soffocare regia di Clark Gregg USA 2008
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soffocare (2008)

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locandina del film SOFFOCARE

Titolo Originale: CHOKE

RegiaClark Gregg

InterpretiSam Rockwell, Anjelica Huston, Kelly MacDonald, Brad William Henke

Durata: h 1.29
NazionalitàUSA 2008
Generecommedia
Tratto dal libro "Soffocare" di Chuck Palahniuk
Al cinema nel Maggio 2009

•  Altri film di Clark Gregg

Trama del film Soffocare

Victor Mancini, uno studente di medicina fallito, ha architettato un sistema piuttosto fantasioso per pagare le cure ospedaliere della sua anziana madre. Tutte le sere Victor si reca in un ristorante diverso, e mentre sta cenando finge di soffocare. Puntualmente qualcuno fa dei tentativi per salvarlo, e immancabilmente diventa quasi un padre adottivo, che periodicamente gli invia del denaro. Quasi tutti i giorni Victor riceve soldi da persone che gli sono grate per aver dato un senso alle proprie vite.

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Voto Visitatori:   6,28 / 10 (55 voti)6,28Grafico
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Voti e commenti su Soffocare, 55 opinioni inserite

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  Pagina di 1  

VincVega  @  14/01/2022 16:38:37
   6½ / 10
Il libro di Chuck Palahniuk l'ho letto una vita fa e non lo ricordo molto, ma la scrittura del film è riconoscibilissima e si può ricondurre all'autore statunitense. La pellicola è una commedia grottesca godibile che si fa guardare ma non imperdibile. Per fortuna che c'è il mitico Sam Rockwell che tiene in piedi la baracca.

Overfilm  @  13/04/2020 02:06:40
   4½ / 10
L'aspettto indicato nella trama ("Puntualmente qualcuno fa dei tentativi per salvarlo, e immancabilmente diventa quasi un padre adottivo, che periodicamente gli invia del denaro") che dovrebbe forse essere uno degli elementi cardine del film e' semplicemente e malamente accennato...
Per il resto mi par commediuola (che pero' non fa ridere!) con qualche nudo buttato la'...

Strix  @  21/04/2016 23:59:12
   5½ / 10
Fedele al libro nella trama ma non nel mood, decisamente edulcorato.
Purtroppo Soffocare non è un'opera facile da trasporre a film, e mi rendo conto che chi guarda il film senza averla letta può provare una sensazione di smarrimento e continui WTF.
Forse il regista avrebbe dovuto tralasciare qualche sottotrama e soffermarsi maggiormente sulle tematiche principali: ne sarebbe venuta fuori un'opera meno fedele al libro ma più adatta all'arte cinematografica.

Gruppo COLLABORATORI Compagneros  @  22/01/2015 18:29:27
   6 / 10
Una commedia nera simpatica ma non entusiasmante. Accettabile.

MonkeyIsland  @  21/12/2014 12:39:47
   6½ / 10
Buona commedia nera nonostante viaggi tra alti e bassi per colpa di una sceneggiatura che butta troppa carne al fuoco.
Gli alti sono rappresentati da Rockwell che quando deve interpretare personaggi fuori di melone da il meglio di sè e in quest'interpretazione mi ha ricordato la parte che aveva in Guida Galattica Per Autostoppisti, e le fantasie erotiche del suo personaggio che sono motivo di ilarità.
I bassi sono rappresentati dall'abbozzatura di quasi tutti i personaggi specie l'amico, o il rapporto madre/figlio poco approfondito e poco riuscito visto che i momenti drammatici non sono bene integrati al contesto semi-grottesco della pellicola.
Diverse risate me lo sono fatte ma non è un film imprescindibile.

BlueBlaster  @  19/12/2014 02:14:18
   7½ / 10
A me questo film ha colpito molto positivamente!
Innanzitutto si nota che è tratto da un romanzo di Chuck Palahniuk...già di per se il personaggio principale assomiglia a quello di "Fight Club" ma in tutta la storia si respira un'aria grottesca ed assurda e le tematiche si somigliano (come ad esempio i gruppi di recupero).
Certo il regista non è David Fincher e certo la storia non è quella di "Fight Club" però è una sceneggiatura davvero complessa ed intrigante...un mix di generi ma sempre basato sulla commedia nera.
Il tema portante è il sesso e sotto questo profilo ne vediamo di tutti i colori e per tutta la durata della pellicola.
Ottimo davvero il cast...sempre ottimo in questi film "strani" il buon Sam Rockwell, per non parlare di una Anjelica Huston trasformista ed emozionante.
Il film è composto da flashback, sequenze visionarie ed idee geniali in gran quantità!
Bella la colonna sonora, buona la commistione tra dramma esistenziale e comicità caustica, tutto bene anche tecnicamente.
L'ho trovato un particolarissimo film che riesce a stupire e divertire più del previsto.

