la donna del destino (1957)

Deliziosa commedia ben diretta da Minnelli, dotata di ritmo, dinamica nelle battute e nei dialoghi, ottimamente interpretata e con una sceneggiatura accattivante e di grande ironia, vincitrice dell'oscar nel 1958, a rendere il tutto frizzante e molto divertente.
Da riscoprire.

Una sceneggiatura a prova di bomba - giustamente premiata con l'oscar - per una scatenata commedia che sbeffeggia le differenze sociali e le difficoltà del matrimonio. Elegante e scanzonato, costruito come una favola moderna ( niente eccessi di violenza, i gangster sono senza pistole e si fanno rispettare a suon di sganassoni ) è addirittura superiore del già buono " La Donna del giorno " di George Stevens, prototipo al quale vorrebbe neanche tanto velatamente paragonarsi. Il solitamente ingessato Gragory Peck questa volta sorprende in positivo, lasciandosi trascinare da situazioni ed eventi con una autoironia che non pensavo possedesse.

Una sceneggiatura a prova di bomba (la storia è narrata in flashback secondo 5 punti di vista differenti) e una delle regie più sfavillanti e indiavolate di Minnelli. Il risultato è una commedia strepitosa, servita da un cast che non ha paragoni. La Bacall era un vero incanto (lo è tutt'ora, nonostante l'età) ma chi stupisce è Gregory Peck, assolutamente impagabile in alcune gag esilaranti.
Grande cinema old fashion, per sognare e divertirsi sempre con sottilissimo humour e tanta eleganza.

Commedia divertente, elegante e garbata che si rifà alla "sophisticated comedy" degli anni '30.

Questo film è bellissimo. Una splendida Lauren Bacall la donna più bella del cinema antico. Bellissimo film.

Spigliata, godibile e divertente commedia con due simpatici protagonisti.

SPOILER

Classico film da telefoni bianchi, con attori di calibro eccellente. Un film brillante, con chiaroscuri sempre però volti a strappare un sorriso. Godibilissimo, piacevole: tipicamente un film di "una volta".