la fabbrica delle mogli regia di Bryan Forbes USA 1975
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la fabbrica delle mogli (1975)

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locandina del film LA FABBRICA DELLE MOGLI

Titolo Originale: THE STEPFORD WIVES

RegiaBryan Forbes

InterpretiPaula Prentiss, Katharine Ross, Nanette Newman, Peter Masterson, Tina Louise, Carol Eve Rossen, William Prince

Durata: h 1.55
NazionalitàUSA 1975
Generefantasy
Al cinema nel Luglio 1975

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Trama del film La fabbrica delle mogli

Tratto da un romanzo (1972) di Ira Levin e sceneggiato da William Goldman: trasferitasi con marito e figli in un idilliaco villaggio vicino a New York, Joanna scopre pian piano che tutte le donne sono state trasformate in robot domestici, ma è troppo tardi: anche lei subisce la stessa sorte.

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Voto Visitatori:   7,50 / 10 (9 voti)7,50Grafico
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Voti e commenti su La fabbrica delle mogli, 9 opinioni inserite

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  Pagina di 1  

stratoZ  @  18/11/2025 17:26:39
   7½ / 10
ATTENZIONE POSSIBILI SPOILER

Buonissimo film che mischia intelligentemente una componente da thriller paranoico con una forte critica sociale, "The Stepford Wives" contiene tanti argomenti da film di denuncia, tramite la storia di questa famigliola, col marito che decide di trasferire tutta la famiglia da New York al villaggio di Stepford, un po' il classico sobborgo per gente ricca con la puzza sotto il naso, nel quale la moglie, giovane donna con la passione per la fotografia, che vuole intraprendere una carriera nel settore, fa fatica ad ambientarsi.

Tanti sono gli elementi che espongono chiaramente la critica sociale in questione, è per ovvie ragioni un film femminista, che fa riflettere sulla figura della donna nell'ambito della relazione e della convivenza, il suo ruolo nella famiglia, relegato e degradato, già a partire dalla scelta del marito, che pone la domanda alla moglie una volta che ha già scelto, fino alla società di uomini presente nel posto, la svolta thriller avviene una volta arrivati in questa apparentemente paradisiaca Stepford, nella quale la protagonista nota un comportamento insolito da parte delle mogli, le quali sono estremamente dedite ai lavori di casa, mai in conflitto coi mariti ed hanno tutte atteggiamenti simili, arrivando a rinunciare alle proprie passioni per favorire le scelte del marito - come si vede nella donna che fa togliere il campo da tennis tanto voluto da lei per far mettere la piscina che voleva il marito - un atteggiamento che col passare del minutaggio diventa sempre più inquietante, nel quale la protagonista e la nuova vicina, continuano ad indagare, essendo sempre più insospettite da questi comportamenti ambigui, è un film che riesce a gestire bene la tensione e col passare del minutaggio aumenta la viscerale paranoia dovuta a tanti piccoli elementi di sospetto, dai disegni fatti alla donna, alla richiesta di pronuciare diverse parole del dizionario, sfociando in una seconda parte nella quale la protagonista vede costantemente stringere il cerchio attorno a sé, con la paura di essere destinata a fare la fine delle altre donne, quello che viene considerato il colpo di scena finale, in realtà spoilerato dal titolo italiano, diventa una chiara metafora femminista dell'influenza patriarcale che sottopone le donne ad un forzato conformismo, gli elementi come la minuziosa cura stessa del loro aspetto, in fondo derivano da questa pressione subita, la perdita di ambizioni e passioni a favore del lavoro domestico e della docilità nei confronti del marito, sono espressione di un antico retaggio culturale di cui ancora la società si porta le reminiscenze - quando va bene, quando va male invece è più presente che mai - , devo dire, che specialmente sotto questo punto di vista mi ha soddisfatto parecchio, con l'amaro finale che è la ciliegina sulla torta di un film cattivo, paranoico e schietto.

gianni1969  @  19/09/2025 03:36:54
   10 / 10
Capolavoro del genere,attualissimo dopo mezzo secolo

camifilm  @  14/08/2020 16:22:14
   4½ / 10
Bello il messaggio e argomento.

Privo di suspance. Già il titolo in italiano ha chiarito tema e trama. Quindi ci si aspetta un misto di colpi di scena, niente.
Recitazione noiosa, accademica, riprese da dilettante. Manca pepe da inizio alla fine.
Si certo il finale è scoppiettante rispetto al resto del film. Ma è fastidioso nella musica, la peggiore mai sentita in un film. Un film di fantascienza? Senza un elemento tecnologico nemmeno inventato (stile star trek) non funziona e dura troppo.

Ora. Io ho visto questo film dopo "la donna perfetta" che rimane un remake/omaggio più commedia/fantascienza e dove i colpi di scena fanno si che lo spettatore sino l'ultimo non ha finale pilotato. Attori più divertenti, recitazione moderna.

Conclusione: film noioso, telecomandato, qualche parolaccia vietata che ai tempi forse dava verve,... molto meglio il film "la donna perfetta"

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER

Gruppo COLLABORATORI Compagneros  @  14/05/2020 00:21:56
   7 / 10
Una piccola cittadina borghese di provincia e il suo lato oscuro, quell'elemento fantascientifico che contiene la critica sociale su cui si basa la pellicola. Rivisto oggi appare un poco datato, ma è un'opera che mantiene un certo fascino e si lascia gustare.