Ale-V-  @  28/10/2011 02:10:55
   6½ / 10
Black comedy divertente e carina... Qualche bella trovata e una mezza-sorpresa finale sono il condimento ideale di questa brillante pellicola...

charles  @  06/06/2011 21:55:55
   7 / 10
Ho letto il libro, e ho pensato subito che sarebbe stato molto difficile trarne un film. E invece la sintesi cinematografica è ben riuscita e la commedia scorre senza intoppi, anche se necessariamente su un piano superficiale rispetto al libro (peraltro molto introspettivo).
Contrariamente a quanto dichiara negli extras al dvd, il regista è stato molto fedele al romanzo, anche se non comprendo perché alcune scene importanti (sempre presenti nel dvd tra le "scene eliminate") siano state tolte dalla versione finale.
Molto brava, come sempre, Anjelica Huston.

Constantine  @  05/05/2011 02:40:36
   5½ / 10
Premetto di essere dalla parte di Gregg che ha scelto un esordio davvero ostico per la sua prima regia, che i libri di Palahniuk sono davvero complessi per la trasposizione cinematografica e che forse "Soffocare" è proprio il primo in tal senso. Il cast è in assoluto il primo pregio della pellicola, infatti ogni attore è adattissimo alla sua controparte letteraria e tutti forniscono una prova di buon livello; meglio di tutti il protagonista Rockwell, ma non è una novità. Il secondo pregio è una regia sciolta e sicura che riesce a non far perdere d'attenzione e di spessore sia lo spettatore che la trama. Veniamo ai punti deboli. Cercando di ripercorrere passo passo il romanzo, non si fa altro che subire colpo su colpo, si è tagliato molto e male, i personaggi si sono fin troppo conformate e tutto dà l'impressione di essere sconclusionato e diluito. Tra l'altro il gusto dell'opera scritta non viene minimamente sfiorato e si perde quello che è il vero punto di forza del libro, quel fenomenale ed inspiegabile vuoto cosmico che ti lascia, letto il paragrafo finale. Insomma si poteva fare molto di più ma considerati i scarsi mezzi a disposizione non me la sento di stroncarlo ulteriormente, anzi, lo premio con un mezzo punto di fiducia. Non posso far altro che consigliare a tutti il libro che davvero è imparagonabile e di tutt'altro livello. Questo è un surrogato simpatico.

Ciaby  @  01/05/2011 15:58:54
   1½ / 10
Ho amato alla follia il libro. Credo rientri tra i miei preferiti in assoluto.
IL film? La più grossa porcata che abbia mai visto da anni a questa parte.
Rileggere un'opera dolorosa, grezza, distruttiva e sporca in un film con toni da commedia volgarotta, non si può.
Senza contare che i personaggi non c'azzeccano nulla (sebbene siano loro) con quelli del libro e che molte scene significative non sono state inserite.
Okay, bisogna valutare il film in sè, senza paragoni. Ma quando ripenso alla rotta filosofia di Palahniuk e il suo viaggiare continuo nel pulp, guardando quello che non è altro un film per ragazzini che vogliono uccidersi di pippe davanti ad un film che vuole essere "Maledetto" e "tragicomico", senza riuscirci.

Sembra un "American Pie" di malati di mente.

Tristissimo.

baskettaro00  @  22/04/2011 14:29:06
   7½ / 10
Premetto che non ho letto il libro da cui è tratto il film.
Questo si presenta come una commedia agrodolce interpretata da attori molto in parte(soprattutto Victor), con una storia buona(originale l'idea di fingere di soffocare per far sentire meglio le persone che ti hanno salvato la vita), che non risulta quasi mai piatta e nella quale ci sono pochissime cadute di ritmo.
Ci sono anche delle scene molto interessanti e un po' surreali, come la ragazza che finge di essere stuprata con esiti non previsti...
Una visione piacevole tutto sommato, non so quanto sia affidabile al libro ma come film non è per niente male, anzi;)

