amores perros regia di Alejandro Gonzalez Inarritu Messico 2000
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amores perros (2000)

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locandina del film AMORES PERROS

Titolo Originale: AMORES PERROS

RegiaAlejandro Gonzalez Inarritu

InterpretiEmilio Echevarría, Gael García Bernal, Goya Toledo, Álvaro Guerrero, Vanessa Bauche, Jorge Salinas

Durata: h 2.28
NazionalitàMessico 2000
Generethriller
Al cinema nel Settembre 2000

•  Altri film di Alejandro Gonzalez Inarritu

Trama del film Amores perros

Città del Messico, tre storie che si incrociano: il giovane teenager Octavio decide di fuggire con Susana, la moglie di suo fratello. Daniel, lascia moglie e figlia per andare a vivere con Valeria, una splendida modella. Infine, el Chivo, ex guerrigliero comunista che dopo aver passato diversi anni in prigione, è profondamente deluso dalla vita e dal lavoro di sicario.

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Voto Visitatori:   8,05 / 10 (137 voti)8,05Grafico
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Voti e commenti su Amores perros, 137 opinioni inserite

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monadelic  @  29/03/2022 11:40:01
   9½ / 10
Forse l'opera migliore di A.G.I.

Filman  @  22/09/2021 14:01:14
   7½ / 10
L'anima è quella di un esordiente che vuole fare e strafare, saltando sul treno del cinema moderno in corsa. Lo spirito è di chi ha delle storie interessanti da dire ma anche la fretta di raccontarle.
AMORES PERROS si presenta così al mondo come un film ad episodi, intrecciati tra loro con una bella idea di partenza, ma dalla durata sconsideratamente lunga per un film dai ritmi frenetici, dalle ambientazioni fatiscenti e dalle immagini mosse dall'uso della camera a mano.
Alejandro Gonzalez Inarritu vuole parlarci di quanto il mondo e gli uomini siano connessi tra di loro, a dispetto delle differenza sociali, con il dolore, le prospettive e i rimpianti che ognuno ha. Ma fondamentalmente il film funziona perché intrattiene.

130300  @  20/03/2021 19:37:26
   8½ / 10
Tre storie che si incastrano, speranza e redenzione che si scontrano con l'iinsostituibile denaro. Crudo e senza mezze misure fotografa e riproduce tre drammi senza una via d'uscita (o quasi).

mauro84  @  06/02/2021 22:21:59
   7 / 10
Eccomi a recensire l'esordio cinematografico di questo grande regista. Fino alle scelte finali di ognuno delle storie, alla fine, unite, in modo drammatico, stupendo, in modo che lascia senza parole, raccontano 3 bellissimi drammi sociali, di vita, ognuno un filo diverso dall'altro ma ognuno che trascina l'amore verso una determinata cosa.
Ho apprezzato in parte il simbologismo del cane come strumento di "morte"..
Un gran finale, che lascia, positivamente sconvolti..
La vita continua..

Emilio Echevarría: da marginato a attore principale.. gran recitazione e prova !!
Gael García Bernal: Volto del cinema "ancora 20 anni dopo" nuovo, una gran prova qua la sua.
Goya Toledo: l'esser bella non le manca, la sua recitazione un po' nei limiti..
Vanessa Bauche: fascino latino. Recitazione limitata, quella finta lacrima può bastare..

Il regista al suo esordio cinematografico scrive il suo esserci nel cinema che conta.. Oggi abbiamo la sua conferma con diversi capolavori e diverse cose vinte da Venezia all'oscar. Un gran dramma il suo che lega 3 storie, apparenti diverse storie d'amore.. Un amore dichiarato ma "poco" corrisposto.. Chapou!

FIlm consigliato.




david briar  @  19/06/2019 13:41:00
   8½ / 10
I film di Inarritu hanno sempre un simbolismo e un'apologia del dolore che tende a renderli in parte fasulli, e questo avviene anche in Amores Perros, soprattutto nel secondo episodio.
Gli altri due episodi, il primo e il terzo, sono molto belli e coinvolgenti, con un'atmosfera messicana squallida e disperante riuscitissima e trascinante: in particolare il terzo, con un attore come Echevarrìa, in un'interpretazione veramente clamorosa, commuove come niente ha mai commosso in un film di Inarritu.
Amores Perros è senza dubbio il miglior film di Inarritu, forse perchè ancora non ha i vezzi autoriali, gli eccessivi simbolismi, la ricerca della tragedia "per forza", che hanno tutti i film successivi del regista, eccetto "Birdman" e "Babel", che comunque non raggiungono la forza propulsiva dell'esordio, vero manifesto della new age del cinema messicano.

Attila 2  @  01/08/2017 12:01:55
   7 / 10
Un film che piu' che thriller definirei con un genere cinematografico che non esiste "Narrativo".Nel senso che "racconta" tre storie legate insieme dall'incidente di inzio film ma che non vede mai i tre protagonisti delle storie incontrarsi personalmente.Una narrazione un racconto che va via bene,perche' le due ore e mezza di durata non pesano.La dotria della modella la trovo un po' "grottesca"stile "Il ritratto di Dorian Gray" al contrario,con la modella che nel poster pubblicitario appeso davanti alla sua casa non invecchia mai,mentre nella realta' viene "distrutta" dall'incidente tanto da

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER la sotria piu'0 brutta delle tre.Quella del "barbone killer" la trovo quella piu' interessante,con uno che dopo tanti anni di vita da rivoluzionario prima,da detenuto dopo,e da killer alla fine,si "redime" mettendo i due fratellastri di fronte alla loro cattiveria e disumanita' e cerca di recuperare il rapporto con la figlia,dicendo addio alla sua vita da barbone.Il primo episodio e' caratterizzato piu' dall'azione e da una storia d'amore difficile.In tutto questo ci sono i cani protagonisti come da titolo.Ma anche se no so il Messicano "Amores Perros" credo che voglia dire "Amore cane" ma qui di amore per i cani,purtroppo,ne vedo davvero poco,anzi il regista sembra quasi odiare i cani,perche' le scene

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER il cane della modella

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER e il cane dei ragazzi salvato dal barbone dopo che gli hanno sparato

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER quindi il titolo sarebbe dovuto essere "Muertesperros" cosi' si capiva meglio.Levando questo come detto un narrazione che non stanca e incrocia bene le tre storie.

