quo vado? regia di Gennaro Nunziante Italia 2016
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quo vado? (2016)

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locandina del film QUO VADO?

Titolo Originale: QUO VADO?

RegiaGennaro Nunziante

InterpretiChecco Zalone, Eleonora Giovanardi, Sonia Bergamasco, Ludovica Modugno, Maurizio Micheli, Paolo Pierobon, Lino Banfi, Antonino Bruschetta, Azzurra Martino, Lilia Perno, Diego Verdegiglio, Giuseppe Ansaldi, Henrik Braekhus, Giustina Buonomo, Manuela Ventura, Luciano Montrone, Emmanuel Dabone, Kristine M. Opheim, Giovanni D'Addario

Durata: h 1.25
NazionalitàItalia 2016
Generecommedia
Al cinema nel Gennaio 2016

•  Altri film di Gennaro Nunziante

Trama del film Quo vado?

La storia di Checco, un ragazzo che ha realizzato tutti i sogni della sua vita. Voleva vivere con i suoi genitori evitando così una costosa indipendenza e c'è riuscito, voleva essere eternamente fidanzato senza mai affrontare le responsabilità di un matrimonio con relativi figli e ce l'ha fatta, ma soprattutto, sognava da sempre un lavoro sicuro ed è riuscito a ottenere il massimo: un posto fisso nell'ufficio provinciale caccia e pesca. Con questa meravigliosa leggerezza Checco affronta una vita che fa invidia a tutti. Un giorno però tutto cambia. Il governo vara la riforma della pubblica amministrazione che decreta il taglio delle province. Convocato al ministero dalla spietata dirigente Sironi, Checco è messo di fronte a una scelta difficile: lasciare il posto fisso o essere trasferito lontano da casa. Per Checco il posto fisso è sacro e pur di mantenerlo accetta il trasferimento. Per metterlo nelle condizioni di dimettersi, la dottoressa Sironi lo fa girovagare in diverse località italiane a ricoprire i ruoli più improbabili e pericolosi ma Checco resiste eroicamente a tutto. La Sironi esausta rincara la dose e lo trasferisce al Polo Nord...

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Voti e commenti su Quo vado?, 174 opinioni inserite

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BlueBlaster  @  15/01/2023 12:48:21
   7 / 10
Mi approccio solo ora al cinema di Checco Zalone (mi è sempre stato sulle palle a pelle) ed ho cominciato con questo film.
Devo dire che siamo stati piacevolmente sorpresi perché ci siamo divertiti parecchio, la trama e le critiche sociali non saranno originalissime ma sono intelligenti e funzionano senza mai essere pesanti.
Il film dura il giusto, Checco è molto bravo e divertente (canta e si "trasforma"), il ritmo è incalzante senza perdersi per strada, le location sono piacevoli e nel complesso tutto funziona al punto giusto.
A questo punto vedrò anche gli altri suoi film.

GreatJohn96  @  12/08/2021 15:57:19
   6½ / 10
Come film Zaloniano tipico, se la cava, anche piuttosto bene. Un solito chiaro messaggio al pubblico medio, Zalone colpisce nel profondo con le risate, su questo nessuno come lui ci riesce in questi tempi (forse solo i primi Fantozzi con Villaggio o i più vecchi film di Toto). Tuttavia, rispetto ai suoi primissimi successi, questo "Quo Vado" ha un grosso difetto, così come lo aveva anche "Sole a Catinelle": prendersi troppo sul politico. La politica è un chiaro repertorio che bisognerebbe sempre lasciare a chi se ne intende, Zalone in tal caso è un po come tutti, un solito ignorante in materia che cerca di metterci la faccia a tutti i costi, pur di risultare irriverente

DarkRareMirko  @  11/07/2021 20:58:12
   6½ / 10
Film abbastanza godibile e che ben fotografa la leggerezza del popolo italiano, che a me a volte fa imbestialire.

Ottimo Banfi (purtroppo poco sfruttato), indicatissima la Bergamasco e Zalone fa più volte sorridere; saggia la decisione di aver limitato tutto a 80 minuti, comunque abbastanza vari e pieni di idee.

Tecnicamente non si grida al miracolo ma almeno le volgarità sono meno marcate rispetto a Sole a catinelle; ancora una volta, comunque, non mi capacito del successo planetario di Medici, anche internazionale.

Di sicuro il film della coppia Nunziante/Medici che meglio inquadra sociologicamente i personaggi ed i temi trattati; più che mostrare verità, comunque, si mostrano situazioni consolidate e/o immodificabili (coem sulla pubblica amministrazione, ad esempio).

Gruppo COLLABORATORI Compagneros  @  09/01/2021 16:21:58
   7 / 10
Zalone si conferma un asso nel far ridere portando sul grande schermo i viziacci italici. Una comicità semplice e per questo popolare, che però non scade mai nella volgarità da cinepanettone.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Freddy Krueger  @  03/01/2021 00:16:56
   7½ / 10
Sapevo che la comicità di Checco non mi avrebbe deluso, un comico veramente unico nel suo genere e con la capacità rara di far ridere su tutto e tutti, sui cliché per prima cosa ma anche autoironia, inventiva, leggerezza, insegnamenti e bravura alla regia, e pensare che anni fa non avrei dato una lira a questo attore.
Il modo in cui si cambia continuamente location fra Italia, Africa e Norvegia è un punto a favore, non scontato perché poteva venir fuori un film confuso e forzato, invece il risultato finale è piú che soddisfacente. Un buon lavoro da tutti gli interpreti e dal cast tecnico, molto bella la fotografia ad esempio.

LucaT  @  25/02/2020 14:15:44
   6½ / 10
Di tutti i film con Zalore fino ad ora
nella sua interezza questo film
è quello che personalmente ho gradito di +
anche se verso la fine tende al ribasso
in altri ho trovato -parti specifiche- anche migliori
ma nella sua totalità questo lo trovo sufficentemente migliore

Jokerizzo  @  31/01/2020 09:56:29
   9½ / 10
Divertente e riflessivo!

barcella88  @  02/01/2020 21:30:58
   7½ / 10
Visto più volte e mi diverte sempre.

mauro84  @  16/01/2019 23:47:56
   7 / 10
Serata di recupero, ultimo film di Checco, trama carina, molto interessante il concetto di fondo, vagabondo, del lavoro, del posto fisso già... Finale carino, fa ridere anche quando dovrebbe far molto riflettere e lo fà in alcune parti.