Reservor dog  @  13/04/2011 10:05:07
   7 / 10
Conoscendo in parte la scrittura di Palahniuk, ma nella fattispecie non il romanzo da cui il film è tratto, non fatico ad immaginare in quale labirinto linguistico abbia nuovamente trascinato il suo lettore, visto il soggetto trattato; ma avendo l’opportunità di giudicare il film come opera a sé stante posso solo dire di esserne rimasto positivamente impressionato. Ad impreziosire il tutto vi è poi la prova di Rockwell che da un’interpretazione magistrale e per l’ennesima volta si conferma un attore ancor troppo sottovalutato rispetto allo sconfinato talento di cui gode.
Non so se il film ricalchi o meno il romanzo, ma mi è sembrato che il tema principale, cioè il soffocare e le conseguenze da esso generate, sia stato un po’ troppo accantonato rispetto alla tematica del sesso morboso e compulsivo.
Ho inoltre il sospetto che Palahniuk non abbia concluso il suo scritto con il lieto e inopportuno finale della pellicola.

JOKER1926  @  26/12/2010 17:10:01
   3 / 10
Ogni tanto, a ritmo vicendevole, emerge nel calderone della Cinematografia americana, qualche demenza di pellicola, ed ecco dunque che spunta "Soffocare", film di genere Commedia.
La trama di questo film è strampalata e le conseguenze sono palesemente tremendi.
Il film non riesce a decollare, nel suo apparato narrativo inoltre risulta pure incasinato e scollegato, insomma superficiale e disorganizzata la sceneggiatura sotto tutti i possibili aspetti.

"Soffocare" gioca le sue carte solo sull'erotismo, sulle scene di sesso e su dialoghi irridenti, il tutto, alle volte, è accompagnato da pillole di blasfemia, pellicola a tratti poco etica, e convenzionale nella sua (presunta) critica e beffa circa religione e sacralità.
Lo spettatore in questa giostra orrenda di monotonia e squallore perde il senno, senno perso per via di una storia improbabile e troppo confusa nella sua stupidità e nella sua piattezza; a questo punto difficile valutare, in modo prettamente coerente, la prova del cast impegnato in ruoli alquanto bizzarri e trasgressivi nel nome di un piano concettualistico vuoto.
Consigliare la pellicola ad un pubblico "medio" può suonare come affronto all'intelligenza, in giro c'è molto di meglio fortunatamente riguardo questo genere.

Invia una mail all'autore del commento Andre82  @  06/12/2010 18:31:19
   5½ / 10
Film difficile da commentare da potenzialità superiori rispetto alla realizzazione. Molto bravo Sam Rockwell!

TheLegend  @  15/10/2010 05:17:39
   7 / 10
Piacevole commedia abbastanza divertente.

floyd80  @  15/09/2010 03:44:58
   7 / 10
Una pellicola tratta da un libro di Palahniuk può avere dei rischi. Le opere dell'autore sono visionarie, claustrofobiche e assurde e non è sempre facile trasportarle sulla celluloide.
Ma Soffocare ci riesce trasmettendo le atmosfere del libro senza per questo perdere la consistenza di un film. Una pellicola a tratti divertente e a tratti confusionaria, che non lascia gran che allo spettatore ma quel poco che lascia lo fa bene.
Ps non proiettatelo all'oratorio della vostra chiesa di fiducia.

camifilm  @  04/09/2010 12:10:10
   6½ / 10
Vale la pena vederlo. Strampalato, bizzarro, surreale, crudo e piuttosto scurrile. Alcune Gag sono ben costruite.
Ogni tanto perde interesse, ma recupera immediatamente. Una commedia NOIR tratta da un libro, e abbastanza ben riportata al cinema... anche se alcune parti sono perse ed altre sono poco approffondite.

Diverte abbastanza, qui e la le situazioni fanno sorridere.

Non è una commedia facile.

Dosto  @  17/08/2010 13:44:08
   7½ / 10
Abbastanza spassoso anche se, rispetto al libro, come quasi sempre, perde un pò in contenuti e trovate. In ogni caso visione consigliata!

