l'indiscreto fascino del peccato regia di Pedro Almodovar Spagna 1983
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l'indiscreto fascino del peccato (1983)

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locandina del film L'INDISCRETO FASCINO DEL PECCATO

Titolo Originale: ENTRE TINIEBLAS

RegiaPedro Almodovar

InterpretiCristina Sanchez Pascual, Julieta Serrano, Carmen Maura, Marisa Paredes

Durata: h 1.55
NazionalitàSpagna 1983
Generegrottesco
Al cinema nel Febbraio 1983

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Trama del film L'indiscreto fascino del peccato

La protagonista è Yolanda, una cantante eroinomane accusata di un delitto che non ha commesso e che si rifugia presso un convento di suore. Yolanda porta scompiglio nel convento, senza che la Madre Generale, malata da mesi, possa fare nulla. Una delle suore, Suor Topa assume LSD e di tanto in tanto la storia viene mostrata allo spettatore attraverso i suoi occhi. Lo stato della suora, sotto l'effetto della droga, è reso con immagini solarizzati; Suor Maltrattata Da Tutti (Chus Lampreave) inizia a scrivere romanzi erotici sotto lo pseudonimo di Concha Torres e li nasconde sotto il materasso; Suor Perduta (Carmen Maura) accudisce tra i suoi animali anche una tigre; infine c'è la Madre Superiora che si scopre lesbica e che ama disperatamente Yolanda, in compagnia della quale assume eroina. La Madre Superiora in realtà sogna di fondare un proprio ordine con i proventi che ricaverebbe facendo l'insospettabile corriere della droga tra Spagna e Thailandia.

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Voto Visitatori:   6,30 / 10 (15 voti)6,30Grafico
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Voti e commenti su L'indiscreto fascino del peccato, 15 opinioni inserite

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Filman  @  28/05/2020 11:07:17
   8 / 10
Nel momento in cui Pedro Almodovar mette da parte i suoi sciocchi erotismi, dirige quella che è la miglior commedia della sua prima fase da cineasta, composta da film immaturi e spensierati, anche nella loro sessualità. Liturgico, metaforico, assurdo e scioccante, ENTRE TINIEBLAS parla tantissimo di desiderio e passione senza il bisogno di mettere in scena trame incentrate sul sesso e realistiche quanto un film pornografico.
La tecnica dell'autore è ormai indirizzata verso grandi inquadrature e tagli fotografici mentre i vari cromatismi cubisti e dadaisti dovranno attendere scenari meno aulici e più moderni. Il suo modo di fare dell'ironia, a sfondo sessuale e in chiave irrealistica trova qui un motivo d'appartenenza legato ad un soggetto così originale ed interessante da sollevare il film in partenza.

Invia una mail all'autore del commento Andre82  @  13/03/2016 19:46:14
   3 / 10
Un Almodovar che si spinge al limite del pensabile e del realizzabile...si fa fatica ad arrivare alla fine!

Gruppo COLLABORATORI Terry Malloy  @  15/09/2013 19:25:06
   6½ / 10
Forse il primo grande Almodovar. Ancora troppe scene a caso, lungaggini eccessive per una storia che si poteva condensare. Ma già assistiamo all'eccezionale carisma dei personaggi di Pedro, la loro assurda umanità distorta. Il miracolo è l'assenza totale di giudizio, cosa che solo l'arte è capace di fare. Quella che inizialmente, e in parte sicuramente lo è, appare una critica diventa semplicemente una storia di dolore, speranza e assurdità. Il film è un crescendo di bellezza, finezza e tristezza. Il meccanismo narrativo ancora deve essere perfezionato, e noi sappiamo che sarà proprio a questo a cui il grande Almodovar si dedicherà in futuro, ma già vediamo essere presente tutto ciò che umanamente starà sempre a cuore al regista madrileno. Un film da vedere.

Ciaby  @  26/08/2012 18:00:06
   9 / 10
Grande film, grandi attrici.
Un Almodovar in stato di grazia, in grado di essere caustico e punk, ma anche dolente e intimo. Una commedia nera che merita assolutamente una o più visioni.

sweetyy  @  24/03/2012 04:16:35
   6 / 10
Tra i film di Almodovar (che ho visto) sicuramente il più bizzarro...devo dire che inizialmente la stranezza e le situazioni improbabili che caratterizzano la pellicola divertono e incuriosiscono, ma alla fine del film non ero affatto soddisfatta.

lupin 3  @  24/03/2012 02:18:19
   6 / 10
IL film in se stesso non è niente di eclatante, per non parlare poi del finale frettoloso.
Do la sufficienza perchè l'idea di fondo mi è piaciuta...per combattere il peccato bisogna conoscerlo...

