scontro di civilta' per un ascensore in piazza vittorio (2010)

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locandina del film SCONTRO DI CIVILTA' PER UN ASCENSORE IN PIAZZA VITTORIO

Titolo Originale: SCONTRO DI CIVILTA' PER UN ASCENSORE IN PIAZZA VITTORIO

Regia: Isotta Toso

Interpreti: Kasia Smutniak, Daniele Liotti, Serra Yilmaz, Ahmed Hafiene, Marco Rossetti

Durata: h 1.36
Nazionalità: Italia 2010
Genere: drammatico
Al cinema nel Maggio 2010

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Trama del film Scontro di civilta' per un ascensore in piazza vittorio

Roma, quartiere Esquilino, Piazza Vittorio. In un vecchio palazzo umbertino si snodano le vicende di un eterogeneo gruppo di inquilini, una piccola 'folla multietnica' segnata da forti differenze culturali, di provenienza, di religione, di modi di intendere la vita. Nell'ambiente chiuso del palazzo e del condominio scaturisce uno scontro di civiltà in cui tali diversità emergono prepotentemente nel quotidiano e diventano malintesi, piccole prevaricazioni, diffidenze. Le storie dei personaggi seguono i propri percorsi, incrociandosi l'un l'altra in ragione di una condivisione forzata dello spazio, del palazzo e del suo ascensore, puntualmente all'origine di tante dispute condominiali. Chi cerca l'ispirazione per una fotografia, chi il cane improvvisamente smarrito, chi convive con le proprie rinunce, chi con la malavita locale, chi con le ruggini burocratiche a cui devono sottostare gli extracomunitari. Una morte improvvisa rompe l'instabile equilibrio condominiale, tutti possono essere potenziali assassini e tutti si trovano ad incolparsi l'un l'altro. Saranno loro, insieme, a svelare al commissario il nome dell'assassino, al posto di quell'unico testimone, che però non può parlare: l'ascensore.

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3,50 / 10 (2 voti)

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Voti e commenti su Scontro di civilta' per un ascensore in piazza vittorio, 2 opinioni inserite

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quadruplo @ 22/05/2010 15:55:21

6 / 10

Un film ambientato in una zona controversa ma allo stesso tempo affascinante come l'Esquilino (per chi non la conosce,è una zona dove ormai la percentuale di cittadini stranieri ormai supera quella degli italiani) suscita facilmente l'interesse di chiunque abiti a Roma.
Questo lavoro purtroppo non sembra un adattamento completamente riuscito del libro e non riesce a colpire nel segno con le tematiche che vuole affrontare. Alcune battute mistico-filosofiche sono completamente fuori luogo, diversi personaggi sono abbozzati e privi di spessore (i migliori sono Pannofino e la Vukotic, sempre uguale da 50 anni a questa parte).
Nonostante tutto, il film scorre piacevolemente fino alla conclusione.
Da vedere per chi vive a Roma, al di fuori della capitale dubito possa suscitare interesse.

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vermeer @ 16/05/2010 03:38:44

1 / 10

dialoghi di un impressionante dissonanza e cosmicamente assurdi ! non capisco come si possano produrre opere prime di questa entità. il fatto più sconvolgente è avere un personaggio che è segretamente finto Romano e che al nulla si dovrebbe rivelare, e che è dall'inizio alla fine del film è doppiato ed in modo maldestro e inceccepibile! questo film è uno scandalo, una vergogna.

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