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento Silly  @  09/08/2010 12:18:07
   8 / 10
Mi manca questo romanzo di Palahniuk, ma lo conosco abbastanza per intuire che il film in questione sia stato piuttosto alleggerito dalle claustrofobiche, allucinanti, macabre vicende che lo scrittore ci ha abituati a sopportare amabilmente. Io amo Palahniuk e amo Sam Rockwell, direi estremamente. E vi dirò, amo anche questo film. Mister Chuck ci ha sempre mostrato come spesso la vita reale possa risultare più bizzarra dell'immaginazione. Nonostante non abbia ancora letto il romanzo, credo che Clark Gregg abbia avuto un gran coraggio scegliendo di rivisitare un'opera di questo strampalato scrittore. A modo suo, certo. Si sorride spesso, aleggia costantemente un'aura leggera pur mostrandoci situazioni al limite dell'assurdo e dell'osceno. Il finale roseo che ci fa ben sperare.... Tuttavia, il dramma, il dolore di Victor restano il fulcro di tutta la storia. E che storia. Wow. Probabilmente il merito va riconosciuto soprattutto al grandissimo Sam Rockwell e, naturalmente, alla sua bislacca "mamma" Anjelica Huston. Magnifici.

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Ultima risposta 24/08/2010 20.51.19
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73  @  23/07/2010 15:37:42
   7 / 10
Figurante di un parco a tema storico Victor è un individuo border-line sin dalla professione che si trova ad esercitare,reduce da un’infanzia movimentata in balia di una madre pittoresca, e anche po' fuori ,crescendo si è tramutato in un truffatore da ristoro e sessuomane incallito dalle inconsistenti ambizioni.
Pur addolcendo il finale Clark Gregg porta sullo schermo con successo il romanzo omonimo di Chuck Palahniuk cercando di mantenere inalterate le sfumature più grottesche, ed al tempo stesso miscelandole con spunti molto divertenti ed un cinismo di fondo,che pur stemperato ed alleviato dalla pesantezza caustico/satirica dello scrittore, colpisce nel segno.La fonte letteraria è sicuramente più improntata alla denuncia,Gregg semplifica di molto,plasma la pellicola secondo regole più cinematografiche,difficilmente rispettabili se troppo pertinenti al testo,”Soffocare” assume forma di parabola sulla necessità di trovare un’identità,un posto nel mondo e di riuscire sfruttare un seconda possibilità quando questa si presenti.
Sam Rockwell è di una bravura incredibile e con la “madre” Anjelica Huston crea dei siparietti imperdibili,il racconto procede frastagliato,ma nonostante le bizzarrie arriva sempre al punto,evitando le cervellotiche elucubrazioni di Palahniuk ma attenendosi ad un canovaccio più commerciale e opportunamente filmabile.
Considerato il materiale di partenza qualcosina in più era lecito aspettarsi,ma per un regista,un coraggioso debuttante in questo caso,già riportare con dovizia parte delle impressioni di un romanzo così complesso e ricco di suggestioni è da elogiarsi a prescindere.

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Ultima risposta 09/08/2010 12.18.56
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outsider  @  11/07/2010 15:40:27
   7½ / 10
davvero un buon prodotto questa pellicola che con il colpo di scena della dottoressa ( non posso spoilerare qui pertanto mi fermo) diverte, stupisce, allieta anche con il finale.
Bravini gli attori, buone le riprese nel complesso, specie se si pensa che, alla fine, non sarà poi costato nemmeno molto e si tratta di una communication comedy, nel senso che si basa sui colloqui che i personaggi fanno fra loro più che su scene di azione, scenari o movimentazioni. Ricordiamoci che non è semplice confezionare un film girato per molto tempo in interni che scorra così bene. Le idee ci sono, le trovate alternative anche e la profondità pure, visto che si parla anche molto dell'infanzia del personaggio che ne ha condizionato ovviamente la vita. Una commedia che non ha poi tutto questo lato blasfemo di cui si è parlato se guardiamo alcune cose senza farci prendere da giudizi eccessivi ma con la giusta dose di purezza davanti al signficato ed all'identità dei personaggi che viene svelata alla fine e che contiene il significato delle azioni.

corey  @  23/01/2010 17:14:02
   7 / 10
grottesco,blasfemo,ironico...in questa trasposizione del libro di palahniuk c'è tutto,non era facile affatto vista la difficoltà del libro..e come nel libro di chuck anche nel film mi è piaciuta di più la prima parte,il finale cambiato continua a non convincermi..ottimo sam rockwell nella parte del sessuomane victor

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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Satyr  @  02/01/2010 14:50:15
   7 / 10
Clarke Gregg riesce ad otttenere il massimo semplificando ma rimanendo fedele alla materia: non stravolge l'ordine degli eventi, filma entro i limiti del possibile i flashback del protagonista e, come era lecito attendersi, tira i remi in barca nel finale rendendo il tutto il più cinematografico possibile.
Lo stile del regista si avvicina molto alla penna di Palahniuk: grottesco e divertente al punto giusto, ritmo mai sotto i livelli di guardia con la coppia Rockwell - Huston nata per incarnare Victor e Ida Mancini. Peccato sia stato poco pubblicizzato, come adattamento funziona alla grande e per ogni fan dello scrittore statunitense rimane una visione piacevole se non obbligata.
Non siamo ai livelli del Fight Club di Fincher, ma Gregg va premiato a pieni voti sia per il coraggio dimostrato - e parliamo di un esordio - sia per il risultato complessivo.

