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The Maker...ovvero colui che fa, colui che crea...il Creatore.
Credo che molti interpreteranno questo corto come la la metafora della sofferenza umana, la solitudine di una creatura che ha a propria disposizione un tempo limitato, per creare la propria compagna o il proprio compagno.
Io non la interpreto così. E' il rapporto padre / figlio (o padre / figlia) l'oggetto di questo corto. Per cosa viviamo? Perchè?! Per creare. Per creare qualcuno che viva quando noi, nel momento in cui l'ultimo chicco di sabbia cadrà nella nostra clessidra, spariremo. Qualcuno che ci succeda.
Ma perchè lo facciamo? BOH. Ci troviamo con questo "libro di istruzioni" in mano. Non sappiamo il perchè. Ma qualcosa ci spinge a leggerlo...e a realizzare quel che c'è scritto. Perchè? Ancora BOH. Ma nonostante tutto ci mettiamo a leggerlo, a dar forma a quel che c'è scritto. Creiamo una creatura, un essere a nostra immagine e somiglianza (il Padre, nel corto, si tocca la fronte per capire il simbolo che vi ha inciso, prima di marchiarlo sulla fronte del figlio). Il problema è che non riusciamo a rendere viva questa creaturina. Nel manuale di istruzioni, non c'è scritto niente su questo. Come si fa? Non funziona niente, nessun tentativo. Nel libro ci sono scritte soltanto delle note musicali... Ma, in fondo, il motivo è semplice: non ci sono istruzioni nel libro della vita. Ci sono solo note musicali. Basta la musica! In realtà, basta la passione, che viene simbolicamente rappresentata nel corto come musica. Cos'altro deve insegare un padre (o una madre) al proprio figlio? Passsione, solo passione, per qualcosa. Per l'arte, per la letteratura, per la musica, o che ne so...per il cinema horror...per un bicchiere...ma che ca.zz.o ne so? Per qualsiasi cosa. Qualsiasi cosa.
E' questo l'essere genitori. Non è insegnare dogmi o conoscenze, ma insegnare la passione. Solo un figlio che ha passione, una passione enorme, si metterà a fare la cosa apparentemente più difficile, più rischiosa, più illogica, più problematica, più idiota di tutte: mettere al mondo un'altra creatura, che gli succeda. Ma perchè lo si fa?! Niente BOH stavolta. E' così perchè hai passione. Perchè hai speranza. Perchè credi in qualcosa. Non c'è altro motivo. Non c'è altro perchè, alla faccia di chi non crede a nulla. Se credi in Dio, non lo fai perchè te lo dice la logica, e se credi nella vita, non lo fai perchè te lo dice un teorema. Lo fai e basta. Senza porti un sacco di domande del ca.zzo, farti segh,e mentali e piangere perchè la tua vita fa schifo. La passione non ha bisogno di alcuna risposta.
E quando poi, da figlio, ti trovi con questo libro di istruzioni in mano...e vedi la clessidra che inizia a girare... Non hai nessuno che ti può insegnare a far quel che devi. The Maker ha esaurito il suo tempo e svanisce- Tuo padre ti ha insegnato qualsiasi cosa, ma non ti insegnerà quella che ora ti seve di più: non ti insegnerà come si fa ad essere padre. Non si sovrapporrà a te.
Ma se guardi bene, te l'ha già insegnato, passandoti il libro. Il trucco non sta nel libro. Sta nel fatto che te l'ha passato. Sta nel fatto che tocca a te.
Ti trovi con questo "libro di istruzioni" in mano. Non sai il perchè. Ma qualcosa ti spinge a leggerlo...e a realizzare quel che c'è scritto. Che cosa ti spinge? Lo sai.