inside out regia di Pete Docter, Ronaldo Del Carmen USA 2015
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inside out (2015)

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locandina del film INSIDE OUT

Titolo Originale: INSIDE OUT

RegiaPete Docter, Ronaldo Del Carmen

InterpretiAmy Poehler, Mindy Kaling, Bill Hader, Phyllis Smith, Lewis Black, Kaitlyn Dias, Paris Van Dyke, Kyle MacLachlan, Lori Alan, Richard Kind, Diane Lane, Paula Pell, Bobby Moynihan, Paula Poundstone, John Ratzenberger, Rashida Jones

Durata: h 1.34
NazionalitàUSA 2015
Genereanimazione
Al cinema nel Settembre 2015

•  Altri film di Pete Docter
•  Altri film di Ronaldo Del Carmen

Trama del film Inside out

Protagonista di Inside Out è la giovane Riley che, costretta a trasferirsi con la famiglia in una nuova città, deve fare i conti anche con le emozioni che convivono nel centro di controllo della sua mente e guidano la sua quotidianità, e che non sono d’accordo su come affrontare la vita in una nuova città, in una nuova casa e in una nuova scuola. Gioia è il motore del gruppo e mantiene tutti attivi e felici; cerca sempre di vedere il lato positivo delle cose. Paura è una sorta d'impiegato perennemente stressato: ha sempre paura di perdere il suo lavoro ma, poiché lui è il suo lavoro, questo non accadrà mai. Rabbia è arrabbiato: sa che i membri del gruppo hanno buone intenzioni e fanno del loro meglio ma, a differenza sua, non sanno come funzionano le cose. Quando è troppo esasperato, la sua testa prende fuoco. Disgusto è molto protettiva nei confronti di Riley; ha delle aspettative alte verso il prossimo ed è poco paziente. Tristezza è divertente, anche nel suo essere triste: è intelligente e sempre previdente ma rappresenta una vera e propria sfida per Gioia.

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Voto Visitatori:   7,76 / 10 (146 voti)7,76Grafico
Miglior film d'animazione
VINCITORE DI 1 PREMIO OSCAR:
Miglior film d'animazione
Miglior film d'animazione
VINCITORE DI 1 PREMIO GOLDEN GLOBE:
Miglior film d'animazione
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Voti e commenti su Inside out, 146 opinioni inserite

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7219415  @  09/04/2024 22:56:48
   7 / 10
Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Gabe 182  @  14/06/2023 01:35:40
   8 / 10
Qui la Pixar ha centrato il capolavoro, poco da dire, Inside out è eccezionale, sotto tutti i punti di vista.
Un progetto ambizioso e sviluppato con tratti geniali. L'idea è quella di proporre un percorso educativo sull'importanza delle emozioni, sul loro riconoscimento e sulla loro accettazione. E' la storia di Reilly, una bambina che nella fase della preadolescenza entra in crisi per il cambio di casa dal Minnesota alla California. Ma i veri protagonisti sono i personaggi che interpretano le 5 emozioni primarie, che da un centro di controllo tecnologico indirizzano i comportamenti e i sentimenti di Reilly, concorrendo alla costruzione delle "isole della personalità", che sono poi i modi con cui la ragazza si interfaccia col mondo.
E' la storia di un passaggio evolutivo, quello che porta all'adolescenza e che può essere preso come modello per tanti altri momenti di crescita di un individuo. Gioia e Tristezza, sono indiscusse protagoniste del film, vengono individuate come i motori dei comportamenti di Reilly.
È un film d'animazione per bambini che porta le tracce di un romanzo di formazione: la perdita dell'innocenza di Riley e il suo ingresso nell'adolescenza fatta di sentimenti contrastanti e in cui, come ci insegna il film stesso, ogni sentimento e stato d'animo merita di essere vissuto pienamente, compresa la tristezza che deve essere accettata nella vita di ognuno e con cui, grazie ad essa, si riesce a capire il vero significato della felicità.
Presenta una grande abilità dal punto di vista tecnico, tutti i personaggi sono sempre più verosimili sia nella fisionomia che nei movimenti.
Le tematiche affrontate lo rendono fruibile tanto da un pubblico di giovanissimi quanto di adulti: Inside Out è quindi in poche parole un capolavoro di casa Pixar, capace di emozionare, e tanto.
Peter Docter ha risvegliato il bambino che è in tutti noi, facendo riaffiorare ricordi ormai persi nella memoria, dall'amico immaginario alle melodie che ancora oggi canticchiamo.

Beefheart  @  03/11/2022 17:59:51
   7 / 10
Forse graficamente esiste di meglio ma l'idea è molto particolare e valida. Un trattato di psicologia infantile per i bambini. Persino avvincente. Promosso.

krystian  @  09/10/2022 08:51:25
   6 / 10
Carino e colorato, nulla di più. L'idea di partenza è buona dai, rimane tuttavia un film d'animazione, perciò il messaggio e la storia in sé risultano semplicistici e colmi di cliché.

cort  @  29/07/2022 18:31:54
   6 / 10
Vado contro la media perchè nonostante l'idea di fondo sia ottima, lo svolgimento è superficiale e forzato, i personaggi sono troppo caratterizzati(sopratutto le due protagoniste "emozioni"), non cè un motivetto orecchiabile(che non è necessario certo ma è quasi una regola) e anche la grafica e fotografia non mi ha stupito. In generale SPOILER

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Edgar Allan Poe  @  07/02/2022 17:58:15
   8 / 10
Film Disney/Pixar a mio parere molto interessante. L'idea di base è buona, anche per come viene trattata, e la sceneggiatura viene portata avanti nella maniera giusta, senza difetti troppo evidenti. Forse uno dei miei preferiti in assoluto della Pixar.

Mauro@Lanari  @  06/01/2021 09:58:23
   2½ / 10
Docter ha svolto i compiti a casa: s'è letto il LeDoux di "The Emotional Brain" (1998, tr. it. dello stess'anno: "Il cervello emotivo"), ch'ipotizza 5 emozioni base (paura, amore, odio, rabbia, gioia, cf. https://books.google.com/?id=AxzbAAAACAAJ, nel film cambiat'in Paura, Tristezza, Disgusto, Rabbia, Gioia – Fear, Sadness, Disgust, Anger, Joy), e il Kosslyn di "The Case for Mental Imagery" (2006, cf. https://books.google.com/?id=igi-Z_w38CUC), che rimpiazza la novecentesca panlinguistica teoria della mente con quella dell'immagini mentali, e ciò spiana la strad'a una rappresentazion'iconica dell'attività psichica congeniale all'essere tradotta nel codice cinematografico (per un approfondimento si legga: "Pixar and the Brain Scientists" di Wai Chee Dimock, cf. https://lareviewofbooks.org/essay/pixar-and-the-brain-scientists). Un po' di psicoanalitiches'anglofono non guasta e così c'è pur'il Subconscio ("Unterbewusstsein") invece del termine corretto inconscio ("Unbewussten"). Come diceva nell'81 la pubblicità della Telefunken, "potevamo stupirvi con effetti speciali e colori ultravivaci" (https://www.youtube.com/watch?v=S3RuTgdhk3A), e difatti le 5 emozioni sono state antropomorfizzate in maniera particolare: Gioia ha le sembianze d'una stella, Tristezza ricord'una lacrima, Rabbia è un vivido fuoco, Paura assomigli'a un nervo e Disgusto a un broccolo. La sintesi conclusiva fra Gioia e Tristezza è anticipata dal colore blu, quello di Sadness, dei capelli di Joy, ma l'intera pellicola è un tripudio di fantasia ipercromatic'al potere (si pensi alla scena del Pensier'Astratto con riferimenti a Picasso, Kandisky/Kandinskij e Miró). Un'idea analoga era già venuta a Woody Allen nel 7° episodio del suo lavoro del '72 e ai Farrelly d''"Osmosis Jones" nel 2001. Tuttavia la 15a produzione Pixar-Disney non si discosta dalla sua consuet'ideologia conformistica, reazionaria e distopica: l'immaginazione apparentemente sfrenata è al contrario sottomess'a rigidissimi vincoli contenutistici. Non sia mai che Riley, la protagonista 11enne, abbia il carattere d'una ribelle antifamilista, anzi: "Inside Out" gira dall'inizio alla fine attorno alla tabuizzazione di tal'eventualità, adottando qualsiasi espediente pur di censurare un simile scenario. E se deve morir'un personaggio, muore Bing Bong, l'amico immaginario immolato sull'altare d'un immutabile realismo. Nessun timore: roba del genere attecchisce sol'in cervelli già predisposti all'accondiscendenza verso lo status quo.

