la mafia uccide solo d'estate regia di Pif Italia 2013
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la mafia uccide solo d'estate (2013)

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locandina del film LA MAFIA UCCIDE SOLO D'ESTATE

Titolo Originale: LA MAFIA UCCIDE SOLO D'ESTATE

RegiaPif

InterpretiPif, Cristiana Capotondi, Ninni Bruschetta, Claudio Gioè

Durata: h 1.30
NazionalitàItalia 2013
Generecommedia
Al cinema nel Novembre 2013

•  Altri film di Pif

Trama del film La mafia uccide solo d'estate

Il film narra l'educazione sentimentale e civile di un bambino, Arturo, che nasce a Palermo lo stesso giorno in cui Vito Ciancimino, mafioso di rango, è stato eletto sindaco. E' una storia d’amore che racconta i tentativi di Arturo di conquistare il cuore della sua amata Flora, una compagna di banco di cui si è invaghito alle elementari che vede come una principessa. Attraverso questa tenera ma divertente storia d'amore, il pubblico verrà coinvolto emotivamente negli eventi più tragici della nostra storia recente. Arturo infatti è un ragazzo come tanti altri dell'Italia degli anni '70 ma, a differenza dei suoi coetanei del nord, è costretto a fare i conti con le infiltrazioni e le azioni criminose della mafia nella sua città. La consapevolezza di Arturo cresce anno dopo anno, ma nessuno lo ascolta. Palermo ha altro a cui pensare.

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Voto Visitatori:   7,20 / 10 (108 voti)7,20Grafico
Migliore regista esordiente (Pierfrancesco Diliberto)David Giovani
VINCITORE DI 2 PREMI DAVID DI DONATELLO:
Migliore regista esordiente (Pierfrancesco Diliberto), David Giovani
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Voti e commenti su La mafia uccide solo d'estate, 108 opinioni inserite

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Cinder  @  10/03/2024 21:26:59
   10 / 10
Burdie  @  31/05/2022 02:01:01
   8 / 10
...grazie Pif!

Light-Alex  @  29/11/2021 23:50:41
   7½ / 10
Recupero a distanza di diversi anni l'ottimo esordio alla regia di Pif, personaggio della TV italiana di cui ho sempre apprezzato la simpatia e il taglio non convenzionale ed intelligente di molti suoi lavori.
Speravo che riuscisse a portare un po' della sua freschezza in un film e devo dire che mi posso ritenere soddisfatto.

Pif integra nel linguaggio cinematografico alcuni elementi tipici della sua carriera (la presa diretta, la sua voce fuori campo) e da buon palermitano ci racconta la storia del piccolo Arturo (per alcuni versi una sorta di alter ego di Pif stesso) ragazzino siciliano che vive la sua infanzia ed adolescenza a cavallo degli anni '80 e '90 in una terra in cui l'apparente normalità della vita di un giovane si trova ad entrare in contatto con la stagione delle stragi di matrice mafiosa.

Pif ci accompagna in questo racconto in cui un po' per casualità e un po' per una precoce vocazione giornalistica del protagonista, il piccolo Arturo si trova a conoscere le principali figure di stato italiane assassinate dalla mafia. Uno ad uno questi martiri laici cadono e Arturo sviluppa la coscienza di questo male profondo che affligge la sua terra. Tutto ciò non allontanandosi però mai dal tono apparentemente scanzonato e disinvolto di Pif, dietro cui però si cela sempre una sguardo amaro e disincantato.

Ne deriva una interessante commedia agrodolce, in cui la storia scorre via con apparente leggerezza ma il finale da una chiusura emotiva che raramente film "impegnati" sulla mafia riescono a dare. Forse il pregio di questo film è di riuscire a dare umanità ai protagonisti della stagione delle stragi, che spesso nei ricorrenti documentari diventano solo dei nomi, invece in questo film sembra quasi di essere in quei fotogrammi di telegiornale riproposti dalla regia, sembra quasi di essere in quella Palermo stanca e ferita, diventa tutto più umano ed immediato, meno storia sui libri e più cicatrice fresca.

camifilm  @  31/05/2020 12:17:29
   7½ / 10
Tecnicamente non si poteva pretendere di più. Se non hai alle spalle esperienza e soldi, è già tanto.
Pif riporta il suo stile de "il testimone" migliorandolo abbastanza per il cinema.

Racconta tutto quello che ha sempre detto.
La protesta delle sirene dei magistrati, bella scelta come è stata proposta nel film.

Molto carina l'idea di introdurre con il bambino il tema mafia. Partendo dal padre che stancamente guarda Costanzo,...

Io trovo pure belle le descrizioni sui boss. Sminuendoli, non sapendo usare il climatizzatore.

E poi trovo il finale molto sentito. Dove mostra una generazione che vuole tramandare il ricordo e sacrificio di uomini.
Questo finale va considerato in relazione a quando nel film racconta del dopo maxy processo subito dimenticato dalla gente.

Bravo Pif.
Capisco che a molti tecnicamente può risultare un film poco curato. Ma le prime produzioni è già tanto se riesci a portarle al cinema.

(le iene, di Tarantino. Sappiamo come finisce il film. Ma finisce perché erano finiti i soldi. Le prime produzioni sono spesso auto finanziate)

