il terzo occhio regia di Mino Guerrini Italia 1966
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il terzo occhio (1966)

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locandina del film IL TERZO OCCHIO

Titolo Originale: IL TERZO OCCHIO

RegiaMino Guerrini

InterpretiFranco Nero, Gioia Pascal, Erika Blanc

Durata: h 1.38
NazionalitàItalia 1966
Generethriller
Al cinema nell'Agosto 1966

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Trama del film Il terzo occhio

Il giovane Mino non riesce a legarsi ad una donna per colpa di una madre iperprotettiva e di una governante innamorata da sempre di lui. La situazione precipiterà nel momento in cui la futura moglie viene a mancare a causa di un incidente stradale.

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Voto Visitatori:   7,67 / 10 (9 voti)7,67Grafico
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Voti e commenti su Il terzo occhio, 9 opinioni inserite

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dagon  @  02/09/2018 17:57:15
   7 / 10
Film particolare, una sorta di Psyco all'italiana, che tocca temi "tabù" come la necrofilia. Come già scritto da altri, è l'ispirazione del Massaccesiano Buio Omega. Non male, se collocato nel tempo in cui fu girato e con una scena di squillo di telefono che batte perfino "c'era una volta in America". Interessante.

alex94  @  12/06/2018 14:03:56
   7½ / 10
Sorprendente mix tra gotico e thriller psicologico che presenta una storia semplice ma avvincente,e sopratutto una certa dose di coraggio nel trattare una tematica piuttosto morbosa come la necrofilia.
Ottima ovviamente la caratterizzazione dei personaggi,la governante da sempre vittima di soprusi,la sorella della fidanzata del protagonista Mino che si trova a dover osservare la discesa nella follia di quest'ultimo....
Tutti personaggi che sicuramente riusciranno a rimanere impressi nella mente sia per come sono stati tratteggiati sia per le ottime interpretazioni del cast,a questo proposito è necessario ricordare un giovane Franco Nero nei panni dello squilibrato Mino,una sorta di Norman Bates italiano...
Il ritmo con cui si sviluppa la storia è abbastanza lento,in alcune occasioni la regia di Guerrini tende più a voler suggerire più che a mostrare (per evitare ovviamente la censura),però la pellicola si fa seguire con interesse dall'inizio alla fine senza praticamente annoiare mai.
Una decina d'anni dopo Joe D'Amato ne realizzerà un remake non autorizzato molto più esplicito..... consiglio comunque di recuperare anche questa vecchia pellicola degli anni 60,coraggiosa e ben realizzata.

Italo Disco  @  31/12/2017 17:34:07
   8½ / 10
Nel commentare BUIO OMEGA mi scordai di scrivere che era una sorta di remake non dichiarato di questo, anche perché ancora non l'avevo visto e la possibilità di vederlo integrale non era facile. A parte le evidenti differenze visive (bianco e nero d'atmosfera contro colore e schifezze assortite) la cosa più interessante è che qui il profilo dell'assassino è sviluppato meglio dando maggiori informazioni sulle sue parafilie e da come queste siano uscite fuori. Di fatto sembra quasi un prequel di PSYCO vista la notevole presenza di ambienti e situazioni prese da quest'ultimo ed è decisamente più drammatico e intensamente psicologico di quello di Massaccesi, posso capire che Franco Nero a tratti sia goffo d'altronde il personaggio è eccessivo però alla fine se la cava, forse aiutato anche dalla direzione di Guerrini. Mi è piaciuta la realizzazione dei delitti (deliranti i primi piani su Nero fuori di testa) e le suggestive musiche, se c'è un difetto è una certa lentezza e un uso smodato della tensione (la scena del telefono. Da notare che il personaggio principale si chiama Mino, come il regista, e lo stesso Guerrini era noto all'ambiente come un tipo bizzarro. Tra le altre curiosità da notare che dopo l'uscita nei cinema da noi è reperibile in una vhs introvabile e che Mediaset lo passava anni fa censurato; negli anni 2000 in Germania uscì un dvd con scene di raccordo inedite in Italia e con il famoso spogliarello di Marina Morgan integrale, ma mancante di 6-7 minuti nella seconda parte (tutta la sequenza del telefono e della polizia stradale). Però su internet è reperibile una versione che compatta entrambe le edizioni e con i pochi dialoghi in tedesco sottotitolati in inglese.

GianniArshavin  @  10/11/2016 18:06:37
   7½ / 10
Il terzo occhio è un thriller psicologico diretto da Mino Guerrini, regista che sembrava promettere bene prima di perdersi fra le commedie pecoreccie all'italiana. Questo prodotto che sta anche alla base del successivo Buio omega di D'Amato, è un mix di orrore, tensione ed erotismo, ingiustamente dimenticato da critica e pubblico e che meriterebbe una riscoperta immediata.
Rispetto al più macabro e violento film di D'Amato, Il terzo occhio punta più sulla psicologia dei personaggi (in primis quella di un giovane e credibile Franco Nero)seguendo il modello hitchcockiano lanciato con Psycho qualche anno prima.
Non mancano le morbosità erotiche, molto esplicite per l'epoca, e presente anche un accenno al tema del complesso di Edipo.
L'opera, girata in un b/n molto cupo e ambientata in una villa di periferia, non lesina per quanto riguarda tensione e sequenze violente, alcune riprese dal maestro britannico mentre altre tipicamente di matrice italiana. Come per Buio omega, anche qui è presente la tematica della necrofilia, anche se in modo meno esplicito rispetto al remake.
A livello narrativo Guerrini svolge un buon lavoro perdendo qualche colpo solo sul finale, leggermente tirato per i capelli.