Gruppo REDAZIONE maremare  @  18/12/2009 00:47:16
   7 / 10
Grottesco ritratto di un uomo affetto da sex addicted.
Gregg riesce dignitosamente a rendere per immaggini il testo di Palahniuk, proponendo un film ricco di implicazioni psicologiche interpretato benissimo da mamma Huston e figlio Rockwell

Vimark  @  21/10/2009 10:29:45
   3 / 10
Poteva effettivamente essere realizzato meglio. Trama noiosa e confusa. Già dai primi cinque minuti si capisce che non ci saranno colpi di scena.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Andre85  @  24/09/2009 17:09:36
   6½ / 10
Clark Gregg riesce a fare un buon lavoro, peccato che soffocare di Palahniuk non sia cosi adatto al cinema di come lo fosse stato fight club

pardossi  @  04/09/2009 11:18:11
   7½ / 10
Può sembrare irriverente, blasfemo e superficiale ma se lo si guarda con un occhio imparziale e con uno spirito aperto non vi deluderà, anzi vi regalerà un viaggio attraverso la grande capacità che ogni individuo ha nel migliorare o peggiorare la propria esistenza, non mancheranno dei momenti esilaranti e in fondo amerete il protagonista, grande film.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR Invia una mail all'autore del commento kowalsky  @  25/08/2009 22:17:27
   6 / 10
Non ho letto il libro, ma credo di conoscere abbastanza Palahniuk (vs. altri suoi romanzi) per azzardarmi a dire che lo spirito caustico dell'autore sia stato travisato e per certi versi standardizzato.
Tutto cospira a fare di "soffocare" un buco nell'acqua, incapace di adeguare lo spettatore all'incoerenza della vicenda con un gusto comune tra grottesco e comunicativa metaforica.
Eppure non è così: il Victor che si crede "secondo Messia" è inequivocabile emblema della più radicata frustazione umana: la mancanza di un baricentro, e del senso della nostra esistenza.
E "soffocare" qualche promessa la mantiene: si ride amaro, travolti e forse imbarazzati dalla necessità liberatoria di "non soffocare" l'ilarità davanti a cotanto squallore mercenario o patologico che sia.
Insomma, il film è insolito quanto basta non tanto se mette alla berlina vizi e virtù di ieri e oggi (v. l'azione rivolta a secoli passati) ma almeno per un personaggio Materno bizzoso ed esecrabile ma anche amorevole, come quello di Anjelica Huston (splendida come sempre).
Eppure resta una forte insoddisfazione per un film non del tutto riuscito, incapace di legittimare consapevolmente la sua bizzarìa di fondo.
O per meglio dire: incapace di prendersi sul serio come avrebbe seriamente dovuto fare

Gruppo COLLABORATORI SENIOR elio91  @  23/08/2009 17:17:44
   6½ / 10
Godibile,non voglio fare paragoni con il libro perché trasportare lo stile di Palahniuk sullo schermo non credo sia possibile senza perdere qualcosa,in quanto i suoi libri hanno il loro punto di forza nello stile,appunto. Una buona opera prima,con un bravo Rockwell. Buono anche il finale differente dal romanzo,anche se continuo a preferire il finale di quest'ultimo.La scena dello stupro organizzato poteva essere resa meglio.

Stè_  @  06/08/2009 18:43:02
   6½ / 10
Mah..avendo letto il libro, mi aspettavo forse qualcosa di più!
Cmq devo dire molto bravo Sam Rockwell!
Un 6 1/2 dai!

gRINGo  @  12/07/2009 18:14:50
   5 / 10
Potevano farne un capolavoro visto il libro.... peccato...

castelvetro  @  11/07/2009 02:26:09
   2 / 10
Da dimenticare.
Avendo letto il libro do a questo film 2 su 10 (e gli va anche grassa),
mentre al libro 9 su 10. Non c'è paragone, questa trasposizione fa veramente
venire il latte alle ginocchia per quanto sia lenta e mediocre.
I personaggi sono adattati ad una commedia ad ampio respiro quando
invece nel racconto erano assai più cinici, sovversivi ed anarchici.