Checco Zalone, ottima prova, interpretazione sua, difficile far meglio!
Eleonora Giovanardi, giovane attrice italiana, emergente, buona prova

Il regista narra una semplice storia di un italiano medio, che lavora, che ama il suo paese e che ci tiene al suo lavoro ovunque sia. Svariate location ed in parte curate, particolari ed suggestive. Piaciute anche le 2 canzoncine tipiche nel film.

Film consigliato, la vera commedia italiana passa da Checco Zalone, un signore attore ed un signor comico!

ValeGo  @  27/08/2018 20:05:40
   6 / 10
Divertente e azzeccato capitolo sulla comodità del posto fisso e su quanto valga la pena (o no?) combattere pur di difenderlo.

Gruppo STAFF, Moderatore Jellybelly  @  23/07/2018 07:36:19
   6½ / 10
Il principale merito di Zalone è stato l'aver spazzato via in in poche semplici mosse sia i cinepanettoni che Pieraccioni, che per motivi diversi avevano significato la morte della commedia italiana. Non che Zalone e Nunziante siano Sordi e Monicelli, però sono mestieranti capaci che hanno fatto un sacco di gavetta e propongono comunque una comicità più solida, con alcuni spunti obiettivamente molto divertenti ed una maschera (quella di Zalone) calce di restare credibile film dopo film. Insomma lunga vita a Zalone, finché ci tiene al riparo dalla comicità rutti e scuregge.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR bellin1  @  09/01/2018 14:03:00
   6½ / 10
simpatico il giusto.
Più che sufficiente.

Qwertyuiop  @  14/08/2017 19:00:06
   10 / 10
Il 10 viene dato per due motivi. Il primo è che, nonostante gli anni, le battute e l'ironia di Medici non stancano. Il secondo è che, mai come ora, la critica verso la mentalità del piccolo italiano è più profonda che mai: l'italianetto è così, per lui avere un posto fisso equivale a vincere al Ein for Life, e guai a chi gli tocca i suoi privilegi da mediocre! Si tratta davvero di un sociologo da studiare. Lode per questo quarto capitolo, continua così.

yeah1980  @  04/07/2017 09:57:01
   8 / 10
Sarò io ingenuo, ma trovo molto più efficaci, a livello di critica sociale, i film di Zalone, rispetto a tanti altri titoloni d'autore.
Inoltre riesce a farmi ridere.
Checco fa lo scemo, ma non è scemo per niente.

daaani  @  02/04/2017 20:30:37
   8½ / 10
Io voglio fare il posto fisso!!!! Ahahahaha muoio già dall' inizio

lapatti  @  29/01/2017 18:51:55
   7 / 10
Mi è piaciuto e mi ha fatto anche ridere molto. Il protagonista è ben caratterizzato, l'italiano medio viene qui esasperato e messo a nudo. Tutti i pregiudizi sono ribaltati e oggetto di battuta con la solita intelligenza di Zalone. Da vedere assolutamente

Juza21  @  08/01/2017 11:06:31
   6½ / 10
Sufficienza piena per questa commedia di Checco, non così esilarante ma che comunque diverte. Naturalmente va valutato per il tipo di film che è..

Goldust  @  29/12/2016 16:53:45
   6 / 10
Solito filmetto leggero di Zalone in cui attualità, retorica e facile umorismo vanno a braccetto. Il primo tempo non è affatto male - per quanto il racconto sia impossibile da prendere sul serio - poi però accumula troppi luoghi comuni e scade nel qualunquismo. Micheli e Banfi avrebbero potuto dare una mano ma si trovano purtroppo a fare tappezzeria.

davmus  @  03/06/2016 10:42:20
   8 / 10
Molto divertente, lui al momento è il mattatore della risata italiana al cinema....

KINGLIZARD  @  19/05/2016 15:37:57
   6½ / 10
Premessa..odio i cinepanettoni..in ogni caso il successo d'incassi di questo film è da spiegare con il fatto che l'italiano medio che va 1 una volta all'anno al cinema, va a vedere il cosidetto "cinepanettone".
L'ho visto a casa con tutta calma, a me Zalone sta simpatico ed ha una comicità molto efficace..si capisce che è uno che spara ******* con naturalezza...se lo paragono ai film di Vanzina merita 10..per me quei film sono inclassificabili..vi giuro non li ho mai potuti soffrire e mai mi hanno fatto ridere...Zalone qualche sana risata te la estrae..anche se lo preferisco nella classica comicità spiccia da 5 minuti..

sagara89  @  07/05/2016 15:24:32
   6½ / 10
Non e' sicuramente al livello dei predecessori ma anche perche' si e' incentrato un po' piu sulla riflessione dell'italiano che vive all'estero. Bellissime fotografie nei paesaggi norvegesi e delle isole Svalbard. Alcune battute molto divertente altre molto scontate e banali.

tavullia86  @  05/05/2016 10:40:58
   7 / 10
esilarante e (purtroppo) molto vicino alla realtà

peppe87  @  20/04/2016 18:47:53
   6½ / 10
un checco in versione piu riflessiva, poche risate però

barebone  @  18/04/2016 20:00:30
   6 / 10
Normalmente adoro Checco Zalone, ma come è già successo per altri comici (vedi Pieraccioni o Aldo, Giovanni e Giacomo), il repertorio di gag accumulate con la lunga gavetta si assottiglia ad ogni film, lasciando il posto a gag sempre più ripetitive e trame quasi imbarazzanti e buone (forse) per il classico cinepanettone per famiglie...
La maschera di Zalone riesce ancora a far ridere, ma solo qua e là, perchè manca l'entusiasmo degli esordi, mancano le idee e soprattutto pare che il nostro stia cominciando a convincersi che basti esserci perchè qualunque film-******* finisca per diventare un campione di incassi. Vero magari all'inizio, ma come per tutti gli altri che già l'hanno provato sulla propria pelle, sappiamo bene che il fenomeno non dura per sempre, e anche sulla schiena di Zalone-attore ora comincia a intravvedersi la data di scadenza.

