l'impostore - the imposter regia di Bart Layton Gran Bretagna 2012
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l'impostore - the imposter (2012)

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locandina del film L'IMPOSTORE - THE IMPOSTER

Titolo Originale: THE IMPOSTER

RegiaBart Layton

InterpretiFrederic Bourdin, Adam O'Brian, Carey Gibson, Anna Ruben, Beverly Dollarhide, Cathy Dresbach, Charlie Parker, Alan Teichman, Ivan Villanueva, Bryan Gibson

Durata: h 1.39
NazionalitàGran Bretagna 2012
Generedocumentario
Al cinema nel Marzo 2014

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Trama del film L'impostore - the imposter

Nel 1994 a San Antonio, in Texas, un tredicenne scompare senza lasciare traccia. Tre anni dopo viene trovato vivo a migliaia di chilometri di distanza in un villaggio del sud della Spagna e racconta una terrificante storia di rapimenti e torture. La famiglia è felice di riportarlo a casa, ma il ragazzino presenta delle stranezze e ha un accento sconosciuto. Perché sembra così diverso? E perché la famiglia non nota le incongruenze?

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Voto Visitatori:   7,26 / 10 (17 voti)7,26Grafico
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Voti e commenti su L'impostore - the imposter, 17 opinioni inserite

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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR wicker  @  26/11/2018 19:19:05
   6½ / 10
Sembra un documentario di quelli che si vedono sui canali Fox , tipo gli sbirri al lavoro e le coppie che si fanno le corna ..
Però è girato bene e la storia è assurdamente avvincente .

Gruppo STAFF, Moderatore Jellybelly  @  31/10/2016 10:25:41
   8 / 10
Storia pazzesca, come pazzeschi sono i personaggi che la animano. Per tutto il documentario mi sono chiesto se Fredric Bourdin fosse un genio o un totale squilibrato, e la cosa inquietante è che non ho ancora trovato una risposta convincente.

guidox  @  05/01/2016 19:34:11
   6 / 10
nonostante sia una storia vera, per arrivare poi alla supposizione finale che in parte spiegherebbe tutto l'ambaradan, è raccontata in modo non troppo convincente e ha l'effetto paradossale di sembrare inverosimile e quindi inventata di sana pianta.
appurato che ciò che viene narrato è realmente accaduto, la differenza la dovrebbe fare la narrazione, che invece crea diversi buchi e rende scettici.
comunque è interessante, anche se il brodo è allungato.

TheLegend  @  05/01/2016 04:53:34
   5½ / 10
Documentario che racconta una storia così incredibile da poter sembrare inventata.
Nonostante questo mi è risultato abbastanza noioso in alcune parti,anche a causa della sua eccessiva durata.

ferzbox  @  09/11/2015 18:44:34
   5 / 10
Accidenti, è davvero incredibile notare la titanica media che ha questo film pieno di situazioni e concetti inverosimili, dove un ragazzo ventunenne francese riesce a spacciarsi per un minorenne americano scomparso all'età di 13 anni.
Ora, io non ho ben capito se si tratta di una storia vera o meno, ma anche se fosse dubito fortemente che quello che è accaduto sia come quello che si vede in questa pellicola documentario, girata come se fosse un programma di D-max e pieno di sciocchezze e minchiàte che offendono l'intelligenza umana...giusto gli americani possono concepire ste stupidaggini, gonfiandone i contenuti e spettacolarizzando sulle tragedie degli altri....che poi bho, i membri della famiglia intervistati sono quelli veri?(e certo che lo sono...porca puttàna...lo sono eccome)...perchè se sono quelli veri è da brivido dietro la schiena, davvero....
Allora, non voglio fare spoiler e non dico nulla di specifico che faccia parte del film, però diciamoci subito alcune cose che credo sia il caso...tanto non rovinano nulla.....anche perchè c'è poco da rovinare....
1)Quando si hanno dei dubbi sull'identità di una persona la PRIMA,ripeto,LA PRIMA cosa che viene fatta, in qualsiasi stato civilizzato, è quella di fare l'analisi del DNA per confrontarlo con quello dei genitori, qui invece la richiedono dopo non si sa quanto tempo......non si sa perchè...
2)Ma vi pare possibile che una madre non riconosca il suo figliolo? ci possono essere tutti i cambiamenti di questo mondo, ma una madre riconosce sempre il proprio figlio.....anche se poi, verso il finale, la trama prende una piega che giustifica un pochino il tutto...però bho.....
3)Ma quale governo si accerterebbe dell'identità di una persona da un semplice test dove vengono mostrate cinque fotografie dei familiari e bona li?....ma dai su, tra l'altro parliamo degli Stati Uniti......
4)Il giovane truffatore si replica i tatuaggi del suo alter ego leggendo le informazioni e le descrizioni effettuate dopo la sua scomparsa? Mi sta bene, ma come cazzò ha fatto a farli PRECISAMENTE identici,in forma,grandezza e posizione esatta?.....ma su avanti....non diciamo cazzàte per favore....mi vogliono far credere che i familiari, o comunque le autorità, non si sono accertate di una cosa del genere?
5)Se un essere umano viene stuprato e vive esperienze di violenza di un certo genere alcuni esperti sanno benissimo COME FARE per capire se il soggetto sta mentendo oppure no...siamo negli anni 2000 non negli anni 40....
6)A che scopo questo film con i personaggi reali?.....io non comprendo....perchè forse non sono veri......lo spero vivamente....(sono sarcastico).