Infinitamente più bella in termini semiotici la trasposizione di Fight Club,
quella sì che è veramente attinente al libro e sà regalare quel qualcosa
in più aumentandone la sua potenza.

Qui in Soffocare a tratti si sente che sotto al film c'è un motore bello
grosso che pompa, peccato che non gli si dia abbastanza gas da farlo
viaggiare... Carine alcune musiche come quella finale, ma non basta
una musica carina per fare un bel film, nemmeno 2 culi e 4 tette...

Nutless  @  10/07/2009 17:51:34
   6½ / 10
Discreta trasposizione dell'omonimo romanzo di Palahniuk. Gli ingredienti del romanzo non potevano che portare a un film iteressante, grottesco e irriverente. Penso si sarebbe potuto fare di più in particolare

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Comunue, considerando che è un'opera prima, la sufficienza se la merita ampiamente. Mezzo voto in più per il bravissimo Rockwell; vista la sua qualità uno degli attori più bistrattati da Hollywood.

Febrisio  @  04/07/2009 10:38:59
   7 / 10
carino, da vedere in una serata in compagnia

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Blutarski  @  29/06/2009 19:26:53
   7 / 10
Sostanzialmente dò il voto che darei al libro dato che il film ne è l'esatta interpretazione. Clark Gregg costruisce con cura il senso di questo film ma non per sminuirlo tuttavia bisogna considerare che il romanzo di Palahniuk è sostanzialmente una sceneggiatura ancora in fasce, molto facile da ''sbobinare''.
Notevole l'interpretazione di Rockwell, veramente a suo agio nei panni del sessuomane pervertito.

sweetyy  @  23/06/2009 15:10:39
   5 / 10
A parte qualche scena divertente e alle eccellenti interpretazioni questo film non mi ha particolarmente entusiasmato.
(Bella "Reckoner" dei Radiohead alla fine)

PAZZINI9  @  22/06/2009 23:15:23
   6½ / 10
Non si può negare che abbia delle uscite geniali. Non ho letto il libro, quindi non faccio parte della schiera dei delusi.

Invia una mail all'autore del commento Malvagio  @  21/06/2009 19:20:55
   1½ / 10
qual'è il senso del film?
deve far ridere? piangere? arriva ad una conclusione?
un tizio confuso che si accoppia e questo è tutto.

tempo buttato se non ci si addormenta prima

3 risposte al commento
Ultima risposta 06/08/2009 20.30.17
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Invia una mail all'autore del commento XanaX  @  21/06/2009 15:22:04
   7 / 10
Molto molto carino!
Sicuramente Clark Gregg poteva impegnarsi di più ma non è per niente facile interpretare a pieno Chuck Palahniuk.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento Caio  @  17/06/2009 01:23:24
   6½ / 10
Difficile giudicare un film di questo tipo senza aver letto il libro. La sensazione è che il regista abbia trovato un compromesso tra la geniale fantasia dell'autore (capace di dar vita ad una storia che è un vero delirio psichico) e l'esigenza di costruire un film mainstream, che fosse adatto un po' a tutti. La sensazione è quella di assistere contemporaneamente ad una stupida commedia americana alla American Pie e e ad un film allucinato e fuori da ogni schema narrativo degno di nota. In sostanza piacvole, ma non mi ha convinto del tutto.

eraserhead  @  11/06/2009 19:09:34
   9 / 10
Da un libro magnifico, un film grandioso, che brilla di luce propria pur rimanendo ben lontano dai multisala
Si ride a denti stretti, il regista (esordiente) ha riportato in vita i personaggi di palahniuk sul grande schermo con maestria, lasciando trasudare cinismo e uno humour nero pece manco a dirigere ci fosse il buon chuck
Direi trasposizione forse migliore di fight club

Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  01/06/2009 21:59:40
   6½ / 10
Sarei curioso di leggere il libro di Palahniuk, visto che l'argomento è realmente accattivante e con questi personaggi così al limite, grotteschi e tragici allo stesso tempo, si riesce a creare una certa empatia, soprattutto con il protagonista (bravissimo Rockwell). Il film però non mi ha convinto pienamente, nonostante le buone intenzioni: ad un certo punto mi è sembrato poco compatto nella trama che tende ad essere confusionaria. Tuttavia è una pellicola che possiede dei pregi, un sottofondo di ironia molto amara e che merita una visione.

