sherlock - l'abominevole sposa (2015)

Bella l'ambientazione, meno bello l'intreccio.

Dopo il successo delle prime tre stagioni viene prodotto questo episodio speciale distribuito anche nei cinema; gli sceneggiatori non resistono alla tentazione di ambientare per lo meno una storia di questa serie nell'epoca vittoriana, quindi come il vero Sherlock Homes di Conan Doyle. Ma attenzione: sapientemente creano un incalzante intreccio tra passato e presente (soprattutto con...vi sono mancato?) con una storia che ha del macabro, che sfiora il paranormale e con una cupa atmosfera perfetta per la Londra del 19° secolo. E' sagace vedere tutti i personaggi della serie nei panni dei loro corrispettivi di più di un secolo prima e la regia di Douglas Mackinnon è sorprendentemente elaborata per una produzione televisiva così come la ricostruzione degli ambienti. Per la prima volta, qui, si vede l'uso delle droghe da parte dell'investigatore di Baker Street.
Ottimo film che conferma la genialità di questo serial.

Deludente film che fa da intermezzo tra le stagioni 3 e 4 della serie tv che funge da rilettura in chiave moderna dei racconti di Doyle. Serie tv per la cronaca molto ben girata e recitata ma che è di certo andata in calo da un certo momento, cioè da quando hanno sacrificato il lato maggiormente poliziesco in favore di quello onirico/visionario.
Tornando al film, tecnicamente è sempre tanta roba e l'inizio è promettente ma diventa sempre meno interessante, si chiude in modo banale e anti-climatico e a conti fatti potreste iniziare a vedere la stagione 4 balzandovi questo film a piè pari.

Non ho visto la serie tv ma ho voluto comunque recuperare questo extra almeno per avere un'idea di questa nuova versione del famosissimo investigatore di Baker Street che tanto successo ha avuto attraverso ben tre stagioni.
Confesso che l'ambientazione e la regia mi sono piaciute molto, così come anche l'interazione tra Sherlock e Holmes. Cumberbatch è fisicamente perfetto per interpretare il longilineo detective anche se mi sarei aspettato un atteggiamente più beffardo piuttosto che costantemente inkazzato. Poi c'è la storia... ecco, la storia: molto avvincente per buona parte dello sviluppo, poi inizia una fase disturbante, onirica, spiazzante...inizia il mondo interiore ed il viaggio mentale di Sherlock e finisce l'investigazione.
Sarà sicuramente il segno distintivo della serie, ma sinceramente non mi ha convinto un granchè. Ne esce fuori un film strano, appassionante per metà e troppo mentale per il resto.

Non mi ha convinto. Bravissimo Camberbacht ma non basta.

C'È MOLTO PIÙ DI QUANTO POSSA APPARIRE A UN OCCHIO SUPERFICIALE IN QUESTO RIDONDANTE, BIZZARRO SPECIALE ! Stra promosso! meravigliosi come sempre i due protagonisti,ambientazione stupenda, vedere i ns due eroi nella Londra vittoriana a "ritmo moderno" è stata una gioia per gli occhi! Divertente e bizzaro come sempre con una piccola sorpresa finale! Quanto amo questa serie TV.. Ci vediamo l'anno prossimo e personalmente: non vedo l'ora

Intrigante all'inizio ma la risoluzione finale del caso è banale e ridicola.
Peccato davvero, già dalla terza stagione comunque il calo qualitativo era evidente.
Vergognose le scelte di doppiaggio italiane che distruggono la caratterizzazione originale dei due protagonisti.

Noioso come tutti gli episodi di questa serie.
Non ho mai capito perchè sia considerata una delle migliori serie tv.

avvertimento: se non avete mai visto la serie TV, prima di guardare questo film, recuperatevi le puntate delle tre precedenti stagioni, perchè solo così potrete apprezzare fino in fondo quello che è una sorta di esercizio geniale che va ben oltre la rivisitazione di Guy Ritchie nei suoi film su Sherlock Holmes.
messo dunque in relazione a tutta la serie, L'abominevole sposa è un film che dà il meglio di sè per quanto riguarda l'ambientazione paradossalmente sbagliata, visto che i nostri eroi non sono proiettati ai nostri giorni e che la trama del mistero del passato, non è altro che una scusa per spiegarci meglio il personaggio di Sherlock nel presente.
ci rivediamo alla quarta stagione.

Non sarà un capolavoro del cinema, ma lo Sherlock di Cumberbatch mi piace , anche se è una rivisitazione moderna non proprio attinente al personaggio originale... Simpatico anche Watson.

Interessante questo speciale di Sherlock, sospeso è ilcaso di dirlo tra l'epoca moderna della serie con la classicità di Doyle. E' una storia di fantasmi mentali che riafforano in un'atmosfera gotica molto dark, direi quasi lisergica che fa da sfondo a questo duello ed alla risoluzione del caso, l'elemento che fa da filo conduttore al film. Cumberbatch e Freeman sono una garanzia del buon risultato.

Difficile da commentare, mi sono ritrovata spiazzata. Seguo e amo la serie tv, ma avevo capito trattarsi di un divertissement che niente aveva a che vedere con la suddetta. E invece...beh, benissimo: è stata una bella sorpresa, ma praticamente ci troviamo davanti ad un episodio speciale più che a un film vero e proprio.
Appunto per questo, sconsiglio a chi non sia fan di evitare accuratamente, non apprezzerebbe i tanti rimandi e non ne capirebbe granché.

