loveless regia di AndreI Zvyagintsev Russia, Francia 2017
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loveless (2017)

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locandina del film LOVELESS

Titolo Originale: NELYUBOV

RegiaAndreI Zvyagintsev

InterpretiAlexey Rozin, Maryana Spivak, Matvey Novikov, Varvara Shmykova, Daria Pisareva

Durata: h 2.07
NazionalitàRussia, Francia 2017
Generedrammatico
Al cinema nel Dicembre 2017

•  Altri film di AndreI Zvyagintsev

Trama del film Loveless

Zhenya e Boris sono in procinto di divorziare e continuano a litigare per la vendita del loro appartamento. Dopo uno dei numerosi litigi, loro figlio dodicenne Alyosha scompare improvvisamente.

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Voto Visitatori:   7,21 / 10 (17 voti)7,21Grafico
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Voti e commenti su Loveless, 17 opinioni inserite

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  Pagina di 1  

benzo24  @  17/01/2024 18:49:08
   10 / 10
Quello raccontata da Zvyagintsev è una società di individui che si muovono con lo sguardo sempre fisso sul proprio telefono, in perenne inseguimento di una rivalsa, di un riscatto, di una parvenza di successo, di un'affermazione personale, di un selfie esistenziale. Ogni traccia di umanità però è completamente perduta.

La trama è molto semplice: Ženja e Boris decidono di divorziare, ma nessuno dei due vuole la custodia del figlio, il dodicenne Aliosha . Il ragazzino, dopo aver ascoltato le furiose liti dei genitori scappa di casa, ma Ženja e Boris, occupati dai loro nuovi partner, se ne accorgono soltanto il giorno seguente.
In questa spietata cronaca familiare l'egoismo corrompe anche il più sacro e puro dei valori, l'amore tra genitori e figli. In questa umanità dipinta da Zvjagincev non c'è posto per l'amore come nella notte che sembra dilatarsi all'infinito in cui nessuno dei genitori si preoccupa neanche per un istante che qualcuno si stia prendendo cura del figlio mentre loro passano la notte fuori casa "dichiarando l'amore" al proprio partner del momento.

Ma Zvyagintsev non è uno cui interessa lavorare sulla suggestione o sulla sottigliezza e il suo cinema affonda le radici in un immaginario in cui il racconto del reale è da sempre inscindibilmente legato al simbolo come nel momento in cui Aliosha decide di andare via di casa e scomparire, in quel momento preciso in cui la porta del bagno si chiude rivelando la sua presenza fantasmatica tutto è già mostruosamente chiaro, definitivo, disperato. Tutto sta in quell'immagine del ragazzino che, confondendosi con le piastrelle del bagno, prende atto tra le lacrime di essere già tra le pareti di casa un bambino scomparso. Perfettamente fantasma cinematografico.

TheLegend  @  18/07/2020 14:53:51
   6 / 10
Mi aspettavo di meglio.

StIwY  @  19/03/2019 18:35:31
   5½ / 10
Un film crudo su una separazione selvaggia, raccontato in modo altrettanto crudo. Il che è allo stesso tempo croce e delizia. Certe lungaggini, silenzi, e scene inutili, tipo quelle di sesso, non le capisco...a che pro ? Per allungare il brodo immagino.

L'Oscar per la paresi facciale migliore, va al marito. Tiene la stessa faccia per TUTTA la durata. Un vero attore di talento....bah.

topsecret  @  14/01/2019 14:14:26
   5½ / 10
Una storia potenzialmente vincente mandata in vacca da una scelta regista piuttosto scellerata.
Quella di farla durare più di 2 ore, quando invece bastavano 80 minuti, inficia la storia a livello empatico con lo spettatore che deve sorbirsi scene, silenzi e lungaggini inutili dilatati oltremodo e senza un senso logico. Se ci aggiungiamo anche che dopo una estenuante visione alla ricerca di una verità, il regista sceglie un finale insipido e privo di emozioni, allora ne consegue che il coinvolgimento viene meno e il voto scende.
I personaggi sono inquadrati bene, nella prima ora, e provare sensazioni avverse è piuttosto facile, le emozioni sono tirate, l'atmosfera fredda e velata da una certa indifferenza rende bene l'idea con cosa si ha a che fare, e funzionava pure, purtroppo c'è la seconda mtà del film che proprio si fatica a digerire per i motivi già accennati.
Personalmente mi ha indispettito un po' e nel complesso mi ha procurato sì interesse ma anche molta delusione.