Film che segna l'inizio del declino di Zalone. Si ride poco e per gag telefonate che chiunque sarebbe in grado di prevedere almeno 5 minuti prima che escano dalla bocca del protagonista. Tutto il resto è noia, improbabile buonismo e un "politicamente corretto" che fa letteralmente a pugni con la stessa essenza di ciò che sarebbe lecito aspettarsi dal nostro Checco.

Oltre che per lo straordinario successo al botteghino, questo film andrebbe ricordato come uno dei più sopravvalutati dell'intera storia del cinema.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  18/04/2016 00:19:43
   6 / 10
Si ripropone la formula consolidata e non si cambia registro, dopotutto finche gli incassi parlano da soli, perchè cambiarla. E' innegabile che qualche risata la fai, i caratteristi di contorno forse non sono sfruttati appieno (vedi Banfi e Micheli), ma la maschera di Zalone regge sulle sue spalle il peso del film con disinvoltura. Certamente le meschinità dell'italiano medio con la tiratina buonista del finale non è cosa nuova, ma finchè gli incassi ci sono perchè cambiare? Ovviamente se gli incassi cominciano a vacillare, la formula non funzionerebbe più ed il rischio di una deriva alla Pieraccioni sarebbe reale.

freddy71  @  16/04/2016 19:51:50
   7 / 10
bello bravo Zalone....mi devo ricredere non me lo aspettavo ...rispetto a tante stupidaggini che ci sono in giro...almeno queste ti fanno pensare.

topsecret  @  08/04/2016 22:12:38
   6½ / 10
Chi si aspettava il solito Zalone dalla comicità truce non è rimasto deluso poichè il comico pugliese ci mette la solita carica comica, anche se in questo film appare più profonda e meno caciarona, riuscendo a colpire con una certa cattiveria e una "civiltà" evidente. Si ride per l'irriverenza della retorica e dei luoghi comuni purtroppo attuali e si ride anche per le gag imbastite, merito degli interpreti che appaiono affiatati, divertenti e divertiti.
Un altro record d'incassi per il buon Checco.

Interista90  @  02/04/2016 18:11:30
   6 / 10
La sufficienza è dovuta al fatto che c'è comunque qualche battuta che si salva, ma nel complesso Zalone sta iniziando a stufarmi.
Trama pesante...basta con questo pessimismo di attualità, che è eccessivamente amplificato da ogni mezzo di comunicazione, il quale non aiuta le persone.
Non capisco come abbia fatto a fare così tanti incassi....
Il suo miglior film è stato il primo, cioè "Cado dalle nubi". Poi il livello dei suoi film è sceso di volta in volta....

polarsun  @  13/03/2016 03:18:02
   8 / 10
Mi è piaciuto questo film girato con un attore che neanche seguo. Riesce a mantenere con le sue battute stile Aldo Giovanni e Giacomo, ma senza grandi esultanze, un tono sufficiente al film per non farlo diventare noioso, visto che ti temi trattati sono dell'attaccamento al posto fisso e anche al lavoro inutile e alle comodità. Il film presenta delle derive sessuali che anche se in un contesto appunto da cabaret possono disturbare un attimo

Crabbe  @  08/03/2016 20:21:39
   7 / 10
Quarto film dell'accoppiata Nunziante-Medici. Sulla linea dei precedenti, simpatico, scorrevole e con il solito retrogusto amaro inerente al modus vivendi dell'italiano medio.

Asso92  @  03/03/2016 19:12:14
   7½ / 10
Altro passo in avanti nella commedia di Checco sempre più divertente e intelligente. Meritato il successo per le gag e il ritmo

Strix  @  24/02/2016 02:01:59
   7 / 10
Checco non sbaglia mai.

Per un'analisi più approfondita rimando al commento di Jolly Roger, poco più giù.

1 risposta al commento
Ultima risposta 24/02/2016 14.52.23
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toniobr  @  18/02/2016 23:27:19
   8 / 10
Assolutamente da vedere si ride in continuazione non ci si annoia mai ed in più come sempre per i film di Zalone si riflette!
Non il migliore dei suoi film ma rimane comunque un ottimo film

The BluBus  @  17/02/2016 22:55:29
   6½ / 10
Più strutturato dei precedenti, ma si ride meno.

Jolly Roger  @  17/02/2016 16:32:53
   7½ / 10
Zalone ci traghetta di fuori dal pantano della comicità da cinepanettone, fatta di volgarità, battute squallide, te.tte, cu.li, rutti e score.gge. Questo già di per sé mi sembra un salto di qualità notevole.
Ha fatto un film in cui si ride per una battuta di spirito, per un dialogo ingenuo o per una situazione comica. E non venitemi a dire che la scena dell'orso polare è volgare :-)
E' sciocca sì, sciocca lo è di sicuro, ma non esageriamo.

Zalone ha intercettato un tipo umano, esattamente come in passato hanno fatto grandi nomi del cinema comico come Paolo Villaggio (l'impiegato servile), Abatantuono (il terrone appena arrivato al nord) o Pozzetto (il nuovo borghese del ceto medio).
Il tipo umano intercettato da Zalone è l'itagliano. Attenzione, non l'Italiano (che è tutt'altro), ma l'itagliano, quello con la g.

L'itagliano qui rappresentato è quello che mira al posto fisso per avere zero responsabilità e zero preoccupazioni.
Nello specifico, il protagonista del film ha un posto fisso nella pubblica amministrazione, ottenuto grazie a raccomandazioni politiche. Egli considera sacra questa posizione: il posto fisso non è un lavoro, ma è come un titolo nobiliare. Significa appartenere ad una casta. Significa trascorrere la giornata non facendo nulla, a sbafo dello Stato. Stipendiato, ma oltre allo stipendio egli si lascia pure corrompere (riceve regali dai cittadini, ma non è "corruzione" dice lui, bensì "educazione"), è un modaiolo (ha un pigiama da 600 euro), razzista ("il bambino bianco è superiore"), maschilista e ignorante: la battuta che fa alla bambina, quando le dice che deve essere lei a pulire il vetro e non il maschietto perché occorre "rispettare i ruoli", è abbastanza becera da far storcere il naso.

