pulp fiction regia di Quentin Tarantino USA 1994
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pulp fiction (1994)

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locandina del film PULP FICTION

Titolo Originale: PULP FICTION

RegiaQuentin Tarantino

InterpretiJohn Travolta, Samuel L. Jackson, Uma Thurman, Bruce Willis, Ving Rhames, Harvey Keitel, Eric Stoltz, Tim Roth, Amanda Plummer, Maria de Medeiros, Quentin Tarantino, Christopher Walken, Rosanna Arquette, Peter Greene, Duane Whitaker, Angela Jones, Phil LaMarr, Steve Buscemi, Bronagh Gallagher, Laura Lovelace, Frank Whaley, Burr Steers, Paul Calderon, Jerome Patrick Hoban, Michael Gilden, Gary Shorelle, Susan Griffiths, Eric Clark, Joseph Pilato, Brad Blumenthal, Lorelei Leslie, Emil Sitka

Durata: h 2.34
NazionalitàUSA 1994
Generethriller
Al cinema nel Maggio 1994

•  Altri film di Quentin Tarantino

•  SPECIALE PULP FICTION

Trama del film Pulp fiction

Le storie di due delinquenti, un pugile e una coppia di rapinatori di tavole calde si intrecciano in quattro storie di umorismo e violenza nel tempo stesso.

Film collegati a PULP FICTION

 •  SPECIALE PULP FICTION

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Voto Visitatori:   9,04 / 10 (1047 voti)9,04Grafico
Voto Recensore:   10,00 / 10  10,00
Miglior sceneggiatura originale
VINCITORE DI 1 PREMIO OSCAR:
Miglior sceneggiatura originale
Miglior film stranieroMiglior attore straniero (John Travolta)
VINCITORE DI 2 PREMI DAVID DI DONATELLO:
Miglior film straniero, Miglior attore straniero (John Travolta)
Miglior sceneggiatura (Quentin Tarantino, Roger Avary)
VINCITORE DI 1 PREMIO GOLDEN GLOBE:
Miglior sceneggiatura (Quentin Tarantino, Roger Avary)
Palma d'oro
VINCITORE DI 1 PREMIO AL FESTIVAL DI CANNES:
Palma d'oro
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Voti e commenti su Pulp fiction, 1047 opinioni inserite

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foradeicopi  @  22/08/2011 21:44:57
   9 / 10
Nel vederlo devi gustare ogni singolo momento perche' sembra che sia tutto li' per caso...ma non e' cosi'...
inimitabile!

Crazymo  @  18/08/2011 00:29:44
   9 / 10
Immenso. Bello l'incastro di tutte le storie, l'unica parte che mi sembrava un pò forzata era quella dell'orologio, non ci trovavo un senso, perchè fosse nel film, poi per fortuna ho capito tutto...
Perfetto tutto, la colonna sonora, gli attori, la regia, la/le storia/e... stupendo.


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2 risposte al commento
Ultima risposta 11/09/2011 13.24.27
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Imzerodb  @  17/08/2011 00:15:45
   10 / 10
un film che tutti dovrebbero vedere

speXia  @  14/08/2011 20:08:31
   10 / 10
CULT! Non gli do 10 perchè lo metterei sul piano dei due Kill Bill,che sono i miei film di Tarantino preferiti! Anzi,ora che ci penso....gli do 10 anche a questo perchè non riesco a trovargli difetti! :D

ZeroDx  @  14/08/2011 16:34:29
   9 / 10
Tarantino ti entra nel sangue e ti scuote completamente, ti prepara un finale che nessuna mente sana sulla Terra saprebbe concepire, e ti lascia come potrebbe sentirsi un condannato a morte su di un dirupo che viene svegliato un attimo prima di staccarsi da terra.

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The Doozy  @  02/08/2011 22:49:21
   9½ / 10
Rivisto per l'ennesima volta e posso dire che è un capolavoro. Magnifico.

john_doe  @  30/07/2011 23:07:36
   10 / 10
Semplicemente il non plus ultra. Un Tarantino incontenibile ci offre il meglio di sé, dialoghi pazzeschi, colonna sonora sublime, attori in stato di grazia.

PignaSystem  @  26/07/2011 12:25:43
   8½ / 10
Quando un film diventa mitologia in tempi brevissimi non può che meritare lo status della genialità. E' forse a tutt'oggi il capolavoro indiscutibile di Tarantino, regista dotato e visionario, che ha saputo fondere una miriade di generi per creare qualcosa a sè, in una prospettiva di cinema a trecentosessanta gradi: se non mancano gli appigli ed i richiami ai grandi classici, c'è tanto di moderno e postmoderno. E soprattutto uno sguardo cinico e divertito su quello che è il mondo odierno, nonchè sul cinema stesso; gli attori sono tutti al 101% delle proprie possibilità e l'impiego di Bruce Willis in un ruolo che trasuda machismo e comicità, come quello di John Travolta (semidimenticato dopo La febbre del sabato sera e Grease) che qui diviene celebre (anche) per una scena di ballo, sono scelte semplicemente perfette. Le scene da antologia, come si diceva, si sprecano. Inoltre, una colonna sonora azzeccatissima e di gran gusto.

Invia una mail all'autore del commento anthonyf  @  21/07/2011 18:04:01
   10 / 10
Capolavoro di Quentin Tarantino, dalla regia impeccabile sotto ogni punto di vista, e dalla sceneggiatura brillante e dinamica, ricca di perle cinematografiche, come la figura del personaggio del sig. Wolf con la sua frase tipica: "...risolvo problemi", per arrivare agli interpreti dei due protagonisti, John Travolta e Samuel L. Jackson.
Colonna sonora indimenticabile; azione ed ironia, mixata a violenza pura e person aggi indimenticabili.

