Florenz Ziegfeld, il grande produttore di musical, è morto. Ma anche in Paradiso ottiene il permesso di mettere in scena una serie di numeri musicali con i maggiori interpreti del genere.
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Documento musicale che testimonia la potenza produttiva ed esecutiva ( in technicolor ) della MGM: una sfilza di esibizioni slegate tra loro con grandi nomi per omaggiare gli spettacoli teatrali senza tempo firmati Florenz Ziegfeld. Per quanto l'operazione sia celebrativa non c'è veramente nulla di imperdibile, il film è abbastanza sopravvalutato e non regge minimamente il confronto con i classici musical coevi o del periodo immediatamente successivo. "The Babbitt and the Bromide" è di gran lunga l'episodio migliore e riunisce due giganti come Fred Astaire e Gene Kelly in una sfida all'ultimo passo.
Fastoso pastiche musicale autocelebrativo, la prova di ciò che la MGM era in grado di produrre. Un film pretestuoso, formato da una serie di numeri musicali e sketch tenuti insieme dalla voce dell'impresario Ziegfeld che dal Paradiso decide di impaginare una nuova rivista (l'incipit con i pupazzetti animati in stop motion è molto carino). La totale assenza di trama è un limite che non riesco a superare e che svalorizza soprattutto l'imbarazzante parata di fuoriclasse chiamati a partecipare a tale glorificazione. Il genio di Minnelli si vede comunque in alcuni numeri meravigliosi: "This heart of mine" e "Limehouse blues", entrambi con Fred Astaire e Lucille Bremer, "An enterview" con una strepitosa Judy Garland che gioca a fare la diva vanitosa, "The Babbit and the Bromide" una ineccepibile sfida sincronica di danza tra Astaire e Gene Kelly, "Here's to the ladies" con Lucille Ball che addomestica le sue 'gatte'. Tra le scenette comiche, da ricordare almeno quella del biglietto della lotteria con Fanny Brice, la grande showgirl sgraziata che verrà interpretata da Barbra Streisand nel famoso musical "Funny girl". Un cimelio che fa sicuramente effetto.
Sfavillante musical in Technicolor targato M-G-M,praticamente senza trama,ma con una serie di numeri di danza che sono piccole gemme del genere.Film importante anche per il primo incontro tra Fred Astaire e Gene Kelly,che si producono in un grande duetto degno di entrare nelle antologie dei musical hollywoodiani dei tempi d'oro.Il kitsch fa capolino più di una volta,e il doppiaggio italiano non aiuta di certo a rendere digeribili gli sketch,peraltro già datati e modesti di loro:ma Minnelli ha sempre dato il massimo nelle sequenze musicali e,anche se apparentemente a mezzo servizio,anche qui dà sfogo a un'impareggiabile creatività artistica,aiutato da un cast di stelle di prim'ordine,tra le più importanti e rappresentative del genere.
Mamma mia, affascinante come qualsiasi musical mgm, il duetto Astaire/kelly spettacolare e i due episodi comici obbligano per forza la visione. Lo adoro.
è un film unico nel suo genere,almeno nel cinema hollywoodiano,è senza trama e con esclusivamente sketch comici che si alternano a numeri musicali.Trattandosi di mgm,la parte del leone(questa la dovevo dire...)la fanno quest'ultimi,a loro volta dominati da fred astaire con ben tre capolavori,uno dei quali è in coppia con gene kelly,l'unico vero incontro della loro carriera. Per quanto riguarda gli sketch comici,ce ne sono 2 o 3 abbastanza simpatici,come quello in cui red skelton è costretto ad ubriacarsi per girare la pubblicità,o come quello con fanny brice.Ma venendo ai numeri musicali,il film ha appunto un numero di danza e due balletti inarrivabili,bellissimi;nei 2 piccoli balletti moderni con fred e lucille bremer,oltre naturalmente alla bravura di interpreti e coreografi, si somma minnelli con le sue atmosfere magiche.Dopo aver nominato queste tre meraviglie,è quasi imbarazzante parlare dei rimanenti numeri,tra i quali,comunque,si segnala soprattutto la bella "an interview" di judy garland,molto piacevole,e sono anche da nominare il discreto "love" di lena horne e il simpatico kitsch iniziale con le micione.
Ovviamente qui - a parte il sottoscritto (e spero qualche fanciulla nostalgica della stilosità hollywoodiana dei tempi d'oro) nessuno ama i musicals, tuttavia questo è un film imperdibile per tutti coloro che non provano disagio o allergia davanti alla magnificenza dei classici Musicals americani (capisco quando, negli anni Sessanta, si pensò di tradurre in italiano le canzoni, però...). Ci sono numeri assolutamente impagabili (tipo quello di Lucille Ball) e per la prima volta (forse l'unica?) Fred Astaire e Gene Kelly recitano insieme, con risultati davvero sorprendenti. Un film meraviglioso per tutti gli amanti del genere, con un Minnelli in stato di grazia