la regina delle piramidi (1955)

Audiovisivamente prorompente nei colori, nei suoni e nell'essenza monolitica di questo Egitto, portato in America dagli studi archeologici di quel tempo e trasfigurato dalla cultura pop degli americani stessi. LAND OF THE PHARAOHS è una narrazione epica estetizzante che viene messa in scena da Howard Hawks (anche) assecondando la tradizione documentaristica del peplum, che voleva grandi riproposizioni di grandi masse operaie in movimento, una faccia di questo film che può risultare più interessante di quella puramente "letteraria".

Storia molto lineare e non troppo accattivante nobilitata da una ricostruzione scenica impeccabile e da una sfarzosità di produzione senza pari, in cui le scene di massa - con migliaia di comparse coinvolte - tolgono letteralmente il fiato. Quello che si è speso nella messa in scena lo si è però risparmiato sul cast, davvero incolore. La Collins è giovane e veramente tremenda nella parte della infida moglie del faraone Cheope, ma almeno sembra fare le prove di perfidia per quel ruolo di Alexis che in futuro la renderà celebre in Dynasty.

Discreto film con bravi attori ma per me un po' pesante. Non è tra i migliori del regista a mio parere. Buona la ricostruzione storica.

Senz'altro un film minore di questo maestro,ma ovviamente parliamo di un film di buon livello e assolutamente godibile.
La trama non è memorabile e neanchè gli attori protagonisti sono un granchè,mentre la genialità registica di Hawks permette un uso adeguato e spettacolare del formato Cinemascope.

La prossima volta che sentiro' parlare della piramide di Cheope come una delle meraviglie del Mondo non potro' fare a meno di pensare,come fa il protagonista,alle lacrime e al sangue con cui è stata costruita questa incredibile tomba!
Hawks "prova" un altro genere e come sempre riesce a tenerti incollato al divano pur non realizzando un capolavoro!
Comunque un'opera godibilissima!

Non butterei affatto questo lavoro, a detta di molti minore, di Hawks perchè in fin dei conti è un colosso ben fatto anche se un pò atipico vista la diversa e stramba ricostruzione storica. Mi son piaciute alcune sequenze nella seconda parte del film forse la prima invece è poco d'impatto. Mi sono divertito nel vederlo perchè ha un certo fascino sicuramente impresso dal regista che non si smentisce mai. Carino.

Un minore del grande Howard Hawks.
Coerentemente con quanto fece nella sua lunga carriera, in cui visitò, sempre con la sua immensa genialità , praticamente ogni genere, qui si cimentò nel kolossal storico.
E fu il fiasco + clamoroso della sua carriera.
Certamente è uno dei film meno riusciti di Hawks, si vede tranquillamente che non si trovava a suo agio.
Hawks disse che non aveva idea di come gli egizi si muovessero.

In ogni caso rimane un'opera discreta, largamente al di sopra di altri kolossal dello stesso periodo.