Il fatto è che purtroppo l'itagliano è così.
E' quello che quando sente la battuta della foca e Mattarella, ride, ma non sa nemmeno chi è Mattarella…Ride solo perché sente che tutti ridono e allora pensa che la cosa faccia ridere e allora gli viene automaticamente da ridere.
Un ignorante opportunista e fannullone, ma che, peraltro senza alcun fondamento, crede di essere più furbo degli altri. Un parassita che pretende di vincere facile, un individuo che fugge da ogni responsabilità e da qualsiasi autocritica, con la scusa pronta per qualsiasi cosa. Egli nega ogni sua responsabilità per i problemi che gli accadono intorno, tanto non è mai colpa sua ma sempre "colpa del governo ladro", tanto "fanno tutti schifo" e soltanto "quando c'era lui i treni arrivavano in orario". Il film però - sia chiaro - non si spinge a questi livelli, peccato!
Ci sarebbero state altre numerose caratteristiche e difetti da sbeffeggiare o con cui semplicemente confrontarsi, magari anche ridendoci sopra, ma Checcho Zalone non affonda mai il colpo, anzi… alla fine nasconde pure la mano, dietro ad un finale che più buonista ed ipocrita non si poteva fare.

Il tema è: fa più bene o fa più male un film così?
Non lo so.
Certamente questo film, rappresentando l'itagliano e rivestendolo di simpatia, in un certo senso lo sdogana. Lo pasce. L'itagliano potrebbe rispecchiarsi e addirittura incrementare la propria autostima, sentendosi simpatico e crogiolandosi nella propria..."orgoglioneria".

Per fortuna la maggior parte di noi non si farà particolari elucubrazioni mentali perché è solo un film comico. Anzi, magari una fetta del pubblico, rispecchiandosi nell'itagliano, comincerà a prendere le distanze e a identificare certe proprie caratteristiche come difetti. Chissà!
Per me è solo un film che mi ha fatto ridere e che contiene un po' di sarcasmo.

La locandina però fa schifo.

fabio57  @  16/02/2016 14:28:22
   6½ / 10
Giudicare un film che ha sbaragliato tutti i record d'incasso è impegnativo. Se lo si affossa sbrigativamente, si rischia di apparire snob e sufficienti, d'altra parte tesserne le lodi tout-court, è comportamento altrettanto superficiale. Dunque che si può dire? Onestamente io credo che la naturale e spontanea simpatia di Checco Zalone, insieme alla grande voglia di evasione che hanno gli italiani soprattutto oggi in periodo di crisi, hanno fatto il successo di questa pellicola che anche se infarcita di luoghi comuni, è comunque divertente e riesce a strappare qualche risata.

crimal9436  @  15/02/2016 11:33:36
   7 / 10
Il primo film di Checco che vedo, comico che apprezzo molto da tempi lontano.
Trovo che la trasposizione della sua comicità dalla tv al cinema sia più difficoltosa di altri, come ad esempio Aldo, Giovanni e Giacomo per cui qualcosa non mi convince.
Risulta cmq un film divertente ma trovo esagerato il clamore che solleva

elnino  @  09/02/2016 16:19:50
   7 / 10
Non proprio all'altezza delle pellicole precedenti, ma sicuramente godibile

Max_74  @  08/02/2016 21:17:45
   7 / 10
Quarto lungometraggio di Zalone e di non semplice valutazione. L'attore non è certamente in un film di Vanzina ma non è neanche Woody Allen o Troisi. Ha il pregio indubbiamente di non avere mai momenti di stanca e tra tanti sketch e situazioni, alcuni sono azzeccati ed altri decisamente banali o di dubbio gusto. Banalità, genio, estro, paradosso, stereotipi. Zalone mischia abilmente tanti 'clichè' creando comunque, insieme sempre all'ormai collaudata regia di Nunziante, un film divertente e a tratti esilarante ma che non riesce (o non vuole) mai ad andare fino in fondo o ad essere veramente cattivo. Fastidioso il messaggio un po' qualunquista di fondo con un furbo 'accanimento' contro il posto fisso (al giorno d'oggi ad averne di posti fissi, l'unica sicurezza per un futuro almeno dignitoso e stabile) e finale fin troppo accomodante del tipo 'vissero felici e contenti' . Comunque un po' di risate ancora le strappa ma aspettiamo di vedere il prossimo.

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Edredone  @  07/02/2016 23:20:53
   6½ / 10
Bel film per gli amanti della comicità di Zalone

Trixter  @  07/02/2016 23:10:04
   6½ / 10
Stavolta Zalone punta il dito contro il posto fisso, anzi, ad esser più corretti, contro il posto pubblico. Non è il primo a farlo, e qualche clichè non manca. Tuttavia, il film funziona e regala risate e relax, senza essere opportunamente graffiante e concedendosi un pò di buonismo che, si sa, nel panorama italico, fa sempre centro. Quo Vado è frizzante, opportunista, godibilmente superficiale e sapientemente divertente.
Nel complesso, è sicuramente un buon film per il quale, tuttavia, mi pare un pò eccessivo l'enorme successo ad oggi riscontrato, soprattutto in termini d'incassi.

Invia una mail all'autore del commento Daniela Puledra  @  05/02/2016 02:03:27
   6½ / 10
Solita furbata, fa ridere manda prende in giro l italiano medio.

werther  @  04/02/2016 08:23:26
   7 / 10
Un po' in calo la comicità un po' in salita il sarcasmo, Zalone fa ridere ma allo stesso tempo spara a 0 su ciò che in Italia non funziona, lo fa con il dovuto modo e cercando sempre di strappare un sorriso, al tempo stesso tende una mano agli animalisti e se l'estero ci sembra l'orto del vicino poi alla fine l'orto di casa tua resta sempre l'orto di casa tua. Insomma ne ha per tutti, con intelligenza, ironia e sarcasmo pungente. Altri film suoi hanno fatto più ridere di questo ma la qualità resta sempre alta. Promosso.

The Legend  @  01/02/2016 22:53:29
   7½ / 10
Film spassosissimo, il merito dei film di Zalone è che non ci sono praticamente mai tempi morti, e la maggior parte delle gag riesce a strappare un sorriso senza sconfinare nella volgarità.

