Renfield è lo scagnozzo del conte Dracula. Dopo anni trascorsi a servire il suo padrone, Renfield decide di abbandonare questa vita e iniziarne una nuova nella moderna New Orleans...
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Vista la penuria di cinema di genere in generale ho optato per visionare Renfield, dopo il discreto Evil dead rise, lì tutto sommato la storia ricreava la mitologia legata al libro dei morti, riscoprendo il suddetto in un cavou di una banca dimenticata e sotto il palazzo dove i preti che ne conoscevano il potere avevano fatto in modo di seppellirlo per non farlo più capitare in mano agli esseri umani. Il sunto della trama non particolarmente inspirata di Evil dead rise riusciva con questo antefatto a costruire almeno una base sensata e credibile perchè i demoni potessero invadere le proprie vittime. In Renfield invece purtroppo questo non accade, facendo perdere un occasione al film di sviluppare una storia che potesse non tanto reinventare il mito di Dracula, ma di renderne avvincente e coinvolgere il pubblico nella sua nuova esistenza nel presente, il mondo moderno del 21 secolo, negli Stati Uniti, a New Orleans. Purtroppo complice una sceneggiatura derivata da un soggetto di R. Kirkman che dopo i fumetti non ha azzeccato praticamente una storia che sia una, il film ricicla la figura di Dracula assegnando il ruolo del protagonista al suo servo Renfield che però non riesce a convincere, quasi per niente. I lati positivi sono che Nicholas Hoult, oramai eccellente come caratterista qui risulta convincente come protagonista, nonostante le sue interazioni con gli altri personaggi non funzionino QUASI mai. Nicolas Cage alias Dracula è grottesco, ironico, spietato e terribilmente determinato ma fallisce nella credibilità di un piano che dovrebbe praticamente renderlo il padrone del mondo peccando di egocentrismo, presunzione e narcisismo patologico che però cozza contro la sua ESPERIENZA che gli dovrebbe quanto meno far capire
che per dominare il mondo non basta uccidere tutti gli esseri umani, cosa alquanto impossibile viste le premesse del mondo moderno, soprattutto perchè l'esercito di seguaci alias servi con cui dovrebbe essere intoccabile è un piano troppo ambizioso da mettere in pratica nel mondo moderno, ma soprattutto è inspiegabile che non abbia mai pensato di metterlo in pratica quando era nel pieno del suo potenziale potere in Europa, alla fine del 1800, nel 1890 per esattezza, quando all'avvento del 20 secolo avrebbe potuto addirittura trasformare parte dell'Inghilterra in un regno governato da lui e i suoi accoliti vampiri, altro che servi! Inoltre se il suo scopo è vivere in eterno dominando il mondo in cui vive gli acoliti avrebbero potuto essere utili proprio come esercito, ma per far questo l'unica possibilità sarebbe stata dare l'inizio ad una vera e propria epidemia di vampirismo che in pochi anni avrebbe portato ad avere il controllo di buona parte dell'inghilterra, mettendo i servi ai vari livelli politico-finanziari e sociali del paese. Questo sarebbe stato uno spunto interessante...
Insomma Renfield è un film che purtroppo svolazza come un pipistrello, andando spesso a cozzare contro situazioni altamente improbabili (anche in un film horror che si basa sul soprannaturale) personaggi stereotipati che servono solo a riempire il vuoto narrativo (vedasi i poliziotti e i criminali Lobos) e co-protagonisti che purtroppo sembrano dire ma io che ci faccio qui? Vedasi Awkwafina che nelle situazioni grottesco-comiche riesce ad esprimere il sui potenziale ma poi rimane in balia di una narrazione che ne spreca il potenziale è che punta solo ad un binomio lei-lui alquanto scontato e anche poco credibile. Per il resto il tono horror non manca, strappa qualche risata, a volte il regista sfiora il grottesco ma nonostante il film non annoi non riesce a mettere al centro una storia che possa fare la differenza in un film che è incentrato sul rapporto amore-odio tra il vampiro e il suo famiglio. Peccato perchè come detto nello spoiler utilizzando idee e situazioni meno scontate si sarebbe almeno potuto tentare la sorte con il pubblico puntando ad un tono meno grottesco, con personaggi più credibili e un EVOLUZIONE che anche in chiave sequel avrebbe potuto rendere la narrazione più avvincente e meno scontata. Occasione persa, visto che il film è diventato anche il primo flop dell'anno per la Universal (vedremo Fast X).
Un film scoppiettante a dispetto del carattere dimesso del servo di Dracula. Non è il folle mangiatore d'insetti della iconografia classica, bensì un uomo più vicino alla disperazione più nera che frequenta un gruppo di sostegno per persone codipendenti. I tono d commedia nera si miscelano bene con un film pieno d'azione, dal ritomo sempre sostenuto e che non lesina sulle scene splatter. Ottimo anche il cast cn Hoult, Awkwafina e Cage nei panni di Dracula. Una buona sorpresa per un lavoro che non apporta nulla di nuovo ai generi che tocca ma che è godibilissimo dall'inizio alla fine.