speciale andrej tarkovskij - cenni sulla storia della cinematografia sovietica: dalle origini a tarkovskij - l'avvento del sonoro
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L'avvento del sonoro

Fin dal 1889 il cinema aveva tentato di parlare, nei laboratori di Edison.
Lumière, Melies e altri avevano tentato di sonorizzare il film, ma in maniera assai primitiva, facendo pronunciare alcune frasi da una persona posta dietro lo schermo: queste e altre risultarono operazioni goffe e controproducenti per l'espansione cinematografica tipica di quegli anni.
Questi tentativi furono definitivamente allontanati nel 1914.
Fu l'affermazione del telegrafo senza fili e quindi della radiofonia a risolvere i problemi del parlato, grazie alla registrazione elettrica.
I produttori furono conquistati da un sistema che permetteva di sostituire, nelle sale, le orchestre con gli altoparlanti.
Il 6 ottobre del 1927, giorno della prima presentazione al pubblico del film sonoro americano di Alan Crosland "Il cantante di jazz" (The jazz singer), segnò l'inizio del cinema sonoro.
In Unione Sovietica si aspettò che fossero perfezionati i sistemi di sonorizzazione nazionale piuttosto che affidarsi a sistemi stranieri.
Nel 1929 venne sonorizzato il film "Il villaggio del peccato" (Baby riezanskiye) e ci si servì della parola per commentare il documentario.
I primi grandi film parlati cominciarono ad essere realizzati nel 1931.
Con l'avvento del parlato aumentarono le produzioni e le programmazioni nelle sale, il cinema russo si diresse verso un'enorme fetta di popolazione e non fu più un'arte riservata a pochi intellettuali. Per essere universalmente compresi i cineasti russi cercarono di esprimersi nella maniera più semplice possibile: questo apparente disdegno per la ricerca formale non rappresentò per l'arte una decadenza, la semplificazione della forma si accompagnò ad un arricchimento del contenuto.
L'ideale di questi film divenne il realismo socialista definito da Pudovkin:
"un metodo di lavoro che avvicina profondamente l'artista alla realtà, alla vita che lo circonda e lo fa partecipare direttamente al lavoro di tutto il paese."
Inizialmente i grandi registi russi del cinema muto, fra cui lo stesso Pudovkin, rimassero spiazzati da queste nuove tendenze.
Nonostante alcune opere riuscite, i primi anni del cinema sonoro erano stati meno fecondi del periodo precedente.
La nuova generazione era ancora alla ricerca della propria via.


Torna suSpeciale a cura di maremare - aggiornato al 05/09/2005

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