FaustoWinnfield  @  01/05/2020 18:02:08
   6½ / 10
Esordio alla regia per Pierfrancesco Diliberto, in arte Pif, il quale da buon siciliano decide di raccontare una tragica storia inerente alla sua terra e tutti i suoi risvolti tra gli anni '70 e gli anni '90. Una commediola didattica, insomma, che soprattutto nella prima parte funziona a dovere. Prima metà in cui la storia passa sotto il punto di vista (e il naso) di un bambino. Purtroppo nella seconda metà il bambino cresce, diventa Pif e il film perde colpi. In primis perché il buon Diliberto ha le stesse espressioni di Nicolas Cage ed in secondo luogo, più che altro, perché sembra disperdersi la freschezza della prima parte, con la storia che si fa più scontata e si chiude con un finale abbastanza frettoloso. Insomma un buona la prima che però avrebbe potuto essere migliore.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Gabe 182  @  14/04/2020 00:15:03
   7 / 10
Una piccola sorpresa, non pensavo potesse piacermi, ne avevo sentito parlare parecchio di questo film, ma ammetto di non apprezzare il regista Pierfrancesco Diliberto (soprannominato con quel odioso nomignolo di PIF), famosissimo conduttore per la sua presenza nel programma Le Iene. Questo è il principale motivo per il quale mi tenevo distante da questo film, non per altre motivazioni, perchè comunque il tema, d'appassionato di storia di mafia, mi interessava molto.
"La mafia uccide solo d'estate" di cui Pif è autore e regista è sicuramente qualcosa di nuovo ed originale ed è la mafia siciliana vista dagli occhi di un bambino figlio di un normale impiegato di banca.
SI sfrutta l'ironia in maniera da far ridere in un primo momento e sconsolare il momento immediatamente successivo quando pensi che queste cose sono pura imbarazzante realtà. Un'ambientazione e una interpretazione che rende bene l'idea dell'ambiente palermitano descritto, nonostante sia visto con gli occhi giocosi di un ragazzino con la voglia di crescere e di comprendere. "La mafia uccide solo d'estate": una "battuta", una frase, una bugia, la paura, istinto di protezione paterno, la codardia di non saper ammettere cosa si ha intorno, il tentativo di nascondere e rimandare la cruda realtà, il sogno che tutto vada bene.
Alcuni aspetti mettono in risalto l'originalità della pellicola, come ad esempio l'inserimento degli attori del film in filmati che sembrano d'epoca dove le immagini sono chiaramente quelle di allora che si uniscono a quelle (originali) del funerale di Carlo Alberto dalla Chiesa e delle varie vittime della mafia.
La prova degli attori convince, l'attrice romana Cristiana Capotondi convince più di Pif. Bravi tutti i bambini, soprattutto quando il bambino protagonista Arturo si traveste da Andreotti, spiazzante direi.
C'è un profondo senso di delicatezza che affascina e che traspare in questo film, dedicato chiaramente alla memoria di chi ha lottato contro la mafia.
E' distante da considerarsi un capoloavoro, me è sicuramente da vedere per la sua originalità e per la genialità di alcuni particolari che non possono passare inosservati.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR rain  @  04/07/2018 21:40:02
   7 / 10
"La Mafia Uccide Solo d'Estate" è una sorta di commedia agrodolce che sa raccontare in maniera leggera una piaga sociale che sembra impossibile da debellare, una pellicola che nonostante l'apparente "spensieratezza" riesce a colpire nel segno e arrivare al cuore pur mostrando una realtà edulcorata sotto molti aspetti.
Non si può mettere alla pari di altri film ben più impegnati sotto questo punto di vista, eppure il suo lavoro riesce comunque a farlo, seppur con uno stile alternativo che più facilmente coinvolge il grande pubblico.

Fratuck89  @  06/10/2017 15:32:33
   5½ / 10
Me l'aspettavo migliore, invece sembra una favola raccontata ad un bambino per farlo addormentare, tutto troppo superficiale, non fa divertire e non emoziona. Le recitazioni le ho trovate piuttosto scadenti. Sembra di guardare un documentario sulla mafia o un servizio del telegiornale.

VincVega  @  14/09/2017 11:46:03
   5½ / 10
Premetto che adoro il Pif televisivo de "Le Iene" e soprattutto de "Il Testimone", ma questo suo esordio dietro la macchina da presa non mi ha convinto pienamente. Apprezzo l'impegno nel dipingere la situazione tragica nella sua terra d'origine, con un piglio diverso e più leggero, vista attraverso gli occhi di un bambino, ma, a mio avviso, Pif non affonda i denti, tutto rimane parecchio in superficie e, per di più, non si ride quasi mai (personalmente mai). Una pellicola sopravvalutata, che non mi ha ne appassionato, ne convinto.

pernice89  @  25/11/2016 10:01:18
   7½ / 10
Ottimo prodotto ed ottimo esordio di Pif. Mi piace il suo stile e il suo modo di raccontare vicende serie con un'apparente spensieratezza, ma che poi "sbam" ti fa realmente capire il peso di quello che sta raccontando. Anche questo assolutamente consigliato.

cinematografo  @  04/11/2016 08:28:24
   7½ / 10
Esordio convincente di Pif. Bella la storia è i vari passaggi passaggi narrativi. Pif è una sicurezza, e lo ha dimostrato anche col suo secondo film.

benzo24  @  25/10/2016 11:48:32
   1 / 10
Una dei film più schifoso che mi sia mai capitato di veder. l'autore non conosce la storia, non conosce la politica e sopratutto non conosce la mafia. ma sopratutto non sa recitare, non sa dirigere e non sa scrivere

Nic90  @  30/07/2016 17:37:22
   6 / 10
Una "commedia" intelligente diretta e recitata da Pif che racconta in modo scherzoso e non la storia della mafia a cavallo degli anni 70-80.
Una guardata non nuoce.

gemellino86  @  26/06/2016 23:05:00
   7 / 10
Film sulla mafia molto particolare che va seguito. La carta vincente è sicuramente negli attori. Non la chiamerei proprio una commedia. Tutto sommato consigliato.

Wilding  @  05/06/2016 22:11:47
   8½ / 10
Bellissimo e molto originale. Le drammatiche vicende nella Palermo degli anni 80'-'90 raccontate da un punto di vista diverso, con molta semplicità e altrettanta attenzione. Da non perdere.

Invia una mail all'autore del commento diderot  @  24/01/2016 13:27:07
   9 / 10
Film molto interessante che con tanta semplicità racconta le grandi stragi di mafia degli anni 80/90. Pif si rivela un bravo regista oltre che un ottimo interprete. Bravo!

tritech  @  20/11/2015 14:08:19
   6½ / 10
Non amo gli argomenti seri trattati in modo frivolo, seppur efficace.
Resta comunque da apprezzare.

drobny85  @  11/10/2015 22:31:06
   6½ / 10
Pif esordisce sul grande schermo con una commedia drammatica in cui racconta, utilizzando lo stile documentaristico del suo programma tv e alternandolo con toni ironici e adolescenziali, uno spaccato di Palermo e dell'attività di Cosa nostra a cavallo tra gli anni ottanta e novanta.
A volte basta un pizzico di coraggio in più per mostrare al pubblico qualcosa che vada oltre i soliti canoni di produzione, un premio all'audacia.