Macs  @  11/07/2017 13:27:01
   7 / 10
Si sente il tentativo di imitare "Pulp Fiction" e Tarantino in generale nello stile narrativo, negli incastri tra storie, nei flash-back/forward, e nella "pungenza" dei dialoghi.. non c'è nulla di male, anche se il risultato non è all'altezza del modello. Le 3 storie sono interessanti, forse solo la seconda genera un po' di noia e non è così effervescente - troppo ripetitiva la vicenda del cagnetto nel buco. Buone le musiche e la caratterizzazione dei personaggi, tutti resi al meglio e verso le cui storie si suscita sempre interesse. La vicenda di Octavio-Susana-Ramiro è quella venuta meglio, avvincente sotto molti aspetti. Nel complesso buon esordio al cinema per Inarritu in cui già dimostra i semi del suo talento.

Goldust  @  24/06/2017 11:22:50
   7½ / 10
Sulle orme di Pulp Fiction, tre storie diverse che abbracciano pressochè gli stessi personaggi, abilmente legate tra loro nonostante piani temporali diversi grazie ad alcuni fili conduttori comuni ( un incidente d'auto, i cani, una violenza sempre in primo piano ). La grande scommessa di Inarritu è quella di coinvolgere lo spettatore per tutte le due ore e mezza di durata; la vince, anche se ogni tanto scivola nel moralismo e nello stereotipo.

Juza21  @  21/04/2017 21:30:43
   6½ / 10
Nulla di così particolare, nulla di cosi travolgente..si ok tre storie volutamente legate tra loro ma che forse viste separate avrebbero avuto lo stesso significato....non mi ha entusiasmato particolarmente.
Probabilmente il film va valutato per l'anno in cui è uscito. Di buono c'è che si lascia vedere nonostante la durata notevole..

xymox  @  26/10/2016 15:12:37
   8½ / 10
Ottimo film di un grande regista, lungo ma scorre bene e non annoia certamente. Lo metto al pari di 21 grammi. Il mio preferito rimane Biutiful

fabio57  @  22/01/2016 12:36:54
   7½ / 10
Il Messico è per così dire un paese difficile, tanto per usare un eufemismo, i recenti fatti di cronaca lo attestano ampiamente, il film che racconta tre storie parallele che solo fortuitamente si sfiorano, rappresenta efficacemente quella realtà.Con taglio iperrealistico, stile Gomorra, fotografa l'ambiente laido, violento crudo e degradato in cui si svolgono i fatti, che pure sono intrisi di miseria morale, umana e sociale.
Il risultato è un lavoro interessante che farà infuriare gli animalisti, ma che riesce volutamente a suscitare fastidio e ripugnanza.

marcogiannelli  @  12/01/2016 15:35:31
   9 / 10
forse il migliore di Inarritu, ha in sè una crudeltà e una sporcizia difficili da provare in altri casi
questo è un regista con le palle, e se in 21 grammi aveva 3 grandi nomi ad aiutarlo, oltre ad una sceneggiatura ben scritta da Arriaga, qui abbiamo sempre 3 storie che si incrociano "grazie" ad un incidente, ma il fattore comune in questo film è uno: PERROS
I CANI
animali resi cattivi dall'uomo, ma che senza di esso sono le migliori figure di 145 minuti di pellicola, i loro occhi e le loro vicende sono le più emozionanti, perché danno un senso di innocenza rispetto a tutti i personaggi che compaiono...anche il poliziotto ha dentro il marcio
W gli animali

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR wicker  @  11/01/2016 19:43:48
   8 / 10
Ottimo Inarritu..
Qualche rimando Tarantiniano qua e la,molto simile per costruzione anche al Traffic di Sodembergh,ma c'e' anche molto di originale.
Singolare il messaggio di redenzione dei protagonisti di fronte al trittico di perdizione composto dalla perdita di soldi,successo,morale..
La lunghezza non affossa la sceneggiatura.
Un pò lento e criptico solo l'ultimo episodio,dove comunque lo spettatore è già stanco da ben oltre due ore di film..

TonyStark  @  27/05/2015 01:16:08
   7½ / 10
mi è piaciuta molto la storia e non ho accusato l'eccessiva lunghezza.
dejavu tarantiniani durante la visione. ottimo esordio per Inarritu, consigliato.

william sczrbia  @  22/02/2015 20:37:02
   8 / 10
Gruppo COLLABORATORI JUNIOR rain  @  16/02/2015 18:52:02
   8 / 10
Folgorante esordio del talentuoso Inarritu che qui mette in scena per la prima volta le sue storie di vite incrociate.
Crudo e bellissimo, capace di colpire allo stomaco come un pugno nel suo realismo e nichilismo, non privo comunque di un bagliore di tenue speranza come sembrerebbe dirci il finale della storia del sicario.
Il primo capitolo rasenta la perfezione assoluta, mentre il secondo è un po' deboluccio per poi tornare su altissimi livelli con il terzo; "Amores Perros" è nel complesso bellissimo ma vado controcorrente nel dire che forse ho leggermente preferito "21 Grammi".

Neurotico  @  15/02/2015 21:27:12
   4 / 10
E' un patetico tentativo di fare il verso allo stile di Tarantino e Altman, ma le storie ad intreccio con smembramenti temporali vengono meglio ai due maestri suddetti. Inarritu è un copione che si spacciava presuntuosamente per un nuovo autore innovativo, quando invece la sua boria e la sua vanità dovrebbe solo far pensare che sia un buffone. La tecnica e il mestiere non gli mancano e questo evita al film di sprofondare nella noia più assoluta.

Ciò che resta sono tre storie poco verosimili e tendenti al melenso, tra le quali la più interessante forse è l'ultima, dove un ex guerrigliero diventato clochard viene assoldato come sicario (!). Amores Perros iniziava benissimo con una corsa in macchina a folle velocità. E poi quegli edifici fatiscenti nei quartieri poveri dove loschi individui facevano combattere i propri cani. Già il rapporto meschino e ridicolo tra fratelli divisi dall'amore per la stessa ragazza faceva vacillare la mia stima iniziale, ma quando nella seconda storia un barboncino si perde sotto il pavimento abitato da topi, la mia pazienza non teneva più e mi sono trascinato stancamente verso il finale, segnato da una malinconia affettata ma dal sicuro effetto "d'autore". Inarritu? no grazie.