Mauro Lanari

9 risposte al commento
Ultima risposta 13/03/2021 18.08.11
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Gruppo COLLABORATORI Compagneros  @  13/06/2019 18:20:29
   7 / 10
Bel prodotto Pixar che poggia su una buona idea di base che si concreta in una narrazione efficace.

junior86  @  06/06/2019 10:07:54
   9 / 10
Commento un po' spoileroso.

Dopo Alla ricerca di Nemo, il mio secondo film Pixar preferito, forse lo metterei alla pari con Toy Story 3.
Veramente incredibile il modo in cui gli sceneggiatori hanno potuto dare vita alle tante emozioni della mente:
I ricordi base, che altro non sono che le principali passioni o le cose veramente importanti sulle quali regge la personalità della bambina.
L'archivio dei ricordi, con migliaia e migliaia di piccoli ricordi che ogni tanto saltano in mente.
E ancora il dimenticatoio (zone in cui i ricordi non fanno più ritorno, e vengono quindi dimenticati) la zona del subconscio, la zona del pensiero astratto, il treno dei pensieri, immagilandia, dreamland (i sogni!!), i motivetti che ti suonano in testa... C'è davvero di tutto, perfino l'amico immaginario perso fra l'archivio dei ricordi.

Mi piace molto anche il fatto che, a un certo punto della storia, Gioia e Tristezza spariscono insieme dal centro di controllo (e da qui si capisce che non si può essere felici se non esiste anche il sentimento opposto) e intraprendono un' avventura per cercare di tornarci, e Riley in quel periodo diventa quindi totalmente passiva a qualsiasi cosa: Paura Rabbia a Disgusto provano a comandare, ma senza successo (clamoroso il dialogo fra Riley e i genitori a cena), e l'unica cosa che fanno di "buono" è inculcare a Riley l'idea (con la lampadina!!!) della fuga.

In questo periodo le isole dei ricordi base crollano inesorabilmente, per poi, a fine storia, fare posto a nuove isole che segnano il passaggio fondamentale di Riley dall'infanzia all'adolescenza.
Crescere è davvero difficile. E lo dimostra anche cosa succede all'amico immaginario.
Complimenti Pixar per questo capolavoro!

DarkRareMirko  @  14/10/2018 23:58:15
   8½ / 10
Mi è piaciuto molto, ed è un film carino, malinconico e bonario.

La Pixar, tutt sommato, ci ha sempre abituato bene sia tecnicamente che tematicamente.

L'idea di base è molto originale: vedere cosa succede nei cervelli delle persone, ovviamente in modo qui edulcolorato, con omini che regolano aspetti come rabbia, calma, ricordi, ecc..

Molto toccante in certi frangenti (la bambina da piccola coi parenti), risulta ben diretto ed animato e, complessivamente, credo che il lungometraggio abbia ben meritato l'Oscar (il secondo per Docter dopo Up).

Qualche personaggio famoso doppia voci nella versione originale (come la Lane).

yeah1980  @  04/07/2017 11:07:50
   8 / 10
Bellissima l'idea di base ottima la realizzazione.

paco1995  @  02/05/2017 17:44:42
   8½ / 10
Davvero bellissimo, anche se i miei nipoti si sono annoiati a morte. Più per adulti.

2 risposte al commento
Ultima risposta 03/05/2017 15.41.24
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weareblind  @  30/12/2016 21:21:53
   9 / 10
L'idea è davvero un potente colpo d'ala, il tema è sviluppato ottimamente, il comparto tecnico eccellente. Chapeau.

Interista90  @  22/10/2016 17:51:14
   10 / 10
Meraviglioso film. Tratta in maniera piacevole la complessa tematica relativa alla mente umana, e di come noi possiamo e non possiamo controllare le nostre emozioni. Il tutto viene posto sotto forma di avventura, dato che comunque ad un certo punto del film, la trama prende uno sviluppo ben chiaro.
Non ci si annoia mai, il film scorre bene, e riesce perfettamente nel difficilissimo intento di far riflettere ed appassionare lo spettatore nella stessa misura.
Consigliato. Da non perdere

Filman  @  03/09/2016 15:56:29
   10 / 10
Al culmine di un sentimento maturato film dopo film e compiuto col tempo, lo studio californiano specializzato in CGI sforna quello che nessuno avrebbe mai immaginato: un viaggio introspettivo e psicologico in un film per bambini. Il fine è quello di affrontare il tema della crescita, caro alla Pixar e al regista Pete Docter, esploratore di paure e tormenti, nel modo più chiaro e completo possibile, e il risultato è sicuramente uno dei film di animazione più belli di sempre, culmine e punto di non ritorno per un fil rouge romantico, sempre affrontato con il massimo rispetto per le regole della cinematografia e con la voglia massima di applicarle nell'animazione. Le essenzialità emotive sfruttano al massimo un mondo immaginifico che è la definizione perfetta di originalità e creatività, interconnesso con una realtà più drammatizzata della norma, individuando un parallelo tra una storia semplice, eppure così folgorante, e una rappresentazione intelligente nello spiegare e bellissima da vedere. Nulla poteva essere espresso in modo così poetico e ben assestato nel condurre la commozione dai piccoli risvolti alla grande morale, contestualizzata come meglio non si poteva fare: per crescere bisogna abbandonare la felice età infantile e accogliere con razionalità il lato nostalgico e duro della vita, dove la tristezza è una componente sufficiente e necessaria al vivere.

simonssj  @  03/09/2016 15:27:47
   9 / 10
Rasenta la perfezione questa ennesima fatica della Pixar che affronta il divertente (e affascinante) tema dal titolo: anche le emozioni hanno emozioni!
Il rapporto splendido tra i 5 coloratissimi personaggi e la loro padroncina rasenta la commozione, e l'intero film altro non è che un bellissimo viaggio alla riscoperta di noi stessi, del nostro passato, delle nostre sconfitte e della nostra crescita; incredibile come il film riesca a parlare al cuore di chi sa ascoltare, indipendentemente alla nazionalità e dalla cultura, toccando corde che tutti noi abbiamo e che, personalmente, mi ha fatto molto piacere riascoltare.

Mildhouse  @  30/08/2016 14:37:45
   7½ / 10
Si ok, carino, originale ma è niente se accostato ai grandi pilastri della Pixar (vd. Ratatouille)

3 risposte al commento
Ultima risposta 03/09/2016 15.36.27
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JOKER1926  @  13/05/2016 00:13:28
   7½ / 10
Secondo alcune filosofie di critici cinematografici, ciò che è animazione non è mero Cinema .

Su questo si potrebbe discutere, da parte nostra, nonostante le iniziali perplessità, prendiamo visione di una produzione di anime.

"Inside out", in un baleno, fa cadere e sbriciolare tutte le perplessità. Si tratta di un lavoro di animazione di grossa impronta psicologica; difficilmente un cartone ha una portata del genere; il pubblico (variegato) potrà facilmente apprezzare il tutto.
A salire istantaneamente in cattedra con "Inside out" è quella scorza di profondità che ha il film; parliamo di un gioco fine ed acuto. La psicologia entra in scena con una leggerezza e brillantezza più unica che rara. Prende dunque forma un disegno intelligente che si dirama su vari binari.
Innanzitutto, quello della regia di Pete Docter e Ronaldo Del Carmen, è un involucro appetitoso di immagini e personaggi accattivanti; con l'aiuto delle ultime tecnologie, "Inside out" risulta essere, per gli occhi, un esercizio assai gradevole. Ma parlare "prettamente" del lato tecnico, a nostro avviso, è una cosa riduttiva, questa produzione ha tantissimo da offrire.
Lo spettatore riflette e va a conoscere un mondo "psicologico" raro, acuto e complesso; la resa scenica del tutto, però, sarà molto compatta e capibile, qui c'è tutta la grandezza di "Inside out". Eccetto qualche parte un po' morta, il lavoro americano non delude e non mostra passaggi criticabili. Il tutto gira in modo quasi perfetto; fra gioie e drammi.