Oskarsson88  @  20/08/2018 15:34:22
   8 / 10
Film cinico, duro e freddo!

Mike91  @  04/06/2018 20:08:14
   7 / 10
Film crudele che narra il distacco, che esiste, tra i genitori e i figli; come dire: non tutti i genitori riescono col buco e con l'istinto di genitori, anche se forse non è un istinto quello di essere padre o madre ma qualcosa che si costruisce giorno dopo giorno. Regia pulita, fredda come deve essere visto il tema trattato. Anche se mi ha annoiato lievemente.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR wicker  @  04/06/2018 19:33:25
   8 / 10
Bellissimo film di un regista bravissimo che già nel precedente Leviathan mi aveva colpito positivamente . Poche parole ,tanti paesaggi simili a fotografie che però inquadrano bene la desolazione della società moderna.
Due storie , quelle di mamma e papà ormai distanti , che però scorrono parallele e farne le spese sarà il povero ragazzo . Emblematico il dialogo durissimo tra madre e figlia , specchio della società che cambia.
Ultimi 5 minuti che senza dire una parola spiazzano per il vuoto e l'angoscia emotiva che lasciano.

jason13  @  29/05/2018 22:35:25
   4 / 10
Vado controcorrente...l'ho trovato insensibile visto il tema trattato e di una noia sconfortante. I due attori sono di un'antipatia e di un egoismo comune in questa societa'. Non lo rivedrei.

gianni1969  @  17/05/2018 01:21:51
   8½ / 10
Che dire,gran bel film sul distacco da ogni forma di amore,lento ma allo stesso tempo scorrevole,davvero bravo questo regista (ho apprezzato moltissimo sia leviathan sia il ritorno,tra l'altro non ci sono le schede di questi 2 filmoni). Consigliato

Gruppo COLLABORATORI SENIOR foxycleo  @  15/05/2018 16:51:39
   7½ / 10
Bello e alienante come il paesaggio fotografato.
Un film angosciante, una tragedia annunciata figlia anche dei tempi egoistici in cui viviamo.
Ottimo il cast.
Consigliato.

albert74  @  13/05/2018 22:58:21
   9 / 10
questo film (che ho trovato nettamente superiore a tre manifesti ad ebbing, Missuri) trova la sua forza in due contesti: nel paesaggio, nelle bellissime e algide scenografie, e nel contesto in cui ci si muove, quello di una coppia che sta per separarsi.
Il titolo è emblematico di una situazione drammatica, senza speranze, senza futuro. Una Mosca grigia, periferica, composta da grandi grattacieli sparpagliati in una campagna di periferia, sotto un cielo plumbeo.
Senza amore, la traduzione in italiano, in un film in cui i protagonisti si muovono tra screzi, tenzioni, silenzi, a volte più pesanti delle cattiverie. L'uomo e la donna si muovono in un contesto di matrimonio in pezzi in cui a farne le spese è il figlio.
Non amato, bistrattato, abbandonato a se stesso. di lui quasi non ci si accorge, fino a quando scompare.
La mancanza di amore su cui ruota il tutto non potrebbe essere espressa con maggior forza se non si inserisse in un'atmosfera magistralmente espressa in tutto il suo squallore.
da contrasto alla periferia cittadina vediamo sprazzi di paesaggio invernale, quasi alieno nel contesto caotico della città. Una natura che sembra morta ma rinasce mentre l'abbandono quello rimane.
Subito dopo vediamo la vita dell'uomo e quello della donna nello sfondo della crisi in Ucraina in cui arrivano pallidi riflessi nei tg e poi le ricerche senza tregua e tanto altro.

Insomma un gran film fatto di silenzi, senza musica di sottofondo (che non avrebbe senso). Un film forte, crudo, che insiste sui problemi di una società in cui l'individuo è solo un ingranaggio, un atomo e in cui la vita è priva di significato. E i più deboli soccombono nell'indifferenze e - appunto - nella mancanza di amore.
Questo regista già mi aveva stupito in un altro film che avevo visto. Conosce il suo mestiere. La regia è perfetta, il contesto in cui ci si muove è perfetto. La recitazione è ottima. Sembra un film lento e forse lo è ma questa lentezza scivola via, non appesantisce il film. Come sia possibile non lo so ma questo è un altro punto a favore di un film che dovrebbe prendere l'oscar, tanti sono gli spunti di riflessione, tanto lucida è la denuncia di una società che non sa creare altro se non abbandoni e delusioni.
Finale perfetto e degna conclusione.