L'unico, piccolo, neo, è nel finale sempre buonista con inevitabile ricongiungimento familiare: un po' di pepe e di cattiveria in più nella chiusura delle storie non guasterebbe di certo.

Prof  @  31/01/2016 22:58:55
   7 / 10
Un bel filmetto. Zalone ha trovato la chiave, poca spesa e tantissima resa... Bravo!

daniele64  @  30/01/2016 22:46:31
   6 / 10
Si conferma il continuo calo di livello dei film di Zalone , anche se sono ancora accettabili ed abbastanza divertenti . Sempre politicamente scorretti , a tratti volgarucci , ma divertenti , almeno a tratti . Ed è già qualcosa . Speriamo però che l' involuzione non prosegua ...

drobny85  @  30/01/2016 20:42:08
   7 / 10
Una commedia divertente, a mio parere la migliore di Medici.

totty  @  30/01/2016 19:07:18
   7 / 10
è un simpatico film, ma sopravvalutato. Quello che mi fa ridere il DOPPIO delle caz.zate del film è che adesso lui prende per il cu.lo l'italiano medio, fa tanta critica sociale mescolata con l'ironia (chiamatela satira se volete, ma la VERA satira è un'altra) e l'italiano medio della situazione sente il nome "COMICODIZELIGMUAHAHAH" legge le (false) recensioni su internet (ovviamente i recensori sono sinistroidi come il buon kekko e non odio i sinistroidi sia chiaro) in più la logica dell'italiano medio Film che incassa tanto=capuolavoro quindi anche questo sarà un fot.tuto capuolavoro.
Un bel film, ma che infinocchia tutti con logiche perverse e nazifasciste di stocaxo. Andare al cinema e divertirsi ormai equivale ad andare nel parlamento delle macchiette. Quindi, o ci ridate Pozzetto e co. (con la fìka abbondante eh) o ci guardiamo Crozza che è meglio.
Basta segh.e mentali su questa caz.zata, per favore!

4 risposte al commento
Ultima risposta 08/02/2016 20.18.52
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Norgoth  @  30/01/2016 00:20:35
   7 / 10
Da non fan di Zalone (non l'ho mai seguito né in TV né cinematograficamente), devo dire che il film intrattiene piacevolmente. Credo non meriti il successo bomba che ha avuto, ma è meglio di quanto credessi. Ho visto di peggio.

Justify27  @  28/01/2016 12:52:15
   6 / 10
premetto che ho visto tutti i film di Zalone e ho sempre riso un sacco.
Stavolta secondo me ha è calato molto. Si ride un paio di volte ma per il resto si sorride. La storia è molto interessante e innovativa ma ci sono dei buchi di sceneggiatura grandi come una casa. Tutti i soldi che hanno investito per le location potevano spenderli per rafforzare il comparto sceneggiatura e produzione.

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Ultima risposta 28/01/2016 12.52.45
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ste88  @  27/01/2016 17:58:24
   8 / 10
Che dispiacere vedere i voti in base alle fazioni, alti o bassi che siano.

E' un film leggero, fa sorridere, e la cosa che mi colpisce -più che le battute- è la storia. Checco sa cosa ci vuole: "sfruttando" la fotografia italiana fa i miliardi.
Potrà dare fastidio, ma il suo lavoro lo sa fare: promette e regala film godibili.

Lo considero geniale, nel suo campo.

ragefast  @  24/01/2016 02:43:58
   7½ / 10
Storia carina e piacevole, con svariate gag simpatiche e imperniata sullo stereotipo del posto fisso (e non solo). Lo svolgimento è più o meno come quello dei film precedenti, quindi abbiamo il solito e inimitabile Checco alle prese con delle disavventure, con una storia d'amore...


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L'ironia del protagonista strappa più di qualche risata in particolare perché capace di affrontare alcuni stereotipi e caratteristiche dell'italiano medio (tristemente vere) senza finire nel banale o nel volgare, salvo qualche eccezione. E il suo personaggio risulta assolutamente naturale e ingenuo, a differenza di altri del cinema italiano che sono vistosamente costruiti (quelli di De Sica, tanto per fare un esempio). E anche una battuta sciocca come quella...


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sembra assolutamente spontanea e riesce a strappare una risata.

Molto probabilmente il film più completo di Checco Zalone, da vedere al di là del fatto che abbia sbancato i botteghini.

billieray  @  22/01/2016 13:47:56
   9½ / 10
il film fa ridere ............ basterebbe questo a giustificare il mio voto .
Ma bisogna dire qualcosa....ok . Innanzitutto non capisco quelli che dicono che è mal recitato , la bergamasco è una signora attrice , la giovanardi una fantastica scoperta! attrici brave., non figone da cinepanettone .
Il film mette a nudo prutroppo! siamo noi quelli li'!!!!!!! . checco zalone è una spanna sopra gli altri!

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5 risposte al commento
Ultima risposta 02/04/2016 17.56.38
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Buba Smith  @  22/01/2016 12:48:46
   6 / 10
Dai, tutto sommato non è così male. Pensavo peggio.

E' abbastanza divertente, un po' deludente l'ultimo 1/3 del film.

Burdie  @  21/01/2016 12:20:06
   6½ / 10
...una spannina sopra i film comici italiani...che riescono ad essere molto molto più volgari ed insulsi. Più che guardabile!

Everts76  @  19/01/2016 17:31:05
   6 / 10
commedia ormai tipica di zalone....divertente e strafottente, ma sotto tono rispetto a quelle del passato....il film è troppo incentrato su un unico argomento di ironia , e risulta anche mal recitato...tra i 4 film che ha fatto è al penultimo posto...
in classifica metto al primo posto come opera piu' matura sole a catinelle a pari merito con cado dalle nubi per la sua freschezza e spontaneita' della prima volta...ma questo è sicuramente inferiore anche per inventiva. come ripeto, non ho visto nemmeno ispirati gli attori...la protagonista femminile recita da schifo...la sufficienza la merita, ma non dice nulla a livello di crescita del comico zalone a mio avviso...SOPRAVVALUTATO

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Ultima risposta 19/01/2016 17.32.24
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enigmista  @  18/01/2016 14:15:51
   6 / 10
Qualche risata la strappa, soprattutto nella canzone alla Celentano. Per il resto non un capolavoro, chiaramente, ma neanche una schifezza inguardabile.