La nostra sensazione è che questo grande film d'animazione poteva esser ancora più grande se prodotto con più realismo e dunque senza anime; con personaggi in carne ed ossa. Sarebbe stata una grande macchinazione di metafisica. Ma a questo punto, entreremmo nella pura filosofica. Ci fermiamo qui ed applaudiamo.

Jolly Roger  @  08/05/2016 13:28:47
   8½ / 10
Straordinaria animazione che parte da un'idea geniale: rappresentare quel che succede nella testa di una persona (nello specifico, di una ragazzina di 11 anni), dando vita agli elementi che risiedono nell'animo umano, nel cuore e nella ragione, spesso contrapposti ma in realtà inscindibili, perché giocano nello stesso campo – il cervello.
Tutto è appresentato in modo intelligente e divertente: a partire dalle emozioni, Gioia, Tristezza, Paura, Disgusto e Rabbia, che insieme governano i nostri comportamenti comandando i pulsanti di una grossa consolle (e non vanno mica sempre d'accordo!), i ricordi come palline dai diversi colori a seconda dell'emozione che li connota, palline archiviate nella "memoria di lungo periodo" oppure destinati ad alimentare le isole della personalità, l'isola della Famiglia, del Gioco, dell'Onestà, dell'Amicizia…oppure destinate ad un processo di deframmentazione che eliminerà per sempre quelli meno importanti, ma che, ogni tanto e al momento giusto, rispedirà su, in "Cabina di Controllo", quelli più significativi.
Altre palline hanno invece fondamentale importanza, sono destinate alla memoria centrale, a costituire l'essenza stessa della persona, il suo "animo".
E poi c'è tutto il resto: il teatrino dei Sogni, il subconscio come una prigione che racchiude le più grandi paure, il Regno del pensiero astratto, quello dell'Immaginazione – dove ogni cosa piò accadere e dove risiedono i songi più grandi.
Addirittura c'è l'Amico Immaginario, il simpaticissimo Bing Bong, forse il personaggio più intenso del film, perlomeno quello che regala la scena più significativa e commuovente.
E' un film molto intelligente per alcuni spunti di particolare bellezza e significato.
Si nasce con la sola Gioia, la quale ammira sé stessa nel miracolo della vita. Gioia, che brilla di una luce propria (bellissime le immagini nel Subconscio – un ambiente tetro, senza luce, dove però Gioia illumina l'ambiente con la propria stessa luce).
L'armonia tra le emozioni è la chiave per la serenità – e anche la Tristezza ha un proprio ruolo, che è fondamentale.
Poi, il sacrificio dell'amico immaginario, conscio che il suo destino è quello di svanire con il tempo - forse la scena più bella del film.
Tutti questi elementi giocano la stessa partita nel cervello umano, tutti dalla sessa parte, come una grande architettura dove ogni piccolo ingranaggio svolge un compito funzionale alla felicità dell'insieme.
Gran bel film per tutti, forse non di facilissima comprensione per i bambini più piccoli, ma non dubiterei di consigliarlo a tutti gli altri, adulti compresi!

DogDayAfternoon  @  31/03/2016 13:34:55
   6 / 10
Dal fenomeno d'animazione dell'anno mi aspettavo tutt'altro.
Innanzi tutto non capisco tutte queste affermazioni che "Inside out" è un cartone più adatto agli adulti che ai bambini, a me invece è parso proprio il contrario: per un bambino delle elementari potrebbe risultare un film molto carino, io avendo qualche anno in più l'ho trovato abbastanza infantile.

L'idea di base si conferma molto buona, così come alcune situazioni quali ad esempio lo scambio di battute delle emozioni di mamma e papà, aspetto sul quale avrei puntato molto di più. Per quanto riguarda le emozioni, Gioia è troppo insopportabile, non si può ascoltare; la migliore è Tristezza, molto ben caratterizzata, mentre Rabbia Disgusto e Paura sono trattate troppo superficialmente, le ultime due in particolar modo.

In alcuni punti, specialmente all'inizio, annoia un po', anche se tutto sommato la visione rimane piacevole. Dal punto di vista visivo non mi ha colpito particolarmente.

Successo incomprensibile, tranne per l'idea che trovo molto buona.

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Ultima risposta 01/04/2016 13.25.53
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crimal9436  @  30/03/2016 10:09:46
   7½ / 10
Molto carino! Non adatto ai bimbi più piccoli ma per gli adulti è un bel momento di allegra riflessione!

ely87  @  30/03/2016 00:48:00
   7 / 10
Davvero carino... Sembra un po' come il cartone "esplorando il corpo umano" però sulla mente... Hanno trovato un modo divertente per spiegare come funzionano le emozioni... Però secondo me non è un cartone che rimane ai bambini... Penso che lo capiamo più noi grandi che loro..

Crabbe  @  22/03/2016 13:58:26
   7 / 10
Una simpatica e gradevole animazione sulla psicologia cognitiva spiegata ad un pubblico adolescente.

Arkantos  @  17/03/2016 00:31:14
   10 / 10
Dopo quel delirio di Tarzan 3D, ritorno in me... inizio subito a recensire questo magnifico film che mi ha fatto venire un po' di nostalgia verso Osmosis Jones: lo so, centra poco, è un semplice flash di un atlantideo come me.

ATTENZIONE SPOILER AMMAZZA-FILM!!!

Inside Out non è facile da recensire, o almeno, non lo è per me, visto che tratta argomenti molto profondi; cerco di motivare il più possibile il mio parere positivo.
Nonostante io abbia commentato solo pochi film della Pixar TAAANTO tempo fa li ho visti praticamente tutti, con la dovuta eccezione di Ribelle e Il viaggio di Arlo; fatto sta che ultimamente lo studio... Boh! Cars 2 e Monsters University, per quanto siano stati un buon passatempo, non mi davano una morale profonda e appena visti me li dimenticavo con facilità.
Questo film mi ha fatto recuperare un po' di fiducia verso questo studio; credetemi, non trovavo un film d'animazione così stupefacente dai tempi in cui ho visto chissà quanti anni fa "I pantaloni sbagliati" della Aardman, che per tanto tempo consideravo come l'unico film d'animazione da 10... Non vi preoccupate, al 250° commento lo commenterò.