Io l'ho già dimenticato......non mi ha detto assolutamente nulla.....e non mi sento nemmeno di dare credibilità ad una cosa del genere....a tutto c'è un limite....però ci tengo a precisare che se quel ragazzino è scomparso sul serio ed alcune cose sono come nel film mi dispiace....per lui però,un pò meno per chi ha fatto sto film....
Come voto do 5 solo per una questione puramente tecnica....alcune soluzioni sono interessanti....punto....il resto stendiamo un velo pietoso che è meglio....a me tutto sto fumo artefatto mi fa solo incazzàre....

2 risposte al commento
Ultima risposta 18/12/2015 19.17.02
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Juza21  @  04/10/2015 10:49:57
   6½ / 10
Ben fatto, interessante ma forse dura un pò troppo. Da vedere per quello che è...un documentario.

krypton  @  02/04/2015 10:21:14
   7½ / 10
"L'impostore" è un documentario che ha del incredibile. Una storia surreale, che apre tutta una serie di interrogativi sulla sparizione del tredicenne americano, ma che fa anche riflettere sui lati più oscuri della personalità umana. Consigliato!

-Uskebasi-  @  03/08/2014 15:37:12
   8 / 10
Incredibile

Geniale

Inquietante

Un documentario imprescindibile montato a regola d'arte.

sheratan  @  11/07/2014 12:22:46
   10 / 10
la storia è veramente sconvolgente, tecnicamente eccellente, una vera sorpresa, da guardare in lingua originale

Macs  @  16/04/2014 07:51:38
   7½ / 10
Assolutamente ben fatto e avvincente, l'ho visto in lingua originale in cui si apprezzano le differenze di linguaggio e di accento, che rendono la storia piu' credibile e completa. Il racconto e' ordinato e molto logico, gli autori esplorano tutte le possibilita' e le logiche dei protagonisti di questa storia quasi incredibile. Del resto e' noto che la realta' in piu' circostanza supera la fantasia. Un certo approfondimento psicologico viene anche affrontato, sia dell'impostore sia della famiglia "adottiva". Peccato solo per un paio di incongruenze (Spoiler) che non mi permettono di parlare di "film maginifico", non perdetelo.