Gruppo COLLABORATORI Mr Black  @  29/05/2009 11:19:13
   7½ / 10
Buon lavoro da un libro dell'autore di Fight Club... non semplice ma decisamente riuscito. Finalmente il cinema sta portando sullo schermo i libri di Palahniuk....

emagiul  @  24/05/2009 20:27:52
   4 / 10
ma che film è?? scandaloso dopo 25minuti ho staccato......
film stupido, che non faceva ne ridere ne piangere...

13 risposte al commento
Ultima risposta 25/06/2009 23.37.43
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Gruppo COLLABORATORI SENIOR Invia una mail all'autore del commento pompiere  @  20/05/2009 18:56:39
   8 / 10
Quando si sono oltrepassati limiti dai quali sembra impossibile fare ritorno è necessario frugare nel nostro bagaglio di strazianti e perversi ricordi, finché non ne troviamo uno che ci permette di interrompere il circolo vizioso e conquistare la sobrietà. E il passato di Victor (perfettamente “traumatizzato” da un Sam Rockwell molto in parte) è nascosto nel rapporto con sua madre (un’Anjelica Huston gasata da giovane e sofferta nel ruolo senile, ricoverata in un Istituto Psichiatrico). Victor/Rockwell lavora come comparsa in un’oasi storica che ricostruisce ambienti e modi degli Stati Uniti del 1763: il capo del villaggio sembra che abbia inghiottito un dizionario dei sinonimi tanto parla forbito e arcaico (esilaranti le scene nelle quali Victor lo prende in giro).

Per Victor il superamento del limite sta in un sesso inteso come un perfetto e avvolgente “nulla”, dove il dolore è ricacciato indietro o non esiste. Ci si tuffa per sfuggire alla tristezza, alla solitudine, all’inadeguatezza. I suoi rapporti privilegiano solo donne sconosciute (e preferibilmente sono consumati nelle toilettes, durante gli incontri di gruppo per guarire dal “sesso-centrico”), in modo da tenere anestetizzati i sentimenti e la noia.

Il personaggio di Rockwell ha avuto un’infanzia marcata da una madre ultraprotettiva (che gli insegna perfino a riconoscere la tipologia degli allarmi annunciati via altoparlante nei luoghi pubblici, in modo da poter scappare e sopravvivere), la quale gli nega qualsiasi contatto con persone/bambini della sua età o con le cose più giocose/gioiose, come le giostre o i parchi di divertimento. Ma la testa di Victor gira lo stesso, il suo sguardo è malinconico e necessita di un modo per attirare l’attenzione. Il suo soffocare, nel fingere che il cibo gli è andato di traverso, è un vero morire a causa delle represse emozioni infantili. Gli atteggiamenti anticonformisti che la madre vorrebbe inculcargli, in realtà sono paranoici e ossessivi. Ormai il piccolo riesce a sorridere solo a comando.

La regia funziona decisamente bene per quanto riguarda i flashback (puntuali per come si sceglie di entrarvi, e da come si sceglie di uscirne), gli intermezzi sessuali (veri o immaginari), i primi piani (bellissimo il sorriso del bellissimo amico Danny, ammalato di masturbazione smodata) e qualche movimento di macchina in avvicinamento a svelare particolari rilevanti per la vicenda (la scena notturna allo zoo, alcuni “battibecchi” con le anziane del nosocomio).
Un saporito vaneggiamento religioso è al centro di una traccia narrativa, quando si pensa che Victor sia venuto al mondo grazie a un prepuzio benedetto (!): l’irriverenza è a portata di mano e si mette in mezzo una possibile esistenza di un secondo Messia. Clark Gregg, come regista esordiente, direi che è sicuramente da tenere d’occhio vista l’abilità con la quale mette in scena un testo bizzoso e irrazionale come quello di Chuck Palahniuk (lo scrittore di “Fight Club”) e lo scrupolo a cui ha dovuto attingere per una lavorazione lunga e tormentata.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR foxycleo  @  20/05/2009 14:37:07
   7 / 10
Come esordio alla regia basarsi su un romanzo di Palahniuk è sicuramente un'impresa coraggiosa e Clark Gregg riesce nel suo intento in maniera più che sufficiente.
Il regista, che ha anche adattato il romanzo al cinema, passa da situazioni disturbanti a situazioni divertenti e rilassate con uno stile lineare e leggero; senza però mai tralasciare l'ironia che è alla base dell'intera opera.
Molto bravo Rockwell, finalmente protagonista.

