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possiamo dire tanto sulle produzioni Hammer, ma di sicuro non che mancassero di inventiva, si perché per buona parte del film passavo il tempo a chiedermi "ma che cosa sto guardando?" a metà anni 70, i film di arti marziali stavano spopolando e potevano quelli dell aHammer non sfruttare il trend? l'idea di mischiare il gotico di dracula con i filmwuxiapian, sicuramente sembra azzardata ma di sicuro l'ho apprezzata di più che non spostare l'azione all'epoca moderna, qua si torna ad una realizzazione discreta e si rende giustizia ai vampiri della cultura orientale (si, sono quella specie di zombi visti nel film) le scene di combattimento sono ben coreografate e l'aspetto avventuroso non manca, peccato che a parte gli attori orientali stavolta neanche Peter Cushing sembra in parte (sorvoliamo poi sulla mancanza di Lee nel ruolo di dracula) e e il modo in cui Van Helsing e Dracula vengono coinvolti sa di molto forzato. forse avrebbe meritato di provare a farne un film coi vampiri ma staccato dalla saga di dracula. un film non perfetto ma di sicuro non banale, da vedere in mancanza di altro
Capitolo conclusivo della saga Hammer su Dracula, con quest'ultimo che compare pochissimo, solo all'inizio e alla fine, ed è interpretato da John Forbes-Robertson al posto di Christopher Lee. L'operazione di mischiare kung-fu e vampirismo è presa follemente alla leggera con la storia che in sostanza è riempita di luoghi comuni presi da entrambi i generi, ma se la parte di arti marziali seppur variopinta e meccanica risulta "in linea" il versante horror è molto portato verso la caricatura, tra coloracci sparati in faccia alla Polselli, pupazzi e maschere immortalati in abbondanza, un vero compiacimento del ridicolo volontario mostrato con stile selvaggio, contando anche una buona dose di violenza ed erotismo; una cosa analoga Baker la fece con IL MARCHIO DI DRACULA, anche se meno barocco. Se ci fosse stata più abilità nella sceneggiatura l'amalgama ne avrebbe giovato. Certo è che incredibile ma vero il miglior Dracula di questo ciclo inglese (e ci metto pure IL MISTERO DEL CASTELLO, ma non DRACULA PADRE E FIGLIO che non c'entra assolutamente nulla), a parte il primo del 1958, è quello... dove Dracula non c'è! Ne esiste una versione dal titolo THE SEVEN BROTHERS MEET DRACULA che dura 72 minuti ed è montata a cavolo.
Ultimo film della Hammer dedicato allo scontro tra Dracula e Van Helsing,che nonostante forse sia uno dei meno riusciti della saga si lascia distinguere per la bizzarra fusione tra horror e wuxia. Un idea sicuramente strampalata che si concretizza in una pellicola piena di combattimenti (anche se a volte non abbastanza valorizzati dalla regia),che anche se potrebbero risultare indigesti al amante del gotico classico,alla fine sono abbastanza divertenti,e proprio l'idea di fondo si lascia apprezzare almeno per il tentativo di svecchiare un genere che da decenni non faceva altro che riproporre storie abbastanza simili. Si fa molto sentire, invece, per quanto riguarda l'interpretazione del cast, la mancanza di Lee,Peter Cushing, regala per l'ennesima volta una prestazione dignitosa ma privo del suo contraltare sembra non riuscire a dare il meglio di sè. Per alcuni un cult,per altri una trashata,per me stiamo nel mezzo,c'è di molto meglio,ma ha un suo perché,una visione se vi capita potete concedergliela.
Discreto tentativo di unire le pellicole horror del tempo col cinema delle produzioni di arti marziali della SHAW BROTHERS molto in voga nel periodo; nel cast infatti si vedono David Chiang e Shih Szu, nel ruolo di Bocciolo di rosa, due degli attori più presenti in quei film. La storia vede Peter Cushing nel ruolo di Van Helsing, recatosi in Cina dove sospetta si nasconda Dracula. Nel posto nessuno si mostra interessato alle sue storie, tranne un giovane ( David Chiang ) che cerca di convincerlo a organizzare una spedizione per combattere sette vampiri che dominano in un villaggio terrorizzando gli abitanti. Alla spedizione prendono parte Van Helsing, suo figlio, una ricca nibole e il cinese assieme a sua sorella e i suoi 6 fratelli... Di tensione non c'è traccia e gli effetti speciali, pur tenedo conto dell 'anno di produzione, sono veramente grossolani. Il risultato però non è male, i due generi vengono conciliati in modo convincente e il ritmo sempre elevato con buoni combattimenti. Certo la dose di umorismo più o meno involontario è tanta, però riesce lostesso a risultare avvincente e gli attori tutti bene in parte. Da recuperare
Cross-over poco felice tra i vampiri della Hammer e le arti marziali dei fratelli Shaw: Dracula è pietoso e le carnevalate horror sono deprimenti; più efficaci i combattimenti a suon di kung-fu, ma la messinscena generale è fredda e l'appagamento dello spettatore è dubbio. Più avvolgente l'atmosfera da folklore orientale sui 7 vampiri d'oro e le bellissime musiche di James Bernard, che però erano già state ampiamente testate da Terence Fisher. Fotografia dalle molteplici tinte.
Una tarda scemenzuola della Hammer che nasceva dall'idea di riprendere i soliti temi della casa inglese (Dracula in questo caso) e di fare un connubio con il cinema cinese di Kung -Fu, dato il successo dei contamporanei film di Bruce Lee.
Però non funziona molto: L'intreccio più idiota non poteva essere, i personaggi sono forzatissimi. Funzionano invece i vampiri e Dracula "trasformato", alle cui apparizioni Baker accompagna fumi e colori.
Bella più che altro l'idea, e Baker era comunque un regista di alto livello , nel genere secondo solo a Terence Fisher. Però questo filmettino è comunque un minore, consigliabile solo agli appassionati. Nel cast Peter Cushing, come sempre nel ruolo di Van Helsing.