Giovans91  @  18/01/2016 12:38:29
   6½ / 10
Mi piace molto Checco Zalone, ma che tristezza vedere un film del genere in cima alla classifica dei film più visti in Italia. Questo sta a significare quanto pochezza c'è nelle persone oggi, non più in grado di distinguere opere cinematograficamente belle da altre, lasciandosi trasportare dalla massa e dal marketing pubblicitario. Il film in parte rispecchia questo.
In Quo Vado si ride di meno rispetto ai suoi precedenti film, ma ci sono momenti in cui si vede un'idea di critica sociale che sta dietro alla storia, tratteggiata attraverso i tanti aspetti dell'Italia contemporanea che sono presi in giro da Checco con ironia e satira.
Il migliore rimane sempre il primo, Cado dalle nubi.

polbot  @  15/01/2016 19:29:21
   7½ / 10
Quarto film e non sbagliare un colpo: quanto resisterà ancora il nostro ChEcco?!? Come Benigni e AG&G verrà il tempo in cui non ci sarà più nulla da dire, ma non era certo prevedibile un simile crescendo in queste prime 4 "puntate". In questo caso il soggetto è davvero una mirabile quanto semplice intuizione (l'agiografia del posto fisso), così come l'agrodolce messaggio di fondo (qualora volessimo andare oltre le piacevoli di per sè risate): l'italiano, mediamente, vorrebbe cambiare tutto, a patto che non venga intaccato egli stesso nel profondo.. e nelle tasche. E quindi non cambia niente (ma quanto durerà?). Mezzo voto in meno per un calo a 3/4 film (leggi periodo calabrese), non ben scritto tanto quanto tutto il film sino alla fine del periodo norvegese. Alla prossima ChEcco!

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento emans  @  15/01/2016 11:43:09
   6½ / 10
A mio avviso questo è il miglior film con Zalone... Non nel senso che è il piu' divertente, Il primo rimane al top, ma per il semplice fatto che è realizzato come si deve.
Non è solo un miscuglio di gag casuali ma c'è un vero legame nella storia, insomma sembra che abbiano lavorato di piu' sulla sceneggiatura malgrado sapessero che potevano andare con il pilota automatico per sbancare al botteghino.
Zalone affronta ancora una volta il tema del lavoro, stavolta pero' non è alla ricerca del posto ma difende quello che una raccomandazione gli ha fornito.
Un altro viaggio nei luoghi comuni Italiani con la classica ironia "amara" che gli compete da tanti anni.
Divertente...ancora una volta.

il ciakkatore  @  14/01/2016 18:16:39
   7½ / 10
Film che fa ridere e pensare,bravo Zalone. Uno dei pochi che sa fare ancora film senza metterci sesso,corna e volgarità. Ovviamente si esaspera la figura dell'italiano medio (nemmeno troppo) altrimenti non sarebbe un film per ridere. Per me Zalone ha migliorato ancora

camifilm  @  14/01/2016 18:04:57
   6½ / 10
Un film carino, simpatico, corretto e meno volgare dei precedenti il che non guasta.

Niko.g  @  13/01/2016 17:40:53
   8 / 10
"Pur ispirandosi alla commedia all'italiana, è andato oltre un certo filone di cui anch'io sono stato esponente: quello del sesso, delle corna, della parolaccia".

Direi che queste parole di Lino Banfi rappresentino al meglio le distanze che Checco Zalone ha messo rispetto a un certo tipo di comicità del passato/presente.
Checco si conferma un comico moderno che però rifiuta la carnalità (finalmente) e non tradisce le radici classiche. Spesso, infatti, le sue gag nascono da situazioni paradossali di stampo classico, dove il comico pugliese riversa la sua ironia graffiante, magari ricorrendo anche alla parolaccia, ma sempre con un effetto giocoso e non triviale.
Senza arrivare a confronti espliciti e pericolosi con Totò, è proprio il ricorso a questo schema che lo rende semplice ed efficace, come quando in "Cado dalle nubi" alcuni ragazzi emo gli dicono: "noi ci tagliamo perché soffriamo" e lui risponde: "voi soffrite perché vi tagliate, provate a non tagliarvi e vedrete che non soffrite"… semplice ed efficace, come lo sarebbe stato Totò.
In "Quo vado" Zalone torna a parlare di lavoro, dando più corpo alla trama e intercettando con equilibrio e intelligenza emotiva le tematiche cruciali, per trasformarle poi in divertenti gag. Riserva, come suo solito, un colpo per tutti. Non risparmia gli impiegati statali, con i loro privilegi spesso alienanti, ma neanche i dirigenti ministeriali, convertiti al credo renziano e spietati manager di una pubblica amministrazione che ha perso ormai il riferimento del diritto. Proclama la tolleranza religiosa, ma non dimentica l'ateo. Respinge l'avanzamento scriteriato degli immigrati, ma è capace di gesti di generosità estrema. Difficile non amarlo.
Il primo incontro tra lui e la dirigente Sironi può essere considerato il manifesto della sua arte comica: lo scambio verbale giocato sull'ironia e sul paradosso, spingendo al massimo il graffio e lo sberleffo.
Anche stavolta il ritmo è elevato e non c'è un momento di stanca. La densità delle battute è notevole e i continui cambi di direzione narrativa attirano l'attenzione dello spettatore, tramite un montaggio con un ritmo da sketch, che però è sempre funzionale alla narrazione (non come in "Italiano medio" di Maccio Capatonda, tanto per fare un parallelo).
La regia di Nunziante è sempre più matura, indovina ogni inquadratura e si apre a scenari di ampio raggio (la scena dell'orso polare non è così semplice come potrebbe apparire).
Tutto è molto curato, anche i dettagli della messa in scena, basti pensare ai costumi della tribù africana.
Ottima la scelta del cast. Ogni attore è messo al posto giusto e in condizione di rendere al meglio, come effettivamente accade.
Bravissimi tutti, ancora una volta.