Invia una mail all'autore del commento Suskis  @  09/02/2015 19:48:18
   7½ / 10
Sicuramente un eccellente esordio per Inarritu: tre storie d'amore e di ferocia ritratte con grande crudezza e realismo, accostate all'innocenza dei cani, le uniche vere vittime dell'umana meschinità. Magari la seconda storia è un po'debole (e sicuramente spezza del tutto la tensione che aveva creato la prima) ma nell'insieme tengono in piedi tutto, nel loro incastrarsi casuale.

genki91  @  18/09/2014 01:29:45
   8½ / 10
Adoro Inarritu.
E' un vero maestro nelle storie con intrecci vari.
Mi piace molto anche Gael Garcia Bernal, ma il mio episodio preferito è il terzo, introspettivo viaggio dentro a un uomo che ha perso tutto, dal proprio credo alla propria famiglia e che vive di pane, cani e omicidi.
Lentamente, analizzando il rapporto che instaurerà col cane trovato,


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si vedrà un cambiamento radicale nell'uomo, sottolineato dal suo cambio d'aspetto poi, e da una profonda scena con protagonista lo stesso cane prima, che sarà elevato al pari del padrone (che dell'amore per i cani ne ha fatto una ragione di vita), che capirà che l'essere vivente più simile a lui ce l'ha davanti in quell'attimo.
Eccellente intreccio, eccellente storia, ottimo cast.
Splendido.

Invia una mail all'autore del commento nocturnokarma  @  25/04/2014 15:45:40
   7½ / 10
Un grande inizio, forse addirittura mai eguagliato, per Inarritu. Una struttura ad incastro per un affresco di mediocrità umana potente e non consolatorio. Si salvano in pochi se non nessuno, perde la morale, perde la capacità di ascolto della gente. Vince la propria ragione, egoismo ed interesse.
L'ambientazione della prima parte, tutta nella periferia di Città del Messico, non si dimentica e anche se il manierismo e la programmaticità dell'assunto fa capolinea a volte, la forza di racconto (2 ore e mezza che non si fanno mai sentire) è da primi della classe.
Cast perfetto.

InvictuSteele  @  23/04/2014 14:54:35
   7½ / 10
Esordio col botto del regista messicano, che si cimenta in una pellicola particolare sul rapporto tra esseri umani e cani in diverse vicende che si intrecciano in una città degradata e in balia della criminalità. Alcune scene sono pesanti, dove si mette in luce la crudeltà dell'uomo ma la storia è affascinante e con un epilogo eloquente. Molto bello, Inarritu è un grande regista di realtà metropolitane, qui come in altri suoi film.

DogDayAfternoon  @  08/02/2014 13:33:10
   6½ / 10
Il mio errore forse è stato quello di vedere la cosiddetta trilogia della morte in senso cronologicamente inverso (Babel, 21 grammi e infine Amores perros); lo stampo del regista è chiaro, ma fin troppo ripetitivo nei tre film (ovviamente se avessi visto questo per primo lo avrei apprezzato maggiormente e magari avrei dato mezzo voto in meno a "Babel"). Le storie che si intrecciano qui mi sono sembrate però non sempre interessanti, alcuni scene sono ottime ma nel complesso l'ho trovato un film non molto scorrevole e a tratti pesante. Il finale poi è abbastanza inconcludente.

Gli attori seppur sconosciuti sono bravi, anche se naturalmente non siamo ai livelli dei vari Del Toro, Penn, Pitt o Blanchett. Per gli appassionati del regista resta comunque un ottimo esordio.

GianniArshavin  @  24/01/2014 14:40:22
   8 / 10
Film di debutto per il regista messicano Alejandro Gonzalez Inarritu che nel 2000 realizzò questo bellissimo lavoro girato tutto a Città Del Messico e interpretato da un gruppo di attori allora sconosciuti.
La pellicola è composta da 3 episodi che narrano le vicende di personaggi diversi che vedranno la loro vita sconvolta da un evento comune;questo evento è un grave incidente stradale che sarà decisivo per tutti i protagonisti delle 3 storie.
Il regista quindi è bravo a incatenare le vicende ma soprattutto a raccontarcele,in un modo crudo ma realistico,che mette in mostra la bassezza e la meschinità dell'animo umano.
Tutti e 3 i capitoli sono di alta fattura,con il primo che spicca su tutti per il realismo con cui è messo in scena. Comunque sia anche gli altri due episodi sono di gran livello,e forse rispetto al primo lasciano uno spiraglio di speranza nell'uomo.
Un altro elemento ricorrente dell'opera sono i cani,che fanno da filo conduttore proprio come l'incidente. Anche gli animali quindi svolgono un ruolo centrale in Amores Perros,sia come elementi positivi ma anche come riflesso negativo dei modi di fare dei padroni.
La lunga durata del prodotto potrebbe far scoraggiare qualcuno,ma posso assicurarvi che i 150 minuti volano via come niente e il ritmo è sempre sostenuto in tutte e tre le parti.
Quindi è assolutamente obbligatorio dare un occhio a questo ottimo lavoro di Alejandro Gonzalez Inarritu,crudo,reale,che scava a fondo nell'animo umano,nel degrado e nel rapporto fra uomini e animali. Non ci sono cali di ritmo,non ci sono buchi o forzature. Bisogna solo non farsi prendere dai pregiudizi e godersi lo spettacolo.

crimal9436  @  12/12/2013 10:14:53
   7½ / 10
Film crudo sulla meschinità dell'uomo e sul suo imbarbarimento per colpa del denaro. Le tre vicende sono accomunate dalla presenza di cani che, mai come in questo caso, assomigliano ai padroni.

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il film è ottimamente diretto e ben interpretato