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Glamdring  @  03/07/2011 16:41:19
   9½ / 10
Icona, capolavoro, cult.....

boffe1907  @  18/06/2011 01:45:39
   10 / 10
Un film incredibile, dai dialoghi alla colonna sonora. Un capolavoro

Feelhigh  @  11/05/2011 18:02:13
   9½ / 10
Il capolavoro di Tarantino, un film incredibile sotto ogni punto di vista, dalla trama alla recitazione, dalla regia ai dialoghi, dal montaggio alla colonna sonora...geniale anche il cameo di Quentin..
Un'opera che è già storia..Pulp Fiction è Pulp Fiction!
Chi ama il cinema non può non inchinarsi innanzi a cotanto genio

draghetta1989  @  01/05/2011 18:53:04
   9½ / 10
Una delle icone degli anni novanta... film folle sotto tutti i punti di vista!forse l'unico film in cui l'assenza di trama non è affatto un demerito ma anzi, è semplicemente un modo diverso e insolito di concepire una pellicola cinematografica; la maestria di Tarantino sta proprio nel riuscire, come nessun altro sa fare, a tenere incollato lo spettatore allo schermo anche se il film di per se non ha ne' una trama ne' un vero e proprio filo logico, si certo le diverse storie alla fine si ricongiungono tutte in modo magistrale ma a fine visione si ha la sensazione di aver visto che cosa?? come si può spiegare ad altri di preciso di cosa parla questo film?? non si può perchè l'unico modo per capire cos'è pulp fiction è guardalo... il film non è altro che la presentazione (tramite una particolarissima costruzione del montaggio) di quattro storie strambe vissute da personaggi ancora più strambi che dicono continuamente cose prive di senso o totalmente futili;
lo spettatore si ritrova ad interessarsi seriamente a discorsi lunghissimi e che non portano da nessuna parte, è un film interamente costruito su una sceneggiatura che definire originale sarebbe un eufemismo.
Il risultato di questo nuovo modo di fare cinema fu stupefacente e il lavoro di Tarantino ha mantenuto intatto il suo appeal fino ad oggi come meglio non poteva fare. Persino l'aver svuotato completamente il film di contenuti e moralità (ogni situazione, anche la più violenta o riprovevole che teoricamente dovrebbe scuotere le coscienze di una società civile, viene quasi ridicolizzata ed inserita in una atmosfera da commedia) non pesa assolutamente sulla valutazione del film, ma anzi diventa l'obiettivo stesso perseguito dal regista ovvero quello di ribaltare e destabilizzare il giudizio che ognuno di noi si fa della realtà che ci circonda; un film del genere in mano ad un altro regista si sarebbe certamente trasformato in uno squallido film di serie D, ma Tarantino riesce nel difficile compito di renderlo un capolavoro indiscusso.
ultima nota di merito per il cast davvero stellare e una colonna sonora azzeccatissima. Da vedere assolutamente.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR Invia una mail all'autore del commento pompiere  @  29/04/2011 16:00:43
   8 / 10
“La faccenda non è la bambina in pericolo. La faccenda è una rapina in banca fatta con un ***** di telefono!”.

Mentre la funzione del cinema classico era quella di utilizzare le “contraffazioni” narrative per generare interesse nello spettatore, “Pulp Fiction” fa vedere come le illusioni e i McGuffin prestino servizio a un disordine nei ruoli, a uno scombussolamento d’animo solo per il gusto di togliere gli equilibri e le certezze in chi vede. Non si sa più per chi parteggiare (ammesso che ciò sia indispensabile). Non si sa cosa c’è dentro la celeberrima valigetta, però siamo contenti di osservare i personaggi mentre la rincorrono, la possiedono, guardano cosa c’è dentro, divisi tra stati d’animo opposti. La valigetta non è nient’altro che quell’elemento-icona un po’ misconosciuto che ritroviamo sui nostri desktop, e che non siamo in grado di sapere bene a cosa serve finché non ci clicchiamo. Ammesso che il sistema operativo permetta questa funzione.

E’ un’incertezza che non tocca minimamente l’idea registica che Tarantino ha avuto per svolgere questo film. Pochi movimenti, macchina da presa quasi fissa, qualche stacco, nessuna iperbole visiva e la rinuncia a un montaggio rapido. La preferenza è ancora una volta verso i tempi lunghi, ingranditi così tanto da risultare quasi insostenibili. Tra quelli che restano maggiormente indelebili c’è il pigro piano sequenza in steadicam che riprende Vincent e Jules prima dell’incursione nell’appartamentino degli spacciatori e, con le stesse caratteristiche ma leggermente più corto, il trepidante rientro a casa di Bruce Willis nel tentativo di recuperare “The gold watch”.

Delizioso è il pedinamento che, fatto alle spalle di John Travolta, ci introduce all’esplorazione del “Jack Rabbit Slim’s”, locale dalle morfologiche sembianze risalenti a un’altra epoca. Le panoramiche ondeggianti in semisoggettiva, ci permettono di distinguere i camerieri-controfigura di Zorro, Marylin Monroe, James Dean, Mamie Van Doren. A questa sequenza segue la gara di twist, diretta con un’invidiabile attenzione verso il tempo reale, con tanto di ricognizione sulla levata di scarpe di Travolta e Thurman a dare un senso naturale di consequenzialità.
Una delle scene più belle è in aggiunta il “buco” di Vincent Vega: montaggio in parallelo tra la preparazione della dose nella casa dello spacciatore, con inquadrature tutte provenienti dal basso, e il viaggio in auto, i capelli al vento e, all’orizzonte, un fondale smaccatamente “dipinto” da immagini girate in precedenza, un po’ come si faceva nei vecchi film d’epoca. Quasi tutti gli spostamenti in auto sono così: è l’esaltazione della simulazione e lo svelamento di personaggi sempre più somiglianti a eroi dei disegni animati (lo “sconfinamento” di “Kill Bill” sarà, al riguardo, illuminante e accolto da chi scrive con enorme liberazione).