Partiamo dalla struttura generale della mente di un personaggio (d'ora in poi dirò Riley, ma gli animatori si sono sbizzarriti fino ad applicarla pure agli animali), dotato di un subconscio (dove sono presenti le paure), la memoria a lungo termine (che, detta in parole povere, non è altro che un archivio di "cortometraggi" che sono i ricordi), Immagilandia con tutte le fantasie possibili, un abisso (dove vengono dimenticati i ricordi), la produzione dei sogni (magnifica l'idea dello studio cinematografico) e ovviamente non può mancare il quartier generale, dove le emozioni fanno agire Riley con un computer che diventa con l'età sempre più complesso: giusto per dirvi, alla nascita è solo un pulsante gigante, quando si arriva alla fine del film possiede molti più tasti, che non fanno altro che gestire in modo più o meno l'evidente il suddetto sentimento o determinare varie azioni (vedasi il tasto della pubertà su Riley o il "pugno di ferro" del suo papà).
Ma non solo, il film è riuscito ad avere alcuni colpi di genio: come può una persona fischiettarsi una canzone dalla melodia trascinante o avere un ricordo vago quando fa qualcosa? Semplice, si prende il ricordo dalla memoria a lungo termine che va verso un tubo, va al quartier generale e un fascio di luce lo proietta. Come facciamo ad avere gli incubi? Deve arrivare qualcosa che non è previsto dal copione della fabbrica dei sogni. Castore, inoltre, mi ha detto che studiare la sera è meglio rispetto alla mattina perchè ciò che ha studiato va nella memoria a lungo termine durante il sonno, e guarda caso è così anche nel film!
Ovviamente ci sono altri due aspetti importantissimi: i ricordi base e le emozioni.
I ricordi base sono quei ricordi così influenti da poter definire, tramite delle isole, la personalità di Riley (un po' ciò che è successo a me con Kill Bill ed altri magnifici film): ad esempio la sua prima partita di hockey ha avuto un influenza tale da formare l'isola dell'hockey, e grazie ad essa Riley ha la passione verso questo sport. Anche loro, come i ricordi, possono andare nell'abisso.
Le emozioni, invece, permettono di gestire il comportamento di Riley (grazie al computer) e sono Gioia, Tristezza, Rabbia, Paura e Disgusto.
1 = Gioia è colei che da la felicità, i movimenti facciali sono perfetti (e ciò servirà...) e devo dirlo, la trovo affascinante: sì, ho un debole per le ragazze dai capelli blu. In me si manifesta quando guardo film come questo.
2 = Tristezza... Beh, da tristezza, ma come vedremo non è un sentimento da sottovalutare. Di solito coi film che hanno scene drammatiche non si manifesta su di me, ma con questo... Ve lo dirò più avanti.
3 = Rabbia, che mi ricorda un po' il protagonista di Super Meat Boy, è colui che le dà la giustizia. Si manifesta quando guardo film di me.rda!
4 = Paura permette a Riley di scampare ai pericoli... Non so perchè, ma mi ricorda Panico di Hercules; tra l'altro, è protagonista di una delle scene migliori del film. Si è manifestata quando so che un seguito su questo film è possibilissimo, ma al tempo stesso l'esperienza mi dice che un seguito di un film da 10 molto spesso si presenta inferiore.
5 = Infine Disgusto, ad esempio, le conferisce schifo quando vede i broccoli per salvarla da eventuali avvelenamenti. Più che altro si è manifestata quando vedo gli effetti speciali dei monster-movie dell'Asylum.
Come vediamo, infatti, nessun emozione è esclusivamente positiva o esclusivamente negativa, per far vivere in armonia Riley servono tutte le emozioni che si avvicendano, la mancanza di una di esse può rivelarsi fatale.

Vi rendete conto? Non ho ancora parlato del film in sé! Perchè ho fatto sto spiegone? Per dirvi che la struttura di base è OTTIMA! Una struttura semplice quanto funzionale, non è stato tralasciato nulla al caso!
Ok, ora possiamo parlare dell'aspetto tecnico e poi della storia.
La particolarità delle 5 emozioni è che non hanno le classiche texture che vengono eventualmente ricoperte di pelo, ma hanno un aspetto molto particolare: sembra che abbiano una leggera peluria su tutto il corpo ma al tempo stesso sembra discostarsi da essa, assomigliando di più a una sorta di puntinismo (a proposito, la scena della scorciatoia strizza l'occhio al cubismo e a Kandinskij), mentre Gioia ha l'aggiunta di un aura dinamica che cambia con gli oggetti intorno.
E poi parliamo della fotografia, dove il mondo reale ha colorazioni che man mano si ingrigiscono, mentre il mondo della mente è sgargiante... Sì, cari raghi, qua la fotografia mutevole ci sta! Questo perchè in Inside Out l'ingrigimento del mondo reale è dovuto a Riley che gradualmente diventa sempre più cupa, e poi è anche perchè non viene mescolata: la fotografia di Riley non viene scambiata con quella della mente o viceversa a ogni inquadratura, ma rimangono nei loro mondi. Per non parlare poi del sonoro, che riesce a rendere inquietanti i rumori delle isole della personalità che man mano cedono.
E stavolta bisogna dare pure un merito al doppiaggio italiano, che per una volta usa solo doppiatori professionisti e non, chessò, la terribile tuttologa Littizzetto e, credetemi, la differenza la noterete subito!

Finalmente parliamo della storia.
Per dirla in modo generale, giusto per ricordare gli insiemi di matematica, ho visto sulla pagina italiana di Facebook del film un diagramma di Venn dove il primo insieme era quello di Gioia, il secondo quello di Tristezza: la loro intersezione (dove ci sono entrambi gli insiemi) è ciò che è questo film (come anche altri della Pixar), un alternanza di momenti spassosissimi con battute geniali e personaggi carismatici uniti a momenti così drammatici che buona parte di essi mi ha fatto star male per settimane intere!
Cominciamo con le parti divertenti del film: non andate via subito quando finisce il film (ma perchè dico sta frase se ho già avvisato di spoiler?), molte di esse sono contenute nei titoli di coda, dove vengono osservate le menti dei vari personaggi secondari, come il pizzaiolo o gli animali.
Oppure basti pensare al papà di Riley che pensa alla partita di calcio e la madre a un fotomodello che gli tende la mano! Per non parlare poi di Paura che commenta i sogni nella stessa maniera del Nostalgia Critic criticando la pessima recitazione o gli stereotipi, poi la faccia che fa quando vede il cane spezzarsi in due o l'unicorno dicendo "buuuuu, scegliete una trama!" fa schiattare!!! XD
Se dobbiamo pensare invece ai personaggi simpatici, uno di questi è senz'altro Bing Bong, un amico immaginario di Riley con la conformazione presa da vari animali: Bing Bong è un personaggio che nella sua immediatezza riesce ad essere uno dei più carismatici del film, questo anche perchè ne abbiamo avuto uno tutti noi (il mio è ancora vivo e vegeto!).
E proprio con questo personaggio passiamo alle parti drammatiche, infatti Bing Bong, insieme a Gioia, è caduto nell'abisso quando quest'ultima ha provato a usare il tubo che prende i ricordi per ritornare al quartier generale: a un certo punto ritrovano il carretto che funziona col canto e con esso cercano di uscire dall'abisso, per quanto Bing Bong abbia già perso qualche arto; nel tentativo finale, per aiutare Gioia ad uscire, lui scende dal carretto e dici "NO.... NOO!!... Non voglio neanche crederci!" (sì, ho scomodato Yotobi) e lì il rischio di piangere caramelle è moooolto alto.
E non solo: sempre nell'abisso, prima dei tentativi di fuga col carretto, Gioia riesce ad avere un interpretazione magnifica; nel film non è la prima volta che tira fuori un espressione drammatica, ma appena l'ho vista salire su un cumulo di ricordi perduti per tentare di uscire dall'abisso, rassegnarsi ascoltando ciò che ha detto Bing Bong, sentendosi sconfitta e vedendola piangere, lì ci sono rimasto DI SASSO (mi veniva pure da piangere a dirotto, ed è raro che mi emozioni con un film), una delle scene più belle che abbia mai visto non solo in sala (che era pure abbastanza chiassosa, ma in quel momento il silenzio si fece tombale), ma pure una delle più belle che abbia mai visto in tutta la mia vita, è una delle pochissime scene che non solo riesce a calamitarmi, ma pure a "sfondare" lo schermo (tant'è che la considero ancora più bella della scena dove muore Bing Bong!!!), e tutto ciò è stato accentuato dall'atmosfera e dalla musica "Tears of Joy" di Giacchino: persino Gioia, con tutta la sua positività, si sente rassegnata e disperata per il futuro di Riley in quel posto buio (considerate che è stata la prima emozione di Riley, quella che l'ha resa felice per tanti anni, il suo forte legame con Riley si nota nella dolcissima scena dove lei "pattina" imitando i movimenti della bambina) ma, vedendo un ricordo, nota che la gioia della bambina è nata da un momento triste, capendo l'effettivo significato di Tristezza: la compagnia. Infatti la sua tristezza è stata tramutata in gioia grazie agli amici, rendendolo un ricordo felice.
"... Volevo solo che Riley fosse felice."
Da lì ritrova la forza che aveva perso per ritornare insieme a Tristezza e Bing Bong al quartier generale e... Il resto l'ho già spiegato. Il personaggio che considerava meno utile (la scena più simbolica è quella dove Gioia relega Tristezza dentro un cerchio, e molti di noi abbiamo compiuto questo errore) qua diventa la chiave per risolvere il problema di Riley: la depressione e l'apatia. Infatti Rabbia, Paura e Disgusto, per risolvere la mancanza delle isole della personalità, dei ricordi base e di Gioia (loro non sapevano dell'importanza di Tristezza), avevano cercato infatti di riportarla in Minnesota, ma invano; il computer è diventato ingestibile e di colore grigio; anche qua difficilmente ho provato... Come dire... Così tanto stupore nel vedere una scena.
Quando Tristezza riesce a sbloccare i comandi del computer e chiede anche a Gioia di usarlo, esce un ricordo base mezzo giallo mezzo blu, e da lì Gioia capisce che i ricordi non sono più ben definiti, ma sono un misto di varie emozioni (ecco perchè il computer alla fine diventa più complesso) e che per affrontare i problemi non bisogna relegare o nascondere Tristezza (o un emozione qualsiasi) perchè non è un sentimento negativo, ma può aiutare perchè con essa Riley, proprio come nel ricordo che ha scoperto Gioia, può trovare qualcuno che la aiuta.

