caravaggio regia di Derek Jarman Gran Bretagna 1986
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caravaggio (1986)

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locandina del film CARAVAGGIO

Titolo Originale: CARAVAGGIO

RegiaDerek Jarman

InterpretiNigel Davenport, Sean Bean, Tilda Swinton, Nigel Terry

Durata: h 1.37
NazionalitàGran Bretagna 1986
Generedrammatico
Al cinema nel Gennaio 1986

•  Altri film di Derek Jarman

Trama del film Caravaggio

Prossimo a morire, a Porto Ercole nel 1590, il pittore Michelangelo Merisi detto Caravaggio è preda di allucinazioni. Indietro di vent'anni troviamo Caravaggio a Roma, salvato da una vita di stenti dal Cardinale Del Monte. Quindi seguiamo la sua ascesa fino all'episodio che ne segnerà la vita: la tragica relazione con Ranuccio Tomassoni e con l'amante di lui, Lena.

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Voto Visitatori:   6,79 / 10 (12 voti)6,79Grafico
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Voti e commenti su Caravaggio, 12 opinioni inserite

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Filman  @  13/06/2023 10:28:25
   7½ / 10
La narrazione poeticizzata dall'indole teatrale dell'opera e il convincente minimalismo dimostrano che no, CARAVAGGIO non è un film disattento nella sua costruzione e che anzi i suoi colpi di incoerenza, errori di messinscena ed esagerazioni formali, che colpiscono lo spettatore svegliandolo dall'ipnosi cinematografica, sono esperimenti ragionati.
Esperimenti, del resto, che poco coraggiosamente coinvolgono tutta l'opera, la quale, rimanendo, un biopic fedele a sé stesso, si autocondanna all'essere un film televisivo, pur meritandone il grado superiore. Derek Jarman prova a farci appassionare al personaggio e alla storia non solo attraverso il filtro sessuale, ma il risultato è a metà perché lo stesso regista forse non ci credeva troppo.

david briar  @  13/04/2020 16:18:09
   8½ / 10
Jarman è un regista complicatissimo, per pochi, non è nemmeno detto sia per cinefili visto che molti cinefili non lo amano.
Ciò che è certo è che questo è forse l'unico film possibile su Caravaggio: un film che abbandona i soliti stereotipi sugli artisti (che francamente hanno stancato già dai tempi del cinema muto, e invece vengono puntualmente riproposti) per una rappresentazione personale dell'artista, contaminata. Caravaggio per Jarman è fra noi, Caravaggio potrebbe andare ad un concerto dei Sex Pistols, perché è così che bisogna trattare un personaggio di tale complessità.
Un film imperfetto, per esempio nell'uso della voce narrante, ma genera una tale quantità di stimoli(come la citazione a "La morte di Marat") che è impossibile non consigliarlo. Jarman cerca Bresson nell'essenzialità e trova la rappresentazione autentica, in quanto formalmente personale, del suo Caravaggio, che non sarà il Caravaggio impresso qualunquisticamente nell'immaginario nazional-popolare, però di certo è un Caravaggio unico e indimenticabile.

DogDayAfternoon  @  10/03/2015 22:05:18
   4 / 10
Assenza assoluta di senso, non parla di Caravaggio ma non parla nemmeno di qualsiasi altra cosa. Se poi vuole essere un film controcorrente, non ha nemmeno i crismi necessari per interessare anche gli appassionati del genere: altri film infatti, pur senza raccontare alcunché, possono colpire per altri aspetti come la regia, la fotografia, gli attori. Qui nulla, non che sia fatto male, ma non lascia veramente nulla. Inspiegabili poi i vari anacronismi che anzi si rendono quasi insopportabili (la telecronaca della partita di calcio in sottofondo, la calcolatrice, alcuni look tipicamente anni '80 del '900, ecc.). Beato il Caravaggio che non ha visto questa roba.

Perdita di tempo.

DarkRareMirko  @  13/08/2013 10:07:29
   7 / 10
Molto, troppo, personale, più formale che sostanzioso, è convincente sul piano visivo mentre perde molti colpi riguardo alla narrazione (che risulta pure confusa; è una biografia, anticonvenzionale e va bene, però almeno un'idea sul protagonista ce la si potrebbe anche fare, con questo stile io almeno invece non ce l'ho fatta).

Magari per sapere la vita dell'artista tanto vale vedersi la versione con Alessio Boni, cosa che avrebbe più senso (e poi se non vado errato anch'essa va forte visivamente, visto che la fotografia è nientepopodimeno che di Vittorio Storaro); dal punto di vista sperimentale è interessante, l'allestimento teatrale (perchè è di questo che si tratta) è buono, ottimi Sean Bean e la Swinton ma, magari esagero, il tutto poteva anche riguardare un'altra storia, a questo punto.