Goldust  @  05/08/2015 16:11:05
   6 / 10
ATTENZIONE SPOILER PRESENTI

L'esordio sul grande schermo di Pif si può semplicisticamente suddividere in due filoni, in due film nel film accomunati dalla presenza ora silenziosa ora opprimente della Mafia: il primo, legato alla giovinezza del nostro, è più genuino e pieno d'inventiva, con la geniale infatuazione di Arturo per la figura di Andreotti ed il tenero racconto dell'innamoramento non corrisposto con la coetanea Flora. Il secondo è invece più greve e paracùlo, mette in fila le tragiche morti degli uomini di giustizia dello Stato fin troppo meccanicamente e fa nascere il legittimo dubbio che l'ingenuo Arturo sia più un portasfìga di livello mondiale ( Palermo è tutt'altro che un paesone, eppure lui ha un aggancio con tutte le vittime della Mafia cadute sul campo ) che un cantore delle coscienze civili della città. Ed infatti anche il finale in cui i nostri neo genitori passano in rassegna le lapidi dei sopracitati martiri disseminate per la città ha un sapore posticcio e sa tanto di un'operazione più d'effetto che di contenuto: l'esperienza televisiva de Il Testimone avrebbe dovuto suggerire al buon Pif di rivolgersi direttamente al pubblico per spiegare l'importanza di quei gesti eroici, invece di nascondersi dietro ad una poco credibile lezione di storia cittadina impartita al figlio piccolo, che dubito possa minimamente apprendere ciò che gli si spiega.
Un lavoro quindi con alti e bassi, lodevole nelle intenzioni e pasticciato nella realizzazione e nelle interpretazioni. Ah, ovviamente i mafiosi sono ritratti come degli idioti completi perchè l'importante è che facciano ridere.

Invia una mail all'autore del commento Suskis  @  20/07/2015 22:40:08
   7 / 10
E'un film discreto, soprattutto perchè d'esordio, pur nel suo essere troppo legato al modo televisivo di esprimersi del regista. Tante cose funzionano così così ma della Mafia si parla eccome, in un modo incisivo e sentito. La storia d'amore è una scusa appiccicata lì e gli attori pessimi sono più d'uno. Ma resta un film interessante e coraggioso, con la voglia (o la scusante?) di vedere l'orrore della Mafia con una purezza infantile.

marcogiannelli  @  22/06/2015 18:31:26
   7 / 10
Pif ci descrive la mafia dal punto di vista di un bambino siciliano nato nel periodo dell'ascesa dei corleonesi nel controllo prima dell'isola siciliana e poi dell'Italia.

Il tutto potrebbe sembrare macchiettistico, ma con una visione attenta e uno sguardo attento si può notare come il regista voglia solo criticare l'organizzazione criminale che ha rovinato il nostro bel Paese.

Gruppo COLLABORATORI Compagneros  @  29/05/2015 20:50:18
   7½ / 10
La vita ai tempi delle stragi di mafia. Bel film che intreccia una banale storiella con le vicende mafiose di Palermo. Un film sociale e politico, che ridicolizza i boss mafiosi che in altre pellicole (specie americane) sono, invece, esaltati. Bello il finale in cui viene esaltata la memoria, il ricordo di tanti martiri, perché solo l'educazione e la cultura possono essere una risposta decisiva all'inciviltà mafiosa.

Charlie Firpo  @  27/05/2015 09:27:34
   6½ / 10
Niente di eclatante, è un semplice filmetto con una storiella banale che ha come sfondo la cronistoria della mafia la quale viene rappresentata con sequenze video di repertorio prese dai servizi televisivi dei TG d'epoca.

Il tutto viene commentato nello stile della trasmissione IL TESTIMONE che è sempre dello stesso Piffed è più volte riproposta da Mtv, cioè con gli eventi accompagnati da una voce narrante che spiega gli accadimenti al quale assistiamo durante la visione.

Non mi pare che Piff sia tutto sto' granchè di regista !

Un film Sarcastico che si lascia vedere ma nulla di più.

markos  @  24/05/2015 14:00:36
   7 / 10
Buon film di Pif, che racconta lo schifo dell'Italia mafia-stato degli anni 70-80-90.
Lo schifo esiste ancora oggi.

Niko.g  @  24/05/2015 01:20:20
   4 / 10
Pif non è né Tarantino, né tantomeno Benigni, che si possono permettere di scherzare sulle tragedie dell'umanità.
Questo esordio non solo dimostra una regia del tutto immatura, ma anche una sfacciata pretesa di voler trattare un tema così delicato e importante con una faciloneria e una superficialità imbarazzanti.
Filmati di repertorio brutalmente mischiati con le sequenze del film (che non decolla mai), personaggi privi di spessore, recitazioni scadenti con battute fuori tempo e pause "alla Celentano". E tutto per associare la mafia a Giulio Andreotti, mentre Totò Riina non sa come funziona un climatizzatore. Simpaticissimo. Bravo Pif.

AMERICANFREE  @  23/05/2015 23:53:45
   6½ / 10
Condivido il commento che mi ha preceduta, buon film sopratutto per ricordare le tante persone che hanno lottato con coraggio contro la mafia.

corey  @  23/05/2015 23:11:41
   6½ / 10
Discreto esordio di Pif dietro la cinepresa, probabilmente meglio dietro la camera piuttosto che davanti, film che racconta uno dei peggiori periodi della storia d'Italia con leggerezza e ironia per quanto possibile. Mi è piaciuto molto il finale, prova degli attori e regia senza guizzi particolari.

sim2704  @  11/04/2015 13:46:19
   9 / 10
Una pezzo di storia nera italiana raccontata in un modo che fa riflettere, emozionare ma anche sorridere

maitton  @  09/03/2015 13:36:50
   6½ / 10
buon debutto per pif, capace di regalare un film interessante ed ironico.
qualche battuta a vuoto c'e', ma nulla di imperdonabile.
carino il finale.