Woodman  @  04/11/2013 20:06:36
   9 / 10
Stimolante, crudele, magnetico primo capitolo della trilogia di Inarritu, "Amores Perros" è un film sconvolgente talvolta potente talvolta disarmante, dove si fondono più vicissitudini al servizio di tematiche simili che legano (oltre che geograficamente) i protagonisti di questa tragedia tutta moderna.
Per sottolineare come ognuno veda diversamente il proprio dolore, quali possano essere le perdite che ci strappano dalla vita, quelle perdite che poi, come scritto in chiusura, formano parte di noi, diramandosi e disperdendo liquidi malsani nel nostro universo sensibile, Inarritu si affida ad uno stile di ripresa che sposa le dinamiche dei personaggi, li accarezza nel loro dolore ora stoico ora violento, ora riflessivo, ora terrorizzante.
Spiazzante a tal proposito specialmente nella seconda storia, la più stravagante e originale, terrificante e decadente, in cui il regista crea abilmente uno spazio da palcoscenico (l'interno dell'abitazione abbozzata della modella) nel quale si ritorna più volte, rimanendone affascinati, empatizzando inesorabilmente con i personaggi. E se la modella Valeria non è il personaggio più riuscito, di sicuro la sua vicenda è la più ermetica, assai efficace nel rappresentare un vero e proprio epilogo che però ha,
verso la fine, una piccola luce non troppo consolatoria, che bacia la figura dell'interessante fidanzato Daniel.
Più dinamica è l'adrenalinica prima storia, con il sensualissimo Bernal, impegnato in un personaggio ben dipinto, soffocato da un'atmosfera feroce e roboante, mentre si scatena la passione ossessiva per la giovane cognata. Odiosamente delineato, il ripugnante fratello è un cattivo che si imprime. Conclusione dannata, che muove pena verso i disastrati protagonisti dal destino incerto.
Altrettanto incerto si rivela il destino del magnifico El Chivo, il protagonista più memorabile della storia più bella, senza dubbio alcuno.
Altro filo rosso, il perro, il cane, l'amore bastardo. Il cane che crea scompiglio diventando motore di una vendetta, il cane che disfa il fragile equilibrio di una donna finita, Il cane che ammazza i suoi simili, grande ingiustizia per chi lo aveva salvato, il sicario privato dei suoi unici compagni.
I simili, i consanguinei, i fratelli che si tradiscono.
Caino e Abele, per l'appunto, in una vaga ripresa nel primo episodio, addirittura esplicitata nel terzo.
Musiche da pelle d'oca del bravo Santaolalla.

Terrei a precisare che la frase "Siamo anche ciò che perdiamo" non l'ha creata la patetica analfabeta Laura Pausini, ma è farina del sacco del poeta della vibrazione e di fremiti A. G. Inarritu, che qui come non mai sfodera il suo talento enfatico e lirico.
Quindi laddove è presente sta frase accostata al faccione giallastro della "cantante" romagnolona, si sappia che si è dinanzi ad un furto vero e proprio. Una violazione gratuita atta a banalizzare involontariamente una profonda riflessione.

Momenti di enorme cinema: il messaggio vocale singhiozzato dal Chivo a sua figlia, la ripresa dello scontro che abbraccia il tris al completo, tutta la parte che chiude la vicenda dei due amorali fratellastri nel magazzino abbandonato, le ricerche del cagnetto Richie che man mano che proseguono illustrano la crescente disperazione isterica e instabile di Valeria, specialmente nelle scene sul parquet, sino all'apice del climax

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Superiore a "21 grammi" e "Babel", "Amores perros" è un film imperdibile, ed è proprio il caso di dirlo, è un film che per una volta lascia un solco di notevole profondità negli animi dello spettatore.

Oh Dae-su  @  16/10/2013 12:40:47
   6½ / 10
Non tutte le storie che si intrecciano in questo buon film di Inarritu mi hanno coinvolto allo stesso modo.. a tratti mi ha entusiasmato in altri mi ha un pò annoiato.. Ma nel complesso è un buon film.

Matteoxr6  @  17/09/2013 04:00:17
   6½ / 10
Il primo della trilogia. Tanti pro e contro.

Tony Ciccione90  @  14/09/2013 19:31:14
   9 / 10
Intriso di rabbia e di dolore come ogni film di Inarritu. Cose non dette, rapporti non definiti, un solo obiettivo: i soldi. Non esistono personaggi positivi. Ogni volta che si finisce di guardare un film del regista messicano ti rimane l'angoscia addosso. Non può non piacere. Fa male.

DarkRareMirko  @  26/07/2013 21:50:34
   9½ / 10
Talento indiscutibile, opera prima sublime, script perfetto, interpretazioni magistrali, tante idee chiare e precise, tutto lirico ed epico.

Inarritu prende il miglior Tarantino (la violenza, la struttura ad episodi, i momenti pulp che caratterizzano l'ultimo episodio col sicario) e ci mette anche del suo, incollando letteralmente gli occhi del fortunato spettatore ad uno schermo mai così emozionante ed iperrealistico.

150 minuti che paiono 60 da quanto tutto è perfetto; un incidente (iperrealistico anch'esso, manco a dirlo, e tutto girato dal vero, come si può vedere negli extra del dvd), fa da collante a 3 storie narrate in modo splendido.

Pesanti le (spero finte) scene di lotta con i cani, tanti i momenti fastidiosi.

Lodi, lodi, lodi.

Pure meglio di Babel; al di là di ogni mia più ottimistica previsione.

Invia una mail all'autore del commento lapucciosauro89  @  26/05/2013 15:31:36
   7 / 10
Mi hanno colpito le recitazioni! Non ho la più pallida idea di chi siano questi attori ma ho veramente apprezzato le loro interpretazioni. Il film comunque è gradevole, ma eccessivamente lungo a mio avviso .

Invia una mail all'autore del commento luca986  @  25/10/2012 18:38:11
   7½ / 10
Ottimo film. Consigliato!

C.Spaulding  @  16/08/2012 12:42:48
   7 / 10
Bel film molto ben diretto e ben recitato...anche se non mi ha fatto impazzire, ho preferito di più Biutiful, comunque l'ho apprezzato molto.Varie storie d'amore s'incrociano a Città del Messico. Il film ha una buona struttura narrativa che lo rende coinvolgente e mai noioso. Un film a tratti molto violento. Sicuramente da vedere.

Ciaby  @  24/07/2012 00:08:57
   9½ / 10
La formula vincente di Inarritu in tutta la sua crudezza. Grande film, capace di tener viva l'attenzione, di accarezzarti e prenderti a schiaffi, per poi buttarti violentemente in un angolo e commuoverti. Classe.

e 82  @  25/06/2012 03:15:22
   6 / 10
film d'esordio del regista, ma visto per ultimo. Non m'è piaciuto. Specialmente i primi due capitoli. La terza e ultima parte la migliore, l'unica che rivedrei, anche se si comprende solo avendo visto le prime due.
Come al solito siamo messi di fronte all'intreccio di tempi e trama, che solo alla fine si chiarisce del tutto, ma siamo molto lontani da 21 grammi.

L'unica cosa davvero toccante del film, per cui ne è valsa la pena, la colonna sonora, ad opera di gustavo Santaolalla. Nera e deprimente. Ma così sublime.

Non mi sono piaciute le storie.