Gruppo COLLABORATORI SENIOR elio91  @  06/02/2010 17:06:28
   6½ / 10
Film incredibilmente grottesco e divertente che però si prende solo un 6 a causa della versione italiana. Non volevo proprio commentarlo,in realtà,ma siccome non ha la possibilità di trovare almeno una versione sottotitolata devo affidarmi a quello che ho visto.
Ho visto una gradevola commedia,come sempre eccessiva,di Almodovar che esplora con il grottesco le tematiche riguardanti il peccato. Ma questa volta c'è qualcosa di più rispetto ai suoi film precedenti,un analisi certo divertente e che sembra poco seriosa ma in realtà più profonda di quello che sembra sia sulle religioni che sulle diverse visioni del peccato e la sua importanza.
Alcune battute sono strordinarie nella loro assurdità,le suore sono eccezionali!
La storia non è complessa ma diventa difficile da seguire,ma questa volta la colpa non è del regista ma di chi ha rimaneggiato la versione italiana cambiando dei dialoghi e tagliando addiittura 25 minuti di scene. Troppo per un film del genere.
Anche il titolo che è un rimando Bunueliano in realtà è pretenzioso e quasi fastidioso,non mi sembra che Almodovar,che pure ha sempre apprezzato il maestro surrealista,abbia voluto omaggiarlo con questo film.
Mezzo voto in più perché i maggiori difetti della pellicola non sono da attribuirsi ad Almodovar. Certo che hanno in pratica rovinato un film e per cosa? Tanto le sequenze con la suora che si spara l'eroina in vena valgono il prezzo del biglietto...

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento emans  @  22/10/2009 15:40:01
   4 / 10
Con tutto il rispetto che nutro per Almodovar trovo questo film esageratamente spinto verso una sua personale corrente di pensiero che non condivido affatto!
Queste suore fanno di tutto e di piu' e Pedro dimentica che se hanno fatto questa scelta ci sara' stata una vocazione alle spalle...non c'è una societa' o delle famiglie che hanno spinto queste suore ad entrare in convento ma una scelta di vita fatta con coscenza di cio che andavano a "perdere"!
Tra tutte le suore non se ne salva nessuna...e come per "la mala educacion" mi sento di bocciare questo film!

Gruppo COLLABORATORI SENIOR Invia una mail all'autore del commento kowalsky  @  28/09/2009 21:36:56
   8 / 10
E' sicuramente uno dei film più ambiziosi, ma anche tra i più importanti del primo Almodovar... quando graffiava ancora, e non era costretto a supportare uno sterile esercizio di eccessi (v. il fiasco artistico di "La mala education").
Sono convinto, poi, che se si esula dalla scabrosità del tema e dalla provocazione del soggetto, alla fine troveremo "l'indiscreto fascino del peccato" un film ANCHE poetico...
La mise in scene, da Tennessee Williams contemporaneo, così rigorosa e compresso nell'esiguo spazio di un'"istituto/istituzione", potrebbe tranquillamente essere pensata per un originale tv o meglio ancora per una rappresentazione di prosa teatrale: in questo senso è un film folgorante (si veda l'esilarante esibizione canora con tanto di suore coriste che anticipa involontariamente di qualche anno l'americano Sister Act) che mette a nudo la forza dei sentimenti (celati e non) anche attraverso la dissacrazione della veste religiosa (v. i nomi "peccaminosi" delle suore).
C'è un senso del dramma che collima con la paura della solitudine, nonostante i numerosi effetti comici della vicenda.

giusss  @  05/10/2007 01:24:52
   1 / 10
Noioso quanto basta per cambiare o spegnere la tv!

3 risposte al commento
Ultima risposta 05/11/2007 21.45.46
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norfolkiano  @  01/08/2007 00:25:27
   6½ / 10
forse il più riuscito dell'almodovar primissima maniera. è un film che punta più sul grottesco e meno sul melodramma e, nonostante alcune trovate siano un po' gratuite, rimane la genialità di molti momenti e la bellezza del messaggio che il regista vuole trasmettere. suore che si drogano, scrivono romanzi erotici, allevano tigri, rubano, amano: il peccato è dovunque e il suo fascino "indiscreto" affianca in eterno ogni pio intento.

Pink Floyd  @  19/07/2007 14:14:01
   8½ / 10
Senza mai scadere nel ridicolo Almodovar ci presenta un assurdo microcosmo depravato e corrotto dalla peccaminosità del quale sono protagoniste quattro suore -Sorella Squallida, suor Maltrattatadatutti, suor Perduta, suor Vipera- .
L'equilibrio del posto (e del quartetto) verrà incrinato da una trasgressiva cantante trasgressiva con problemi di tossicodipendenza la quale verrà nascosta dalle suore e guidata in un processo di espiazione del peccato.
Processo che avverrà proprio tastando con mano il peccato stesso.

"Per combattere il peccato bisogna conoscerlo"

"a che serve la vocazione di salvare gli altri se gli altri si salvano da soli?!?"