CHE POEMA!!!
Penso che abbia detto un po' tutto su quel che penso del film.
Consigliato? ASSOLUTAMENTE SI'! È un film molto educativo che da un bellissimo messaggio non solo ai bambini, ma anche agli adulti... E risulta anche molto più maturo rispetto a tantissimi altri film che si spacciano per tali! In particolar modo, dalla scena dove Gioia e Bing Bong sono nell'abisso, il film si eleva diventando pura arte: prima piangevo per le scene sull'abisso, poi nell'alternarsi delle scene tra Riley che vuole tornare in Minnesota e la consolle di comando che diventa grigia i miei denti battevano violentemente, poi piangere di nuovo per la scena dove Riley si ricongiunge coi genitori e infine ridere di sano gusto con le scene dei titoli di coda. E il bello è che il film non l'ho visto una volta, ma due, e anche nella seconda visione mi sono emozionato, forse anche di più rispetto alla prima; praticamente privo di difetti, anzi, uno c'è: che prima o poi finisce, ma, ahimè, è la norma coi film. Sono sicuro che, col tempo, verrà ricordato insieme a Wall-E e la serie di Toy Story come uno dei migliori prodotti della Pixar. Addirittura quando volevo riguardare una scena specifica per poi spiegarla meglio in questo commentone sentivo la mancanza del resto del film; tutte queste qualità gli permettono di avere il fatidico 10. Vorrei finire citando una frase di una persona che ha commentato questo film:
"Uno di quei film che riempe lo sguardo perchè è fatto benissimo e che riempe l'anima."

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Ultima risposta 18/03/2016 00.11.59
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polarsun  @  14/03/2016 01:19:49
   10 / 10
Il più eminente film di psicologia cognitiva

Liz_801  @  11/03/2016 13:42:28
   7½ / 10
Non sono una grande fan della Pixar di cui ammiro la tecnica ma che mi lascia spesso fredda a livello emotivo ma non si può negare che questo sia uno dei suoi lavori migliori.

Ha tanti difetti, tra cui una protagonista femminile (Riley) irritante e viziata e con una caratterizzazione secondo me errata per l'età che effettivamente ha e un buco narrativo che si poteva facilmente evitare e rende poco credibile il tutto

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Ultima risposta 11/03/2016 13.47.53
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Invia una mail all'autore del commento kampai  @  02/03/2016 08:58:07
   7 / 10
film adatto soprattutto ad adulti più che ai bambini, l'idea di fare antropomorfe le emozioni è risultata vincente per comprendere meglio i meccanismi mentali di ognuno di noi, e rendere più facile la comprensione ai più piccoli. il film sarebbe stato strepitoso se non si fossero dilungati troppo sul viaggio di gioia e tristezza che alla fine annoia, brodo troppo allungato.la grafica non è eccezionale , si è visto di meglio.mi sa che faranno anche il secondo e speriamo in meglio

Gruppo COLLABORATORI Terry Malloy  @  27/02/2016 16:10:30
   9 / 10
What if feelings had feelings?

Qualcuno ironizzava così alla notizia che la Pixar avrebbe realizzato il suo ultimo film parlando di sentimenti presenti dentro la testa di una bambina di nome Riley. In realtà, l'ironia era perlopiù bonaria poiché il film è qualcosa di davvero sorprendente.

La trama è nota: Riley è una bambina come tante, figlia unica di due amorevoli genitori della classe media, gioca ad hockey, come tanti in Minnesota, è onesta e ha tanti amici. Nella sua testa tutto ciò corrisponde a una cabina di comando collegata alle isole della Personalità. Ciò che nella vita fa Riley corrisponde alle dette Isole, ciò che invece nella vita é Riley, specie in relazione a quei mondi che compongono la sua personalità, è la cabina di comando. Il comando è lasciato alla difficile, pressoché casuale (è uno degli elementi su cui il film lascia in sospeso la spiegazione) interazione e armonia tra le cinque principali emozioni umane: Gioia, Tristezza, Paura, Rabbia e Disgusto (a cui qualcuno vorrebbe aggiungere la Sorpresa). Questi esserini colorati e simpatici cercano di guidare Riley fuori da una difficilissima fase della vita di ciascuno di noi: un trasferimento, che avviene peraltro in piena fase adolescenziale. Molti si sono limitati a sottolineare il fatto che lo schema mentale rappresentato dal film (con la collaborazione alla sceneggiatura di due importanti psicologi americani), ossia il tentativo rocambolesco di Gioia e Tristezza di tornare alla plancia di comando, sia la rappresentazione (formalmente ineccepibile) del passaggio di Riley alla fase puberale. Ma a mio avviso c'è di più: è anche la rappresentazione di una fase depressiva, dovuta al trasferimento (allo sradicamento della personalità dal luogo in cui essa si è formata) della famiglia di Riley a San Francisco. Devo aver letto da qualche parte che un trasferimento può essere traumatico quanto un lutto. Ed ecco che per un'ora e dieci la Pixar ha il merito di trasferirci in tutte le zone del cervello, restituendoci milioni di suggestioni, su tutte (almeno a livello di scrittura) la disfunzionalità delle emozioni e l'impressione di enormità del cervello di Riley rispetto alla sua condizione di bambina. Non parliamo poi delle soluzioni visive. Forse uno dei film più importanti del nuovo millennio.

Testu  @  13/02/2016 17:09:14
   7½ / 10
Mmmh che dire, un piccoletto difficilmente capirà le sfumature del rapporto tra le emozioni, la necessità degli eccessi irritanti di Gioia, la coralità della maturazione o il loro membro dominante vario da persona a persona. Già fanno fatica gli adulti. Per gran parte del film il toccar tutto di Tristezza sembra una demenza mentale giusto per scuotere lo status quo o al limite per causare un confronto ben diverso e acceso, invece poi si comprende nell'ultima mezzora che le emozioni sono specchio dell'anima, che non si può reprimere. Unita alla prevedibile lezioncina che tutto serve gli fa quadagnare un punto pieno, ma non si può dire che per i primi 40 minuti Inside Out si segua con vivo interesse.

Coraggioso, ben fatto e intelligente, ma solo per adulti e con questo limite in mente avrebbero potuto anche migliorarlo.

biosman2010  @  08/02/2016 23:47:39
   8 / 10
Film ben fatto graficamente, la storia adatta soprattutto per grandi oltre che per piccini, per far riflettere sull'importanza vitale delle emozione trasmesse dai genitori nei confronti dei figli, amorevoli e positive fin dall'infanzia significa garantire maggior equilibrio e maturità in età adulta..
niente che non si sappia già ma ricordarlo tramite un bel film fa bene...