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1 risposta al commento
Ultima risposta 25/06/2012 03.18.26
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Gruppo COLLABORATORI SENIOR Invia una mail all'autore del commento kowalsky  @  11/06/2012 16:39:05
   7½ / 10
E' probabile che mai Inarritu abbia lordato tanto pathos, tanta violenza, tanta struggente malinconia come nel suo film d'esordio. E' uno di quei film che disarma lo spettatore, davanti alla sua stilosità formale e poi lo spiazza con una dose massiccia di cattivo gusto. Come accade spesso nei film di Inarritu, molte TROPPE cose sono espresse, sottolineate, enfatizzate. Penso per es. sia troppo rievocare la Bibbia (Caino e Abele) nell'episodio forse piu' debole e artificioso del film. Invero notevolissimi gli altri, vera e propria dimensione "altra" del dolore sullo sfondo di un Messico piu' che attendibile

Invia una mail all'autore del commento DjAlan78  @  18/04/2012 09:17:56
   7½ / 10
La vita per molti esseri umani è una sofferenza continua. Film un po' rustico, che racconta la realtà senza filtri. Toccante.

PignaSystem  @  22/07/2011 11:24:52
   8 / 10
Feroce, indigesto, straziante, non sempre perfetto nella regia e nell'interpretazione, ma sincero e profondo.

Manu90  @  12/07/2011 12:15:49
   7½ / 10
Inarritu è molto probabilmente uno dei cinque migliori registi degli ultimi dieci anni. Ha realizzato quattro film di assoluto spessore, con una maestria non da poco. Il suo capolavoro resta il più recente "Biutiful", ma questo "Amores Perros" di certo non passa inosservato. Tre storie diverse tra loro, ma che alla fine si andranno ad intrecciare. Esordio col botto.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR Ciumi  @  29/06/2011 13:31:37
   8½ / 10
Tre storie s'intersecano o, meglio, vengono a scontrarsi in un punto determinante - che conclude la prima, dà inizio alla seconda, e una svolta all'ultima. Molto diverse per stile, ora dinamico e realistico, ora grottesco e statico, ora profondo e crudo, le accomuna non soltanto l'incidente, uno degli incidenti, ma la riflessione di fondo, che Inarritu circoscrive all'uomo e al suo sistema sociale: di contro, pone l'innocenza estranea delle bestie, dei cani.
Nessuna sicurezza nella città del Messico, e tutto va giù, pessimisticamente, chi era alle stelle scende, chi nel fango sprofonda: è il tuo cane in un buco, sotto il pavimento della tua casa dalle solide mura, avendo scoperto tubature e topi a pochi centimetri di distanza; è il tuo cane assassino; sono i tuoi cani sbranati.
Una speranza? Come l'incontro (ultimo?) a un funerale, l'abbraccio disperato al cagnetto salvato (esso solamente?), o una fessura, di città bianca che sorge, sopra un deserto screpolato di terra arsa, verso dove un killer e il suo cane nero s'avviano (un miraggio?).

Black Eight  @  10/05/2011 14:41:14
   8½ / 10
il primo capitolo della trilogia della morte oltre che essere un film eccezionale e in alcuni punti addirittura poetico, pone anche le basi per l'intera cinematografia del regista messicano fungendo da linea guida sia per le tematiche affrontate (solitudine, sofferenza, rimpianto) sia per lo stile narrativo tanto caro al regista (l'affresco corale, storie intrecciate dal destino). Il film a mio parere merita pienamente lo stesso voto che avevo dato a Babel, e gli sarebbe stato superiore se non fosse che Babel è di una potenza visiva impressionante e di una maestria tecnica che purtroppo Amores Perros evidentemente non può avere. E con questa osservazione sto a sottolineare proprio la grandezza dell'opera prima di Innarritu che, nonostante la carenza di mezzi e di attori blasonati (che avrebbe poi diretto in 21 grammi), riesce comunque a realizzare un progetto ambizioso (ambientato nella sua patria) grazie anche ad un'innegabile talento e creatività artistica.

El_Baro  @  06/05/2011 19:25:11
   4½ / 10
Classico polpettone dell'a me insopportabile Inarritu, populista del dolore ipersopravvalutato e alla costante ricerca della tragedia dietro ogni angolo.
Alcune scene sono quasi comiche nel loro tentativo di rappresentare le sventure umane.

"La sofferenza alla portata di tutti"

mainoz  @  19/03/2011 14:34:48
   4 / 10
Delusione totale. Prima ora/70 minuti del film dove l'unica storia è quella di Octavio molto buona, storia coinvolgente ed emozionante..tutto faceva sperare in un bel 8. Poi totalemente da bocciare. Gli eventi si susseguono in un escalation di tristezza fine a se stessa e in una trama strampalata e discutibile. Ne viene fuori un mix di angoscia e mal di stomaco.
Un'occasione sprecata. Per fortuna che il regista si è ripreso poi con 21 grammi

ifry  @  06/03/2011 09:45:56
   7 / 10
bellissimo film.
volevo trovare un film che si rifacesse a crash. ed eccolo. Ed ho anche scoperto che questo amore perros è stato girato prima.

le tre storie sono si intrecciano tra di loro, ma ognuna ha un valore ed un peso diverso nel film. questo a parer mio. la prima la trovo molto ricca di dettagli e veloce, le altre le ho trovate un pò meno importanti (come se gli sceneggiatori avessero meno idee).
E' cmq un bellissimo film che potrebbe meritare anche 8.
ho messo 7 in quanto il finale l'ho trovato inconcludente.
cmq vale la pena di vederlo senz'altro!

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento emans  @  03/03/2011 23:53:35
   7½ / 10
Un debutto importante e sorprendente per Inarritu diventato popolare in tutto il Mondo per film meno belli di questo!
In "amores perros" non ci sono limiti o lacci di sceneggiatura da tenere in considerazione...violento,macabro,eccessivo ma terribilmente efficace!
Due ore e mezza visivamente disturbanti e mai noiose dove tre storie si alternano e si sovrappongono fino a concatenarsi tra di loro...l'elemento comune è quell'animaletto che consideriamo il nostro migliore amico...
Delle tre vicende,pero',quella della modella è quella piu' debole che non a caso è anche meno presente nel film...

sestogrado  @  24/02/2011 07:52:26
   8 / 10
un esordio bomba per quello che potremmo considerare il miglior film di Inarritu. bestie e uomini si rincorrono nel disperato tentativo di raggiungere chi la ricchezza, chi un parente, chi il successo. struggente e commovente lascia un'incolmabile nostalgia. originale e imperdibile

ste 10  @  21/02/2011 23:34:24
   9 / 10
Un affresco straordinario di Città del Messico in cui si intrecciano in puro stile Inarritu tre storie diverse, il regista qui è più acerbo rispetto alle opere successive ma dà il meglio di sè: il film è riuscitissimo