Lagavulin70  @  16/02/2015 22:30:19
   8 / 10
Mi aspettavo un film intelligente e piacevole e così è stato. PIF dimostra di saper raccontare (beh le sue interviste su MTV sono state una gran palestra) e così dirige e monta un
film dove "chi non sa" trova spunti per capire e "chi sa" ritrova ogni
passaggio nella giusta collocazione. Il film poi è una commedia, a tratti divertente, dove l'ironia è ben dosata ma colpisce sempre nel segno. Bravi anche gli interpreti, bambini compresi. Uno dei miglior film sulla mafia...
Complimenti!!!!

Invia una mail all'autore del commento Andre82  @  15/02/2015 18:15:20
   6 / 10
Film che tratta una tematica importante in modo semplice, ma che a mio avviso è carente dal lato della sceneggiatura e della recitazione. Non l'ho apprezzato come invece molti scrivono.

ZanoDenis  @  13/02/2015 17:02:41
   7½ / 10
A me é piaciuto molto, genuino, semplice, con un messaggio poco didascalico, decisamente diretto. Di facile comprensione e un po per tutte le etá, racconta la storia di un bambino palermitano, poi cresciuto, la cui vita, soprattutto quella sentimentale, verrá condizionata dalla mafia. Vuole far ripercorrere i tragici fatti avvenuti da fine anni 70 ai primi anni 90, lo fa con molta leggerezza e un pizzico d'ironia, senza scendere troppo sul drammatico, questo rende il film molto leggero e scorrevole.
Alla fine vuole essere sia una denuncia verso la mafia stessa, ma credo soprattutto un tributo verso quegli uomini che hanno cercato di combatterla, di dare il buon esempio, di fare qualcosa di concreto per risolvere questo problema, anche a costo della vita.
Buonissimo prodotto

Gruppo COLLABORATORI SENIOR foxycleo  @  09/02/2015 16:29:15
   7 / 10
Esordio alla regia per Pif più che discreto. Una sorta di racconto di formazione di un bambino nella contemporanea Palermo dove la stessa terra è intrisa di mafia.
Un film che con i toni della commedia e con tratti documentaristici racconta un pezzo ignobilmente fondamentale della nostra Italia.

TheSorrow  @  04/02/2015 15:10:57
   6 / 10
Tralascio il personaggio "pif", sul quale non voglio dilungarmi.mi limito a dire che generalmente lo apprezzo.
ma "la mafia uccide solo d'estate" è un film innocente, troppo poco incisivo, complessivamente di utilità più scolastica che altro. certo tratta un tema importante, attraverso gli occhi di un bambino e via dicendo, ma se tale aspetto può esser visto da molti come virtù,a mio modo di vedere ciò costituisce anche un limite: da pif mi aspettavo qualcosa di più di una "simpatica lezioncina di storia" e forse sono un tantinello navigato perchè un film come questo possa suscitare in me grandi riflessioni.
Insomma l'intento è si buono, ma a mio avviso pif manca il bersaglio.

Project Pat  @  02/02/2015 23:53:53
   7½ / 10
Dico subito che da Pif un film così non me lo sarei mai aspettato. Alla fine lo si può solo amare, l'ora e mezza scorre teneramente e le riflessioni sono tante. Troppo semplice (critica che arriva puntuale come un orologio svizzero) suscitare tali emozioni su un tema così facile si dirà, ma di fronte ad un risultato così innovativo, a mio parere non si dovrebbe aver da discutere.

chem84  @  20/01/2015 19:16:13
   7½ / 10
Ebbravo Pif che, con il suo stile all'inizio non proprio convincente, tira fuori un film tutt'altro che disprezzabile.
Bella l'idea di raccontare, seppur brevemente, la pulizia mafiosa effettuata in quegli anni, attraverso le vicende del bambino/ragazzo innamorato.
Ottima scoperta.

william sczrbia  @  05/01/2015 19:13:14
   7½ / 10
Danny85  @  15/12/2014 12:51:23
   6 / 10
Migliore commedia agli oscar europei?
Ammazza, deve essere davvero un bellissimo film visto che ha sbaragliato una vastissima concorrenza!
Oppure tale Pif, colui che ci sta scassando le balle con la linea veloce internet Tim, è solo un super raccomandato?
Beh, il papà di Pierfrancesco Diliberto (in arte Pif) era un regista ammanicato in politica. La fidanzata di Pif è la paggetta di Santoro, quella ragazzina inconsistente che presenta Anno uno o Anno zero, o come diavolo si chiama adesso.
Beh direi che Pif in fatto di raccomandazioni nella nostra italietta sta in una botte di ferro!
Ma ormai il cinema è questo: basta avere una misera linea di sangue con qualche regista, attore, produttore del passato e voilà... le porte si aprono tutte come per magia!!

Mi ha stupito però che l'italietta riesca a farsi valere anche in Europa. Cosa è successo, che giri ci sono stati, per far si che il film di Pif vincesse come miglior commedia europea? Davvero non c'era un film commedia degno di tale nome??
Forse, nonostante sia un simpaticissimo megaraccomandato, ha fatto un film bellissimo. Ma bellissimo. Ma proprio bello bello!!

Ok, per rispondere alla mia domanda, mi decido a guardare questa prima fatica di Pif, che, ricordiamocelo sempre, mai e poi mai sarebbe stata partorita se il padre di Pif fosse stato un fruttivendolo... Ma si sa, siamo in italia...


Veniamo al film:
Tutto sommato è carino, la storia è simpatica, c'è un pò di ironia e qualche momento arguto.
La recitazione però è davvero scarsa e solo questo dettaglio avrebbe dovuto far riflettere la "giuria" degli Oscar europei (ma forse in giuria c'erano anche Razzi e Scillipoti..).
La regia non ha guizzi particolari ed è tipicamente italiana, quindi nulla di eccezionale.
In generale il livello del film è leggermente superiore alle commedie italiane medie, ma nettamente inferiore agli highlights nostrani. E' un pò una via di mezzo, appunto un film sufficiente.
Il difetto maggiore, secondo me, è che questo film tende a essere troppo semplicistico, quasi come se fosse un'estensione di una puntata del Testimone (programma condotto da Pif).
La sensazione che mi ha dato è che di cinema c'è poco. C'è intrattenimento, c'è simpatia, ma il cinema, quello vero, mi è sembrato non pervenuto.
Lo dico in riferimento al premio vinto, altirmenti non avrei cercato del "cinema" in una commedia italiana, non sono mica pazzo.


