valhalla rising regia di Nicolas Winding Refn Danimarca, Gran Bretagna 2009
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valhalla rising (2009)

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locandina del film VALHALLA RISING

Titolo Originale: VALHALLA RISING

RegiaNicolas Winding Refn

InterpretiMads Mikkelsen, Gary Lewis, Jamie Sives, Alexander Morton

Durata: h 1.30
NazionalitàDanimarca, Gran Bretagna 2009
Genereazione
Al cinema nell'Agosto 2009

•  Altri film di Nicolas Winding Refn

Trama del film Valhalla rising

In un tempo mitologico sconosciuto, c'era una volta uno schiavo di incredibile forza guerresca. Con l'aiuto di un giovane ragazzo, un giorno riuscì a liberarsi e riversò la sua furia sugli uomini che lo avevano tenuto prigioniero per anni torturandoli e uccidendoli. Attraverso le valli della Scozia, questo guerriero orbo e muto ma dalla potenza sovrumana si imbarcò su un vascello di nobili vichinghi per intraprendere una crociata in Scandinavia, ma, passando attraverso una bruma inquietante e ripetuti attacchi da una forza sconosciuta, comprese presto di essersi addentrato in una terra oltre i confini della natura e che il suo fato era già stato scritto dagli dei.

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Voto Visitatori:   6,51 / 10 (78 voti)6,51Grafico
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Voti e commenti su Valhalla rising, 78 opinioni inserite

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  Pagina di 1  

Viowulf  @  13/04/2018 00:02:51
   2½ / 10
film (si fa per dire) troppo sperimentale.
ho apprezzato le ambientazioni ma non bastano per mostrare un epoca o un popolo . Refn cura i dettagli tralasciando però tutte le parti essenziali e di contorno che servono a determinare e caratterizzare un film di questo genere.
un film per piacermi deve coinvolgermi e questo non coinvolge affatto.
se è stato voluto cosi apposta bisognerebbe anche sapere perchè?
mi sono annoiato.
mezzo punto in più solo per il coraggio.

1 risposta al commento
Ultima risposta 13/04/2018 14.16.17
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Gruppo COLLABORATORI SENIOR Skorpio  @  08/09/2012 19:47:19
   9½ / 10
Prima di poter commentare Valhalla Rising occorre, un po' fastidiosamente, liberarci un peso. Facciamolo subito, così non se ne parla più. Certo non aiuta il fatto che il film sia presentato come film "d'azione" né che il trailer lo spacci per favoletta di spada e magia. Non è dunque affatto sorprendente che questo film sia stato per molti una delusione: one-eye non parla dopotutto, e la maggior parte delle persone non ha la capacità di percepire quel che non è spiegato, semplificato e banalizzato. La gran parte delle persone guarda film per non perder tempo a leggere libri semplicemente perché nei film spera di trovare spiegazioni più estese, di dover "faticare" meno a ragionare e immaginare, e se proprio legge vuole libri che confermino le proprie convinzioni/convenzioni – o perlomeno quelle convinzioni/convenzioni su realtà e identità che crede esser "sua" ma che di fatto apprende semplicemente dalla cultura in cui vive imprigionata. Viviamo un'epoca di codardia imperante, e film come questo inevitabilmente deludono la pigrizia mentale e la mancanza di flessibilità.

Ora, sulla "poca credibilità" della trama: Valhalla Rising sta a Braveheart come Dead Man (di Jarmusch) sta a Ombre Rosse. Qui la vicenda è simbolo e l'accuratezza storica, se e quando c'è, è poco più che un ornamento. Che i vichinghi siano giunti sul continente americano nel medio evo è un fatto piuttosto documentato, e forse proprio da questo evento prende spunto il film, ma lì inizia e finisce ogni pretesa di verosimiglianza storica. Così come ben presto finisce ogni pretesa di realismo in generale, visto che i personaggi non mangiano per giorni forse settimane. Anche il più ottuso degli spettatori dovrebbe arrivare a capire che tutto qui, è simbolo. Il digiuno stesso, ad esempio, è un simbolo di purificazione. In molte culture il digiuno è visto come il percorso per avvicinarsi alla spiritualità, alla ascesi. Così come lo è il viaggio.