Non tutto il lavoro prodotto ha i suoi buoni risultati. A volte il ritmo ne risente: la pellicola si carica di staticità per via di una sceneggiatura che si dipana lentamente. La parola è sovrana, domina l’intera scena e ci coinvolge nella sua arte affabulatoria, offrendoci una mistura vigorosa di elementi di genere acquietati da un cerimoniale lessicale nel quale i dialoghi alternano mediocrità a intelligenza, non spingono mai verso un’azione certa (e il non sapere il futuro mette ansia in chi guarda/ascolta), avvicendando stili beffardi ad altri stolti e fingendo di rappresentare una filosofia che non c’è.

“Ha problemi di peso”.

“Cosa deve fare, poveraccio, è samoano!”.

Per fortuna arriva in soccorso l’ironia. Tarantino e Avary, autori dello script, hanno inserito alcune mirabili perle di sarcasmo, turpi e sconvenienti. Come quando veniamo informati di un tizio che ha tenuto nascosto un orologio nel sedere per 5 anni, per poi morire di dissenteria. Oppure quando Bruce Willis si trova costretto a scegliere tra una mazza da baseball, una motosega e una bella katana… Ci sarebbe da soffermarsi anche sulla “fine” tragicomica che si svolge nel RETRO del negozio di elettronica per sollevare un dubbio sulla presunta omofobia dell’autore, ma non ci sono elementi sufficienti per formulare un eventuale “rimprovero”.
Il dialogo sul massaggio ai piedi all’interno del ristorante invece, è frivolo e drammatico allo stesso tempo: da una parte sappiamo trattarsi di un atto che non dovrebbe giustificare moti di gelosia, dall’altra conosciamo il destino del “predecessore” di Vincent Vega, il quale ha fatto davvero una brutta fine. Ridere della morte, forse per scacciarla, è una risorsa che lo spettatore conserva per poi rituffarsi nell’intrigo feticista, dato che Tarantino, di lì a poco, sarà ancora una volta alle prese con i piedi…

A sostenere l’ossatura di “Pulp Fiction” provvedono anche i luoghi frequentati dai personaggi. Non poteva mancare il fast food che, oltre ad aprire e chiudere il film, quasi a volerlo contenere e proteggere da un’identità prettamente “americana”, esalta la popolarità della pellicola, indirizzandola verso quella collettività trasversale che si riconosce in un territorio così comune e accessibile.
Così come abbordabile risulta l’automobile, oggetto prezioso tanto da essere accudito e pulito; luogo deputato alle confessioni (su “cosa fare ad Amsterdam quando sei vivo”, sui cibi più prelibati per palati americani ordinari), ai nascondigli di droga, armi e cadaveri, e finanche utilizzato come tavolo nel locale alla moda frequentato da Mia e Vincent. Il rettangolo con linea tratteggiata è invece l’isola che non c’è: non dimentichiamoci che siamo in un fumetto, e a volte le parole non servono. Basta un mezzo grugnito e tutto si spiega da se’.

La sensazione è che, col passare del tempo e dopo ripetute visioni, “Pulp Fiction” non mantenga tutta quella forza che lascia dopo il primo impatto. Probabilmente i tempi dilatati appesantiscono alcune scene rendendole prevedibili. Tarantino rimane un esponente di un nuovo modo di parlare allo spettatore; il rischio è quello di annoiarlo o di prenderlo per sfinimento, tante sono le elucubrazioni a volte così personali e soggettive che minano alla base il suo intento.
Forse il metodo non è così indispensabile al cinema, però ben si adatta al nostro presente così “fluido”, pronto ad assorbire velocemente qualsiasi sottotesto, trangugiandolo senza pretendere che ci si fermi a pensare al gusto. Tutto sommato, alla fine, sentiamo che la pellicola non ci ha trasmesso un messaggio particolare e non ha assunto un punto di vista sociologico ben preciso. Nella sua intenzionale esteriorità si possono cogliere quelle affamate scie post-moderne che tanto si sono vantate di esistere grazie all’accumulo di informazioni, senza che si siano dannate troppo a decifrarle criticamente. Bastava servirsi del piacere dato dal libro/testo e rompere con il piacere dato dalla sostanza. Probabilmente le vere innovazioni si sono come esaurite. Sono rimaste le mute apatie.

L’opera di Tarantino resta un fenomeno di costume e un cult ormai indiscusso. Ostenta legioni di fedelissimi, pronti a citare a memoria alcune battute del film e a esaltarne la cultura pop. Lo stesso regista, come per giustificarsi e dare un tono autorevole a ciò che sta per esporre, all’inizio del suo film ci informa che l’American Heritage Dictionary definisce “pulp” una massa di materia informe e molle (viscere, carne martoriata e cervelli sbriciolati?), oppure un libro che tratta di argomenti sinistri, normalmente stampato su carta di qualità inferiore. Per l’appunto.

cesar return's  @  27/04/2011 11:17:45
   9 / 10
classico film che va visto più volte per capire il vero valore. un film con una trama che non è il massimo ma che, nonostante tutto, ti tiene incollato allo schermo fino all'ultimo. bello anche il montaggio, oltre che all'indiscussa regia.

franky83  @  20/04/2011 20:42:50
   10 / 10
Da vedere e rivedere,non stanca mai!