Comunque, viste le portentose raccomandazioni, attendiamo la vittoria di questo film come miglior film straniero agli Oscar!!!
E se accade, beh, a questo punto voterò Pif quando si candiderà alle politiche nazionali!

Pif for President!!



UItima cosa: se volete fare i registi o gli attori non perdete tempo a chiedervi se avete o no talento.
Dovete farvi una sola domanda, ovvero: ho le giuste raccomandazioni per essere preso in considerazione dall'industria cinematografica italiana?
Beh, dipende, se lo zio del fratello del cugino della tua bisnonna era Luigi Comencini, allora si! Sei un raccomandato!! Ce la puoi fare!!

rox special  @  30/11/2014 02:30:24
   8½ / 10
Eccellente affresco di Pif sulla mafia, sulla sua terra e sulla sua vita. Il tutto girato con ironia, tipica delle puntate de Il testimone.
Efficace l'idea di far vedere la mafia con gli occhi di un bambino e poi scontrarla con immagini reali di vecchi spezzoni di telegiornale .

Ci sono solo due modi di raccontare le terribili e indimenticabili stragi siciliane di quegli anni: in tono documentaristico oppure romanzandole. Pif è riuscito a trovare la via di mezzo, esorcizzando il tutto e facendo sorridere e commuovere senza banalità o facile retorica.

Nikolai  @  23/11/2014 11:22:20
   7 / 10
Sorpreso positivamente dalla prima di Pif al cinema.

La parte dei bambini da 8 pieno, bravi gli attori e la storia scorre bene e con note di umorismo non eccessive e gradevoli.
Seconda parte troppo sbrigativa, poteva essere gestita meglio.

Tutto sommato un buon film, promosso.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR elio91  @  12/11/2014 16:34:49
   7 / 10
Contro ogni aspettativa, "La mafia uccide solo d'estate" è sì leggero ma racconta la mafia dal di dentro, con un umorismo che a tratti non disdegna momenti più neri (non tantissimi, per la verità).
Esordio di Pif promosso, anche se poco organico: il film è frammentario, troppo, la trama non è originalissima, e la parte finale è staccata traumaticamente dal resto del film.

3 risposte al commento
Ultima risposta 12/11/2014 22.40.21
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krypton  @  01/10/2014 23:43:47
   6 / 10
"La mafia uccide solo d'estate" sarebbe un eccellente strumento pedagogico per introdurre ai più giovani i crimini efferati della mafia palermitana. Da spettatore "post-liceale" (sic!) mi aspettavo un prodotto più maturo, soprattutto in termini di sceneggiatura.

Sotto il profilo della recitazione, siamo su livelli mediocri. Pif è decisamente migliore dietro la telecamera che in qualità di attore. Apprezzo comunque gli intenti del neo-regista che è riuscito a trovare un giusto mix tra satira ed (in-)formazione.

Matteoxr6  @  19/09/2014 00:51:10
   6 / 10
Dai, tutto sommato se l'è cavata. Certo, sceneggiatura con una trama da scuole medie, recitazione non ottimale (ma pensavo peggio), regia piatta. un film quasi amatoriale, ma ha comunque degli elementi positivi nel suo insieme. Il titolo è il vero senso del film; ecco, più che un film, un messaggio.
il cinema però, caro Pif, è un'altra cosa, ma hai fatto bene a provarci, dato il nobile intento.

enriqo  @  17/09/2014 12:51:22
   6½ / 10
Vari elementi positivi, come la sottile ironia su Andreotti, e l'omaggio a chi ha pagato con la vita la lotta alla mafia. Tuttavia ci sono, come e' tipico dei film italiani di oggi, dei punti deboli nella sceneggiatura. Prima fra tutti l'evoluzione della storia d'amore fra i protagonisti, abbastanza piatta e poco emozionante, e che si risolve in un inverosimile "finale rosa". Alcune delle scene comiche sono a livello da commedia trash per la loro banalità (tipo il dialogo fra Arturo e Flora, costruito a proposito delle intenzioni di lei di "farlo per la prima volta": che tristezza...). Recitazione dei bambini abbastanza debole. Insomma, un film tutt'altro che inguardabile, ma che purtroppo ha delle debolezze congenite nel cinema italico dei nostri giorni.

topsecret  @  01/08/2014 18:59:15
   7 / 10
Trattare l'argomento mafia con una certa decisione, contestualizzandolo in una storia dai toni leggeri e classici non è cosa facile, specialmente se si vuole evitare la sensazione di retorica che viene facile in certi contesti.
Pif sembra riuscirci bene, alla sua prima regia, imbastendo una storia d'amore di lungo corso con i suoi alti e i suoi bassi, riuscendo a far sorridere e riflettere allo stesso tempo, grazie ad una linearità e una discreta prova condita con dialoghi ben dosati e ironia quasi tragica.
Film ben calibrato tra simpatici siparietti e quella triste realtà di una città ancora martoriata.

Woodman  @  30/07/2014 23:54:31
   5½ / 10
Edificante concentrato di luoghi comuni trattati con insolita delicatezza per un filmetto italiano.
Sorprende fino a un certo punto, l'unica trovata davvero interessante è quella del fanatismo di Andreotti, davvero brillante e intelligente, che riesce a cogliere molteplici sfaccettature dell'infante.
Al di là di una regia convenzionalissima, una sceneggiatura media che segue il risaputo canovaccio dello "sfondo storico" cui è sovrapposto il bildungsroman digerito nella panza e non nella testa e un cast diseguale, tutti elementi salvabili, il finale risulta imperdonabile. Agghiacciante.

Alla fine non ho capito se Pif ha espresso l'intento di continuare a fare "Cinema"..
Resta il fatto che è il tipicissimo raccomandato piombato sul piccolo schermo con il consueto, necessario c.ulo. E che ora tenta di muoversi un po' dappertutto rompendo ben bene i zebedei a destra e a manca, sì, pare scuotersi come un pesce nella rete. Un personaggio di un piattume sconcertante.

Sullo stesso tema -e in Italia- è stata prodotta roba di tutt'altra levatura.

Troppe voci entusiaste per così poco. La semplicità non è necessariamente una poetica.
Non ci sbilanciamo.