Invia una mail all'autore del commento SimonV85  @  01/02/2016 00:10:50
   8 / 10
Un film d'animazione spensierato ma molto profondo, che diverte i più piccoli ed emoziona noi grandi... Meraviglioso!!!!

Sestri Potente  @  26/01/2016 13:48:42
   7 / 10
Film d'animazione simpatico e molto introspettivo; un'opera davvero unica nel panorama attuale, e come il collega Wall-E penso sia più per adulti che per bambini.

Invia una mail all'autore del commento AeFiOoNt  @  22/01/2016 19:26:47
   10 / 10
Film davvero bello. Esperimenti riuscito alla prfezione della Disney Pixar... cimentatasi in un argomento che forse nessuno è mai riuscito a trattare su un animazione. Gioia, rabbia, paura, disgusto e tristezza... se pensate bene... sono l'essenza di ognuno di noi... sono il colore delle nostre emozioni... siamo tutto ciò che siamo. Credo siano riusciti a descriverle perfettamente... e le han messe in un ottimno parallelo con la bambina protagonista. Non c'è gioia senza la tristezza e non c'è emozione più bella. SIamo tutti molto bambini.
Bacioni pennosi... ciao.

eruyomè  @  22/01/2016 00:53:52
   7 / 10
Film delizioso, ma che mi sa di occasione sprecata. Idea di base ottima, (sebbene non si sono certo inventati nulla di nuovo) ma che si perde via nella solita minestra, quando si poteva avere il coraggio di intraprendere un'altra strada. Peccato, perchè poteva essere un capolavoro, ma bisognava rischiare. Eliminare completamente la parte centrale, il viaggio è banale, scontato e un espediente visto mille volte, oltre che troppo tirato per lunghe e noioso.

Le vere e pure genialate? Le interazioni con le emozioni dei genitori, oltre che il finalino, degno di una vera isola della stupidera, divertente fino alle lacrime.

tenson95  @  18/01/2016 00:30:04
   8 / 10
La Pixar questa volta si è superata.

Nel tentativo di configurare l'animazione per fasce puerili in un quadro teorico più maturo,Inside Out risulta essere l'opera più riuscita di questa seconda fase creativa della Pixar (che per me va da Ratatouille in poi) se non addirittura di tutta la casa di produzione.

Pete Docter dopo il (per me) deludente "Up" articola una descrizione caricaturale delle emozioni e più in generale della mente umana all'interno di un film che questa volta risulta essere finalmente quadrato,fantasioso e coloratissimo con delle idee grafiche e di animazione geniali e schizzate.

Al di la di qualche innocua sbavatura e ingenuità concessa,visto e considerando il target di riferimento,si nota che la Pixar qui abbia osato molto di più rispetto alle sue opere più recenti e meno riuscite,con un film indiscutibile in quanto ad originalità e con una profondità che riesce a superare le barriere di un qualsiasi cartone "per bambini".

La lontananza da un approccio più classico e la maggiore ricerca di originalità sono forse le cause principali per cui il pubblico (anche appassionati della Pixar) si è diviso tra chi lo considera un buon film e chi un passo falso; per me è molto semplicemente un film magnifico che rappresenta un inaspettato colpo di coda per una casa di produzione che ha recuperato una forza filmica pari,se non addirittura superiore,a quella dei primi lavori.

Bello,bello,bello.

Ash Quercia  @  16/01/2016 15:43:00
   7 / 10
Molto ben fatto, profondo e dolce.
Per un pubblico adulto.

riobissolo  @  16/01/2016 07:57:18
   7 / 10
Insomma, l'idea era molto buona, ma lo svolgimento proprio per la complessitá del tema, delude un po. Non era facile raccontare una storia cosí. Cmq da vedere .

Invia una mail all'autore del commento Andre82  @  14/01/2016 18:59:42
   6½ / 10
L'idea di partenza è ottima e geniale, peccato che nello svolgimento non venga sfruttata appieno. Voto: 6,5

ostix  @  07/01/2016 23:58:11
   7½ / 10
Il film vale la pena vederlo, però secondo me è stato eccessivamente "pompato" e sopravvalutato dalla critica.
L'idea di base è più che buona e non nasconde l'intento educativo, tuttavia lo svolgimento della storia è mal calibrato , perdendosi molto , ma molto, nella parte centrale del film , da sbadigli.
Per poi accelerare negli ultimi 10 minuti condensando eventi e situazioni che avrebbero meritato un più approfondito sviluppo.
I piccoli sketch durante i credits danno l'idea di ciò che il film avrebbe potuto essere.

Così così, insomma... un pò pesantino , dò 7 e mezzo perchè l'idea di base è veramente una bomba.

Invia una mail all'autore del commento NotoriousNiki  @  05/01/2016 20:17:10
   9 / 10
2 dei migliori film dell'anno, presentati a Cannes fuori concorso, in un'edizione in cui vinse il pur meritevole Audiard ma non per l'opera presentata in concorso, un caso di evidente campanilismo ma anche di riparazione per non averlo premiato in 2 casi precedenti. Comunque uno indubbiamente Miller l'altro non il santone attempato delle commedie Woody Allen ma la Pixar che torna a convincere dopo Toy Story 3, in questi anni niente mezze misure, o remake poco riusciti (Monster University carino ma deboluccio peggio ancora il sequel di Cars), e il disneyano 'Ribelle' targato Pixar si ma i topoi affermano tutt'altro, in mezzo qualche buon corto tra tutti 'La Luna'.
Siamo di fronte ad un 'Siamo fatti così' meno didascalico e più metaforico, divertente e commovente, leggero ma nobile, gli stessi infanti coglieranno la simpatia, il ritratto semplicistico della nostra mente ma l'opera nasconde una delle migliori sceneggiature dell'anno, una serie di trovate che sintetizzano i vari processi che la mente subisce nel tempo, il dimenticatoio, gli aspirati ricordi effimeri quelli fagocitati dallo studio scolastico (il nome dei presidenti degli Stati Uniti, non a caso lasciati i 2-3 più famosi quale Lincoln), i 5 ricordi base su cui costruiamo le fondamenta di una fase della vita ( se nell'infanzia la 'stupiderà' in pubertà le 'boy band' un sorta di evoluzione della stupiderà :D ), i sogni che attingono dalla realtà ma filmati in maniera deformata una sorta di processo ucronico, la stanza delle paure, quella dell'astrattismo, l'immaginazione, il prototipo del ragazzo perfetto, il macrocosmo della nostra mente realizzato ad hoc, in tono infantile ma intelligente e da cui si intravede un potenziale neanche del tutto sviscerato (pensare alle gag dei 6 umori in testa alla madre, padre, ragazzo, cane, gatto e la curiosità di veder approfondite altre fasi della nostra vita), insomma gran ritorno da collocare nel pantheon della casa di Lasseter con Wall-E e Toy Story 3.




chiccù  @  03/01/2016 19:19:15
   10 / 10
una sola parola: stupendo! non avevo grandi aspettative, diciamo molto alte per questo film e dopo averlo visto mi sono invece trovata spiazzata come non mai. finalmente, un grande film di quella qualità che non si vedeva fin dai tempi di Up ed Story Toy, 3 dopo i tre deludenti anni di pixar con The ribelle, Cars 2 e Monsters University! che dire, è un film da rivedere molto volentieri! ormai rientra nella lista dei miei 5 top favoriti della pixar: alla ricerca di nemo, ratatatouille, wall-e, Story toy 3 e infine inside out!!!