lupostorto  @  05/04/2011 15:08:22
   3 / 10
Film ridicolo..salvo solo Jackson ..per il resto una trama che non va a parare da nessuna parte e un willis completamente fuori parte...Scandaloso sntir dire che Tarantino è il miglior regista vivente

8 risposte al commento
Ultima risposta 17/11/2012 20.54.18
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Niko.g  @  03/04/2011 16:53:07
   8 / 10
Personalmente ritengo i film di Tarantino dei bellissimi giocattoloni "usa e getta". I suoi personaggi sono folli o privi di anima, come dei burattini ad uso e consumo della storia. Solo che il burattinaio è maledettamente bravo e sa toccare ogni filo al momento giusto, catturando mirabilmente l'attenzione con l'utilizzo magistrale del ritmo narrativo, giocando molto bene con intrecci e flashback e utilizzando un'unica potente chiave: l'esplicita rappresentazione di ciò che, nella vita di tutti i giorni, la maggior parte di noi inconsciamente reprime (ad es. vendetta, violenza) e che sulla pellicola viene sparata senza freni inibitori, pur con una certa originalità.
Il successo di Pulp Fiction è tutto qui. Semplicemente perverso e imbevuto di cinismo fine a se stesso, ma confezionato a regola d'arte.

IlSignorWolf  @  03/04/2011 16:16:15
   10 / 10
"No, no rispondi, hai visto per caso scritto davanti a casa mia "deposito di negri morti"?"

sergiolandia  @  02/04/2011 23:35:43
   8 / 10
Più che il film in sè...direi che Pulp Fiction ha incarnato una generazione ed un'era, quella degli anni '90.
Lo stile è quello di Tarantino, strambo ma cmq sempre piacevole perchè quando si guarda uno dei suoi film si pensa: "...dove vorrà arrivare stavolta?"; c'è sempre curiosità per i suoi film perchè si sa che, spesso, lasciano un segno non indifferente nella storia del cinema.

la_gradisca  @  29/03/2011 19:06:09
   10 / 10
Magnifico.
Tarantino non sbaglia un personaggio, dai protagonisti alle comparse. Ogni scena è un piccolo capolavoro, la sceneggiatura è unica, tagliente, anticonformista. Molti degli attori, Uma Thurman su tutti, devono ringraziare Quentin, non solo per le loro carriere, ma anche perchè hanno dato volto a ruoli cinematografici indimenticabili.

rinuzeronte  @  19/03/2011 15:46:14
   10 / 10
Questo film è riuscito a farmi provare autentiche pene d' amore per questo film. Bello Da LACRIME!

scantia  @  18/03/2011 03:56:02
   6½ / 10
perchè è difficile essere dei maestri nella propria arte? Perchè si è sempre sul filo del rasoio, il passo falso è sempre il successivo.
Dopo un grande successo la strada da percorrere è tutta in salita, se continui a ripetere una formula alla fine rischi di logorarla, se cambi del tutto impostazione rischi di scontentare gli affezionati che restano spiazzati dalla novità repentina. A vent'anni dall'uscita di questo film direi che Tarantino rientra ormai nella prima categoria.
Rivedere Pulp Fiction a distanza di anni, arricchiti ogni volta di un nuovo (?) film di Tarantino, fa sempre un effetto diverso.
Quando uscì nelle sale ne rimasi folgorato, come la maggior parte dei miei coetanei ventenni, per la novità della sceneggiatura, per l'esposizione cruda, ironica, iperbolica della violenza, per lo stravolgimento del continuum narrativo.
Poi passano gli anni e l'effetto sorpresa svanisce nonostante lo sforzo di contestualizzazione cronologica, le trovate dialogiche non sconvolgono ma soprattutto non riescono più a coprire tempi eccessivamente dilatati (vedi scene tra Bruce Willis e la compagna come esempio), e l'esposizione della violenza, passati i 30-35 anni, non ha più quel sapore trasgressivo dei bei tempi ma inizia a rivelare il volto più malizioso e, ahimè, meno nobile della trovata commerciale.
Pulp fiction è un colpo di genio mancato poichè invecchia male, ma non tanto per cause intrinseche al film, quanto per colpa dell'autore che ne ha usurato l'estetica fino al midollo, l'ha sfruttata, rimasticata, digerita e riproposta in ogni occasione possibile, lasciando alla fine venire in superficie quegli aspetti meno esaltanti che altrimenti sarebbero passati in secondo piano.
Più che per meriti reali, è "l'effetto" Pulp Fiction a far rientrare questo film tra i capolavori e ad aver generato uno stereotipo ben preciso, quello del fan tarantiniano (mirabilmente delineato da Scola in un'intervista di qualche tempo fa) che, come ogni fan che si rispetti, non ammette repliche sulla genialità del regista, pertanto non oserei mai affermare in sua presenza che per me al giorno d'oggi Tarantino è comunque un eccellente..."intrattenitore"!!

5 risposte al commento
Ultima risposta 27/04/2012 02.43.49
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alan  @  14/03/2011 16:45:19
   10 / 10
Qual'è l'aspetto che più ho amato di questo film?
Il plot che rovescia, ribalta e confonde storia e spettatore prima di tirare le fila nello stratosferico finale?
I dialoghi sconclusionati e perfetti in puro stile tarantiniano?
Le superbe interpretazioni di ogni singolo membro del cast (con menzione speciale per un ritrovato John Travolta che duetta in maniera irresistibile con Samuel L. Jackson e Uma Thurman) ?
Il fatto che la mano del regista in questo film si veda come non mai?
Probabilmente l'unione perfetta di tutte queste imprescindibili componenti, che rivelano alla perfezione un mosaico cinematografico senza eguali, ma con fin troppi tentativi sbilenchi di emulazione.
Capolavoro assoluto de l'art pour l'art, Wilde ne sarebbe orgoglioso.

kako  @  09/03/2011 19:26:04
   7 / 10
dialoghi superlativi, personaggi con uno stile pazzesco però il film nel complesso ha deluso le mie altissime aspettative.. non riesco proprio ad apprezzare pienamente Tarantino

simo96  @  06/03/2011 17:19:06
   10 / 10
il mio regista preferito

2 risposte al commento
Ultima risposta 20/09/2012 11.35.15
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butchcoolidge  @  04/03/2011 17:15:38
   10 / 10
Vedi nickname.