Apprezzato comunque molto, la storia è divertente, ma sono soprattutto gli attori e la regia superba ad esaltarmi ogni volta. E devo dire che vederli tutti catapultati nell'originaria epoca vittoriana è una meraviglia. A questo punto verrebbe voglia di vederli cimentarsi col Sherlock "classico", seriamente e al di là della serie tv, non stonerebbe nulla, ne hanno fatto una ricostruzione bellissima, con interpretazioni adeguate e brillanti. Senza contare un Cumberbatch perfetto e figo come non mai in questa veste.

non ho visto alcun episodio della serie televisiva ma solo questo episodio speciale recuperato in rete. Beh, avendolo visto penso che mai mi andrò a vedere la serie televisiva. Deluso.

Considero Sherlock una delle migliori serie televisive dell'ultimo decennio. Questo episodio speciale segna un altro colpaccio di Moffat e Gatiss. Il loro progetto sviluppato durante il corso della serie tv di smantellare la figura di Holmes e riproporla ai giorni nostri, reinventando ed interpretando liberamente quelli che sono gli scritti originali, viene capovolto riportando le stesse figure nel tempo dello Sherlock di Doyle. Il tutto attraverso un continuo gioco di specchi, riferimenti e allusioni alla saga centrale. Forse la definizione più rappresentativa per descrivere questo film è proprio questa: un perfetto gioco di specchi. Sfido chiunque nel momento in cui la sposa si spara in bocca a non aver provato un brivido ripensando alla scena di Moriarty nel finale della seconda stagione. Da non dimenticare il tema centrale del film, tanto attuale da fornire anch'esso un bel spunto di riflessione. Tutto è collegato e incastrato perfettamente, tra ciò che succede nel presente e ciò che succede nella Londra del passato. Per vedere questo film e capirlo fino in fondo di conseguenza è necessario avere una conoscenza della serie originale. Regia sublime, come sempre del resto, cosi come l'humor britannico che pervade tutta la vicenda. Freeman e Cumberbatch superlativi, soprattutto il secondo, cosi come Andrew Scott, che fa tornare in vita il personaggio di Moriarty in maniera geniale. Da vedere e rivedere per i fans della saga, meglio se in lingua originale.

Un'altra delusione. Non c'è nulla da fare: nessun regista a parte Guy Ritchie, avvalsosi dell'eccellente Robert Downey Jr., ha saputo "ricreare" la figura del grande detective senza passare sopra gli scritti di Conan Doyle, fermorestando che il migliore Sherlock di sempre è stato impersonato da Basil Rathbone e Jeremy Brett, senza dimenticare che un grande Holmes potrebbe essere anche Hugh Laurie, già interprete del geniale ed eccentrico Dr. House.
A parte che la serie "Sherlock" non mi ha mai avvinto per il modo molto arbitrario di gestire gli episodi, inclusa l'alterazione di tutti i caratteri fondamentali (da questo punto di vista mi pare un po' più attinente la riproposizione fatta con "Elementary", Watson-donna a parte), troviamo le stesse concessioni in questo film di 90 minuti che però sembra durarne 900. Fra l'altro gli attori che interpretano i due caratteri principali sono molto bravi, in particolare Benedict Cumberbatch è perfetto sul piano fisico, mentre Martin Freeman non può che ricordare, coi baffi, il Dr. Watson del 2000: come dire, risorse sprecate! Sherlock viene tratteggiato (colpa del regista o dell'attore?) in modo eccessivo e banalizzante, sempre arrabbiato col mondo, arrogante, superficiale, scontroso, in preda a visioni prive di senso a causa dell'uso eccessivo di droga, mentre Watson è un semi-isterico che tutto ha fuorché la discrezione dei suoi racconti. Mary Morstan, Mycroft Holmes, l'ispettore Lestrade, per non parlare del personaggio di Moriarty (interpretato da un insulsissimo attore) presentano tutti gli stessi eccessi ed alterazioni, imperdonabili per chi è affezionato alle figure caratterizzate da Conan Doyle in modo peraltro molto preciso ed inequivocabile. Secondo me c'è qualcosa di bacato nella concezione che il regista e lo sceneggiatore hanno degli scritti, oppure hanno ceduto troppo alla moda di oggi che richiede protagonisti poco carismatici, "deboli", sopra le righe e bisognosi d'aiuto.
Infine, la storia: inutile dire che NON si capisce nulla dall'inizio alla fine del film; la soluzione viene spiattellata di botto senza permettere allo spettatore di seguire il detective durante le indagini; il racconto è pieno di dialoghi inutili e riflessioni allucinanti e di nessun aiuto. A proposito, e le indagini? Praticamente inesistenti. E non bastano ad alzare il voto i riferimenti frequenti ad altre avventure del detective ("Cinque semi d'arancio" e "L'interprete greco" in particolare), nonché qualche occasionale battuta presa dai manoscritti.
Insomma, è giusto che i cultori del detective lo vedano questo film (non appena possibile proverò a dare un'altra chance), ma tutti gli altri scelgano qualcos'altro. Con l'offerta che c'è in giro, non avranno molti problemi.

Avventura cosparsa di un humour britannico godibile fino alla spremitura che non delude i fan!
Puntatona extra e generosa della Serie tv Sherlock prodotta dalla BBC, ambientata all'epoca del mitico detective di Baker Street.
La soluzione del caso è contenuta in una parola pronunciata da Sherlock Holmes (il colpevole è ....), per poi deragliare nei labirinti della sua mente mitomane ed intossicata in una resa dei conti finali con Moriarty davvero avvincente..
Simpatici anche i dialoghi immaginari con lo spettatore.
Da non perdere (anche in homevideo).