whisky (2004)

"Whisky" scontenterà gli amanti del cinema "tropicale"; Montevideo e la località marittima di Priapolis sono ritratte come fossero città dell'Europa dell'est e, per giunta, le riprese si svolgono durante il periodo invernale.

E il freddo degli ambienti è anche quello dei sentimenti dei protagonisti, i quali cercano costantemente di mantenere una parvenza di utopia e di affetti; in tutto questo non ci sarebbe niente da ridere, ciononostante il film è spesso ricreativo.

Alla stregua di Kaurismaki, i giovani registi latino-americani adorano concepire dei piani fissi, saturi di conversazioni non finite generanti alcune scene cupe alternate a ironiche rivelazioni sugli schemi familiari e amorosi.

Si finisce con l'innamorarsi di questi personaggi (su tutti la figura di Jacobo, reso perfettamente da Andrés Pazos) ed è tempo per loro di mettersi in posa per una foto e dire “whiskyyy”.

A me è piaciuto!!
Mi sembra pieno di significati che vanno capiti fra le righe e lascia con tanti interrogativi: insomma non è affatto banale e poi fa vedere la realtà quotidiana in un paese tanto lontano e poco conosciuto.

Orrendo, lentissimo, trama orrenda e troppo ripetitivo, non ci sono dialoghi, sembra un film girato dai ragazzi della scuola elementare