good omens - stagione uno (2019)

E cominciamo dall'inizio: sigla iniziale da Oscar, sia come musica che come immagini!
Per il resto una black e fantasy comedy coi fiocchi!
Personaggi azzeccatissimi! .....magari i bambini meno degli adulti, ma la perfezione non può esistere.
E poi quanto è bella Anatema! Soprattutto quando indossa gli occhiali.
Genialità e originalità allo stato puro per questa serie molto, molto British.

In Good Omens penso che il Bene ed il Male non siano stati descritti in maniera così odiosa dai miei ricordi. Azraphel e Crowley rappresentano nei rispettivi schieramenti i classici elementi outsider, quasi relegati ai margini del Grande Piano, i quali a loro volta ritengono non giusta la distruzione dell'umanità. Si oppongono ai rispettivi apparati con malizia ed astuzia per far saltare il piano e di conseguenza mettere alla berlina l'ottusità di Paradiso ed Inferno. Un gioiello questo Good Omens, Pieno di humor tipicamente british che rende la storia pienamente godibile e rendendola lineare, pur nella sua apparente maancanza di linearità narrativa, giacchè non sono poche le linee temporali seguite e molti sono i personaggi da seguire. Sheen e Tennant sono perfettamente amalgamati fra di loro, inoltre c'è da sottolineare comunque il carattere corale di questa serie dove non solo i due protagonisti, ma anche gli altri personaggi sono ben caratterizzati ed utili al racconto. Splendida poi la sigla iniziale.