Kymmy  @  19/02/2011 23:04:34
   10 / 10
Non avevo ancora commentato questo film, ma è il momento di farlo. Poco o troppo da dire... tra le due opzioni scelgo la prima e dico una sola parola: CAPOLAVORO. ne potrei aggiungere un'altra: ASSOLUTO. ecco ora va meglio. Un film semplicemente magnifico, perfetto nel suo stile innovativo e unico, lanciato da quel regista che tanto ama il suo lavoro da non sbagliare praticamente nulla che è Tarantino, Pulp Fiction è una pietra miliare nella storia del cinema, un cult indimenticabile che vede protagonisti John Travolta, S.L. Jackson, Bruce Willis, Tim Roth e la assoluta protagonista Uma Thurman, meravigliosa, di una bravura eccezionale calata in un ruolo indimenticabile e affascinante quale quello di Mia Wallace, la celeberrima Moglie di Marsellus Wallace, ballerina drogata e annoiata, bellissima e sarcastica. Nel panorama di ciema gangster è unico, nel suo geniale mix di violenza, commedia, noir, dramma, thriller.. La scena dell'overdose è memorabile, così come l'interpretazione di Harvey Keitel, l'incipit che è anche il finale, lo straordinario discorso del gran capo sulle *******te dell'orgoglio e il suo dilogo con Butch e lo stupratore evirato. Struttura specialissima e magnifica, cast superbo, colonna sonora sopraffina, citazioni ma anche innovazioni, e lucky strike a volontà! IMPERDIBILE ... 10 ...

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Guinea Pork  @  19/02/2011 19:12:01
   9½ / 10
Notevole divertissement di un Tarantino che, consapevole di avere definitivamente delineato il proprio stile, si diverte a intrecciare storie e generi cinematografici. La regia va al di fuori dei canoni hollywodiani ed è supportata da un pugno di attori all'altezza dei nomi che portano. Sceneggiatura curatissima: la tanta ironia è bilanciata all'innocente violenza, ma al regista l'azione interessa poco e punta tutto sui personaggi, volutamente verbosi e sgangherati. Colonna sonora che è subito cult (assieme a tutto il resto). Infinita la schiera di registi che, con risultati inferiori, tenteranno di emularne lo stile.

Lopan88  @  19/02/2011 10:56:45
   10 / 10
Avvocauto  @  11/02/2011 10:10:21
   10 / 10
Un capolavoro.

massapucci  @  11/02/2011 01:14:13
   8½ / 10
si avverte sicuramente un senso di vuotezza di significato; può essere che ciò non rappresenti un difetto, ma sicuramente non si tratta di un pregio. solo per questo motivo "pulp fiction" non raggiunge l'eccellenza.

pablodreamer  @  06/02/2011 22:44:43
   9 / 10
che dialoghi, per il resto c' è poco da aggiungere, è storia del cinema, anche se non è uno dei miei film preferiti.

Invia una mail all'autore del commento monica83  @  02/02/2011 23:03:46
   10 / 10
non posso fare altro che essere d'accordo con chi considera questo film un capolavoro..un collage geniale

Gruppo COLLABORATORI SENIOR jack_torrence  @  25/01/2011 20:42:54
   10 / 10
Conosco questo film quasi a memoria, sin dai tempi del liceo in cui uscì e senza troppa coscienza critica era per me un cult assoluto.
Per questa ragione, probabilmente, sono portato forse a sopravvalutarlo forse un tantino.

Rispetto alla post-modernità stratificata, complessa e affascinante di un Lynch, Tarantino appare obiettivamente un artefice di giocattoloni.
...Eppure sono convinto che il valore di "Pulp fiction" vada al di là del piacere con cui ogni volta ammalia e rapisce.

Per me ha rappresentato, e rappresenta, un terremoto per il cinema di genere.
La destrutturazione del linguaggio, godardiana (la casa di produzione di Tarantino "Band à part" è un omaggio a Godard), non era mai stata così libera a Hollywood. Anzi, probabilmente non c'era mai stata, a un livello mainstream.
Il racconto è scomposto, dilatato, si concentra sul dettaglio inaspettato e ne fa il centro motore del racconto; poi si riavvolge su se stesso e incastra i flashback in modo inusitato.
E con tutto ciò, anziché risultare un divertimento astruso per pochi cinefili, riesce a piacere e elettrizzare. Perché sa fare un uso preciso e consapevole dei meccanismi tradizionali del racconto cinematografico, sa calibrare i tempi e la suspence.

"Pulp fiction" è la dimostrazione che al cinema si può osare il nuovo e piacere a tutti più e meglio di un blockbuster che stancamente ripete stilemi sicuri per far rientrare gli incassi.

Nella storia del cinema, di filato.

Vedi recensione

5 risposte al commento
Ultima risposta 27/01/2011 01.41.38
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felym  @  23/01/2011 17:56:26
   10 / 10
Se state leggendo i commenti per trovare un motivo che vi porti alla visione di questo film, smettete di leggere ed andate a vederlo. Capirete da soli.
GENIO Tarantino.