Comunque discreto, ma non come film su Caravaggio.

paride_86  @  30/01/2012 00:02:10
   8 / 10
Bellissimo film d'autore, "Caravaggio" brilla per originalità e personalità della sceneggiatura, nonché per le geniali e anacronistiche trovate di Derek Jarman, regista di indimenticabili - quanto sconosciuti - arthouse movie.

sweetyy  @  22/09/2009 20:11:40
   5½ / 10
Poco interessante, prima parte forse troppo lenta e noiosa e i flashback non fanno altro che disorientare lo spettatore.

Lady Agnew  @  11/12/2008 23:01:35
   4½ / 10
Noiosissimo; film intellettualoide e pretenzioso.
Non sono abbastanza intelligente da capire il significato di
calcolatrice e modernita' inserite in un contesto del '600.
Bella la fotografia e alcuni tableaux vivants.

lupin 3  @  17/12/2007 17:01:35
   6½ / 10
Non male ma si poteva fare di meglio...

Guy Picciotto  @  13/12/2007 12:30:37
   10 / 10
Probabilmente il suo capolavoro, la storia per Jarman è un museo fatto di zombi, dove tutti posano per l'avvenire e non vivono il presente, dove ogni presente è già trascorso, ecco la necessità quasi ontologica dei salti temporali, Caravaggio nella Roma papalina pedofila di fine '500, caravaggio trasposto nel 900 mentre una tv è sintonizzata su una partita di calcio, Caravaggio che gioca con le macchine moderne, simulacri vezzeggiati dall'idolatria consumistica. Questo umanesimo dei trapassati, spettri dei gesti tramontati, ogni storia è storia dell'arte, soltanto al linguaggio è concesso di simulare il presente, misurando nel ritmo l'armonia e la vertigine del divenire, che si è contemporanei solo in quanto modelli di un affresco, e che il nostro valore non è altro che la quotazione e il ripensamento estetico di questo o quell'opera. Sul piano visivo, Jarman eccede nella fotografia abbacinante, insostenibile, fissare morbosamente l'obbietivo sul frigidaire mortuario, un trattato sulla putrefazione dei morti ancora viventi, ci sono attimi davvero folgoranti di ottenebramento, certi sfondamenti nel verde scuro malato in putrefazione fanno impallidire, siamo di fronte senza dubbio ad un Sommo

Gruppo REDAZIONE maremare  @  05/04/2007 00:05:07
   6½ / 10
Film kitch e maledetto di un regista indubbiamente originale e diverso

Gruppo COLLABORATORI SENIOR Invia una mail all'autore del commento kowalsky  @  20/03/2007 21:12:24
   7 / 10
Vivaddio, è esistito un autore come D. Jarman (D.i.o ce l'abbia in gloria) in grado di farsi amare e detestare allo stesso modo. Trovo geniali le sue dissacrazioni temporali à la Wittgenstein (a mio avviso il suo capolavoro), l'estetizzazione blasfema e spirituale del suo Sebastian, pure quella strana contemporaneità universale del suo Eduardo (II?).
Il Caravaggio rappresenta in toto pregi e difetti di questo (ripeto, grandissimo) autore: come Greenaway, con il quale a ben vedere non ha molto in comune (Ken Russell forse sì) Jarman esibisce un barocchismo sopra le righe, un cromatismo abbacinante, un'enfasi che a tratti rischia la caricatura. Non so sinceramente se questo film renda giustizia al personaggio, al pittore "maledetto" piu' geniale e affascinante della storia, ma è certo che questo film diseguale e a tratti irritante ha un posto di tutto rispetto nella storia del cinema, malgrado tutto

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR agentediviaggi  @  15/03/2007 17:28:50
   6½ / 10
Film strano, a tratti sperimentale, senza dubbio molto carnale. Visto in originale si nota il mescolarsi dell'inglese con qualche frase in italiano. Simpatiche le metafore calcistiche forse a simboleggiare la faziosità italiana, ben espressa in questa pellicola di erotismo e vendetta, come pure immancabile il riferimento alla Chiesa come a una grande bal......che ovviamente, conoscendo l'autore, appare persino ovvio. Quello che proprio non riesce a fare Jarman è intrigare e divertire. Con un soggetto come la vita del pittore maledetto per eccellenza, poteva venir fuori qualcosa di meglio.

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