Quel che il film dice senza dire all'ottuso medio spettatore, così come one-eye comunica senza parlare con gli ottusi esseri umani che lo circondano nel film, è che la cecità non sta in un occhio orbo ma nel tenere entrambi gli occhi fissi solo su quel che "desiderano" vedere – o per esser più precisi su quel che la propria cultura gli impone di vedere, rendendoli ciechi e sordi ad ogni altra cosa. E in un perfetto meccanismo metacomunicativo, lo spiega con visioni e presagi insieme affascinanti e spaventosi. A chi questo film guarda senza capire, senza "sentire" nulla, si può dare solo la risposta alla domanda di uno dei vichinghi: "perché sono venuto qui, perché devo passare tutto questo?" – e la risposta è il silenzio.

Simboli dunque, simboli e visioni allegoriche. E sui simboli quindi ritengo interessante fornire le mie osservazioni, qui di seguito.

Prima di tutto, il viaggio. "On the road" è un modo di dire spesso usato a sproposito, ma esprime bene l'idea di un percorso di conoscenza, purificazione, libertà. A guardare più a fondo esprime anche l'essenza della perdita delle convenzioni, delle strutture, della forme di percezione mentale che una cultura – qualsiasi cultura – necessariamente produce e impone ai suoi membri. Allora saltare in motocicletta e partire per il deserto, o a cavallo per le praterie, o in camion in stile anatra di gomma non è affatto diverso che saltare in barca e salpare verso il nulla delle nebbie oceaniche. Il primo e forse più grande contenitore simbolico di questo film è dunque il viaggio: si parte in catene, e ci si affranca, passo dopo passo, talvolta con la furia omicida, talvolta con la semplice resistenza, poi con il digiuno, con le visioni, e infine con il sacrificio.

Valhalla Rising è un viaggio dunque, in e fuori di noi, e un percorso di purificazione.
Nello specifico, sui mille spunti e simboli che affollano questo film:


Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER


Queste sono ovviamente soltanto alcuni dei moltissimi spunti che il film offre, mi si perdoni se non ho neppure accennato alla fotografia, alle scenografie, all'uso dei filtri per colorare le luci e alle molte altre faccende di tipo strettamente cinematografico, mi sono voluto concentrare sul percorso simbolico-iniziatico che è, a mio vedere, il nucleo fondamentale del film.

3 risposte al commento
Ultima risposta 18/12/2012 17.56.15
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deadkennedys  @  31/05/2012 11:52:36
   7½ / 10
Film suggestivo e mistico che sfugge a etichettature e canoni classici.
Il fatto che venga presentato come un film d'azione inganna ed attrae alla visione un pubblico di persone non adatto.
Da vedere da soli, in silenzio, al buio.

1 risposta al commento
Ultima risposta 31/05/2012 12.48.08
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Nathan Drake  @  28/03/2012 10:10:40
   1 / 10
F otografia stupenda
A ssolutistico

C oinvolgente
A tratti crudo
G eniale
A mbientazioni ben ricercate e curate
R ealtà e misticismo si fondono assieme
E mblematico

3 risposte al commento
Ultima risposta 15/06/2012 00.00.25
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR oh dae-soo  @  12/05/2011 13:05:11
   7½ / 10
ATTENZIONE: il commento potrebbe contenere anticipazioni.