gran film da oscar!

polbot  @  06/05/2018 22:24:15
   7½ / 10
Film potente nel trasmettere una fotografia lucida di una Russia (o qualcosa di più?) sempre più individualista, materialista e superficiale. Nei due genitori inaffettivi si può vedere la crisi della società e della missione educativa e affettiva della famiglia, ma anche il messaggio che l'irresponsabilità e l'incapacità di riconoscere il legittimo desiderio di essere amato di un ragazzino perchè in contrasto con aspirazioni personali e articolari si può tradurre su larga scala nel non saper più convivere pacificamente col tuo fratello (vedi riferimenti finali.. le notizie degli scontri tra russia e Ucraina)

Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  03/03/2018 20:52:43
   7 / 10
In Zvyagintsev il paesaggio fisico è un elemento importante e soprattutto dal forte significato simbolico. Lo é in Loveless come lo era nel precedente Leviathan. In tale paesaggio desolato e freddo il piccolo Alyosha passeggia solitario prima di tornare fra le mura domestiche ed osservare le proprie macerie familiari. Un figlio non voluto, diventato un sopramobile fastidioso per entrambi i genitori, ormai presi dalle proprie vite parallele e future. Loveless è programmatico fin dal titolo: una disamina spietata di una sociatà ormai piegata su sè stessa, letteralmente implosa sui propri egoismi ed indifferente, di cui il bambino è una vittima sacrificale predestinata. Illuminante in questo senso il dialogo fra le due madri che evidenzia come l'attualità sociale parta da lontano. Così fra uno spiccato individualismo (lei) e l'arrivismo misto a vigliaccheria (lui) si consuma una tragedia annunciata. A livello formale il regista russo è padrone dei propri mezzi, però rispetto al precedente Leviathan soffre di eccessive sottolineature ed una dilatazione dei tempi fine a se stessa. Il contenuto però è forte, gli attori bravi ed il film merita certamente considerazione.

pak7  @  21/01/2018 14:40:30
   3 / 10
Spoiler presenti.
Gente incredula che si guardava spaesata e forse un pò assonnata, e chiedeva ad alta voce "e allora?" per capire il vero significato di questo film.
Biglietti bruciati fuori dal cinema: un simbolico gesto che mi ha fatto capire che per fortuna, non sono il solo a pensarla così.
Partiamo dalle note positive: la regia ha un buon occhio e regala una fotografia decisamente affascinante facilitato da una Russia splendidamente innevata.
La sofferenza del bambino è drammaticamente rappresentata, ma dura veramente poco, perchè dopo poco lui sparirà da una famiglia che probabilmente non gli ha mai dato amore (dal titolo "Loveless", per un film dove non c'è davvero spazio per l'amore in ogni sua forma).
Gli aspetti positivi finiscono qui.
Scene di sesso esplicite, che sembrava di guardare "Cinquanta sfumature", ma soprattutto dialoghi successivi all'amplesso terribili: "Sai mio marito non l'ho mai amato, mio figlio è nato per sbaglio", imbarazzante per chi stava in sala, ma soprattutto per un "attrice" , che il regista ha cercato di inquadrare nuda in tutte le salse (non che nel 2018 ci si debba scandalizzare... però ...).
Attori inespressivi e completamente senz'anima (recital parlando).
Sofferenza dei genitori volutamente inesistente e ricerca che si chiude con un nulla di fatto, con un bambino mai trovato, sparito nel nulla.
Il cinema è altro (Tre manifesti a Ebbing ne è un esempio lampante).

4 risposte al commento
Ultima risposta 21/01/2018 23.56.55
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maurimiao68  @  21/01/2018 00:46:48
   9 / 10
paolo__r  @  05/01/2018 00:31:09
   8 / 10
Fotografia e regia di prim'ordine!

Vax87  @  12/12/2017 22:22:44
   9 / 10
Adoro questo regista e anche in questo caso non ha deluso le mie aspettative. Il film si apre già con delle fotografie meravigliose, ambientazioni di una Russia innevata e glaciale come i sentimenti spenti dei protagonisti. Gli attori sono bravissimi e la trama molto riuscita, la caratterizzazione di ognuno di loro e delle loro relazioni intrecciate è molto efficace, ad un certo punto provi una gran pena per il povero ragazzo vittima di un nucleo che non l'hai nè mai amato nè mai voluto. Senz'amore, un titolo esplicativo al massimo in quanto non vi è un cenno di amore in nessuno dei personaggi in nessuna situazione.

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