Sestri Potente  @  29/07/2014 21:49:46
   8½ / 10
Da riscoprire e da proporre nelle scuole.
Bravo Pif, che con il tipico stile dei suoi programmi tv mette la firma su un film-documentario su una brutta pagina della storia italiana.
Ha dato risalto anche a persone meno note di Falcone e Borsellino, ma altrettanto preziose nella lotta alla mafia...
Consigliato vivamente.

forzalube  @  28/07/2014 04:18:12
   7½ / 10
Niente di miracoloso, ma sicuramente divertente e commovente e magari anche più efficace di opere che hanno trattato lo stesso argomento in forma più seriosa.

ilcannibale  @  25/07/2014 22:33:17
   9 / 10
sono senza parole

suzuki71  @  23/07/2014 23:32:32
   7½ / 10
Difficile aggiungere qualcosa, se ne è parlato molto ed a ragione. Intelligente, fresco come un'opera prima, da non sottovalutare la difficoltà di dirigere attori bambini per più di mezzo film. Qualche pecca di sceneggiatura, ma ci mancherebbe pure. Bravo Pif! le scene finali sono commoventi.

BlueBlaster  @  30/06/2014 14:02:40
   6½ / 10
Interessante e simpatico modo di raccontare la Mafia e rendere omaggio ai caduti di un periodo nero per Palermo.
Una cronistoria intervallata dalla biografia di un bambino (che poi sarà Pif) che negli anni scoprirà a proprie spese l'ipocrisia politica e l'omertà sociale...
Non ho fatto grosse risate ma devo ammettere che ha i suoi momenti divertenti, mentre il finale l'ho trovato quasi emozionante e certamente con messaggi importanti!
Non siamo di fronte ad una sceneggiatura chissà quanto convincente, e la stessa cosa vale per la regia e le interpretazioni...
Tuttavia è un film piacevole da vedere oltre che istruttivo che si fa onore rispetto al mare di pattume italiano.

Oskarsson88  @  26/06/2014 21:21:46
   7 / 10
Favola carina e piacevole sulla mafia, anche se non affonda troppo il colpo nello spettatore, ma galleggia soavemente in superficie. Buono l'esordio registico/attoriale di Pif, mi ha convinto molto meno invece la protagonista femminile, dalla scarsa recitazione. Nel complesso un 7+ onesto.

sagara89  @  14/06/2014 18:45:20
   9 / 10
un film che tutti dovrebbero vedere..bellissimo

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento LukeMC67  @  11/06/2014 00:03:47
   9 / 10
Mi ha semplicemente entusiasmato. Una delle sceneggiature più originali, intelligenti e spassose che abbia mai visto, diretto in maniera impeccabile con un lavoro tecnico soprattutto sulla fotografia da non essere secondo a prodotti da ben altro budget: come parlare di cose serissime e tragiche (la stagione delle stragi mafiose) facendo cinema "impegnato" usando però il registro comico senza contemporaneamente mai offendere nessuno, anzi, con una delicatezza e una sensibilità rare.
Pif firma un exploit davvero "col botto" scrivendo (e mettendo in scena efficacissimamente) una storia "à la" Train de vie che non annoia mai, diverte senza riserve (la prima parte è semplicemente irresistibile, la seconda perde un po' il ritmo veramente forsennato della precedente) ma nel contempo fa riflettere ad ogni sequenza.
Innumerevoli le "genialate" di cui è costellato: dal funambolesco incipit che mixa rappresentazione "naturale" della realtà a cartone animato, alla autentica venerazione del piccolo protagonista per Giulio Andreotti, dai siparietti dei bambini alla festa di Carnevale all'immaginaria intervista col Generale Dalla Chiesa fino alla finta partecipazione dei protagonisti adulti nelle immagini di repertorio, terminando con la bellissima idea finale del pellegrinaggio dei protagonisti ormai genitori insieme al loro figlio sui luoghi che commemorano i caduti della "guerra di mafia", prima della "pax" derivante dalle trattative Stato-mafia.
Nulla è sbagliato in questo film: dalla accuratissima ricostruzione scenografica alla direzione degli attori, dalla fotografia al montaggio, dalla colonna sonora che riesce nel miracolo di saper contrappuntare la drammaticità degli avvenimenti senza ridicolizzarli mai per seguire l'incedere comico del plot, alle elaborazioni digitali davvero stupefacenti che fanno sembrare reale la partecipazione dei personaggi nelle immagini di repertorio.
Se proprio dobbiamo trovargli un difetto, esso sta nella discontinuità di vis comica tra la prima e la seconda parte. Difetto peraltro ben "mascherato" dallo straordinario clima di leggerezza che avvolge l'intera pellicola.
Un esempio che sarà difficile emulare senza cadere in un inevitabile déjà vu, una vera sfida per Pif che adesso attendiamo alla sua prossima prova: vedremo se sarà in grado di reggere (o addirittura di superare) il livello altissimo di questo film; lo speriamo proprio. Sinceramente.

7219415  @  31/05/2014 23:55:00
   8 / 10
Ottimo davvero!!! mezzo voto in più perchè è l'esordio

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73  @  29/05/2014 13:45:07
   7½ / 10
Pif (al secolo Piefrancesco Diliberto) non fallisce l'appuntamento con il grande schermo. La storia del piccolo Arturo, fin da piccino stregato dall'altezzosa Flora, si dispiega in parallelo con i vergognosi delitti orditi da Cosa Nostra a partire dagli anni '70.
L'approccio con voce narrante è simile all'incisivo giornalismo d'inchiesta di cui l'ex Iena è primo (e unico) attore nel fortunato "Il testimone", con la finzione in questo caso ad affiancare il doloroso argomento con originalità e ad alleggerire i sanguinosi fatti che hanno segnato profondamente la Sicilia e non solo.
E' una sorta di percorso di formazione affrontato dal protagonista insieme al territorio in cui abita, una presa di coscienza tanto violenta quanto necessaria, filtrata attraverso uno sguardo fanciullesco immune al livore e all' esigenza di urlare il proprio sdegno. L'accettazione della verità è uno dei momenti più significativi, il risveglio è di quelli shockanti, il protagonista, e quella parte di Sicilia ancora convinta (o indotta a farlo) che la mafia sia solo una panzana e le "ammazzatine" siano solo storie d'amore e corna, ora conoscono la verità, e possono decidere da che parte schierarsi.
Satirico senza essere oltraggioso, più volte commovente nel ricordo di alcuni tra gli oppositori più iconici della criminalità organizzata, Pif dimostra come ingenuità ed ignoranza siano i nemici più accaniti della libertà. E' lo stesso sistema a spingere affinchè questa forma mentis alimentata da decenni di subdoli inganni permetta un'infiltrazione intoccabile; Arturo stesso viene affascinato dal male, da quel Giulio Andreotti indicato con eleganza sorniona come il collegamento principe tra stato e mafia, un vero incubo infantile in scala ridotta, poi estendibile alla gente comune, indottrinata ad agire e pensare da un potere corrotto e all'occorrenza spietato.
Targhe a ricordo di uomini divenuti eroi per aver immolato in nome della giustizia la loro vita chiudono il film. Anche in questo caso si apprezza la militanza non armata di Pif, esemplare nell'informare, quindi nell'esortare a difendere i propri figli ma soprattutto a prepararli ad evitare quel male che purtroppo ci attornia.