Dare un voto a Valhalla Rising è insieme una delle cose più difficili e al tempo stesso più inutili che si possa fare. E' un film talmente particolare, quasi unico, che a seconda di come lo si guarda e interpreta può risultare un capolavoro o un pippone metafisico senza precedenti. Senz'altro rappresenta una delle opere più originali che mi sia capitato di vedere in questi ultimi anni.
Siamo intorno all' anno 1000. In una remota regione del Nord Europa (presumibilmente le Highlands scozzesi) le varie tribù pagane hanno i primi contatti con il Cristianesimo. One Eye è uno schiavo usato dai pagani in combattimenti mortali, insomma, una specie di gladiatore. Riuscirà a liberarsi e scappare, incontrerà i Cristiani e partirà con loro verso la Terra Santa.
Valhalla Rising, malgrado sbudellamenti, scontri cruenti, teste mozzate e sangue a go-go, è un film prettamente simbolico, atavico, religioso. Il protagonista One Eye (un ottimo Mikkelsen) oltre alle eccezionali capacità fisiche, è un personaggio assolutamente straordinario: muto, veggente, carismatico, quasi divino. I Cristiani, inizialmente ostili, ben presto vuoi per paura, vuoi per una sorta di ammirazione saranno pronti a seguirlo. Un incredibile viaggio in nave non li porterà alla Terra Santa desiderata ma in un luogo sconosciuto e misterioso (forse l'America?) dove finalmente One Eye potrà compiere il suo sacrificio, sacrificio inevitabile di cui, come in un ineluttabile disegno divino, aveva già avuto la "visione". Cos'è One Eye? E' un semidio che sacrifica il suo corpo in cambio della propria e altrui redenzione? Un personaggio simbolico che porta allo sgretolamento del Cristianesimo stesso? O semplicemente un uomo che ritorna alle proprie origini, alle proprie terre, come un novello figliol prodigo? Grazie a una fotografia incredibile, meravigliosa, per cui ogni sequenza ha in sè qualcosa di pittorico (le lotte nel fango, le colline con le nubi, la straordinaria nebbia nel viaggio in nave, la terra di approdo con il suo verde e il cielo azzurro) è ancora più forte il senso di straniamento, di simbolismo di cui Valhalla Rising è pervaso.
E accanto alle figure dei Cristiani, che di cristiano avevano solo le croci, emerge la figura del ragazzino, simbolo di purezza, libero e non lordato dalle sozzure delle religioni, vuoi pagana, vuoi cristiana, che sembrano avere tutti gli altri personaggi. A lui One Eye non farà niente perchè forse quel ragazzino siamo tutto quello che dovremmo essere noi, puri, vuoti di ideologie pregresse, pronti ad esser testimoni in prima persona di un Sacrificio che poi ognuno, dentro di sè, dovrà interpretare e conservare come meglio crede.

12 risposte al commento
Ultima risposta 07/11/2013 14.24.39
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Pivvo92  @  22/03/2011 22:44:59
   9 / 10
Non saprei cosa dire se non che è un capolavoro...sicuramente però non è un film per tutti: molto lento e complicato da capire, è un film che vuol fare riflettere più che rilassare.

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Ultima risposta 04/05/2011 22.32.52
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benzo24  @  23/12/2010 15:06:50
   8 / 10
film ipnotico e magico, molto herzogiano, non per tutti.

2 risposte al commento
Ultima risposta 01/03/2017 20.12.24
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El_Baro  @  31/05/2010 09:13:46
   7½ / 10
Film difficile da valutare.
Premetto che è il primo di Refn che vedo, quindi non si tratta di una valutazione legata in qualche modo ai film passati o condizionata dal suo stile.
Visivamente si tratta di un film straordinario.
Gli scenari scozzesi sono qualcosa di incredibile e Refn riesce sempre a tagliarli in modo magnifico, romantico, come quadri di Turner e Friedrich.
Valhalla Rising è un film estremamente fisico e metafisico insieme, crudo ma non gratuito, spiritualmente complesso e sicuramente non per tutti. Certo, se in Italia sarà distribuito come action movie vedremo andare a fuoco le sale in cui sarà proiettato.
Mi ha ricordato molto Malick, sia da un punto di vista visivo che concettuale.
Assolutamente non per tutti, con qualche punto di debolezza in un finale secondo me un po' troppo frettoloso e non chiarissimo. Ma sicuramente stimolante.
Ottimo Mikkelsen.

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Ultima risposta 01/06/2010 21.44.33
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