La serie racconta la vita di Malcolm, ragazzino prodigio con una straordinaria dote per i calcoli, e dei suoi strambi parenti: il padre inetto e fragile Hal, la madre iper-autoritaria Lois e i fratelli Francis, Reese, Dewey e Jamie.
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Malcom fu una delle più piacevoli serie del periodo, con il pregio di una durata più contenuta rispetto a prodotti validissimi ma poi del tuto sgasati come Scrubs. Questa piccola famiglia disfunzionale era piena di personalità, dalla madre iper autoritaria e competitiva, al figlio maggiore complessato saggio ma autolesionista, al piccoletto vittima dei fratelli, sempre meno nel suo mondo allucinato e sempre più autosufficiente (un cambiamento un po strano a dire il vero). Quello che colpiva meno dopo il bulletto forse era proprio l'insicuro Malcom, che sfondava sempre la parete con lo spettatore ma di cui non si avvertiva molto la genitalità, mentre il padre interpretato dal buon Cranston anche se con meno momenti col tempo cominciava a prendere posizione tra i personaggi forti. Buoni anche i personaggi secondari come dall'amico nero al nerd grasso.