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alessiog88  @  18/01/2011 15:39:37
   6½ / 10
buon film...alcune scene sono molto belle....ottima sceneggiatura....ma la trama un po confusionaria,non mi ha fatto apprezzare il film nella sua interezza e totalita....non è di certo il mio genere di film....pero è da dire che alcune scene sono entrate nella storia del cinema

Biebbu  @  14/01/2011 22:11:03
   9 / 10
Senza dubbio è il miglior film che Tarantino ha sfornato. Con un cast che vanta grandi attori come John Travolta, Bruce Willis, Uma Thurman e Samuel L. Jackson, il film non poteva che essere un capolavoro!

Jumpy  @  10/01/2011 00:48:26
   8 / 10
Il gangster-movie per eccellenza, ma non solo.
Oltre ad essere farcito di citazioni, cinematografiche e no, si mantiene costantemente sul filo del surreale e del grottesco con uno stile che verrà poi ripreso dai "Kill Bill", fotografie e musiche perfette.
Il voto non è stratosferico perché l'ho trovato sostanzialmente vuoto.

Vincent_Vega  @  07/01/2011 13:46:05
   10 / 10
Capolavoro, non ha bisogno di ulteriori commenti.

Riddler  @  04/01/2011 18:15:31
   7½ / 10
È pantagruelico. È difficile che io trovi una definizione diversa. Non saprei come definirlo in altri modi se non "molto grande".
Pulp Fiction inizia in modo furbo, finisce in modo altrettanto furbo. Inizia da "saccente", con il dizionario che ci spiega il significato del termine "pulp" e che diventerà non solo un'icona per il film, ma della lingua italiana stessa per definire qualcosa di truculento, cruento. Finisce bé, finisce. Ma non certo dopo una serie lineare e ben precisa di scene. In un universo anti-hegelliano ci vengono presentate diverse storie, distrutte e poi rimescolati i cocci. Quel che ne esce fuori è una storia gangster, sicuramente, ma una storia fuori dal comune. Una storia che inizia con l'inizio di una sottostoria che non è nemmeno così importante e che va avanti immersa a capofitto nel caos, con scambi di battute paradossali, con situazioni incredibili, con musiche eccezionali e naturalmente con personaggi eccezionali. Ognuno ben caratterizzato, ben "malato". Cos'è quindi Pulp Fiction? Un 'icona? Un film divertente? Un mostro sacro del cinema tarantiniano e di quello universale? Un esempio di meta-cinema con quel perfetto giochino della valigia? Che cos'è, dunque? Forse non possiamo parlare di opera d'arte. Forse è stato eccessivamente sopravvalutato da più fans in questi anni. Ma ha qualcosa di terribilmente buono che si eleva ad un voto che si potrebbe dare. Trascende e sembra che a nessuno possa non piacere questo film. Perché? Perché tutto è calcolato, tutto è magistrale, tutto è organizzato, sparato, nascosto, nulla è fuori posto. Neppure il caos lo è. Qualcosa di così ben organizzato in un mondo tarantiniano che è tutto fuorché ordinato...è sensazionale. Ecco il genio. Il genio dei paradossi, dei discorsi banali e retorici, degli ossimori e delle storie che iniziano l'una dall'altra.
Sì, è genio. Non è capolavoro, pero'. Alla fine del film, non ottieni qualcosa. Non hai particolari sentimenti. Insomma, non muta qualcosa in te. Non lascia nessuna impronta. Tutte le impronte che deve lasciare, le lascia durante il film. E quelle sì, cavolo, se ci sono.
Siuramente un buon film, atipico e degno di nota, che è pronto a stupire ancora tante successive generazioni.

wight  @  30/12/2010 17:06:59
   7½ / 10
Concordo con frankie81 qualche commento più sotto ma penso che mezzo voto in più lo merita se non altro per l'originalità.

1 risposta al commento
Ultima risposta 30/12/2010 18.34.35
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The Deep Ocean  @  28/12/2010 18:22:26
   9 / 10
Un film particolare, sicuramente l'apice della produzione di Tarantino, che si contraddistingue per una serie di caratteristiche peculiari. Innanzitutto il particolare citazionismo, caratteristica che lo individua nel postmoderno, infatti Tarantino ha voluto fare diversi omaggi a scene tipo dei film dell'epoca

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER
finendo anche più volte nell'autocitazionismo dei personaggi, che raggiunge lo zenit con un virtuosismo della Thurman, che si autocita addirittura in un suo film futuro, ovvero Kill Bill. Poi si può parlare dell'accidentalità, infatti, in Pulp Fiction, tutto viene comandato da un'irreale e improbabilistica accidentalità. Tutto ciò che avviene, và contro la logica degli eventi, e, guardando il film ci si accorge che tutto ciò che accade è un concatenarsi di incredibili coincidenze.
Una delle caratteristiche più interessanti però è il surrealismo dei dialoghi, che non giungono mai a una conclusione. I personaggi portano avanti i dialoghi continuando a dire sostanzialmente le stesse cose, continuando a girare sulle stesse argomentazioni, senza mai raggiungere una vera conclusione, senza mai raggiungere davvero la sostanza del discorso, che viene ogni volta lasciato cadere.
Infine una parola sul montaggio, anche questo certamente inusuale, che stravolge l'ordine di causa ed effetto, e facendo cadere dal cosmo al caos gli eventi narratici.
Un film che ogni genuino amante del cinema dovrebbe vedere, per la sua particolarità e la sua indiscutibile bellezza; certo forse non un capolavoro in ogni aspetto, ma decisamente molto bello.

movieman  @  26/12/2010 12:21:22
   9½ / 10
Un capolavoro di Tarantino, che risulta innovativo sotto molti aspetti. Innanzitutto il montaggio che impedisce, almeno inizialmente, di capire il perché di ciò che accade. Ottima recitazione, con dialoghi assurdi, surreali e in un certo senso vuoti di significato (non è un elemento a sfavore). Da vedere, anche se non è detto che il film verrà apprezzato: infatti da molti è stato accusato di vuotezza in quanto a morale. Secondo me di questo film bisogna godersi la recitazione e le situazione assurde che vengono a crearsi grazie ad una serie di coincidenze che uniscono le varie storie.

franky81  @  15/12/2010 11:51:25
   7 / 10
film cult anni 90. credo sia il film migliore di tarantino. bella l'idea del montaggio e spettacolari gli attori. purtroppo il film per avere un voto altissimo non deve avere sbavature e qui qualcosa che non va c'è. la trama è praticamente priva di significato. un 7 penso sia il voto piu' giusto.

