le eta di lulu' (1991)

Abbastanza fedele al (modesto) romanzo di Almudena Grandes da cui è tratto, questo film di Bigas Luna si rivela didascalico e così fintamente trasgressivo da scadere in un finale moraleggiante. Trascurabile.

Tipico erotismo di Bigas Luna. Però a mio parere è uno dei meno peggio che ha fatto. Francesca Neri nemmeno da giovane era sexy.

A fronte di un buon cast , Bigas Luna gira invece un film mediocre, cercando a tutti i costi un erotismo, che però non riesce mai a cogliere, si sofferma su situazioni pruriginose ma poco credibili. Francesca Neri soprattutto qualche anno fa aveva un forte sex-appeal , ma non basta a rendere interessante un film banale, che peraltro non riesce nemmeno a scandalizzare, laddove era sicuramente questo l 'obbiettivo del regista.

Film pretenzioso che va visto solo per la presenza di Francesca Neri.

Molto blando e sciatto, si segue a malapena.

Bravina e carina la Neri, piacevole la presenza di Bardem, ma Luna non è mai stato così poco ispirato e ripetitivo e persino un Bambola è migliore di questo.

L'atmosfera non è malaccio, ma il tutto altro non è che un sussegguirsi di morbosità e scene erotiche.

Pretestuoso e noioso; a tal punto buttarsi sui film di Brass, che a me son sempre piaciuti.

Delizia per guardoni dalla sega facile.
Ridicolo. E non per l'idea totalmente errata che Luna ha dell'erotismo, ma perché una storia così elementare, se trattata con cotanta stupidità, fa rimpiangere la posta del cuore del "Cioé". Quindi, ecco pronto uno sciorinamento nauseabondo e maleodorante di finta trasgressione e finto anticonformismo per mezzo di personaggi privi di qualunque spessore, alla ricerca costante dei limiti sessuali da abbattere. Forse, più che ridicolo, il film è triste e patetico, perché ha oltremodo il pessimo gusto di rifugiarsi in una moraletta finale che condanna l'ansia di sperimentazione della protagonista, facendo passare per accettabile una laida ammucchiata in cui il marito coinvolge il cognato, per la serie 'finchè si resta in famiglia tutto è concesso', di contro a quei porci di sodomiti in guepiere!
Poi il regista ci mette il peso da 90 con scene di sesso estremo ai limiti del consentito: ma fare un film erotico non significa fare un porno 'vorrei ma non posso', col risultato di azzerare completamente il grado di erotismo.
Dispiace che attori come la Neri (particolarmente inascoltabile) e Bardem (particolarmente indemoniato) si siano prestati in giovinezza ad una vergogna simile.

Se fosse stato un film porno probabilmente sarebbe stato un prodotto decente, ma spacciarlo come vademecum dell'educazione sessuale di una donna è davvero troppo. Innanzitutto è sbagliato e ipocrita nelle pretese, visto che Lulù è una donna di fantasia, o meglio, una donna partorita da una mente prettamente maschile: il personaggio interpretato (se così si può dire) da Francesca neri, infatti, non ha nulla di femminile. Non ha sentimenti, tutto le scorre addosso in una frenetica e spasmodica ricerca del sesso; affronta perversioni, incesti, omosessualità senza che questo la sconvolga minimamente dal punto di vista affettivo e sentimentale. Lulù non è una donna, è Bigas Luna con la parrucca.
in più, a volerlo prendere solo come un film erotico, è anche brutto.

Brava Francesca Neri, buona fotografia, ma sceneggiatura scarsa e un permanente senso di fastidio e angoscia assieme; attore principale davvero insignificante, spicca un giovanissimo Javier Bardem come sempre un po' troppo eccessivo nei suoi primi film. Non è un bel film, nonostante le lodevoli intenzioni. Passi pure il messaggio (meglio non esagerare con la frenesia e la perdizione), ma la resa è deludente.

Bello nel suo genere ai suoi tempi fece scandalo.

******* mia... che schifezza... ma vi siete accorti della media di voti che hanno i film di sittanto regista? Ma chi glieli dà i soldi per farne ancora? :-)

Per essere l'Histoire D'0 degli anni novanta, non è davvero un granche'.
Francesca Neri risulta goffa quando tenta di essere torbida e sensuale insieme, e del resto non è che il romanzo - vendutissimo fra l'altro - fosse migliore.
Sotto l'aspetto dell'eros, tracciato da Luna con la sua vocazione da Almodovar dei poveri, c'è una finta trasgressione (il tema Brassiano della rinuncia ai doveri coniugali sic) che finisce guardacaso nella strenua difesa del matrimonio anche se a forma di corna,
La Lulù fatale che si lascia andare tra le braccia di alcuni gay non è altro che la vocazione psicanalitica di un uomo che sogna di fare sesso con una lesbica, e non serviva Luna a rammentarlo.
Pero' si lascia guardare, giusto per una serata blandamente ose' in tv

idea scoppiazzata da "i spit in your grave", con risultati pessimi

recitazione davvero scarsa per un film che è 'na palla...

Ma che schifo di film è? Storia senza capo nè coda, recitazione pessima e personaggi inverosimili. Visione da evitare assolutamente.