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Dal soggetto inizialmente pensavo si parlasse di come una coppia gay sia adatta a crescere dei figli con annessi striscioni LGBT.
Invece ritroviamo un Ozpetek che ironizza a modo suo sui temi a lui piu' cari e gira una sorta di commedia drammatica, superiore sicuramente a "Magnifica presenza" di qualche tempo fa, tanto per rimanere nel tema della commedia.
A fasi alterne il film regge bene, bravi i due protagonisti adulti, mai stucchevole e anche divertente in alcuni momenti.

Ma per favore, invogliato dai buoni voti mi sono lasciato convincere a vedere l'ennesima replica dei tormentoni di FERNAN...mai una variazione sul tema gay ...personaggi finti e per lo più odiosissimi , bambini compresi (si salva solo il simpatico Edoardo Leo) . Unica scena piacevole nel finale quando segregano l'odiosa megera . BOCCIATISSIMO

Mi è piaciuto molto.
Ottimo cast, i bambini poi sono sorprendenti.
Colonna sonora perfetta per impreziosire le belle immagini.
Più di una scena mi è rimasta impressa.

Bel film su un argomento non proprio facile...

Buon film di Ozpetek ,regista da prendere sempre un pò con le pinze perchè a volte non sempre convince con prove a volte troppo confusionarie.
Qui la sceneggiatura è buona , scorrevole ,semplice e nonostante la drammaticità del caso ci sono alcuni buoni e simpatici momenti di autoironia.
Grande merito va ai tre protagonisti ,dove se per Accorsi e Trinca non c'e' nulla da aggiungere la sorpresa viene da Leo ,convincente in un ruolo delicato .

Bellissimo ritratto appassionato di una coppia omosessuale in crisi di sentimenti che troverà, grazie all'amore per i figli di una amica,la forza di continuare ad amarsi.
Straordinari protagonisti, manco a dirlo, bella colonna sonora e magistrale regia per questo film davvero piacevole e ben fatto!
DA VEDERE!

Ottime interpretazioni dei protagonisti. Avvincente storia su quanto sia difficile portare avanti una relazione, un continuo equilibrio di compromessi, dare e avere, stringersi la mano nel momento del bisogno. Esserci.
Ozpetek è un maestro del ritratto della quotidianità, delle debolezze, dei difetti e della realtà umana.

Film carino ma supportato da attori super!
Edoardo Leo riesce ad essere bravo anche come attore drammatico

Film piacevole ma senza picchi.

Ozpetek è come una squadra di calcio che quando gioca in casa, su tematiche proprie quelle prettamente LGBT, è ai livelli del Barcellona ma non appena gioca fuori le mura amiche sembra il Pizzichettone ai play off della serie C.

La Dea Fortuna è un film salvato dai bravissimi protagonisti, soprattutto i bambini, che funziona fino a circa la metà ma che dopo l'uscita di scena della Trinca gira a vuoto . Infine la parte girata in Sicilia è di un imbarazzante involontario da rischiare il grottesco.
La cosa davvero sorprendente è l'incapacità dello stesso regista di operare tagli alle scene non riuscite "ma non le vedi?".
Segno forse di una stanchezza creativa ma anche realizzativa.

Un Ozpetek in grandissima forma!
Ottimo anche il cast!

Carino. Ottimo Edoardo Leo come sempre. Sceneggiatura senza sbavature ma anche senza grandi trovare cinematografiche. La solitudine di una donna, la sua lotta per la vita e per i suoi figli diventano l'occasione per raccontare le crisi relazionali ed il rapporto adulti - bambini, rapporto che richiede impegno, dedizione, ma che è anche capace di regalare splendide emozioni.

Ferzan Ozpetek in questo film non dice niente di nuovo rispetto ai suoi lavori precedenti ma un punto a suo favore è la scelta della Alberti nel ruolo della nonna

Ormai sai già cosa ti aspetti quando vai a vedere un film di Ozpetek, ma la speranza che ci sia qualche variazione sul tema qui si perde man mano che si va avanti.
Il film decolla solo dopo un'ora e il percorso che intraprende si fa tortuoso, un po eccessivi gli isterismi di gelosia tra un Edoardo Leo bravo ed un Accorsi poco credibile.
Il finale anche se intenso è un po ripetitivo, il brano di Mina come colonna sonora è vibrante.

Gran bel film.
Attori strepitosi ed emozioni continue, il miglior film italiano degli ultimi tempi.

Buono o cattivo dipende da noi. E allora: buono!
La media è il frutto di due valutazioni, ovvero il sei dell'ante Megaeram, il nove del post. Guardate la fine chiudendo gli occhi, mi raccomando…

Ozpetek non ha mai fatto alcun film perfetto, vuoi per la sceneggiatura non sempre brillante (Rosso Istambul) o per il soggetto improbabile (Cuore Sacro), ma ha due pregi che gli vanno riconosciuti: riesce a trarre sempre il meglio dai suoi attori (e ne è spesso trampolino di lancio) e, soprattutto, riesce a infondere pathos nei suoi film, ed è così anche in questo suo ultimo film, che rimarrà impresso per diversi momenti: gli sguardi innamorati dei due amanti, lo speech di Accorsi, la partecipata (spontanea?) romanità di Edoardo Leo, la coralità di un film che trasuda di bell'amore e vita in ogni fotogramma, senza tralasciare l'importante messaggio sull'affido e l'adozione senza anacronistiche distinzioni. Colonna sonora devotamente scarna: la scena con l'intera 'Luna Diamante' di Mina è meravigliosa.

L'inizio, con la trovata del video a catturare una spontanea mise in scene da smartphone, è azzeccato piu che mai, ma parecchie scene restano impresse: la lite dei due fratellini, la loro "fuga" al supermercato, Accorsi che arriva a confidare ai bambini il suo rapporto in crisi eeh non sono stupidi i bambini eeh non si sconvolgono per due uomini che si amano... Anche se molti vorrebbero farci credere il contrario. E proprio per questo, gli attori migliori del film sono i due bambini, così spontanei veri quando tutti gli altri "recitano" appunto una parte. Ozpetek non è bilanciato bene nel registro tra commedia e dramma, enfatizza chiasso "corale" o si impantana in un esilio criptico da originale tv anni 60", quelli alla Bolchi per intenderci. Peccato, perché Barbara Alberti come attrice è sorprendente. Eppure è a suo agio nella sua dimensione, quel mondo dove prevalgono affetti amori di varia natura ma anche la paura universale delle responsabilità uh terrene. È un passo avanti rispetto a opere impegnate ma fumose come "Magnifica presenza" nonostante i furtarelli stilistici presi qua e là da altri film di rilievo ("La stanza del figlio", "Espiazione"). Insomma, sa come farsi riconoscere, al di là di tutto. Un buon film

film che non entusiasma. a catturare l attenzione c è piu che altro il fascino degli attori.

Bellissimo film di Ozpetek! Alcune scene e battute, sanno di già visto e sentito, ma Ozpetek, è come al solito bravissimo ad entrare nell'animo dei personaggi che dirige. Molto bravo Edoardo Leo; un pò scolastico e scontato Accorsi. Film godibile che consiglio.

Pochi registi arrivano sin nel profondo dei sentimenti e con tanta delicatezza come Ozpetek. Gran bel film.

da Ozpetek mi aspettavo qualche cosina in più, il film scorre bene ed è bene interpretato ma risulta piatto senza grandi emozioni

piena sufficienza cmq



Lucasssss