Norgoth  @  28/12/2015 20:15:39
   8 / 10
Inside Out è un bel film. Meglio la seconda parte, all'inizio parte un po' lento.
Dubito che un bambino al di sotto di almeno dieci anni possa ricavarci qualcosa di memorabile, visto che è decisamente un tema su cui ragionare e riflettere, soprattutto perché è trattato e raccontato in maniera molto adulta.
E' un cartone animato per adulti, a mio modo di vedere. Soprattutto per l'eccezionale leva che fa sui ricordi dell'infanzia e della percezione che si può avere di essi. Ero sulla soglia della lacrimuccia, con un magone enorme...
Menzione speciale anche per il corto iniziale, uno dei più belli visti di recente.

alescar84  @  18/12/2015 09:27:19
   8½ / 10
Magico e adatto a tutti, grandi e piccini...

horror83  @  17/12/2015 20:14:20
   8 / 10
un buon film. mi è piaciuto sia tecnicamente, con questi colori accesi, sia come storia.

marcogiannelli  @  11/12/2015 08:06:12
   8 / 10
carino, simpatico e intelligente, mette tanta carne al fuoco e si lascia ammirare in tutta la sua bellezza

David94  @  10/12/2015 17:49:24
   8 / 10
Film d'animazione davvero molto bello, consigliatissimo. Non manca lo spunto di riflessione e i personaggi che interpretano le emozioni sono ben fatti.

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werther  @  08/12/2015 18:37:46
   7 / 10
Veramente un bel cartone, le emozioni sono davvero ben fatte e mette spesso in risalto i loro lati divertenti, non mancherà però lo spunto riflessivo e veritiero grazie a una storia semplice ma ben costruita. Davvero una bella idea. Originale.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Freddy Krueger  @  01/12/2015 05:15:08
   8 / 10
Con una trama di questo genere si poteva tranquillamente ampliare la durata a 2 ore e oltre, perché ha funzionato davvero. Ci si affeziona subito alla bambina e alla sua mente abitata da questi strani esserini, ma non così strani perché tutti noi li conosciamo: sono le emozioni, in questo cartone personificati da personaggi che nel nucleo della mente archiviano i ricordi e guidano gli istinti. E la mente è un vero mondo dove ci si può perdere nell'area dell'irrazionalità, del subconscio o molto altro. Insomma l'input è geniale, e poi si rimane affascinati dalle scenografie create dagli studios migliori degli Stati Uniti: la mitica Pixar.

davide corsico  @  30/11/2015 14:09:38
   10 / 10
il mio unico 10 sino ad ora.
nulla da aggiungere.

druss86  @  28/11/2015 22:33:06
   7 / 10
buon film ma non un capolavoro anche se le qualche risata la strappa

Macs  @  27/11/2015 22:29:19
   6½ / 10
Discreto film d'animazione per il ritorno della Pixar. Idea originale e divertente, il film è molto più per adulti che per bambini. Peccato la realizzazione non eccelsa di alcuni passaggi della sceneggiatura; per esempio il ritorno di Gioia e Tristezza verso la mente di Riley è tirato troppo per le lunghe e finisce per annoiare. Il personaggio di Disgusto non è quasi per niente caratterizzato e in pratica risulta inutile. Tutto sommato un film gradevole, anche se con diversi difetti. Comunque più che sufficiente per l'originalità dell'idea e il lato tecnico sempre di ottimo livello.

blabla_89  @  25/11/2015 13:01:07
   7 / 10
Bel film. Simpatici i protagonisti e mai troppo banali. Film consigliato ad ogni tipo di pubblico per passare una serata; meglio se in compagnia :)

sagara89  @  22/11/2015 14:23:42
   8½ / 10
Bellissimo capolavoro della pixar. Un film originale, divertente e commovente allo stesso tempo

Gruppo STAFF, Moderatore Jellybelly  @  18/11/2015 22:13:38
   9½ / 10
Ritorno alla grande della Pixar dopo l'indigestione di sequel markettari: Inside out è un capolavoro delicato e commovente, che non si becca 10 solo perché esiste Wall-E.

floyd80  @  11/11/2015 08:48:32
   8 / 10
Una pellicola che sa essere profonda e leggera al tempo stesso, il segreto per ottenere un capolavoro cinematografico.
Anche se in questo caso si sta parlando di un "cartone animato" (aggiungete qualche altra virgoletta alla vostra immaginazione) si sente il peso di una sceneggiatura sormontata alla base da un sentimento corale, che sta bene a tutti, che coinvolge tutti, l'essere umano è umano in quanto possiede delle emozioni e se queste emozioni avessero vita propria, fossero dei personaggi con tanto di voce e corpo?
Divertente e in alcuni tratti commovente, lo consiglio a tutti i genitori e ai bambini dagli otto anni in su...non aspettatevi i Minions...per capirci.
Buona visione.

Wolverine86  @  07/11/2015 23:31:13
   6 / 10
Profondamente deluso da questo film di cui avevo letto benissimo.
Idea di base estremamente interessante ma il tutto è stato sviluppato in maniera troppo piatta. Peccato.

topsecret  @  01/11/2015 18:01:34
   7½ / 10
Divertente, emozionante, ma anche malinconico e struggente. Unito alla grafica eccellente e alla vivacità narrativa, il film della Disney/Pixar è in grado di offrire tante emozioni, tutte valide e sentite, da intrattenere con vivacità e simpatia.
Davvero un film d'animazione ben fatto.

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Ultima risposta 05/11/2015 01.26.58
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guidox  @  01/11/2015 14:56:36
   6 / 10
un' idea di fondo eccellente che viene sfruttata forse al 10% del suo potenziale.
sinceramente, anche considerate le recensioni entusiatiche, questo Inside out mi ha profondamente deluso.
la storia è piatta e soporifera e non sempre lo sviluppo di alcune situazioni convince (vedi l'amico immaginario e alcune zone e isole che potevano e dovevano essere più interessanti).
i 5 personaggi poi, escluso Rabbia (che ovviamente è quello che si caratterizza meglio), non è che facciano impazzire.
riuscitissime invece le interazioni fra le emozioni di persone diverse, tanto che non si capisce perchè non si sia investito si più su questo aspetto; fra l'altro ne sarebbe venuto fuori un prodotto meno indirizzato soltanto ad un pubblico di bambini.

sharins  @  01/11/2015 12:57:29
   8 / 10
Inside Out tocca il tema della complessità della psiche e delle emozioni in maniera dolce ed originale, adatto per tutti. Ovviamente favoloso il cortometraggio iniziale "Lava".
Da vedere.

Juza21  @  31/10/2015 12:15:59
   5½ / 10
Mi ha deluso un pò, l' idea è buona anche ben rappresentata ma poi la storia è poco avvincente, coinvolgente, piatta..quasi noiosa......... du palle !!

maxi82  @  30/10/2015 18:57:00
   7½ / 10
Veramente ben fatto e soprattutto più x grandi che x bambini...da vedere assolutamente

Zio_iori  @  30/10/2015 12:43:37
   7 / 10
Niente male davvero. Raramente guardo film d'animazione, ma questa volta, incuriosito dalla trama e dai pareri positivi, mi sono convinto a guardarlo e devo dire che non me ne pento affatto. Ti entra nel cuore... non so come fa.

Kyo_Kusanagi  @  30/10/2015 09:13:31
   7½ / 10
Ancora una volta Pixar coglie nel centro regalandoci una storia piena di emozioni ,diversa dal solito,forse un pò più adulta nel contenuto rispetto alle altre pellicole, ma tranqullamente godibile anche dai più piccolini che sicuramente verranno catturati dai personaggi e dai mille colori. Un viaggio introspettivo affascinante e originale che fa riflettere, intenerisce ma che non manca di farci ridere di gusto (la scena finale nella testa del gatto mi ha fatto spaccare XD )
Sicuramente s'è guadagnato un posto in cima ai titoli pixar

Gruppo COLLABORATORI peter-ray  @  29/10/2015 10:34:34
   7½ / 10
Molto carino e simpatico
mi è scappata anche una lacrimuccia.

Di sicuro non annoia. Da vedere

Gruppo COLLABORATORI Mr Black  @  27/10/2015 23:37:51
   4 / 10
Mi aspettavo molto da questo film, visto le bellissime recensioni. Invece l'ho trovato un film diretto solo ai bambini... L'idea è ottima, ma la pellicola non fa affatto divertire. La positività di Gioia è fin troppo esasperante e stucchevole, anche se così doveva essere. Tuttavia quando è apparso l'elefantino non ce l'ho più fatta. non ne potevo più! Grossa delusione, poco divertimento.

