nomis (2018)

C' è del marcio in Minnesota .... Mentre una coppia di giustizieri punisce i maniaci sessuali , la Polizia indaga su di un misterioso serial killer di ragazze .... Lo sconosciuto regista inglese David Raymond scrive e dirige questo thriller particolarmente confuso ed improbabile . La sceneggiatura infatti mette troppa carne sul fuoco ma contiene non pochi buchi ( i poliziotti come al solito sembrano spesso una congrega di fessi ) e mescola fastidiosamente le carte prima di estrarre dal cilindro il colpo di scena che tiene in piedi un film altrimenti poco sensato . Il cast non è privo di nomi di peso ( e non mi riferisco al fisico massiccio del protagonista ! ) : l' inglese Henry Cavill era già un volto noto a tutti in quanto ultimo interprete di Superman . Ben Kingsley lo conosciamo bene e , anche se spesso appare come specchietto per le allodole in produzioni mediocri , rimane un ottimo professionista . La presenza di Stanley Tucci nel cast resta invece un mistero , visto il suo ruolo del tutto secondario e pressochè inutile . Confesso invece di non conoscere Alexandra Daddario , co-protagonista dai magnetici occhi azzurri , benchè sia piuttosto presente in pellicole di cassetta degli ultimi anni . Ad ogni modo , il migliore del lotto mi risulta lo sconosciuto canadese Brendan Fletcher , che interpreta lo schizzatissimo serial killer . Una pellicola sostanzialmente mediocre ed abbastanza caotica , il cui merito maggiore sta forse nella buona fotografia notturna . Faccio già molta fatica a darle un 5 . Anzi , ripensandoci , scendo a 4,5 . Per la precisione ....

Un film da prima serata Rai. Noioso.

Il solito thriller che sa di visto e rivisto, buono per passare una serata piovosa ma per nulla originale, tantomeno avvincente per il resto. Trama con qualche vicolo cieco e buco che rientra nella norma. A salvarsi sono lo psicopatico più per bravura dell'attore che per pregi di scrittura ed un Kinglsey che in fin dei conti nobilita il livello del film. Tucci direi che è come la ******* di lourdes: appare e scompare senza un criterio logico e soprattutto di utilità. Cavill non mi è mai piaciuto vista la sua inespressività congenita, tuttavia gli fanno impostare un'unica espressione del poliziotto arcigno e poco portato al dialogo che in fin dei conti va bene.

Thrillerino abbastanza scontato,ma ben girato anche se figlio di una sceneggiatura un pò debole e soprattutto pasticciata nella prima parte ;nella seconda per fortuna il ritmo si alza un pò di più (con un mezzo colpo di scena a salvare un pò il contesto).
Bene gli interpreti, il sottovalutato (spesso) Cavill e il sempre bravo Kingsley.
Un pò di violenza gratuita e qualche scena forte , belle location , insomma guardabile ma non un caposaldo del genere.

Discreto thriller con un Henry Cavill finalmente in un ruolo impegnato. La storia non è facile da definire in quanto per buona parte è anche un dramma imperniato sul tema dello stupro e della pedofilia con le donne eterne vittime; molto angosciante pure laddove si toccano i nervi della famiglia, degli affetti, di quello che siamo disposti a fare per le persone che amiamo ed il terrore che abbiamo di perderle. Tuttavia la sceneggiatura, proprio per questo alternarsi di generi, non funziona alla perfezione e ci sono diverse forzature nonchè le solite, fastidiosissime e stupidissime situazioni, in cui i poliziotti si fanno mettere sotto scacco dal cattivo nemmeno fossero bambini. Però arriva il colpo di scena finale che rende più apprezzabile il tutto. Carino.