La serie si svolge in un mondo in cui i supereroi abbracciano il lato oscuro della loro massiccia celebrità e fama, diventando di fatto SuperCattivi, ruotando intorno a un gruppo di vigilanti conosciuti informalmente come "i ragazzi", che si proponevano di abbattere i supereroi corrotti.
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Le aspettative erano tante, in parte ripagate in parte meno. Non che la stagione sia di basso livello, ma secondo me perde qualcosa in freschezza. Fornisce sempre degli interessanti spunti, come quello di una deriva deriva ancora più accentuata dell'america trumpiana, rimanendo tuttavia sempre a livello di spunto. Non riesce a mio parere ad alzare ulteriormente l'asticella e mentre la solidità di certi personaggi (Butcher e Homelander) si confermano colonne portanti, altri vengono messi da parte. La stessa Stormfront era un ottimo ingresso che non ha mantenuto appieno le premesse iniziali. Stagione di transizione.
Di gran lunga superiore alla prima, che fungeva per lo più da presentazione. C'è un netto miglioramento della tensione, una maturazione inaspettata dei personaggi, una storia decisamente più incisiva che approfondisce di gran lunga il semi-affascinante worldbuilding, tra colpi di scena ed adrenalina. Insomma, chi più ne ha più ne metta. Ho apprezzato un casino inoltre il fatto che la stagione non sia finita con un grosso cliffhanger, cosa che ne ha piacevolizzato di molto la visione complessiva.
Una bella seconda stagione, forse un pelo inferiore alla prima, probabilmente perchè manca il fattore novità, ma siamo sempre su ottimi livelli. Otto puntate in crescendo, dalla grande componente politica e con l'arrivo di un personaggio bastardo ma veramente riuscito, ovvero "Stormfront". C'è anche un ampliamento del personaggio di "Butcher", forse un po' penalizzato nella prima stagione, surclassato da "Homelander", troppo in primo piano rispetto agli altri. Ma Karl Urban in questa seconda fa un grande lavoro e il suo personaggio viene finalmente fuori.
Asticella più alta rispetto alla prima stagione ma sempre folle, asagerato e che mostra il dito medio al politically correct. Aspettiamo con ansia la terza stagione.