Charlie88  @  27/10/2015 15:44:18
   8½ / 10
Uno dei migliori film d'animazione che abbia visto ultimamente... Consigliatissimo sia per grandi che per piccoli :)

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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Caio  @  25/10/2015 21:01:20
   8½ / 10
Che dire...sono dei Geni! Nonostante il film si incastri un po' su se stesso nella parte centrale, alla ricerca di una adventure Story per gioia e tristezza forse non necessaria, io meno di otto e mezzo non riesco a dirglielo. L'idea é davvero geniale, e l'architettura della psiche é costruita con una fantasia davvero sorprendente. Mi piace anche e il fatto che il film abbia così tanti livelli di lettura, che per un bambino vederlo in fasi differenti di età lo spingerà a vederlo ogni volta con occhio diversi.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  22/10/2015 23:01:58
   9 / 10
Emozioni e stati d'animo che si contrastano, che interagiscono e che guidano le nostre scelte. Le diverse fasi della vita distruggono tante certezze acquisite, ma al tempo stesso ricostruirle e condividerle. I ricordi felici sono visti anche con rimpianto mano a mano che allontanano. Il film della Pixar ha un soggetto affascinante reso visavamente meraviglioso e pieno di fantasia. Si ride e ci si commuove. Forse è il miglior film Pixar che abbia visto.

polbot  @  22/10/2015 21:34:03
   9 / 10
Già si è scritto molto.. geniale.. apprezzabile in tutte le sue profonde sfumature più dai grandi che dai piccini

davmus  @  22/10/2015 08:35:00
   7½ / 10
Prima parte e finale da 10, ma parte centrale un po noiosa, da Alice nel paese delle Meraviglie. Ovviamente classica animazione molto più per adulti che per bimbi.

sossio92  @  21/10/2015 23:03:37
   7½ / 10
Film d'animazione divertente ma contemporaneamente molto maturo , storia strutturata in modo originale , bei personaggi . consigliato

Invia una mail all'autore del commento luca986  @  21/10/2015 17:58:55
   5½ / 10
Idea originale, sviluppata bene all'inizio, sempre meno dopo. Esteticamente resta orrendo come tutti i film della Pixar se paragonati ai vecchi classici Disney o ai film dello studio Ghibli e più in generale alla tecnica del disegno. Diciamo che fra i suoi fratelli inferiori della Pixar è uno dei migliori. La bruttezza domina l'animazione ormai.

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Ultima risposta 21/10/2015 18.21.11
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Gruppo COLLABORATORI SENIOR ferro84  @  21/10/2015 11:27:24
   8 / 10
Quando la Disney decise di strapagare la Pixar lo fece sapendo bene che quel piccolo gioiellino di computer grafica era capace di realizzare capolavori di animazione in gradi di mettere in ombra i grandi classici.
Se a questo si aggiunge che in casa è riuscita a crescere un piccolo genio come Peter Docter si capisce bene che la Pixar è la vera punta di diamante dell'animazione americana.
Inside out insieme ad Up e Wall-E è davvero un grande capolavoro di genialità, a prescindere dai dialoghi o dalla realizzazione tecnica, colpisce la capacità di non sacrificare mai la scrittura alle esigenze di messa in scena.
Inside out riesce a toccare alcune corde che difficilmente possono lasciare indifferenti, è un lavoro di grandissima profondità, estremamente delicato e molto divertente.
La gestione delle emozioni risulta essere geniale e soprattutto l'approfondimento sul peso che hanno i ricordi nella nostra vita di tutti i giorni.
Non sono appassionato di film di animazione eppure non si può restare indifferenti ad una storia così originale ed intteligente.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR carsit  @  20/10/2015 14:28:10
   8½ / 10
È sempre bello andare al cinema con buone aspettative, e ritrovarsi fra le mani un (quasi) capolavoro d'animazione .
"Inside out" ha la grandissima capacità di saper intrattenere i bambini e parlare agli adulti, riuscendo perciò ad essere fruibile da un pubblico vastissimo.
La rappresentazione degli avatar emozionali non può lasciare indifferenti: si parte con una irresistibile e trascinante Gioia, si prosegue con l'azzeccatissima figura di Tristezza -forse il personaggio migliore, seppur preferisca Gioia- e si termina con i divertentissimi Rabbia e Paura, mattatori assoluti nella componente prettamente umoristica del film.
Non sono poi da meno le ambientazioni variegate e oniriche, portatrici ognuna di idee originali che lasciano a bocca aperta.
" Inside out" racconta semplicemente la crescita di una bambina; crescita filtrata attraverso un complesso mosaico di emozioni che non sono autonome l'una dall'altra, bensì necessitano l'una dell'altra.
La morale è ben esplicitata dalla commovente scena di Gioia che finalmente prova un'emoziona non sua: l'individuo matura quando accetta la tristezza come componente della sua vita; e non la identifica più come nemica, ma semplicemente come un altro mezzo per capire sé stessi ed il mondo che ci circonda.
Gli unici difetti che posso imputare al cartone sono quelli di suggerire troppo carne al fuoco, rendendosi incapace di cuocerla tutta, e anche un'eccessiva focalizzazione su Gioia e Tristezza, mettendo un po' in secondo piano gli altri tre avatar.



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6 risposte al commento
Ultima risposta 20/10/2015 15.33.55
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Tremotino  @  19/10/2015 23:41:25
   10 / 10
un manuale di psicologia per bambini fatto a cartone animato.... mi sono emozionato nonostante i miei 25 anni

InvictuSteele  @  19/10/2015 22:18:49
   6 / 10
Forse il peggior film della Pixar, parte da un'idea originale e affascinante ma poi non si sviluppa bene, annoiando e risultando piatto e troppo infantile. Mi è sembrato un film per bimbi piccoli, quando invece la forza della Disney Pixar è quella di rivolgersi sia a piccini sia agli adulti attraverso messaggi importanti e battute che fanno sorridere a qualsiasi età. Questo Inside-Out è davvero poca cosa.

Invia una mail all'autore del commento bart1982  @  18/10/2015 21:51:36
   6½ / 10
Il film non l'ho trovato esageratamente bello come la media mi portava a pensare.
La storia poteva essere fatta meglio e nonostante la fantasia nel creare un mondo nella mente non mi ha coinvolto più di tanto...
I personaggi non fanno ridere come forse i trailer facevano auspicare... X me Toy store resta la migliore realizzazione pixar.

alberto9  @  18/10/2015 11:54:36
   7 / 10
Il film é più profondo di quanto possa essere un film per bambini. La trama pero' non fa né impazzire né sognare.

Cataclysm84  @  17/10/2015 13:45:12
   8 / 10
Il film è molto bello ed originale, forse il migliore Pixar da diversi anni a questa parte.

Prende con i suoi personaggi e sa divertire e commuovere.

Perde molto nel finale però, dove alla fine non viene trovato un vero modo originale per raggiungere la torre di controllo e ho trovato l'idea di utilizzare come traino le copie del ragazzo ideale davvero mal digesta.

Un film che poteva essere un capolavoro ma che ha alcune grandi pecche: il viaggio di Gioia e Tristezza non è abbastanza incisivo e non offre molto, non accade nulla di veramente memorabile, la parte finale è davvero grottesca e banale, pessima la stanza delle idee astratte.

Per il resto film davvero grande, più per l'idea alla base e per tutto quello che gira attorno al tema delle emozioni e di come funzionano all'interno della mente che per le vicende stesse del film, consigliato al 100%

TheLegend  @  17/10/2015 13:32:12
   3 / 10
Sarò strano io ma non sono nemmeno riuscito ad arrivare alla fine di questo polpettone per me indigesto.
Mi aspetto sempre che un cartone di nuova generazione mi sorprenda in qualche modo e resto sempre deluso,probabilmente non è proprio il mio genere devo ammetterlo e,sinceramente,ho perso le speranze.
Penso che solo il cinema asiatico riesca ancora a creare film d'animazione degni di questo nome.

6 risposte al commento
Ultima risposta 24/11/2015 16.53.38
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