andre-o  @  20/05/2009 00:52:52
   7½ / 10
Portare sul grande schermo un libro difficile come "Soffocare" non era impresa da poco, data la complessità della trama e dei personaggi.
Fortunatamente il buon Gregg ha fatto veramente un gran bel lavoro, riuscendo a mantenere intatto lo spirito disperatamente folle e divertente del romanzo.Bravissimo Rockwell, strepitosa la Huston.
Non rimane che aspettare il prossimo temerario che si cimenterà con "Survivor" o "Ninne Nanne", fiducioso del fatto che ,per ora, chi ha portato Palahniuk sul grande schermo, non ha deluso.

kurtsclero  @  19/05/2009 09:40:13
   5 / 10
Film noioso che nonstante sia abbastanza ironico non è in grado di strappare un sorriso.

Geoff  @  19/05/2009 09:36:56
   7 / 10
Decisamente un buon film. Non ho letto il libro ma i personaggi sono decisamente accattivanti, all'interno di una visione del mondo dal tipico cinismo di chi non ha avuto gli affetti nel modo giusto. interessante la situazione classica da "dottrina del doppio effetto" di tipico stampo deontologico.

scottlumber  @  18/05/2009 15:49:17
   5 / 10
Deludente, l'ho trovato noioso. Probabilmente è in grado di coinvolgere chi ha letto e amato il libro, perchè lo riporta a situazioni già conosciute ed apprezzate, ma per chi va in sala all'oscuro di tutto si tratta di una serie di gag poco organiche e con un limitato potenziale comico. Non è mai particolarmente divertente, mai emozionante, la trama frammentata non ti porta a chiederti cosa succederà dopo, i personaggi sono fragili. Soffocare è un film che risente della sindrome da traduzione da libro a film. Mentre leggendo un romanzo ci mette del proprio costruendo con l'immaginazione l'universo in cui la storia ha luogo, in un film il processo funziona diversamente. E non bastano, come in questo caso, episodi concatenati in modo precario per far uscire appagato lo spettatore dalla sala.

1 risposta al commento
Ultima risposta 18/05/2009 16.40.19
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kerkyra  @  18/05/2009 09:21:49
   7½ / 10
sono andata un pò scettica e invece mi sono ricreduta molto. Ho riso e mi sono divertita.. Ne vale la pena....

Invia una mail all'autore del commento Marla Singer  @  16/05/2009 23:18:04
   6 / 10
Un vero peccato, con tutta la potenzialità del romanzo di Palaniuk si poteva fare molto meglio, vista anche la coppia di ottimi attori coinvolti in questa pellicola. Non discuto infatti i bravissimi Rockwell e La Houston, ma mi è parso un film quasi comico con scenette poco convincenti, di tutt'altro spessore il libro, appunto.

forzalube  @  16/05/2009 22:51:05
   8½ / 10
Ironico, divertente, sorprendente. Mi è piaciuto molto e ne consiglio la visione. Bravissimi anche gli attori.

benzo24  @  12/02/2009 18:48:17
   8 / 10
un film sicuramente molto interessante, destinato a diventare un cult. clark gregg rimane molto fedele al libro di palanhiuk, e riesce a fare un lavoro straordinario, visto che era molto difficile riuscire a fare un film da un libro così particolare, grazie anche ad un grande cast. P.S. bellissima e brava come sempre bijou phillips, è sempre un piacere vederla.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento goat  @  30/12/2008 10:24:21
   7½ / 10
che coraggio che ha clark gregg. un attore che alla sua prima regia si mette subito alla prova con un film fuori di testa, indipendente (nonostante ci sia palahniuk alla sorgente, il film ha un budget sicuramente contenuto) e certamente rivolto a una fetta di pubblico piuttosto ristretta, non può che avere tutta la mia stima.
oltretutto, il film funziona perfettamente. si tratta di una commedia grottesca, cinica e surreale, senza picchi in cui ci si rotola sul pavimento, ma con una vena ironica stabile e duratura. quello che colpisce di più, però, è che il film funziona anche a livello di trama. senza spoilerare troppo, vi basti sapere che qui si passa da uno stupro con vittima consenziente ad un parco educativo rinascimentale, passando per la possibile seconda venuta del messia con una scioltezza ed una credibilità sorprendenti. il regista non si è limitato a costruire sketch di dubbio gusto giocando con le psicosi sessuali dei protagonisti, ma ha puntato ad un film coerente ed il più possibile compatto, e la cosa alla fine paga per uno spettatore attento.
bravissimo sam rockwell, finalmente gli stanno dando le parti da protagonista più consone al suo enorme talento.

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