terrore alla tredicesima ora (1963)

Molto deludente questo esordio di Coppola. La prima scena parte bene:

SPOILER
Da un incipt così, quasi tarantiniano mi pregustavo il resto, che invece si infossa nella noia e nell'inutilità. La pecca principale del film è la storia, che fondamentalmente non c'è. Da ciò una scenegiatura che si arrampica sugli specchi, uno svolgimento forzato, con omicidi a ripetizione senza suspence. Finale sbrigativo.
Vero che il film è a basso budget, ma è anche privo di una qualsiasi idea. Tre anni prima era uscito un altro filmetto thriller a basso budget: Psyco...

Ha abbastanza stile e fascino questo primo Coppola, con alcune scene horror (poche) davvero ben riuscite. Però sono d'accordo che il finale sia un po' tirato via e non convinca a pieno.

Un Coppola degli esordi, con Corman in produzione, mica male; atmosfere lugubri, buoen interpretazioni, bellelocation.

Non tutto torna a livello di script, ed il finale veloce non aiuta, qualche luogo comune, ma è di sicuro un horror che è invecchiato bene e che, ancora oggi, inquieta un pò.

Il talento è già palpabile, ma molto molto acerbo. ++

Davvero un bell'esordio per il grande Coppola! Film molto psicologico che strizza l'occhio al grande maestro hitchcock. Sicuramnete sottovalutato. Secondo me anche se è un lavoro ancora acerbo rispetto ai capolavori futuri, è un film ricco si sfumature e ben girato. dialoghi inoltre interessanti e attori ben calati nelle losro rispettive parti.

Un Coppola agli esordi, guidato nel campo dell'horror dalla mano sicura di Roger Corman, qui accreditato come produttore ma sono sicuro molto più addentro nella realizzazione della pellicola. Il titolo inglese mette subito in guardia lo spettatore, il racconto non brilla certo per coerenza e gli eventi si susseguono spesso senza una vera ragione logica; di contro, pur non essendoci nessun dubbio sull'effettiva identità del colpevole già da metà film, la messa in scena gotica e malata del maniero irlandese con annesso sinistro laghetto funziona egregiamente, sia per alcune trovate macabre davvero convincenti, sia per l'indubbio talento del giovane Coppola dietro la macchina da presa.

Discreto horror di un Coppola agli esordi.

Accidentaccio,interessantissimo esordio di Francis Ford Coppola che entrò nel mondo del cinema con un horror decisamente atipico per il 1963.
Si tratta di una produzione finanziata da Roger Corman,rinomato regista di produzioni orrorifiche e storie inquietanti,ma stranamente scritta e diretta da uno dei registi che avrebbero,da li a poco,lasciato il segno nel mondo in celluloide....

"Terrore alla tredicesima ora" o "Dementia 13",come dir si voglia,è un film girato alla vecchia maniera,ma con diverse scene piuttosto forti per l'epoca; in un certo senso sembra di vedere uno "Slasher" diretto da Hitchcock; non tanto per la cura registica,dato che Coppola si dimostra molto dotato ma ancora acerbo,ma per la scelta delle musiche,il tipo di inquadrature e i dialoghi dei personaggi.
Un film molto curioso che è riuscito a coinvolgermi ed incuriosirmi....e poi ero troppo curioso di vedere cosa si fosse inventato Coppola al tempo....
Interessante davvero,non clamoroso,un pò zoppicante nel ritmo di tanto in tanto,ma il risultato finale è stato bizzarro; una gran bella chicchetta.

Lo sbocciare registico di Francis Ford Coppola, rappresentato da DEMENTIA 13, suo primo lungometraggio, dimostra su tutto una sensibilità presente ma non evoluta nel regista/sceneggiatore , in grado di sfornare atmosfere sgargianti e spasmodiche, binari di una linea narrativa calcata e formosa.
Pur stando lontana da una produzione di serie B, la pellicola fa intravedere qualche sprazzo di qualità amatoriale, in quantità irrilevante in confronto alla messinscena televisiva di tutto rispetto, condita con ottime musiche e ingranata da una trama enigmatica e tetra, efficace nella sua semplicità.
La scarsa elaboratezza filmica, giustificata da una limitatezza di mezzi, non riesce a concludere a pieno una sceneggiatura moderatamente interessante ma contestualmente imperfetta, esibente le prime elucubrazioni psicologiche sulle relazioni familiari di F.F.C., ingranando così la sua prima marcia verso il cinema d'autore.

Dopo alcuni corti e un mediometraggio, Dementia 13 è il primo lungometraggio di Francis Coppola (si firmava senza il "Ford"), prodotto da Roger Corman e sceneggiato dal regista stesso.
La storia è ambientata in Irlanda e la tenuta in cui il film si svolge (eccetto le scene iniziali) ricorda molto i luoghi isolati dei film di Corman. Il budget è evidentemente modesto ma il film regge una certa tensione.
La celebrazione della piccola Kathleen si trasforma in una vera e propria carneficina. C'è poco sangue ma una buona dose di tensione. Non è così difficile individuare l'assassino ma sono molti gli indizi disseminati per fuorviare su altri personaggi. Luana Anders, che aveva già collaborato con Corman per Il pozzo e il pendolo, è una garanzia. Il film cresce con l'ingresso del medico Camden, interpretato dal bravissimo Patrick Magee (Kubrick e non solo). Efficaci la sequenza subacquea del primo omicidio, le apparizioni dell'uomo con la scure e l'utilizzo delle bambole, in cui è celata la chiave del mistero.

Occasione sprecata per Coppola che crea un'opera inquietante e angosciante ma che sembra essere inconcludente e poco accattivante.
Finale frettoloso e poco sensato.

Sotto l'ala protattiva di Roger Corman il giovane Coppola puo' dirigere uno dei suoi primissimi film!
Del resto "dementia 13" è pieno zeppo di influenza Cormaniana!
Qualche buon momento di tensione in questo piccolo horror privo di una sceneggiatura di livello ma con un promettente regista dietro la cinepresa...

Primo lungometraggio di un giovanissimo Francis Ford Coppola, prodotto dalla Factory di Roger Corman. E' un film horror con tutti gli elementi del gotico sono presenti: atmosfere sinistre, omicidi seriali, bambole ecc. Oltre questo però sono molti gli ammiccamenti allo Psyco di Hitchcock soprattutto in un paio di personaggi.
In definitiva un compito eseguito con molta diligenza, tenendo conto dei budget sempre molto ristretti dei film di Corman, ma tuttavia emerge il talento di un regista che lascerà segni profondi nel futuro e in questo film le capacità tecniche di Coppola sono notevoli.