutte le biografie in genere, nella trama, nella sua precisione..
Ma è un male minore per un buon film.

Se ne sentiva il bisogno?
Beh questa è un'altra storia.

;-)


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pardossi  @  21/04/2006 13:02:26
   7 / 10
Henry Charles Bukowski, detto Hank è lo scrittore che ha fatto della sua vita anticonvenzionale il suo cavallo di battaglia, ho letto alcuni suoi libri e devo dire seppur romanzati, il film a lui dedicato ne ritrae perfettamente alcune parti, inoltre Matt è veramente in palla e riesce a trasmettere l'ostinata ripugnanza di Hank verso le regole della società, senza disdegnare momenti di comicità.

Insomma un film non maniacalmente biografico ma sicuramente valido.

simposio  @  18/04/2006 23:33:11
   7 / 10
Premetto di non aver letto il libro.Film girato bene con lampi di scene esilaranti incastonate in una trama cupa e trucida ben interpretata da Dillon.L'interpretazione dell'attore,la fotografia e la regia mi hanno portato quasi a partecipare a quell'atmosfera cupa e sofferente.Questo film mi ha fatto proprio venir voglia di leggere Bukowski.

Federico  @  18/04/2006 18:34:53
   6½ / 10
Buona interpretazione di Dillon.

Ill film si lascia guardare tranquillamente... non ci racconta niente di nuovo ma non l'ho trovato noioso come ha detto qualcuno...

Invia una mail all'autore del commento bouree  @  14/04/2006 09:06:48
   6 / 10
non mi ha esaltato molto, troppo lento e poca trama.... sembra sempre che deva accadere qualcosa di significante e non a ccade mai niente...
la sufficienza solo per l'interpretazione di dillon.

Gruppo COLLABORATORI gerardo  @  13/04/2006 13:10:05
   7 / 10
Factotum non è certamente il genere di film con cui ci si possa esaltare, ma restituisce un'immagine del personaggio Chinaski molto credibile ed essenziale. Chinaski/Bukowky è un uomo ai margini del mondo e il film sa cogliere tutti gli aspetti tragicomici della sua esistenza in un dosaggio ben calibrato dei due elementi, e nel quale giustamente non trova spazio l'esaltazione divistica del personaggio.
Alcune scene molto significative e straordinariamente belle rendono più di qualsiasi parola il senso della vita del protagonista e la sua collocazione nel mondo: un esempio su tutti è la zoomata che riprende un Chinaski perplesso alla finestra di un magazzino e si allarga fino a farci scoprire che quella finestra è l'unica in un muro enorme su un vecchio palazzo di periferia, isolando di fatto la stessa immagine di Chinaski, sempre più piccola, in un contesto dimesso e triste.

MyName  @  05/04/2006 21:42:02
   8 / 10
semplicemente bellissimo

Marenco  @  05/04/2006 00:02:59
   7 / 10
nel trailer si vedono due scene che nel film mancano:

1) la macchina che entra nell'acqua come un motoscafo...
2) chinaski che si "dimette" e fa incazzare il suo padrone...

voi le avete viste?

Betelgeuse  @  02/04/2006 21:33:08
   7 / 10
Ecco: io sto in fissa con Bukowski!
(vedi il commento precedente...)

Nonostante ciò, ho trovato il film molto letto rispetto al ritmo narrativo del Vecchio...

Dai: vedere Chinaski sullo schermo, è un piacere per me che ADORO Bukowski...

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