In sintesi Il terzo occhio è un titolo da riscoprire e da piazzare fra i migliori thriller italici.

JOKER1926  @  29/06/2014 00:54:40
   7 / 10
Tante sono le produzioni che nel corso di un tempo affrettato e dinamico cedono il loro essere ad una trappola di sovrapposizioni e nuove ventate cinematografiche. "Il terzo occhio" dell'italiano Mino Guerrini sicuramente non ha stretto patti col diavolo per trovarsi immortalato nell'olimpo della gloria e dell'esaltazione, come molti film ha vissuto solo la sua epoca.
Per chi ama ricercare il genere thriller, "Il terzo occhio", diviene praticamente una sorta di obbligo, insomma gli spunti sono vari e inoltre è possibile carpire con la produzione italiana del 1966 quel parallelismo, che diviene stile ed agire, con prodotti come "Psyco". Si gioca molto con la psicologia anche se alle volte, come succede proprio con il lavoro del 1960 di Hitchcock, il piano diventa forzato ed ha perentoriamente bisogno della predisposizione mentale dello spettatore che deve basarsi su un gioco di consensi e di ingenuità perché altrimenti, in caso contrario, il film può presentarsi sotto le vesti dell'assurdo.
"Il terzo occhio" in effetti, eccezion fatta per alcune cose sopra le righe, si destreggia bene, entusiasmanti ed invitanti i primi venti minuti. Quello di Guerrini è un film compatto che pian piano apre i propri cunicoli giocando, principalmente, sull'effetto dell'immagine. La storia rimane ancorata proprio nella sua metodicità, è l'efferatezza della visione a prendere i voti. Ovviamente parliamo di una efferatezza simbolica e relativa, in pratica mettiamo sotto la lente di ingrandimento un film di circa cinque decenni fa, i discorsi e le critiche devono essere mosse nel senso della logica.

Quello che maggiormente colpisce qui è il finale con un buonissimo colpo di scena.

L'idea circa la produzione italiana del 1966 rimane dunque positiva, c'è un po' di tutto, si tratta di cose che possono far contento il critico; occhio anche alle scenografie, semplici ma gotiche.

Neurotico  @  22/03/2014 11:22:11
   7 / 10
Bel film misconosciuto a metà tra giallo-thriller e gotico, inaspettatamente violento. Un giovane e allucinato Franco Nero si rende credibile nel ruolo di un conte con la passione per la tassidermia e all'occorrenza necrofilo. Guerrini deve essere stato un grande fan di Hitchcock.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  16/05/2013 15:16:27
   7½ / 10
In effetti questo sarebbe un film da recuperare perchè è una pellicola anomala nel panorama italiano dell'epoca che riesce a miscelare il meglio del gotico italiano (bella la fotografia in bianco e nero) e le nuove tendenze del periodo targate Hitchcock, dove Psycho è un punto di riferimento per la definizione del protagonista, assoggetato e oppresso da una madre autoritaria e la passione per la tassidermia. Ottimo anche il personaggio della governante, ambiziosa e vogliosa di riscatto a qualsiasi costo dopo una vita di serva e il desiderio di un'ascesa sociale fino a lì negata.
Una pellicola dall'atmosfera malsana, piuttosto forte per i tempi nella violenza degli omicidi e per il tema della necrofilia, argomento delicato peraltro già affrontato in chiave più horror da Freda nell'Orribile segreto del Dott. Hitchcock. Se la cava piuttosto bene Franco Nero, poco più che esordiente, in un ruolo affatto facile e piuttosto complesso.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Gabe 182  @  30/04/2013 01:55:00
   8 / 10
Sconvolgente, ecco la prima frase che mi è venuta in mente dopo aver visto questo film, non lo conoscevo, ma ringrazio la buona sorte che me l'ha fatto pescare nei meambri più lontani del cinema.
Il terzo occhio è un film thriller psicologico, scorre poco sangue e si concentra maggiormente sugli aspetti psicologici del protagonista, divenuto pazzo dopo la morte della futura moglie.
Mi ha trasmesso una forte inquietudine, grazie ad una ambientazione molto buia e tetra (la villa isolata) emi ha colpito moltissimo, non ti lascia respirare molto tranne nella parte iniziale, ti lascia sempre un pò turbato con quel brivido e quella sensazione di malessere psicologico che lo circonda.
Una pazzia continua e delirante accompagnata da una musica di sottofondo tenebrosa, ottima l'interpreazione del protagonista e della governante, che accompagna il povero Nino nella follia più eccelsa.
Mi sembra impossibile che un film come questo in giro non se ne trovi nemmeno la traccia, a mio avviso e uno dei film thriller psicologici italiani più belli di sempre, a volte mi ricordava i pochi film che ho visto di Hitchcock.
Uno dei thriller psicologici che mi ha colpito di più, da vedere, piccolo gioiello italiano lasciato nel dimenticatoio, sperando che un giorno venga ritrovato.

statididiso  @  29/06/2010 13:27:21
   9 / 10
"il terzo occhio è la visione che rimane fissa nel passato, mostra tutto e nasce dalla consapevolezza che nessuno può prendere il posto di chi se n'è andato"

devo ringraziare un'amica della dritta, io ne ero completamente all'oscuro, ma vedo che non sono l'unico.. che dire, d'ora in avanti vedrò con un occhio diverso il lavoro di Aristide, fermo restando che li considero entrambi dei gioiellini, questo più thriller mentre Buio Omega più morboso (la mia preferenza va pertanto e comunque a quest'ultimo).. Frank Nero pischelletto, che non sembrava manco lui, ma dello psicotico già ce l'aveva.. L

voto: 9

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Ultima risposta 02/07/2010 17.31.19
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