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La censura ha limitato il potenziale di questo film ambientato nell'epoca fascista ed in effetti i riferimenti sono veramente al minimo, ma pur avendo preferito altre opere rispetto a questa, devo dire che come melodramma funziona bene. La Lollobrigida fa suo un personaggio, sospeso tra redenzione e dannazione, cucitole addosso e che rende al meglio. Senza uno dei migliori ruoli della sua carriera. Bravo anche Fabrizi.
Nonostante LA ROMANA offra una tra le migliori interpretazione di Gina Lollobrigida, la storia non mi ha preso completamente. Mi è sembrata un po' claudicante nel ritmo e in alcune situazioni che propone, malgrado la durata più contenuta dopo i tagli e le scene eliminate. Cast e regia non hanno grandi difetti, ma questa trasposizione cinematografica del romanzo di Moravia non ha nelle interpretazioni il suo punto debole ma, a parere mio, nella poca dinamicità del racconto e soprattutto nella troppa drammaticità che viene accentuata in ogni fotogramma. Di sicuro una visione discreta, ma non indimenticabile.
La critica è troppo severa, mettendo in risalto solo le debolezze del film ed è errato vedere in alcuni suoi aspetti crudi tratti di melodramma. E' significativo che la critica non dia conto, nel presentare la trama, della relazione di Adriana con il funzionario di polizia che poi incastra lo studente. Il funzionario vien poi ucciso da un bestiale psicopatico, invaghito della ragazza. L'assalto e l'uccisione del poliziotto è straordinariamente angosciante, per la modalità contemporaneamente semplice e priva di efferatezza. Il film non si situa quindi nel filone del melodramma, ma in quello del neo-realismo, anche se, effettivamente, manca alcuni bersagli, come l'approfondimento del personaggio della madre di Adriana e di quello del pittore, nel quale è ravvisabile Guttuso
Cinema d'atmosfera con una memorabile Lollo intensa interprete del personaggio moraviano. Coraggioso e controcorrente, un film doloroso che andrebbe rivalutato dopo le critiche severe dell'epoca. Con grande umiltà, la Gina nazionale ammise che con la paga de "La romana" poté comprarsi un impermeabile ed un ombrello.
Tratto dall'omonimo romanzo di Moravia "La Romana" è il film in cui la mitica Lollo esprime al meglio le sue qualità recitative. Il personaggio di Adriana è un personaggio dolce e complesso; decisamente interessante nel panorama letterario e cinematografico nostrano.
La miglior interpretazione della Lollo nostrana, alle prese con un maestro come Zampa, abile ad avvalorare le sue doti artistiche e a decontestualizzare la sua prodigiosa ma fin troppo sfruttata presenza fisica. Un buon addattamento dal testo Moraviano
Un film derivato dal capolavoro di Moravia, che ha partecipato alla stesura della sceneggiatura insieme allo stesso regista ed in aggiunta a Giorgio Bassani e Ennio Flaiano, tutto questo ci spiega la leggera pesantezza dell'operazione, molto legata alla trama del romanzo e concentratissima in un lasso di tempo (circa 1 ora e 30 minuti) troppo breve, al suo riassunto. Il romanzo è un capolavoro anche per la descrizione della protagonista che rimane uno dei personaggi femminili più belli della nostra letteratura e quello che rimane evidente nel film è proprio questa figura intepreta benissimo e guidata alla perfezione da Zampa (che conosceva bene la Lollobrigida avendoci lavorato già altre 2 volte), il film sciupa un po' questa occasione anche per motivi di censura, per cui lo stesso non ebbe vita facile. La Lollobrigida è perfetta nel suo ruolo e dispiace prorpio vedere che hanno fatto un remake televisivo con la regia di Patroni Griffi, dove il suo posto è stato preso da una inclassificabile Dellera, che riesce a rovinare completamente l'operazione. Unica cosa da ricordare in questa seconda Romana è il ruolo della madre, interpretato dall Lollobrigida, che ne ha fatto un vero gioiello, peccato che dura solo 2 puntate..le altre 3 sono davvero insopportabili e ridicole.