1 risposta al commento
Ultima risposta 09/01/2012 22.53.20
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Oskarsson88  @  07/12/2010 15:23:24
   10 / 10
HanSolo  @  25/11/2010 13:15:15
   9½ / 10
Non è 10 per il capitolo con Uma Thurman decisamente inferiore agli altri.
Colonna sonora FANTASTICA!!!

The BluBus  @  21/11/2010 22:45:42
   10 / 10
Stratosferico Quentin, perfetto dal primo all'ultimo minuto.

7219415  @  21/11/2010 22:17:00
   10 / 10
MASTODONTICO TARANTINO

antoeboli  @  14/11/2010 15:35:50
   9½ / 10
cultone anni 90 . il film che ha consacrato Tarantino tra i milgiori registi del cinema mondiale .
cast assortito di stelle , e utilizzato come meglio non si puo . gia il fatto di creare un film a episodi che si intrecciano fa capire che si tratta di un film differente da quelli comuni .
non si puo trovare un solo difetto a una pellicola del genere .l unico problema è capire se si tratta di una commedia , un dramma o un film d azione .

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER

ValeGo  @  14/11/2010 13:20:15
   10 / 10
Tarantino è il migliore! la scena in cui Travolta e la Thurman ballano è fantastica..FILM CULT

Mothbat  @  13/11/2010 00:25:41
   10 / 10
Il capolavoro di Tarantino, ogni parola è superflua.

Max Dembo  @  11/11/2010 07:31:31
   10 / 10
Il Capolavoro.
2 ore di goduria.

Charlie Firpo  @  09/11/2010 12:29:28
   10 / 10
il miglior film di Tarantino , con una vagonata di Star , imperdibile , condito con una colonna sonora azzeccatissima , Samuel L. Jackson all' ennesima potenza e grandioso anche Harvey Keitel.

tnt.dan  @  05/11/2010 16:30:49
   9 / 10
IceKiller  @  03/11/2010 15:38:39
   8 / 10
pulp! XD vario, curioso, piacevole, se vi piace il genere guardatelo

cesarino  @  03/11/2010 15:15:27
   7½ / 10
film molto sopravvalutato. diretto da tarantino con un cast eccellente!!!!!! carino , divertente e si vede abbastanza bene! ottimo anche il montaggio! perde molto sulla trama. pressocchè inesistente e privo di significato!

zakfett  @  30/10/2010 00:12:54
   8½ / 10
Escalation de "Le Iene", stesso presupposto corale più ridanciano ed energizzato (e un pò prolisso/ripetitivo in alcune parti).
Ce ne fossero (molti) di + di film così in giro.

Invia una mail all'autore del commento gherardo81  @  18/10/2010 02:01:43
   9½ / 10
Spettacolare! In tutto!

Runo  @  17/10/2010 19:39:48
   10 / 10
Capolavoro del cinema, un vero must per tutti i cinefili... dialoghi eccellenti, lunghi e molto "RANDOM", caratterizzati dallo humor nero, ineccepibili anche le interpretazioni degli attori, così come la sceneggiatura.. scene indimenticabili che hanno fatto la storia del cinema contemporaneo, per non parlare delle musiche che sono la ciliegina sulla torta. Il fato (o le coincidenze) è il vero protagonista del film, si prende gioco dei personaggi e ne cambia radicalmente la vita. Degno di nota è l utilizzo di marche fittizie, prodotti creati esclusivamente per il film come il pacchetto di sigarette "Red Apple" (presente anche in altri film di Quentin Tarantino: Kill Bill, dal tramonto all'alba, Grind House: Death proof e Four rooms) ed il portafoglio di Samuel L Jackson. In conclusione, Pulp fiction è un gioiello del cinema che è in grado di suscitare nello spettatore una moltitudine di sensazioni ed emozioni, ma non tutti lo ameranno allo stesso modo perchè è apparentemente amorale e quindi non è adatto a chi ha una "mentalità puritana".

sepho  @  16/10/2010 00:20:47
   9½ / 10
"Ci vogliono 30 minuti,ce ne metterò 10."



"Tu sei..jimmy giusto,è casa tua?...Sono il signor Wolf:Risolvo problemi."

Dr. Nekrobilly  @  05/10/2010 15:23:32
   10 / 10
Il miglior film di Tarantino, assieme ad Inglorious Basterds.

