lukas (2018)

A metà strada tra il dramma ed il crime-movie,rappresenta l'ennesimo passo di Van Damme nella sua trasformazione da artista marziale ad attore in grado di interpretare ruoli più complessi e realisti.
Regia dallo stile asciutto che riesce a dosare correttamente sia i momenti drammatici che quelli action,veloci e mai esagerati.
Dal ritmo lento ma mai noioso è una pellicola dalla storia classica ma in grado di emozionare ed intrattenere,merita una visione.

Io spesso mi chiedo come si faccia a scrivere simili sceneggiature, davvero non me ne capacito. E mi dispiace perché tutto sommato il film mi stava intrattenendo come è giusto che sia per un action movie. Poi ad un certo punto certe "genialate" di scrittura che ti fanno cadere le braccia.

Nulla di originale, nè particolarmente curato, dato che la sceneggiatura non appare esente da difetti.
Il classico film a la Van Damme, con qualche scena d'azione discretamente eseguita e un po' di sentimento famigliare a fare da collante a una storia che non brilla per intensità ma che, alla fine dei conti, si lascia guardare senza troppi affanni.

Lukas o The Bouncer, come da titolo internazionale, è un film costruito su misura per il personaggio di Van Damme, IL Van Damme attuale. Una storia classica, padre single con figlia ed un passato tragico quanto misterioso. Non aspettatevi quindi un film che ricalchi i suoi classici gloriosi, quanto il tono nalinconico e dimesso di JCVD. Non rpivilegia l'action, anche se l'azione non manca. Certamente la cornice è cupa come un noir, la violenza è brutale e non coreografata. Se vi è piaciuto JCVD o almeno quel tipo di tonalità, questo è un film che può essere apprezzato, essendo comunque consapevoli di non trovarsi di fronte ad un prodotto originale, ma un qualcosa dalla struttura solida con buone sequenze di regia.