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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR oh dae-soo  @  02/04/2014 17:38:51
   8 / 10
Notevolissimo.
L'Impostore è un documentario talmente affascinante e sorprendente nel suo incedere che non ha niente da invidiare a un film vero e proprio. In realtà qui siamo dalle parte del docu-drama, di quei documentari cioè, dove insieme ad estratti reali (interviste, filmati etc..) si ricostruiscono cinematograficamente alcune vicende.
Io non riesco a trovargli un difetto sinceramente.
Nicholas Barclay scompare a 13 anni in Texas.
Dopo quasi 4 anni viene ritrovato in Spagna.
Sì, ma è molto più grande di corporatura, capelli scuri anzichè biondi, occhi neri come la pece invece che azzurri, parla inglese con un accento stranissimo. Ma la famiglia lo riconosce lo stesso, è lui.
Storia verissima, incredibile, tremendamente affascinante e a tratti disturbante.
Sin da subito sappiamo che quel ragazzino è un impostore, scelta narrativa coraggiosa e molto "leale" da parte del regista.
Il ragazzo si finge americano, viene portato in una casa famiglia, non apre mai bocca finchè impaurito di venir schedato decide di telefonare negli Stati Uniti in vari uffici di bambini scomparsi e in una sola notte riesce nell'incredibile impresa di acquisire una falsa identità.
E' Nicholas Barclay, e domani sua sorella verrà a prenderlo in Spagna.
Il ragazzo ha in mano la vera immagine di Nicholas e allora si tinge biondo, fa un tatuaggio simile a quello del bambino scomparso, fa di tutto per riuscire nel miracolo di scamparla. Ma è troppo diverso, troppo.
La sorella arriva, lo abbraccia, piange.
Nicholas può tornare dalla famiglia in Texas.
Incredibile.
Il ragazzo racconta che tutti i cambiamenti che ha avuto, tutte le cose che non ricorda del passato, tutto è dovuto alle tremende sevizie, agli esperimenti umani (ad esempio sull'iride degli occhi) e quant'altro che una specie di "setta" di pedofili ha perpetrato nei suoi confronti e di altri ragazzi.
Gli credono tutti, finisce addirittura nei tg.
Può il dolore di una perdita, può la mancanza di una persona cara portarti a credere tutto questo? Quanto abbiamo bisogno di colmare quel vuoto con qualcosa? Quanto purchè di non accettare l'inevitabile siamo disposti a credere nell'improbabile?
Forse sono un pazzo ma mi viene da accostare L'Impostore ad uno dei film più belli che ho visto recentemente, Alpis.
Là una società di attori si metteva a disposizione delle famiglie colpite da un lutto per interpretare il ruolo del defunto. Qua, anche se in maniera del tutto diversa, avviene praticamente lo stesso. Sembrano argomenti surreali ma in realtà sono delicatissimi. Molti si affidano alla religione, altri al vizio, altri ai cartomanti, e c'è anche chi può colmare il proprio vuoto con una presenza sì falsa ma reale, esistente.
E così quel ragazzo diventa una specie di capro espiatorio al contrario, dove uno cioè, il capro, è il simbolo di una condanna, di una colpa, è il responsabile che paga per tutti, qui quel ragazzo diventa il simbolo di una speranza, di una gioia, di qualcosa che si rimette a posto. Entrambi sono "falsi", ma entrambi servono alla "comunità" per motivi opposti.
La vicenda va avanti, polizia, fbi, assistenti sociali, investigatori privati, si vive un'atmosfera simile ad Argo, riuscitissima,anche perchè la parte fiction è girata benissimo. Sono soprattutto i veri filmati però, quello di lui che arriva in aereoporto con la sorella, i tg, l'intervista, a mettere i brividi.
E quel fratello maggiore (del vero Nicholas ovviamente) che viene solo un giorno a trovarlo, lo guarda e gli dice "buona fortuna" sapendo benissimo che non è lui è un racconto breve ma straordinariamente inquietante.
Eppure è tutto lì davanti, è troppo diverso, è troppo strano il suo passato.
Mi viene in mente la parabola del dito e la luna. Solo che qui non solo non si vede la luna e ci si limita ad osservare il dito, ma non si capisce nemmeno che quello è un dito, non so come spiegarmi.
E poi avviene la svolta thriller, magnifica, che forse dà una spiegazione al tutto
SPOILER
Come avevo fatto a non pensarci?
Eppure era troppo assurdo che una famiglia potesse cadere in un trabocchetto così grande.
E se invece non si voleva colmare un vuoto esistenziale ma nascondere qualcosa?
Se quel ragazzo era una manna dal cielo per rimpiazzare qualcuno sparito e sul quale non era meglio indagare?
A questo punto la tematica del caso e del destino diventa primaria. Quel ragazzo impostore su tutte le centinaia di identità che poteva prendere forse ha trovato proprio quella che faceva comodo alla famiglia, quella che li avrebbe coperti.
In un montaggio serrato inizia a venir fuori questa ipotesi mentre finalmente la polizia riesce a risalire alla vera identità dell'impostore.
E' francese, ha 23 anni e non 16 e ha fatto la stessa cosa già centinaia di volte prima.
Brividi.
Si chiama Frederic Bourdin e la sua figura nel finale acquista una pericolosissima ambivalenza. Perchè criminale lo è di certo ma in realtà rappresenta soltanto la storia di un bambino/ragazzo mai amato e senza una vera identità che cerca continuamente altre identità, cerca affetto, cerca amore. E fa "solo" questo, senza direttamente far male a nessuno (il suo sogno è stare in case famiglia).
Il documentario diventa un thriller a cui non sarà mai data (forse) una risposta definitiva.
E alla fine si resta impietriti ma anche affascinati, quasi divertiti di questa farsa.
E di questi incredibile personaggio.