Gruppo COLLABORATORI SENIOR jack_torrence  @  14/02/2011 00:48:08
   8 / 10
Il film d'esordio di Inarritu, che fa collidere mondi e anime diverse della metropoli di Mexico City, è un potentissimo affresco, ben amalgamato, incentrato sul cinismo degli uomini (…i cani si salvano), trasversale alle classi sociali.
Se al male segue il senso di colpa, la redenzione il più delle volte è negata.
Un autentico talento dietro la macchina da presa è sorretto da uno sceneggiatore arguto e brillante (Arriaga), non ancora troppo megalomane come nelle due opere successive che li vedranno collaborare.
Qui tutte le parti sono in grande equilibrio, e la resa è all'altezza delle ambizioni.
Il messicano "Amoresperros" è uno dei film più significativi del cinema degli anni a cavallo del 2000: assorbe gli intrecci multipli alla "America oggi" e li contamina con un'estetica "cinema-verité" decisamente "up-to-date".
Ci racconta il nostro mondo attraverso la descrizione di un preciso angolo di esso: è un'allegoria e dunque ha vocazione universale. Il pregio è: funziona.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR elio91  @  07/02/2011 15:12:16
   8½ / 10
Gli amori bastardi di Città del Messico. Bastardi come i cani,protagonisti come gli uomini e veri e propri mezzi di questi ultimi per guadagnare,per abbellimento o per semplice affetto.

Tre storie che si intrecciano in maniera ora indelebile,oppure si sfiorano senza saperlo; il tutto raccontato con uno stile asciutto che ti prende per lo stomaco e ti trascina fino alla fine senza sconti per niente e nessuno,senza alcun sentimentalismo facile ma anzi all'insegna di un pessimismo disperato di chi è alla ricerca di una via di fuga e dell'amore.
L'umanità degradata raccontata da Inarritu si distrugge da sola,non ha limiti eppure è così alla ricerca di una via per la felicità da autodistruggersi da sola; le tre storie sono a loro modo indipendenti ma si incrociano in maniera soprendente e decisiva anche se solo per una attimo, ma proprio quell'attimo determinerà varie scelte.
è il caso che si scatena e trascina in un vortice degli uomini disperati e senza meta.


Nella prima storia abbiamo un ragazzo che trova l'amore e tenta di scappare con l'aiuto del suo cane,guadagnando nelle lotte clandestine in cui i poveri animali si sbranano tra di loro per il piacere di uomini senza scrupoli. Come una punizione si troverà a rimanere intrappolato per sempre a causa dei suoi errori e delle sue speranze di fuga.

Il secondo intreccio è una normale storia d'amore tra un uomo che ha lasciato moglie e figli per una donna famosa e avvenente: il rapporto precipiterà in una crisi in cui solo dal finale amaro ma speranzoso capiamo che potranno uscirne.

La terza storia è quella che mi ha emozionato di più,in cui un mezzo barbone ex guerrigliero chiamato el Chivo (che compare spesso anche nei due tronconi precedenti) si guadagna da vivere facendo il sicario dopo una vita passata in prigione; i suoi soli compagni sono dei cani che accudisce e ama più degli uomini.
La sua rinascita corrisponde al ritrovamento di un altro cane,quello tenero verso gli uomini ma feroce verso i suoi simili,con cui troverà il suo fidato compagno di viaggio,in pratica uno specchio di sé stesso (che infatti ama i cani,ma uccide le persone senza scrupoli). Da sentirsi male nelle viscere quando

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER
Entrambi si capiscono e il loro rapporto è commovente mentre el Chivo tenta di stabilire un rapporto da un passato che non ha mai dimenticato.
La sua storia di redenzione è la più toccante e dura,il suo personaggio è forse l'unico che trova una sua dimensione positiva alla fine della vicenda,nonostante il futuro incerto; il suo cammino nell'oscurità (della strada e del futuro) mentre è seguito dal cane fedele,chiude un film incredibilmente coinvolgente in cui le due ore e mezza sono forse esagerate (specie per la seconda storia) ma comunque non annoiano mai.

"Signore, quando camminerò nella valle dell'ombra e della morte non dovrò temere
alcun male, perchè il più grosso bastardo della valle sono io"

chem84  @  12/01/2011 21:35:54
   8 / 10
Molto bello ed interessante questo primo lavoro di Inarritu che, utilizzando la già collaudata forma dei vari episodi intrecciati (o come diavolo si dice), confeziona un prodotto davvero notevole.
Unico punto a sfavore forse è l’eccessiva lunghezza, unita ad un secondo episodio a mio avviso meno intrigante degli altri due, seppur di grande impatto emotivo.
Buone le prove di recitazione, con Emilio Echevarría che svetta su tutti.

kaoslady  @  08/12/2010 20:25:14
   7 / 10
buon film se ti piace lo stile drammatico di Inarritu. Personalmete apprezzo l'intreccio di storie proposto dal registra solo che diventa simile in tutti e tre i film della trilogia. Tra i 3 preferisco Babel che introduece degli elementi di novità e soprattutto una scenografia spettacolare. per quanto riquarda Amores perros tratta tre episodi nella quale i protagonisti interagiscono tra loro e i cani. Un vero film drammatico che offre molti spunti di riflessione. Introduce il concetto di uomo a "perdere"Ciò che si perde nella vita, come un ruolo sociale, diventa una sorta di principio che determina ciò che un omo può deiventare. Noterei come in ogni episodio la presenza dei soldi determina ciò che rovina un amore in origine purò.
Infine il ruolo svolto dalla fotografia. Nel primo caso da un punto di vista cinematografico: attimi e istanti sottratti al tempo, nel secondo lo straziante sguardo di Valeria di fronte al suo cartellone pubblicitario e infine El Chivo che tenta attraverso fototessere di riacquistare il suo ruolo di padre di famiglia che però ormai ha perso come dimostra il suo camminare verso la terra oscura. Sempre nel terzo episodio c'è un rimando alla fotografia del primo quando El Chivo guarda le fotografia di Octavio trovate nel suo portafoglio sottratto durante l'incidente che ha unito tutte e tre le storie.

Oskarsson88  @  07/12/2010 15:54:43
   7½ / 10
7219415  @  05/12/2010 10:48:32
   8 / 10
Non male...però peccato...dalla prima metà di film mi aspettavo di meglio!!!

