l'ottavo giorno regia di Jaco Van Dormael Francia, Gran Bretagna, Belgio 1996
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l'ottavo giorno (1996)

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locandina del film L'OTTAVO GIORNO

Titolo Originale: LE HUITIÈME JOUR

RegiaJaco Van Dormael

InterpretiDaniel Auteuil, Pascal Duquenne, Miou-Miou, Henri Garcin, Isabelle Sadoyan, Fabienne Loriaux, Juliette Van Dormael, Sabrina Leurquin, Dieudonné Kabongo, Michele Maes, Alice van Dormael, Marie-Pierre Meinzel, Laszlo Harmati, Dominique Lecat, Roland De Pauw, Jo De Backer, Lotfi Yahya Jedidi, André Simon, Monique Florin, Jean Bollery, Jean-Henri Compère, Dominic Gould, Josse De Pauw, Alexandre von Sivers, Christian Hecq, Saleem Ebrahim, Rémy Julienne, Didier De Neck, Pierre Godeau, Marie Godeau

Durata: h 1.58
NazionalitàFrancia, Gran Bretagna, Belgio 1996
Generedrammatico
Al cinema nel Gennaio 1996

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Trama del film L'ottavo giorno

Harry, realizzato nel lavoro, ma con una situazione familiare precaria, incontra per caso Georges, un ragazzo down scappato da un istituto. L'uomo lo invita a casa sua e gli si affeziona. Tra i due, diversi sotto ogni punto di vista, nasce un legame molto profondo. Grazie a questo incontro la vita di Harry cambierà radicalmente.

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Voto Visitatori:   7,14 / 10 (14 voti)7,14Grafico
Miglior attore (Pascal Duquenne, Daniel Auteuil)
VINCITORE DI 1 PREMIO AL FESTIVAL DI CANNES:
Miglior attore (Pascal Duquenne, Daniel Auteuil)
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Voti e commenti su L'ottavo giorno, 14 opinioni inserite

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Filman  @  17/07/2016 20:23:18
   5½ / 10
L'ambiguità cinematografica di Jaco Van Dormael diventa un evidente protagonista, tra le sue componenti, a partire da LE HUITIÈME JOUR, che vuole essere europeo, martoriando protagonisti e spettatori, indossando però l'abito tipico delle retoriche commedie hollywoodiane, tra cui (non poche) quelle aventi un anacronistico soggetto molto simile a questo, dove una strana coppia si incontra per puro caso, tale che, alla fine e nonostante gli opposti, uno migliorerà l'altro. La curiosa originalità, più che nascere sotto una sensata teoria che unisce differenti ispirazioni, è dettata perlopiù dall'essere un prodotto di fabbrica non assemblato da una catena di montaggio, un oggetto senza marca che lascia senza interesse.

horror83  @  26/07/2014 16:58:03
   8 / 10
Per molti può sembrare un film buonista, moralista, e ipocrita, ma invece è un film stupendo che fa capire tante cose della vita. Questo film fa capire che la società ha fatto diventare le persone dei robot, le persone sono diventate insensibili, i rapporti interpersonali sono disastrosi, ed è tutto un lavorare e guadagnare soldi, dimenticandosi delle cose semplici e belle della vita! A Harry, (il protagonista di questo film), tutte queste cose gli e le farà ricordare Georges, un ragazzo down!
Da vedere!

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73  @  18/09/2012 14:30:44
   7½ / 10
La strana coppia al cinema è un connubio spesso vincente.Ne "L'ottavo giorno" ad incontrarsi,perdersi ed inevitabilmente ricongiungersi e capirsi reciprocamente, come collaudatissimo canovaccio prevede,sono un uomo d'affari e un ragazzo affetto dalla sindrome di Down.
Due persone ai margini della società,alienati con modalità diverse e in rapporti problematici con l'altro sesso si accorgeranno di avere bisogno l'uno dell'altro.Se per Georges la condizione d'insofferenza non dipende certo da una scelta, per quanto riguarda Harry il suo è un isolamento sancito da una vita cadenzata da ritmi ossessivamente regolari in cui non vi è spazio per i sentimenti,non per nulla è stato lasciato da moglie e figliolette.
Van Dormael non scansa passaggi in cui il sentimentalismo a buon mercato abbonda, al tempo stesso però riesce a delineare una toccante storia di amicizia,intensa e profonda nella quale è paradossalmente il più debole ad istruire inconsciamente l'altro,che per la prima volta si erge da punto di riferimento al di fuori del proprio ambito professionale.
Il lavoro del regista belga è poi sempre sfumato da una certa propensione al surreale,lasciata da parte la scena del topo canterino abbastanza mal riuscita,le restanti parentesi oniriche (e non) sono intrise di una seducente leggerezza.Van Dormael offre parecchie circostanze in cui l'ingenua bontà di Gorges fa a pugni con un mondo sempre troppo crudele con i "diversi" , a tratti sembra soffermarsi un po' troppo gratuitamente sulla sofferenza (il finale poi è un colpo davvero basso), per fortuna ordisce scanzonati excursus che stimolano il sorriso.Inoltre crea momenti emotivamente forti,come quello della spiaggia illuminata dai fuochi d'artificio ed altri più riflessivi,come il minuto di silenzio che i due amici si "prendono tutto per loro".
Abbastanza insulse le critiche riguardanti la presunta strumentalizzazione di Pascal Duquenne (Georges) al quale a mio avviso è stata concessa un'opportunità quasi irripetibile.Inoltre viene data voce a chi solitamente non ne ha attraverso un racconto che mette in luce sia il tormento che la grande voglia di esserci.
Ruffiano forse,ma anche maledettamente commovente.

cirus  @  14/06/2012 15:42:07
   9 / 10
Se un film suscita sentimenti di bontà e tenerezza allora è il solito polpettone commericale romanticoide. Se poi piace ai più allora non è un buon film perchè fa fico cantare al di sopra o fuori dal coro: non è bello allinearsi alla massa che riconosce - appunto in massa - di aver apprezzato un bel film. Un film è un comporomesso di arte e messaggio e sostanza che esprime attraverso le immagini e poi i dialoghi. Questo film è una profonda riflessione su noi stessi, sul senso della vita, sulla senso della "sanità" e sulla vita frenetica che si sviluppa nel quotidiano occidentale ed industrilizzato...Quando non ci sono amazzamenti o scene di sesso si storce subito il naso... Ben povera cosa siamo diventati... Dopo averlo visto vi sentirete più ricchi e più veri, un film che non ti butta giù (e ce ne sarebbero di motivi invero nel film...)