_Hollow_  @  25/03/2014 20:05:23
   7 / 10
Mah ... fatto bene è fatto bene eh. Ma non lo vedo minimamente come qualcosa da definire "cinema" ed essere proiettato, piuttosto come buona puntata di un qualche programma televisivo.

Come fatto notare non è un mockumentary, ma un vero e proprio documentario ... ben girato e in cui si giostra molto sulla fatidica domanda "chi è il buono?", senza che si possa arrivare ad una risposta definitiva.

A pensarci, mi ricorda un po' "La Ballata di Stroszek" (la ricerca del sogno americano da parte di un emarginato e vittima della società che si rivela però essere un incubo). Se non fosse che

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Quindi insomma, guardabile ma non si gridi al capolavoro perché sarebbe inspiegabile. Si tratta di un documentario ben realizzato ma con tutti i limiti del genere, affascinante e "artistico" in certi elementi ma pur sempre un prodotto dall'evidente natura commerciale, che pone certe domande di cui si può fare a meno, soprattutto perché ci si può dimenticare di ricavarci una risposta.

Buona storia ma niente più, interessante se vi piace roba televisiva di natura simile e solo guardabile (perché ad intrattenere riesce e anche bene) negli altri casi.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento thohà  @  19/10/2013 00:02:37
   8 / 10
Girato in stile documentaristico e tratto da una storia vera è un film raggelante, cinico e crudele. Ma come ha potuto pensare una cosa simile, pericoloso.
"Stupid fucking".

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Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  13/10/2013 11:09:33
   8 / 10
The Imposter innanzitutto racconta una storia ai limiti della verosimiglianza, ma incredibilmente vera sulla sottile arte dell'inganno e della manipolazione, di essere in grado di vedere la virtà davanti ai tuoi occhi ma di negarla perchè troppo spaventosa e perchè la menzogna è più rassicurante. E' un film di menzogne e sull'arte di crearle e farle credere.
E come il protagonista di questa storia, anche il documentario riesce dapprima ad incuriosire, attirare l'attenzione verso un racconto che gradualmente si carica di tensione e e si vede l'ora di come vada a finire. Ottimo il livello del montaggio e ben inseriti i segmenti fiction all'interno della cornice documentaristica.

Ale-V-  @  09/10/2013 01:32:43
   5 / 10
Documentario sull'incredibile vita del truffatore Frederic Bourdin... Sicuramente la vicenda è molto curiosa e intrigante, ma lo svolgimento di questo film/documentario è del tutto noioso e tirato troppo per le lunghe... Insomma, si racconta in un'ora e mezza abbondante ciò che si poteva benissimo raccontare in mezz'ora...
Nonostante la media così alta a me non ha impressionato per niente...

Invia una mail all'autore del commento INAMOTO89  @  26/05/2013 19:33:57
   10 / 10
Sono ancora sconvolto ... per tutto il film mi sono chiesto se fosse davvero un documentario o se fosse un ottimo mockumentary, poi ho indagato e ho scoperto che INCREDIBILMENTE quella che viene narrata è una storia realmente accaduta !!
Documentario perfetto che narra l' incredibile storia di fredric bourdin, un pazzo senza ombra di dubbio ma al contempo un genio della truffa e del furto di identita', con uno stile impeccabile alternando a scene recitate veri e propri filmati di repertorio sulla cronaca dell epoca in un crescendo di mistero e tensione veramente AGGHIACCIANTE !!!
A fine visione gli interrogativi saranno molti , vi assicuro che sarete increduli e non riuscirete a capacitarvi di come una cosa del genere sia realmente potuta succedere , a maggior ragione negli stati uniti e nel 97 , in un epoca in cui c'era gia' la tecnologia x impedire/smascherare all'istante una truffa di simili proporzioni !


Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER

UNo dei documentari piu' belli e interessanti mai visti, agghiacciante piu' di qualsiasi film sull argomento !

marfsime  @  17/05/2013 21:19:05
   7 / 10
Interessante e particolare pellicola incentrata sulla storia di un ragazzino americano scomparso improvvisamente di casa. A metà tra il documentario ed il film vero e proprio la pellicola riesce a mantenere vivo l'interesse in maniera egregia. Piano a piano la vicenda si rivela sino ad arrivare in un finale emblematico ma che non riesce a soddisfare tutte le domande che ci si pone.

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