El Piccio  @  03/12/2010 12:14:02
   7 / 10
guidox  @  06/11/2010 00:00:28
   8 / 10
il migliore di Inarritu, senza dubbio, perchè è il più genuino.
un genere di cinema che non mi fa impazzire, ma che in questo caso dosa bene tutti gli ingredienti.
più grezzo ma di rara intensità, non patinato come in seguito accadrà per gli altri suoi lavori.
in poche parole la speranza e il disincanto sono veri, reali e non artificiosi.
in questo caso il gioco a incastro funziona bene e non stanca.
terzo episodio leggermente inferiore ai primi due.

Federico  @  12/08/2010 13:43:14
   9 / 10
Il primo di Inarritu è senza dubbio anche il migliore.

Tre progetti di vita che vanno a farsi f....re, tanta cruda realtà... l'amore è l'unica speranza per non precipitare.

The BluBus  @  14/06/2010 23:42:52
   8½ / 10
Grande esordio di Inarritu. Da vedere assolutamente.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR strange_river  @  02/06/2010 22:29:03
   8½ / 10
Strano che quel che rimane più a lungo di un film non sempre sia quello che più aveva colpito al momento.
Delle tre storie, sono le immagini di quella centrale a venirmi spesso davanti agli occhi, seppur tra le tre sia la meno sensazionale, ma per me la più amara.
Le vite si sfiorano, si intrecciano solo per un momento e cambiano di nuovo e Inarritu è bravo a dipanarne i fili che portano ognuno in luoghi e sofferenze diverse tra loro, il suo è uno sguardo intenso e partecipe.
Ci sarà chi è sconfitto e chi rinasce.

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Ultima risposta 04/06/2010 17.29.46
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Silver  @  23/05/2010 01:51:16
   7 / 10
Una buona opera prima che spicca principalmente grazie alla solidità della sceneggiatura di Arriga. La regia di AmoresPerros, forse dovuta ai "pochi" e certamente più poveri mezzi utilizzati da Inarritu, non è eccezionale.
Nonostante questo, amo la regia di Inarritù, il cui apice sta in Babel e alcuni punti di 21 Grammi.
Ho avuto la fortuna di vedere il suo nuovo film: "Biutiful" al Festival De Cannes 2010, sono rimasto spiacevolmente deluso da questo suo nuovo film.
Affronta sempre le stesse tematiche, allo stesso modo, con intrecci più poveri e banali. Si vede che ha litigato con il suo sceneggiatore, punto fondante del funzionamento dei suoi film. (Biutiful infatti è scritto dallo stesso Inarritu)
A mio avviso è un regista che deve iniziare a cambiare registro, inizia davvero a stufare.

paride_86  @  02/05/2010 02:14:31
   6½ / 10
Interessante film di storie intrecciate e legate da un incidente stradale.
Nonostante la validità degli episodi e l'intensa caratterizzazione dei personaggi non posso dire che mi sia piaciuto del tutto. Forse è un Inarritu ancora acerbo per i miei gusti.

FabioV.  @  18/04/2010 14:43:36
   9 / 10
Primo capitolo della saga di Inarritu,ed eccezzionale esordio.Lo stile narrativo è tra Altman e Tarantino,e i personaggi sono caratterizzati benissimo,le parti drammatiche non sono mai patetiche.Consiglio a tutti di vederlo

pinhead88  @  14/04/2010 04:22:19
   8 / 10
Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Egobrain  @  06/04/2010 14:00:43
   9 / 10
In Amores Perros è concentrata tutta la passione tragica del grande Inarritu.
Prima pellicola del regista Messicano e primo grande capolavoro,forse il capolavoro di Inarritu,che a differenza di 21 Grammi e Babel è decisamente più profondo e crudele,dove il cane è il simboleggiante perno centrale di un ingranaggio drammatico.

Cardablasco  @  28/02/2010 12:00:48
   6½ / 10
Primo episodio bello,avvincente da 9 secondo me, il secondo angosciante e drammatco alla inarritu, ma il terzo non mi è piaciuto, non si conclude, pero' resta un buon film

gkorps  @  27/02/2010 22:18:40
   6 / 10
Ottimi spunti, ma lento.

uzzyubis  @  02/02/2010 11:01:11
   9 / 10
Miglir film di Innaritu!!!!

cippilippo  @  14/01/2010 00:45:45
   7½ / 10
Bello!...Duro e cruento!
Inarritu ha fatto praticamente tre film soltanto finora, e tutti e tre a livelli altissimi!..aspetterò con ansia suoi lavori futuri!

Mi ha colpito (quasi scioccato) un pò di più 21 grammi però!

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Ultima risposta 14/01/2010 02.09.25
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Nutless  @  13/01/2010 18:34:02
   9 / 10
L'esordio della coppia Inarritu-Arriaga lascia davvero senza fiato.
Un film spietato sulle ambizioni tradite, sui sogni svaniti, sulle difficoltà affrontate per forza o per volontà.
Amori, cani e un incidente a tenere insieme il tutto, a fare da pretesto, a unire e dividere nello stesso tempo. Splendido il cast con un giovanissimo Garcia Bernal e un grande Echevarria.
"Amores perros" è un film che parte dagli errori e non ne dà alcuna soluzione, perché quando si fanno delle scelte non esistono soluzioni ma solo conseguenze...

Clint Eastwood  @  03/01/2010 23:42:05
   8 / 10
Il primo capitolo dell Trilogia della Morte di Inarritu, tutta messicana.

Tre storie che si vedono unire in un incidente stradale. Tre storie che toccano temi profondi. Inarritu non risparmia niente e non scende nella retorica, racconta con gli occhi di un realista/pessimista anche. Come tecnica narrativa lo trovo ancora in via di "sperimentalizzazione", non tanto efficiente nel primo, abbastanza nel secondo e il meglio nel terzo.

Consigliato, ma non lo rivedrei per la terza volta.

axel90  @  29/12/2009 15:45:07
   9 / 10
Intenso e crudele. Un film che non risparmia e non si lascia andare a facili convenevoli. Sicuramente miglior di Babel, l'opera prima di Inarrutu anche se poca famosa e più circoscritta (il film è interamente girato a Città del Messico) è sinceramente più profonda, più intensa e meglio diretta. Il regista cerca di scavare nel rapporto tra l'uomo e la società intrecciando storie di persone che possiedono cani e creando metafore tra il padrone e la bestia (il padrone possiede il cane che più gli assomiglia)
Così entra in gioco il crudele gioco della casualità molto caro a Inarritu che dirige una pellicola bellissima, priva di retorica banale e falsi moralismi, sempre coinvolgente e mai deludente. Bravi anche gli attori e eccellente la sceneggiatura.