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Ultima risposta 18/01/2016 15.13.25
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codino18  @  12/01/2016 16:36:42
   7 / 10
Da grande fan di Zalone, mi aspettavo qualcosa di piu' devo essere onesto. I primi due li rivedo ancora adesso tutte le volte che li passano e mi ammazzo dal ridere, Sole a Catinelle già non mi aveva entusiasmato, e questo è ancora meno divertente dell'ultimo.
ripeto se uno è fan della prima ora come me, vale comunque la pena di vederlo ed è per questo che il voto è comunque alto, ma non aspettatevi di ridere come nei primi 2 capolavori...

gemellino86  @  11/01/2016 17:53:57
   6½ / 10
Simpatico filmetto con Zalone che riesce a far sorridere con una comicità semplice ma a volte un po' volgare. Qui vuole prendere in giro gli italiani per il posto fisso di lavoro. Non male gli altri attori ma Lino Banfi è sprecato. Lieto fine da favola Disney. Consigliato agli amanti del comico pugliese.

pernice89  @  11/01/2016 14:07:28
   7 / 10
Zalone riesce sempre a far divertire, e lo fa anche in questa pellicola. Il film è quel che è, farsi due risate senza troppa serietà e pretese. E Zalone ci riesce sempre molto bene.

albyhfintegrale  @  11/01/2016 10:43:35
   7½ / 10
Film che ha fatto quanto doveva: mi ha divertito e fatto passare due ore (o quel che è) in assoluta allegria, leggerezza e spensieratezza, lasciandomi infine rilassato e col sorriso.
Difficile trovare (relativamente al genere) film di questo calibro nel panorama italiano odierno. Paragonerei (con i dovuti distinguo) Checco Zalone a Totò.
Un Totò se vogliamo moderno e volgare, ma Checco è pur sempre un genio della commedia divertente.
Era dai tempi di Villaggio e Fantozzi che mancava una comicità così geniale in Italia.
Di certo non vado a cercare in pellicole di questo tipo la bravura degli attori, oppure la trama avvincente e coinvolgente, o significati particolari (riflessioni che comunque tra le righe e i sorrisi, ci sono anche).
Torniamo a quanto ho detto in principio: il film ha svolto egregiamente il suo compito. Simpaticissimo. Nel suo genere merita un bel 7,5

Ironkarlo  @  11/01/2016 10:23:20
   6 / 10
Film da passatempo, qualche scena divertente ma è sempre la solita storiella trita e ritrita.
Non vale certo le lunghe file (che per fortuna mi sn risparmiato) ai botteghini.

mauro_web  @  10/01/2016 23:25:24
   8 / 10
Film che diverte, per tutta la sua durata, non cala mai di intensità e non mancano certo le occasioni per ridere, anche se lascia un pizzico di amarezza di fondo, perché purtroppo rappresenta per tanti versi anche la realtà italiana (degli italiani).
Alla fine ci è scappato pure un applauso, seppur timido nella sala (raro che si sentano...).

Oibaf  @  10/01/2016 18:34:15
   9 / 10
il nove non vuole essere una provocazione, di solito do questo voto se il film mi entusiasma, mi lascia qualcosa dentro, mi entra nel cuore la storia, gli attori entrano nella parte staccandosi da una semplice recita... Niente di tutto ciò in questo, il film, considerato il genere, non ha gag nè esilaranti nè battute nuove, anzi, come tanti avranno visto, è pieno di luoghi comuni, ma sono proprio questi a sorprendermi maggiormente ed a farmi dare il voto in questione.
La trama è quanto mai attuale, io da siciliano provo a scrollarmi di dosso le nostre cattive abitudini, mi dissocio da chi ci convive ed è contento e magari ride a crepapelle senza neanche accorgersi che è lui il perculato. Allo stesso tempo lo vedo come film denuncia, anche gli altri lo sono stati per altri argomenti e lo ammiro perchè ci sbatte in faccia i nostri difetti come Paolo Villaggio faceva quarant'anni fa e lo fa bene

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ma alcune scene sono da oscar della comicità. Ho l'impressione, invece, che a tanti a cui non piace questa comicità sono stati toccati nell'orgoglio... spero di sbagliarmi.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR ferro84  @  10/01/2016 18:18:07
   8 / 10
Chi scrive non ama particolarmente Checco Zalone eppure in questo film è riuscito a toccare le corde giuste e riprendendo l'esperienza Fantozziana, crea la caricatura del nuovo italiano medio non più schiacciato dipendente di azienda, umile e umiliato, ma orgoglioso fannullone che difende con le unghie e con i denti i suoi privilegi.
Zalone è il vero rivoluzionario delle cause perse, c'è molto di più della serie di divertenti gag, c'è proprio lo spirito di una nazione combattiva nel suo opportunismo distruttivo.

Certo non è questo il messaggio che Zalone voleva veicolare ma la simpatia incredibile che ci dà il personaggio di Checco ci fa anche rimpiangere il fatto

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SANDROO  @  10/01/2016 18:10:27
   7½ / 10
è un film comico e il 7 e mezzo è da film comico. Diffidate da tutti quei esagerati che gli danno 10 e da tutti quei sfigati che gli danno insufficienza..
Vale assolutamente la pena vederlo perchè fa morir dal ridere.
Checco fa tanto lo stupido ma alla fine...
GENIO...