E così assistiamo a immagini scabrose come la madre superiora che sgrana il rosario dicendo m'ama non m'ama riferendosi al suo amante sacerdote, le visioni religiose delle sorelle che sono frutto di allucinogeni anzichè di vocazione, la tigre allevata nel cortile del convento-immagine pregan di allegorie-.
lascia basiti la festa organizzata tra suore: le partecipanti bevono fino ad ubraiacarsi e nel suonare musica "profana"si cingono il velo con coloratissime ghirlande hawaiane; il tutto avviene sotto lo sfondo di un ambiente pscichedelico che ricorda assai un rave.

Il lavoro va premiato per il coraggio di affrontare temi così licenziosi e per la genialità del soggetto; inoltre trovo davvero difficile portare avanti pellicole grottesche!
è veramente un peccato che in giro circoli la versione ridotta, rimpastata per benino dalla censura.

allucinante sbalorditivo dissacrante.

gei§t  @  31/10/2006 03:05:14
   7 / 10
film che risulta assurdo, ma non insensato.
Il peccato è necessario per conoscere i peccatori e queste suore non si tirano indietro di fronte al loro dovere.
questo film fa di tutto per toccare nel vivo i più moralisti, a volte gratuitamente, ma è questo il bello, ridere su ciò di cui solitamente non si ride.
da vedere per la sua particolarità, ma non aspettatevi un capolavoro

Cheeky Boy  @  01/09/2006 16:52:55
   7½ / 10
Purtroppo finora solo io e Crimson abbiamo guardato questo vecchio film di Almodovar dove,per un attimo,si capisce che il mondo non è fatto solo di bigottismo,cultura clericale e lavaggi del cervello acuti.Almodovar ripropone in vecchio stampo le sue caratteristiche,con grande ironia e con grande fascino il tema del peccato e le sue conseguenze.
Per conoscere i peccatori bisogna riconoscere in prima persona il loro sbaglio,se no che cristiano saremmo se poi andiamo a pregare solo in Chiesa?
Oltre a questa mia critica,il film è riuscito bene,ci si diverte e non c'è melodramma per cui complimetarsi.Questa di dà tutto all'estremo,tutto quello che viene concepito anormale diventa normale.Il peccato diventa obbligo di vita e se qualcuno impedisce tutto ciò,allora significa che bisogna scappare nel nostro mondo,quello più adatto a noi...ilpeccato che hanno commesso le protagoniste del film.Non voglio svelare altro,guardate e capirete...

Crimson  @  27/02/2006 23:31:17
   7 / 10
Davvero assurdo questo terzo film del regista spagnolo. Ambientato in un convento del tutto particolare, in cui le suore che la occupano sono lesbiche, eroinomani e cocainomani (e rifiutano l'uso delle droghe leggere). Una di loro, Suor Maltrattatadatutti, scrive con uno pseudonimo romanzi osè vendutissimi al di fuori del convento (lo spazio esterno è più volte definito "il mondo" dalle sorelle), ed è la più simpatica.
Purtroppo il film in Italia è stato massacrato dalla censura. Sono convinto di aver perso almeno 25 minuti di film e ho l'amaro in bocca per essermi perso qualcosa. Oltretutto devo per forza di cose attenermi alla valutazione di ciò che ho visto e non di "ciò che sarebbe potuto essere", per cui non mi sbilancio più di tanto neanche con il voto.
Quel che ho visto è molto piacevole e interessante, certo immagino che ad un cattolico faccia rabbrividire ma non me ne frega assolutamente nulla. E pensare che ci sono bigotti che sono rimasti scandalizzati da "la mala education"!! ahahah non hanno visto nulla persino in confronto a questa versione stracensurata!
Il film non è affatto una commedia, e mi preme sottolineare ciò più di ogni altro aspetto; tuttavia c'è qualche scena sicuramente divertente, come quando Suor Perduta dà da mangiare alla tigre (eh sì perchè le suore hanno allevato una tigre di nome pupo), e in generale si sorride spesso.
Personalmente non trovo nulla di scandaloso o di immorale nel ritrarre delle donne schiave delle proprie passioni, che si legano all'oggetto amato e che non si rendono conto dei propri peccati. Ma esse stesse, ed è questo per me il nodo cruciale del film, si macchiano di peccato? qual è il limite tra peccato e moralità? le suore non vengono affatto mostrate in cattiva luce, tutt'altro. Sono i loro sentimenti a trionfare, e ne è l'emblema il finale..(spoiler).
Riusciti, come di consueto, i soliti stacchi musicali: stavolta al rock è preferito il bolero.
Insomma per quel che ho visto il film è buono e interessante. Guardarlo come un film cattivo nei confronti della chiesa solo perchè ha come protagoniste delle suore particolari sarebbe secondo me indice di una superficialità ridicola.

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