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento matteo200486  @  19/08/2010 19:17:12
   7 / 10
Van Dormael ha il proprio stile che può piacere o meno ma è quello. E ciò è un punto a favore del regista che esprime la propria personalità e il proprio modo di intendere il cinema indipendentemente da ciò che richiede il mercato.
L'Ottavo Giorno è un film poetico, difficile per le tematiche affrontate e commovente. C'è quella piccola dose di buonismo e romanticismo tipiche dei film di Van Dormael ma ciò non disturba.
Un gradino sotto Mr. Nobody ma comunque un buon film.

michele92  @  27/07/2010 14:58:39
   8 / 10
bel film!!!!!!

Silver  @  25/05/2010 23:42:54
   4½ / 10
A tratti emoziona, con una storia così e semplice, ma il cinema è anche questo.
Non mi vanno giù molte cose di questo film, per cominciare, rimarca troppo i concetti che esprime. Ci saranno almeno 5 scene con risvolti "emozionali" identici, qualcuno dovrebbe dire al regista che non funziona sempre, va bene una volta... magari due scandite bene per la durata della pellicola. Mi fa rabbia vedere come certi film vengano strumentalizzati in manifestazioni quali Cannes, dove l'immagine è fondamentale, dove vorrei proprio vedere come avrebbero accolto Pascal Daquenne se non fosse stato "nessuno", in un festival che di Cinema ha poco o niente, dove sfilano ferrari e lamborghini per strada a fianco ai barboni che fanno l'elemosina. Il cinema dovrebbe arrivare a tutti, dovrebbe essere un'arte di tutti e la cosa triste alla fine è che il cinema non può cambiare nulla e l'unica cosa che si può dire è:"il mondo va così".

benzo24  @  06/12/2009 13:59:08
   8 / 10
sinceramente non trovo ruffiano e buonista questo film, chi conosce lo stile di jaco van dormael non potrebbe mai dire una cosa del genere, visto il suo stile clownesco tra poesia e ironia.

Ciaby  @  24/12/2008 20:05:56
   7½ / 10
mi aspettavo di peggio...decisamente un buon film

fra81fra  @  26/05/2007 16:43:52
   4½ / 10
film spazzatura, e moralmente nauseante, in cui i down diventano le nuove scimmiette sui trampoli cui dire: "oh guarda, così simili a noi!...".. in questo caso: "oh guarda, si innamorano e fanno sesso come noi...!".. a parte i giudizi di moralità (che non ho mai incluso in nessuno dei miei commenti, e mi spiace di non essermi trattenuto in questo caso), è comunque un film ruffiano che strizza gli occhi allo spettatore (in senso transitivo: glieli strizza proprio per far uscire qualche lacrima), con dialoghi banali e pseudo-profondi-zen-handicappati e una sceneggiatura asfittica, che fatica a riempire le due ore.

7 risposte al commento
Ultima risposta 18/06/2009 23.27.35
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Gruppo COLLABORATORI SENIOR Invia una mail all'autore del commento kowalsky  @  09/05/2007 00:57:01
   5 / 10
Film di un buonismo e di un'ipocrisia irritanti, a cominciare dalla spudorata propaganda messa in scena da Cannes in poi, ovviamente ben recitato e diretto con la mano giusta (si dice così no?) per ispirare grandi emozioni nello spettatore "così felice di vedere quanto i down siano umani".
Forse sarebbe opportuno guardare dentro noi stessi, visto che Pascal Duquenne è - guardacaso - svanito nel nulla

1 risposta al commento
Ultima risposta 03/04/2008 18.50.35
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carisma  @  28/04/2007 11:59:59
   10 / 10
uno dei film più commoventi e belli di sempre!
Il significato della vita, la creazione, le musiche, la poesia, i colori e gli odori, l'amore tra due persone diverse. Un'emozione unica, un'esplosione di sentimento e angoscia di vivere, Georges è davvero cosa buona.....

2 risposte al commento
Ultima risposta 16/08/2007 18.05.48
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Living Dead  @  29/01/2007 20:21:41
   8 / 10
Bellissimo film con fantastici attori, su tutti il ragazzo down.
Un film che parla di diversità e che purtroppo...spesso rispecchia le realtà.
Ironico, dolce e un pò amaro è senza dubbio un film da vedere.
I momenti divertenti si alternano a quelli tristi senza mai annoiare lo spettatore che viene trasportato dalla meravigliosa vicenda.
Dategli un'occhiata se ne avete l'occasione.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento emans  @  29/01/2007 17:58:56
   7½ / 10
l'ho visto piu di una volta,e quanto ho pianto mi ricordo...
grazie alla bravura dei protagonisti(sara il primo film con un ragazzo down che ha un ruolo cosi importante in un film),ma anche grazie alle bellissime musiche che ti fanno partecipare con emozione ai giorni della creazione che fanno da apertura e chiusura al film...
la visione di questa pellicola è piacevolissima e la consiglio a tutti!

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