Gruppo COLLABORATORI atticus  @  19/10/2009 23:39:36
   7 / 10
Pluripremiata opera prima di Inarritu. La sceneggiatura di Guillermo Arriaga è abile nell'intrecciare storie di uomini e cani. Ma spesso il film mostra la stecca, tra laceranti crudezze e troppo facili moralismi, ambiziose lungaggini e presunzioni varie, e serpeggia il dubbio di un opera confezionata a tavolino per mietere consensi. Il messaggio però va considerato e il talento è indiscutibile.

ulisseziu  @  07/09/2009 12:53:48
   8 / 10
UN ottimo film, che collega tre episodi distinti attraverso le storie dei loro amici a quattro zampe. Ho trovato eccellente la regia, telecamera a spalla e inquadrature mai statiche, danno all' azione una marcia in piu, e con le buone interpretazioni degli attori mantengono alto l'interesse dall' inizio alla fine.

Ho trovato molto efficace la prima storia, un po sotto tono la seconda e intesa la terza. Facciamo la media tra 9, 7 ed 8.

Monco  @  06/09/2009 21:03:06
   8 / 10
Bellezza "particolare" e film un tantinello triste. Ma comunque bellissimo!

Gruppo COLLABORATORI julian  @  15/07/2009 14:50:02
   9 / 10
Anche qui c'erano parecchie cose da dire, ma il film l'ho visto due mesi fa e mi sono passate di mente.
Un'osservazione che di sicuro ho fatto è: impossibile che questo film non piaccia.
Spietato, raccapricciante, ripugnante, nella sua crudezza non indulge a buonismi e sentimentalismi e ci racconta storie di amori infedeli e corrotti, dimostrando che forse siamo capaci di amare più gli animali piuttosto che gli uomini.
Nella sua strutturazione inoltre mi ha ricordato Parla con lei, altro film stupendo che però è venuto dopo, e più in generale la storia è molto alla Almodovar con varie storie e vari personaggi che si intrecciano attorno ad un fulcro principale.
Eccellente capolavoro.

TheLegend  @  03/07/2009 18:18:23
   8 / 10
Destini che si incrociano tra tristezza,violenza e disperazione;il tutto è totalmente sincero e privo di esagerazioni.
"La vita è fatta a scale,c'è chi scende e c'è chi la prende nel c.ulo"

Gruppo COLLABORATORI Zero00  @  27/05/2009 13:41:44
   8½ / 10
Film come questi sono calci nelle palle. Non tanto perchè parlano di dolore, ma perchè lo fanno senza secondi fini. Film sinceri, come Amores Perros. Inarritu firma questo suo primo film, che Babel e 21 Grammi se li mette sotto le ascelle. Con una fotografia fantastica e personaggi caratterizzati perfettamente. Un meccanismo interessantissino e non contorto come nel successivo film.

suzuki71  @  20/04/2009 10:59:53
   8½ / 10
L'uomo è impotente di fronte agli eventi, nessun senso è in nostro potere. Potrebbe essere questa una chiave di lettura per la notevolissima pellicola d'esordio del brillante regista messicano, una sorta di "Babel" ante litteram, più sporco e viscerale. E' un film molto bello e anche diverso negli episodi (veloce e violento il primo episodio, pesante disperazione nel secondo, drammatico borderline nel terzo). Una domanda: ma cosa c'entra Tarantino?

Gruppo COLLABORATORI Gabriela  @  19/02/2009 16:37:38
   9 / 10
Con il suo primo film, Iñarritu entra nel mondo del cinema dalla “porta principale”
La sorte crudele dei cani, presenti in ogni episodio, si percepisce in quella dei protagonisti nella fatalità del destino dell’uomo.
Da vedere assolutamente.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73  @  27/01/2009 11:15:25
   8 / 10
Un incidente stradale è il drammatico collante di tre storie di disperazione ed amore che si dipanano sullo sfondo di una Città del Messico priva di angoli da cartolina,l’opera prima di Alejandro Gonzalez Innaritu è uno spaccato sociale senza speranze,pessimista,violento,calato in un contesto urbano soffocante da cui pare impossibile fuggire.
Come dimostrerà ampiamente nel corso della sua carriera il regista messicano comincia ad illustrare la sua attrazione nei confronti di casualità e coincidenze,di fato beffardo che unisce le sorti di persone altrimenti destinate a non incrociarsi mai.
Un giovane delinquentello alla ricerca di denaro per coronare il suo sogno d’amore e fuga,che decide quindi di utilizzare il pacioso rottweiler di casa nei combattimenti clandestini,un barbone ex-guerrigliero dal doloroso passato,killer su commissione che vive in solitudine accettando la compagnia dei suoi randagi,una modella destinata al dimenticatoio ed il suo cagnolino intrappolato nella nuova abitazione.Sono loro i principali interpreti di questo dramma sociale girato con piglio nervoso e caratterizzato da un montaggio frenetico che lascia senza fiato nelle scene a maggior tasso adrenalinico.
La sceneggiatura del romanziere Guillermo Arriaga non stanca mai, nonostante la notevole durata della pellicola, ed inchioda alla poltrona andando a tratteggiare le solitudini di uomini privati dei loro sogni da un mondo troppo crudele,in cui legano indissolubilmente le loro vite ai cani,amici fedeli ed a loro volta vittime innocenti perché condannate a seguire i destini dei loro disperati padroni.
La brutalità delle situazioni non è mai stemperata,Inarritu non si nasconde,non ha paura di mostrare la sua storia dolorosa che coinvolge uomini e animali,uniti da una disperazione di fondo che inquieta profondamente in quanto spaventosa nell'incapacità di offrire una via di scampo.
Un film da vedere,punto di svolta non solo per Inarritu divenuto in seguito regista di gran richiamo,ma anche per Gael Garcia Bernal,attore attualmente molto apprezzato e richiesto.

4 risposte al commento
Ultima risposta 27/01/2009 14.45.35
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SANDROO  @  06/01/2009 14:01:38
   8½ / 10
prima di tutto vorrei specificare che è un film "Drammatico" e non un Thriller. Il film è svolto su tre storie che si incrociano tra loro con filo conduttore che sono i cani.... Io sono appassionato ai film con diverse storie che in modo volontario o involontario si incrociano tra di loro (ad esempio "Crash" o "Ore 11:14 destino fatale") e questo infatti è sullo stesso genere.... Dura 2 ore e mezzo ma è molto convolgente e passano veloci..... DIVINO......

Leax  @  28/11/2008 17:20:42
   6½ / 10
non è il mio genere, ma nn posso dire sia un brutto film...vale la pena vederlo tutto sommato..

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