camifilm  @  28/05/2014 22:08:45
   7½ / 10
Racconto di come si sia passati dalla farsa alla vera considerazione dell'esistenza di una criminalità organizzata e ai piani alti.

L'amore di due ragazzini, ignari prima e consapevoli poi nella crescita di tale entità prima fantasma e poi sempre più presente nelle vite di tutti.

Grande PIF che gira scene con macchinette da 300€, mescolandole in modo sapiente con filmati delle "teche RAI". Non ci vuole molto, se non l'estro, per fare un buon film.

Se lo vedete in DVD consiglio di vedere anche il FILM con il commento del regista e dello staf.

Invia una mail all'autore del commento albatros70  @  17/05/2014 11:39:27
   7 / 10
La storia di un amore tra due bambini che cresce e si rinforza fino al loro divenire uomini, tra alti e bassi e mille difficoltà, nella sicilia macchiata dal sangue delle stragi di mafia. Delicato, ben fatto e molto toccante. Bravo Pif.

davmus  @  13/05/2014 09:54:07
   6 / 10
Pif mi piace molto, e forse avevo troppe aspettative su questo film che un pò mi ha deluso.

Invia una mail all'autore del commento marco986  @  01/05/2014 20:12:38
   7½ / 10
Bel film complimenti a Pif



Non era facile coniugare ironia e denuncia della mafia.Buon lavoro



Simpatica la trovata del bambino ossessionato dalla figura di Andreotti

barone_rosso  @  13/04/2014 22:00:58
   6 / 10
Buon tentativo, poco poco incisivo pero'... La Capotondi è veramente da dimenticare e anche Pif direi che come attore non ce la fa proprio... Un po' meglio il ragazzino.

antoeboli  @  12/04/2014 23:29:14
   8 / 10
Alla sua prima esperienza con un prodotto da cinema , il buon Pif , tira fuori un qualcosa di estremamente buono , fruibile da tutti, che non annoia , e che non si accorpa ai vari film su uno dei momenti più bui della storia siciliana e italiana.
Tecnicamente si dimostra bravo , soprattutto nelle fasi di montaggio delle varie scene , o per come riesce a indirizzare su un buonissimo livello di recitazione i giovanissimi attori presenti .
E' un film che non solo racconta un'attualità che tutti conoscono , ma lo fa raccontando la sua storia , di come lui ha vissuto quei periodo , rimarcando il tutto con una sottile ma pungente ironia che ritroviamo nelle scene chiave .
Se proprio li si deve trovare un difetto è che finisce dove tu non te lo aspetti , o di come qualche personaggio non viene ben inquadrato nella sceneggiatura .
Peccato solo sia uscito in pochi circuiti per dar spazio come sappiamo tutti a film italiani , commediette commerciali trite e ritrite.

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lapensocosì  @  08/04/2014 03:25:56
   9 / 10
Rabbia, tanta rabbia!
da vedere!

Curiosity  @  01/04/2014 08:51:50
   9 / 10
Un capolavoro.

Lory_noir  @  28/03/2014 21:36:35
   7½ / 10
Uno sguardo ironico, ingenuo e "popolare" sulla mafia. Da palermitano non posso non essere toccato nel profondo da questo film che, Capotondi a parte, ho apprezzato molto.

TheLegend  @  25/03/2014 21:47:13
   6 / 10
Il 6 lo merita per il tema trattato ma il film è davvero poco incisivo.

dagon  @  21/03/2014 22:43:47
   7½ / 10
Mi fa piacere finalmente poter dare un bel voto ad un film italiano di oggi. Con tono leggero Pif ripercorre alcune tappe fondamentali della storia Palermitana recente, facendo ricordare e (si spera) risvegliando coscienze ormai sopite. Intelligente ed acuto, senza troppi fronzoli stilistici, riesce ad andare dritto al punto.

piripippi  @  21/03/2014 00:57:43
   9 / 10
un film splendido che mi fa felice di averlo visto. splendido racconto di un momento triste della nostra storia.fatto benissimo

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento Aliena  @  27/02/2014 12:53:36
   7½ / 10
Senza la mafia questo film non esisterebbe.

Questo è sostanzialmente quello che il regista fa ammette tramite lo spermatozoo Arturo
(qualcuno potrebbe per favore dire a Pif che senza l'ovulo lo spermatozoo non è l'individuo che sarà?)

è un'affermazione che mi ha un po' angosciato e fatto riflettere e che in effetti è ben rappresentata da tutto il film
dove la dicotomia ingenuità infantile e cruda realtà criminale funziona e si lascia guardare,
non urlo al capolavoro ma è stata una piacevole visione




ma al posto della capotondi non si poteva prendere un'attrice siciliana con un vero accento?
oppure non darle quell'accento anche perché s'è fatta una vita in svizzera quel personaggio, l'accento potrebbe anche averlo perso o no?




Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER

look  @  21/02/2014 01:27:43
   7 / 10
Giunto oramai alla fama grazie al bellissimo format "Il testimone" e con un curriculum che segnala, fra le altre, una collaborazione nelle vesti di aiuto regista con Giordana nel film "I cento passi", Diliberto, in arte Pif, bel ragazzo di 40 anni con passato da Iena, si cimenta nella sua prima esperienza da regista regalando alla corposa schiera di fan e non solo, un interessante film che nonostante il tocco delicato e genuino, sa graffiare proponendo un linguaggio satirico e alquanto scabroso nelle varie sequenze che ritraggono le brutali gesta di cosa nostra nei suoi anni d'oro dal 70 al 90. Anni che fanno da contesto alle vicissitudini di Arturo, sorta di alter ego del regista, e dei suoi vani tentativi di conquistare Flora (una Capotondi dall'accento poco credibile), attraverso le varie tappe della lotta cosa nostra. Sparatorie, attentati, processi, esplosioni, episodi che comprometteranno non solo la vita di Arturo, ma anche quella di una intera città costretta per molti anni a chiudere gli occhi e far crescere una piaga che ancora oggi spaventa, non solo la Sicilia, ma anche l'intera Europa. Un grande insegnamento sull'importanza del ricordo di chi ha lottato e vissuto sulla propria pelle quegli anni. Con una regia più o meno improntata sullo stile documentaristico del già citato programma del regista palermitano, il film riesce ad offrire un forte e conciso resoconto che apre la mente a realtà a noi più vicine di quanto immaginiamo senza scadere in patetismi didascalici o retorica gratuita. Attori niente male. Notevole l'utilizzo della violenza. Indugia forse un po' troppo nella parte dell'infanzia, senza dare il giusto spazio alla parte adolescenziale. Nel complesso un film lodevole, di certo un gradino sopra rispetto al panorama cinematografico italiano che lo circonda. Bravo Pif, anche se ti preferisco in tv.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento emans  @  17/02/2014 12:42:08
   6½ / 10
Originale modo di raccontare una parte di storia tragica della mia Sicilia.
Le avventure sentimentali del piccolo protagonista si intrecciano alle stragi di mafia degli anni 80' e 90'. Il tutto raccontato in maniera leggera, senza inutili pietismi.
C'è da dire che non tutte le battutesono riuscite e che nel complesso la recitazione appare piuttosto scarsa.
Per riflettere con il sorriso.

Urasawa  @  05/02/2014 02:39:14
   7 / 10
Ho mixed feelings per questo film. Per certi versi la storia d'amore che si svolge lungo tutto il film è ridicola e talvolta nemmeno così divertente. Da un altro punto di vista però le vicende sono raccontate in modo molto coinvolgente, e si evidenzia con efficacia come queste irrompessero regolarmente nella quotidianità dell'Italia anni '80. Il film vale la pena di essere visto, ma più per la straordinarietà della storia vera dell'Italia in quel periodo buio che per una realizzazione che a mio avviso non è particolarmente riuscita.

sahles  @  26/01/2014 14:49:58
   6½ / 10
Non male, idea interessante, non un capolavoro come sembra da alcuni commenti.

ValeGo  @  22/01/2014 14:42:57
   7½ / 10
Pagine tristissime (e spesso dimenticate) della storia italiana raccontate in modo insolito attraverso gli occhi di un bambino che cresce e mentre diventa grande resta immutato solo il suo amore per Flora, tutto il resto cambia, perfino i suoi miti, in un amaro ma inevitabile "aprire gli occhi"...

andreuzzo  @  21/01/2014 01:54:41
   6½ / 10
Non me lo aspettavo non me lo aspettavo assolutamente.
Devo essere sincero Pif o come si chiama non l'ho mai stimato, l'ho sempre ritenuto un idiota "infiltrato" in TV.
Ma evidentemente mi sbagliavo, non me lo apsettavo dal cinema italiano e sopratutto non me lo aspettavo da Pif.

Dolce amara la descrizione del regista su un periodo che ha definitivamente devastato la nazione italiana per sempre.
Bello, equilibrato, ben recitato.
Davvero una piacevole sorpresa

Invia una mail all'autore del commento RubensB  @  20/01/2014 12:59:03
   7 / 10
Esci dal cinema con la consapevolezza delle emozioni che hai provato, non è cinema d'autore, tira a campare con furbi espedienti, ma quando si riesce a raccontare questa pagina triste della storia italiana(per me mai voltata) al grande pubblico, che troppo spesso tende a dimenticare, è un successo a prescindere.

pak7  @  20/01/2014 09:01:04
   8 / 10
L'errore più grande è pensare che da un personaggio televisivo e in particolar modo da una " iena" come Pif, non possa nascere qualcosa di buono. In realtà Pif ( all' anagrafe Pierfrancesco Diliberto) era già stato aiuto regista di Marco Tullio Giordana ne " I Cento Passi", quindi qualcosa di importante ma anche di molto ambizioso lo aveva già fatto.
" La mafia uccide solo d'estate" è una pellicola ambiziosa, non punta il dito ovviamente contro nessuno, ma è uno splendido modo per raccontare la mafia vista dagli occhi di un bambino di vent'anni fa. E anche uno splendido modo per andare a Palermo anche solo per mangiare gli iris con ricotta e cioccolato.
Il modo in cui Pif racconta la storia è molto semplice, genuino, diverte e fa riflettere ma anche commuovere.

antani  @  19/01/2014 10:47:11
   8 / 10
eccezionale, con la sua ironia pif fa riflettere sulla recente storia italiana.

polbot  @  18/01/2014 10:00:12
   7½ / 10
Non esente da imperfezioni.. ma genuino e sincero nel desiderio di "far ricordare" un periodo assurdo, che non si è mai del tutto spento e che ha lasciato ancora una malattia culturale, sempre più in tutta la penisola.
Geniale nel scegliere una modalità tanto leggera, quanto dura. Da far vedere nelle scuole! PS è ora di aggiornare i programmi di storia , non si può arrivare sempre e solo fino alla seconda guerra mondiale.

2 risposte al commento
Ultima risposta 21/01/2014 01.56.01
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kako  @  07/01/2014 10:57:52
   7 / 10
un bel film che tratta un argomento importante in maniera leggera e scanzonata, attraverso gli occhi di un bambino che poi si fa ragazzo. Ogni tanto sembra un po' voler strafare, ma il risultato non è inficiato, siamo comunque di fronte a un bel prodotto, riuscito e convincente. Buona anche la regia.

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