mmagliahia1954  @  10/01/2016 12:03:04
   7 / 10
Andata con mio nipote ieri sera al cinema. Fila e prenotazioni, cinema ancora pieno. Per questo abbiamo visto " l'opera" dai palchi e mi son sorpresa per il fatto che si apprezza di piu'!
Cosa posso dire, sono inbarazzata, da donna anziana e dopo tanti e tali commenti opposti. Il film l'ho trovato pieno di luoghi comuni e cose veramente scontate? Si', ma questo non e' un problema. Cosa ci si aspetta se si va a vedere Un film con Zalone. Questo giovine, ormai veramente non tanto giovane, esprime in modo goliardico, da battuta e situazione veloce, passa e via, sia i concetti socialmente accettati come luoghi comuni ai limiti del comico, ma drammaticamente fastidiosi e veri, sul la oro, sul nord/sud, sui rapporti di coppia, sulle dinamiche personali e familiari. Il regista ovviamente e' stato bravo a seguire l'idea di confezionare un film per lo stile di questo personaggio sempliciotto, ignorante, materiale; alla fine simpatico, buono, immediato, fresco. Cosa vogliamo. Qui il meccanismo e' leggermente meno psicologico di fantozzi, ma ben piu' complesso de " le comiche solite e nuove"; pertanto non mi sento di bocciarlo.
Personalmente penso, come ho letto da un amico, che dissacri. Certo. Lo fa mostrando gli insoliti compagni di valeria, dissacrando quello snobbismo mascherato e camuffato e politicamente impugnato, descrivendo la piattezza dei paesi nordici. Che cosa vogliamo, dai. Anche la canzone cantata sembra proprio buttata li' eppure ci fa capire in che paese viviamo e a che punto siamo arrivati. Mi spiace, ma prossima alla pensione devo constatare che oggi il ragazzo italiano medio e' mediamente ignorante; senza offesa, impregnato dai concetti che Zalone esprime in modo eccellente con stile da parodia, anche se nella societa' vengono abilmente dissimulati. Prossima alla pensione, ho insegnato per anni e lavorato con i giovani; pero' il degrado degli ultimi anni mi ha fatto constatare come oggi l'universitario medio e purtroppo il laureato italiano sia veramente davvero vuoto di cultura, incapace di fare in quanto pieno di teoria lontana dalla realta' e mal studiata, con basi scolastiche spesso cattivissime, spesso mandato avanti a scuola a calci. Insomma, nei miei anni di gioventu' i laureati di oggi sarebbero stati quelli che non avrebbero fatto o finito le superiori! A questo si accosta la caduta di valori, il dilagare di sesso e gioco consumistico su tutto, i concetti ma visti e deturpati anche nello sport che coinvolge la maggioranza. E allora, come criticare Checco, che gioca con lo smartphone a tavola, la regia che fa la parodia al disabile ( piccolo pugno nello stomaco) la figura del senatore, il linguaggio in un italiano approssimativo, l'enfasi sulla furbizia sociale che surclassa la cultura per l'ottenimento di una vita comoda, il parassitismo, la mancanza di ideali, credo, creativita', voglia di fare e capire e creare? Un plauso va alla mancanza dei soliti inutili nudi, delle solite scene attira sguardo nel trailer. Il film e' veramente pulito nel suo genere. Cosa vi devo dire. Se il film non piace ad alcuni i motivi possono essere due:
- vi aspettavate di poterlo giudicare come una pellicola da festival della cultura?
- non vi piace la societa' in cui vivete.
Per entrambe queste cose nessuno puo' farci nulla.
Sul mio voto, naturalmente non posso mettere un 9 che premi il livello artistico da Via col vento. Anche Zalone riderebbe di questo. Mi sembra equilibrato mettere un 7 e consigliarne la visione a chi rientri nella schiera dello spettatore che mette in relazione stile, attore, temi con il risultato atteso.

Wilding  @  09/01/2016 15:07:24
   6½ / 10
Un passo indietro rispetto ai primi tre film del comico sbanca botteghino, ma comunque una pellicola che diverte e fa sorridere. Sul perchè sbanchi il botteghino un film così permane il mistero!!

Invia una mail all'autore del commento bart1982  @  09/01/2016 01:03:55
   6½ / 10
Storia un pelo originale rispetto alle solite commedie e solita auto ironia di Zalone vincete.

Aztek  @  08/01/2016 00:23:30
   6½ / 10
Un leggero passo indietro rispetto ai suoi primi tre film. Ciò non significa che la coppia Zalone-Nunziante abbia fallito, ma è una pellicola che nel complesso mi ha colpito meno rispetto alle precedenti. Personaggio principale sempre sugli scudi, le risate non mancano e anche le interpretazioni dell'intero cast non sono male.

Gruppo REDAZIONE VincentVega1  @  07/01/2016 23:24:38
   6 / 10
Difficile definirlo buon cinema, forse è difficile anche solo definirlo cinema: si tratta di una serie di gag più o meno divertenti tenute insieme da una sceneggiatura elementare. Credo che ormai vedere i film di Zalone sia una di quelle mode dei giorni nostri per poter rispondere ai commenti dei nostri amici su feisbuk.
Non fraintendetemi però: anche a me piacerebbe essere brutto e ricco quanto Checco.

the saint  @  07/01/2016 20:00:43
   7 / 10
stavolta lo premio più per la storia, di satira sociale molto acuta, veritiera e sagace!
le risate ci sono, ma non sono mai dei boati, sono sorrisi e risatine in tutto l'arco del film!
Comunque chi mette voti sotto il 4 , vorrei capire cosa si aspettava?! mah..
e poi è giusto che sia campione di incassi....chi critica è un emerito imbecille!
scusate ma con un popolo di pecoroni come noi, che sotto le feste vogliono farsi due risate, che cacchio deve andare a vedere l'italiota medio?!
dispiace per i Cinepanettoni, Pieraccioni e similari... ormai sono Film di serie B,C..ma non sanno più di niente!
Quindi non capisco semmai, chi ancora va al cinema a vederli!
in quel caso è giusto parlare di Italiano inferiore, da vero popolino!

TheLory  @  07/01/2016 18:13:26
   6 / 10
Si sorride ma sono quei sorrisi stanchi di un'anima malata e maltrattata che ne ha viste e subite troppe. Praticamente tutti noi. Un film che mi ha messo la disperazione nel cuore, perchè è un valido ripasso di quel che siamo. Cianfrusaglia che si lascia vedere. Ma resta la tristessa.

macs76  @  07/01/2016 18:10:48
   8½ / 10
Molto bello.... gradevole!! certo vedere questi luoghi comuni ti girano un po' le palle....pensare che da sole 4 regioni meridionali abbiano il quadruplo di statali rispetto al nord fa incazzare visto che coi contributi tutta Italia non ce la farà sicuro a pagare le pensioni di quei mangiapane a tradimento.... e pensare che la realtà purtroppo è peggio ancora di quella descritta ironicamente del film......

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Ultima risposta 08/01/2016 16.46.33
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