Dick  @  04/09/2016 00:14:51
   7½ / 10
Datato narrativamente, è una critica al modo di vedere la donna in un periodo, come scritto da un altro utente, in cui avevano preso piede i movimenti femministi tra gli anni 60 e 70, e all' omologazione.
Nella prima ora e 20 circa il film è correlato dall' ironia nell' esplorare assieme alla protagonista e alla sua simpatica amica questa cittadina di provincia e nel contempo da una riflessione del rapporto uomo-donna. Il tutto scandito da una sottile inquietudine di fondo.
Nell' ultima mezz' ora invece la pellicola accellera improvvisamente portandoci all' inquietante, ma magari un po affrettato, finale.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  21/03/2015 16:47:59
   7½ / 10
Tratto da un romanzo di Ira Levin, lo stesso di Rosemary'baby per intenderci, questo film ne percorre un simile incedere narrativo, non dotato di una forte componente di suspense o spaventi dalla sedia, quanto nella sottile inquietudine che progressivamente diventa paranoia. La donna ad immagine e somiglianza dei desideri degli uomini della classe medio alta. Niente grilli per òa testa ma perfette donne di casa al servizio esclusivo del marito e nella cura dei figli. Le donne di Stepford sono il desiderio di uomini mediocri ed egoisti, incapaci persino di togliere qualsiasi tratto distintivo tra una moglie e l'altra (pur centrando poco con il titolo in inglese, il termine "fabbrica" rende molto bene l'idea). Diversamente da Rsoemary's baby più orientato verso l'horror, qui si entra più nella fantascienza ed in parte nel thriller, senza però effetti speciali ma giocando sul conttasto tra la paranoia crescente della protagonista con il clima apparentemente perfetto di Stepford.

Italo Disco  @  30/07/2014 16:26:43
   7½ / 10
Dramma fanta-horror proto-femminista. Tratto da un romanzo di Ira levin scritto 3 anni prima ha alla base un'intuizione geniale, una città popolata da famiglie composte da mogli stranamente troppo perfette totalmente dedite ai figli e ai mariti senza alcun tipo d'interesse nella vita che non quello della sacra vita familiare. Servizievoli e ubbidienti le mogliettine parlottano di pulizie della casa e di detersivi come in uno spot pubblicitario, sembrando donne amorevoli e felici ma in realtà di umano non hanno proprio nulla e l'eroina Katharine Ross (molto brava) riuscirà a scoprire l'arcana verità. Come tematiche non siamo troppo lontano dai Buzzanca-movies del periodo, soltanto che nei film del buon Lando il tutto era racchiuso nell'ambito della commedia pecoreccia, mentre in questa pellicola i toni sono molto tormentati già dai primi fotogrammi, con la protagonista che si guarda afflitta nello specchio prima di trasferirsi a Stepford; la descrizione della comunità cittadina è ben descritta ma un po' calligrafica, la determinazione di Joanna (Ross) e di Bobbie (Prentiss) nel voler cambiare la mentalità delle ottuse massaie è anche divertente in alcuni tratti ma è meno appassionante di quello che potrebbe essere e la storia incomincia a decollare solamente oltre metà film quando in effetti l'angoscia sale notevolmente fino al pauroso finale. Un'ottima opera comunque che alla sua uscita da noi passò inosservata. Musiche di Michael Small. Esordio cinematografico per Dee Wallace futura attrice di pellicole horror di un certo livello (LE COLLINE HANNO GLI OCCHI, L'ULULATO....). A capodanno 1989 uscì nelle edicole lo squisito LAMA DI RASOIO albo n° 28 di Dylan Dog scritto da Tiziano Sclavi e disegnato da Ferdinando Tacconi, chiaramente ispirato alla FABBRICA DELLE MOGLI, che amplifica le connotazioni fantascientifiche e le pulsioni sessuali accennate dal film di Forbes in un tripudio di violenza e parafilie.

2 risposte al commento
Ultima risposta 04/09/2016 18.18.05
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Ciaby  @  27/12/2009 20:54:19
   9 / 10
Un thriller al femminile cattivissimo, che sul finale diventa addirittura horror.

Ne sarà fatto un piacevole remake con una splendida Nicole Kidman e con toni smaccati da commedia, ma come ogni rifacimento ha molto da invidiare al suo originale: questo film non lascia scampo. Suspense, colpi di scena e un cast perfetto.

Il finale profetico (la scena cult del supermercato) è la ciliegina sulla torta.

Invia una mail all'autore del commento Project Pat  @  12/03/2009 00:13:12
   7 / 10
Esattamente sabato scorso, sono stato invitato da un mio amico ad andare a vedere questo film a un circolo culturale. Chiamatemi pure vecchietto [;-)], ma ho passato una bella serata, sono onesto.

Un bel prodotto cinematografico (Ne è stato fatto nel 2004 un remake con Nicole Kidman, dal titolo "La Donna Perfetta"). Il messaggio che trasmette è originale e analizzabile sotto molti punti di vista a mio parere, crudo, inimmaginabile perchè non te l'aspetti di certo; per spiegarlo nel miglior modo possibile, bisognerebbe di sicuro guardare ai fatti storici di quel tempo (il movimento femminista è forse l'evento più importante). Non saprei di quali altre parole usufruire per descrivere la morale (anche perchè non è facile commentare proprio la pellicola in generale), vi dico solo che nel finale resterete a bocca aperta. Mi dispiace, ma non vi anticipo nulla.
Certo, c'è sempre di mezzo il fattore noia (qualche taglietto mi sarebbe piaciuto). Ma è un film che non lascia indifferenti, bello davvero.

3 risposte al commento
Ultima risposta 13/03/2009 17.32.48
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