Gastone  @  03/10/2010 23:47:49
   8½ / 10
i dialoghi tra Travolta e Jackson completamente fuori dal contesto sono eccezionali

la sceneggiatura completa il resto

un mezzo voto in piu' per averci ridato un ottimo Travolta

fysa  @  30/09/2010 21:56:13
   10 / 10
capolavoro assoluto

Cannibal Bunny  @  27/09/2010 00:57:09
   9½ / 10
Il mio film preferito in assoluto. Rasenta la perfezione in tutto, inutile aggiungere quando già detto.
Uno dei pochissimi film che non perdono lo smalto ogni qual volta che si rivedono.

david briar  @  22/09/2010 15:49:18
   9 / 10
Pulp Fiction è il più famoso , acclamato , coccolato e chiacchierato film di Quentin Tarantino .
La pellicola ha un ritmo frenetico ed esplosivo ed è molto coinvolgente , i dialoghi sono divertenti , ironici e geniali .
Il montaggio è fatto benissimo , così come la regia , e la sceneggiatura , unico oscar del film , è una delle migliori che ho mai visto .
La colonna sonora è geniale , e contribuisce a farci amare ancora di più questo magnifico film .
Grande recitazione da parte di tutto il cast : molto bravi Travolta e Jackson , così come i vari Willis , la Thurman (veramente straordinaria , in un certo senso la vera protagonista del film ) , Keitel , Roth , Walken e lo stesso Tarantino , che recita un divertente cameo .
Non do il massimo dei voti perchè perde molto dopo la prima visione .

MARMELlata  @  22/09/2010 13:29:08
   9 / 10
S-P-A-S-S-O-S-I-S-S-I-M-O !!!!!

giraldiro  @  17/09/2010 04:00:25
   8 / 10
Personalmente non amo molto i film di Tarantino, ma questo devo dire che è davvero bello; veramente azzeccato per il suo genere.

4giulio  @  16/09/2010 14:37:07
   9½ / 10
guidox  @  11/09/2010 20:35:31
   10 / 10
rivisto oggi per l'ennesima volta.
è un film unico nel suo genere e più che concentrarsi su quello che prende a prestito qua e là dal passato (che io poi chiamerei semplicemente riscoperte e riadattamenti geniali), inizierei a contare quanti film iniziano ad esserci dopo quindici anni e passa, che devono la loro vita solo al fatto che Tarantino un bel giorno ha deciso di fare Pulp Fiction.
per quello che mi riguarda, questo film è cinema allo stato puro.

mprati  @  10/09/2010 02:40:32
   10 / 10
Una persona non può comprenderlo alla prima visione, perchè è una cosa talmente nuova e diversa che spiazza.

Alla seconda visione chiunque ne capisce di cinema, indipendentemente dei gusti, lo capisce che è un capolavoro.
Un film geniale.

alex25  @  06/09/2010 14:14:32
   9½ / 10
é talmente assurdo che è un capolavoro!!! personaggi dialoghi e storie!! Film oltre il geniale e uno dei migliori di sempre!
L'ho apprezzato di più la seconda volta che l'ho visto, dato che alla prima sono rimasto letteralmente spiazzato!

fedestip  @  03/09/2010 01:13:48
   6½ / 10
mi ha un po deluso!!!!

wooden  @  02/09/2010 00:23:17
   8 / 10
Sempre molto gustoso, tutto fumo e niente arrosto (ma il fumo è buono ;) ).

L'unico del sovrastimato taranta che mi abbia convinto (quasi) del tutto, solo un pò troppo lungo per quel che offre (cioè nulla).

43 risposte al commento
Ultima risposta 03/09/2010 20.45.19
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Invia una mail all'autore del commento agen  @  29/08/2010 21:02:35
   9 / 10
Per me il miglior film di Tarantino, ottima la colonna sonora e la regia strepitosi: Travolta, samuel e Uma. Sicuramente da vedere.

Invia una mail all'autore del commento mancio  @  27/08/2010 21:42:34
   10 / 10
Bravissimo Samuel L. Jackson,bellissimo film,bellissima sceneggiatura insomma un Capolavoro!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

lloydalchemy  @  24/08/2010 18:17:32
   10 / 10
che c'è da dire? hanno detto tutto gli altri XD comunque ottimo film trovato per puro caso acquistato immediantamente e visto fino alla fine. personaggi assurdi che parlano di cose assurde ma che non ti annoiano (frappè da cinque dollari) e molte altre scene e dettagli che rendono questo film spettacolare consigliato

Travis2344  @  21/08/2010 10:27:26
   7½ / 10
Devo ammetterlo mi aspettavo di meglio a livello di trama...il film fino a metà non mi dice niente di particolare, non riesco bene a intrecciare le varie storie e tutto pare avere un senso evanescente, appena entrati nella seconda meta tutto inizia ad avere un senso e diventa davvero piacevole e divertente.
Una cosa devo per forza dirla: LA SCENEGGIATURA E' DA BRIVIDO! Di quei dialoghi davvero fenomenali e spassosissimi e Samuel L. Jackson è strepitoso nel ruolo di gangster con punte di misticismo!!! Grandissimo anche travolta. Willis mi piace di meno, ma è questione di gusti.

Nel complesso comunque un bel film anche se ripeto da come me ne avevano parlato mi aspettavo qualcosina in piu.

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER

connor  @  16/08/2010 17:18:00
   9 / 10
Capolavoro di sceneggiatura, ma non solo. Grandi prove di Samuel L. Jackson, John Travolta e - sorpresa - di Bruce Willis.
Un cult.

just_human  @  27/07/2010 15:52:17
   10 / 10
CHE AGGIUNGERE ... TUTTI I COMMENTI NEGATIVI CHE VENGONO FATTI A QUESTA PELLICOLA , SONO PRESSOCHE' INUTILI ... FILM INTENSO , SENZA PUNTI MORTI , PER NON PARLARE DELLA REGIA , LA FOTOGRAFIA STREPITOSA , CAST STELLARE ED INTERPRETAZIONI STELLARI , GRANDE UMA , TRAVOLTA "CHAPEAU" . DA VEDERE ALMENO 3 VOLTE , PER CAPIRE E APREZZARE TUTTO .

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