i racconti immorali di borowczyk regia di Walerian Borowczyk Francia 1974
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i racconti immorali di borowczyk (1974)

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locandina del film I RACCONTI IMMORALI DI BOROWCZYK

Titolo Originale: CONTES IMMORAUX

RegiaWalerian Borowczyk

InterpretiPaloma Picasso, Pascale Christophe, Charlotte Alexandra, Fabrice Luchini

Durata: h 1.45
NazionalitàFrancia 1974
Genereerotico
Al cinema nel Gennaio 1974

•  Altri film di Walerian Borowczyk

Trama del film I racconti immorali di borowczyk

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Voto Visitatori:   6,61 / 10 (14 voti)6,61Grafico
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Voti e commenti su I racconti immorali di borowczyk, 14 opinioni inserite

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Oskarsson88  @  11/11/2023 09:30:49
   5 / 10
Bella la fotografia e la colonna sonora, ma per il resto l'ho trovato abbastanza noioso.

alex94  @  16/06/2016 14:01:53
   8 / 10
Bellissimo film erotico ad episodi diretto da Walerian Borowczyk nel 1974.
4 episodi ambientati in quattro età storiche differenti e che mostrano quattro modi diversi d'intendere l'eros ed il piacere (modi, come sottolinea il titolo che di morale hanno ben poco).
Primo episodio, "La Marée", su una spiaggia una ragazza sedicenne viene iniziata al sesso dal cugino ventenne. Basato su un racconto di André Pieyre de Mandiargues è un episodio che colpisce e resta impresso per la bellissima trovata del regista nel mostrare la marea che cresce contemporaneamente all'eccitazione,esaurendosi poi, ancora, nello stesso momento,da sottolineare anche gli stupendi primissimi piani della bocca della ragazza.
Secondo episodio, " Thérèse Philosophe", una ragazza rinchiusa in una stanza per punizione scopre i piaceri della masturbazione. Un episodio interamente basato sulla protagonista (e sul suo corpo),innocente ma anche terribilmente sensuale......insieme al primo il miglior episodio del film.
Terzo episodio, "Erzsébet Báthory",la celebre contessa ama rapire giovani ragazze che faranno una pessima fine. Episodio dominato dal colore rosso,colore che ritroviamo sia negli interni del castello sia nel finale,dove viene mostrato lo spaventoso ( e purtroppo celebre) bagno della contessa.
Quarto episodio "Lucrezia Borgia",storia di un rapporto incestuoso che vede come protagonisti,padre (che è anche Papa),figlia e figlio...... non aggiunge nulla a quanto si era già visto negli episodi precedenti e sinceramente si segue anche abbastanza stancamente...
Borowczyk alla fine ci regala un film che anche se non perfetto si lascia ricordare,un erotismo raffinato e poetico,mai volgare o troppo spinto...da vedere.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR elio91  @  12/12/2014 10:57:53
   8 / 10
4 raccontini erotici di grande impatto estetico, mai rozzi, mai pornografici.
Ho notato che chi ha visto la versione corretta e originale (ma anche chi ha visionato quella italiana monca e sovvertita senza senso) tende a promuovere di solito un solo episodio dei 4 (quello della contessa con Paloma Picasso) e più o meno a bocciare uno dei restanti.
Nell'ordine da me visionato ("La marea", "Theresa filosofa", "La contessa Bathory" e "Lucrezia Borgia") soltanto con l'ultimo si comincia ad avvertire una sorta di stanchezza dovuta alla monotonia inevitabile del tema trattato.
Per contro, Borowczyk è un maestro, altro che Tinto Brass! Chi ha visto assonanze col Salò di Pasolini nell'episodio della contessa sanguinaria sbaglia: qui il regista polacco rende sensuale e delicato persino un bagno nel sangue; i corpi nudi delle fanciulle, che in una sequenza indimenticabile sembrano "scalare" quello della contessa distesa sul letto, soltanto quando diventano furie lasciano intravedere un certo orrore, peraltro subito mitigato. Il sadismo, persino con un personaggio storico controverso come quello della Bathory, è sullo sfondo. Gustoso poi il finale, in cui è la stessa contessa (interpretata magistralmente da Paloma Picasso) a cadere vittima di giochi sessuali e di potere a lei ignoti, stordita com'era dall'ebbrezza lesbica, dalla carne giovane, dai corpi in cui annega(va).
Il secondo episodio su Teresa Filosofa è altrettanto valido: Borowczyk inscena una tempesta ormonale mostrando nient'altro che un atto di autoerotismo sulla carta volgarissimo, e che rende invece tremendamente eccitante e spaventoso. Un uragano orgasmico.
Il primo episodio, "La marea", è a mio parere un capolavoro di grande gusto e da pelle d'oca: dove il sesso orale e la natura comunicano, e una ragazza scopre il suo corpo e il sesso. Molto delicato.
Il quarto è forse il meno riuscito. "Lucrezia Borgia" ricalca lo stereotipo incestuoso tra il padre papa e la figlia, inserendo anche un velo di zoofilia (solo tramite i disegni dell'enorme membro di un cavallo). Mentre compiono i loro atti lussuriosi, Girolamo Savonarola urla ai quattro venti la corruzione della Chiesa di Roma, poi viene preso di peso e bruciato sul rogo (immagino Machiavelli sullo sfondo che ghigna, avendo capito da subito la fine dell'apocalittico ma moralmente ineccepibile visionario) mentre il potere celebra il suo trionfo. Ecco, lo sguardo di Borowczyk è quello del bebè nell'ultima scena: limpido, pulito, sorridente e gioioso senza un vero perché.
Tutto ciò che riguarda il sesso è gioia, ora terribile, ora infantile, ora sadica, ora voluttuosa. Il connotato di "immoralità" è tradito dall'autore polacco: non sembra trovare requie in un mondo festoso dell'eros. L'immoralità è dei soliti benpensanti, che ancora oggi non riescono a capire fino in fondo la bellezza e la poetica del suo cinema profondamente didattico e surrealista.
Come scritto, molto diversa questa festa erotica dalle scemenze del Tinto Brass più conosciuto (tolta "La chiave"): al contrario volgari, onaniste, bambinesche, poco raffinate. Borowczyk è un pittore eccitato senza pennello e tavolozza, ma con una macchina da presa. Prima del declino che gli ha quasi rovinato la reputazione, fu un grande autore, ancora oggi poco stimato purtroppo. I corpi nudi portano con sé imbarazzo anche quando non dovrebbero.

mauro84  @  25/01/2014 08:18:53
   7 / 10
Mi son ritrovato a veder stà film erotico francese, quasi per caso, grazie a commenti interessanti e alla ricerca di cult. Ed eccomi qua a giudicare questi cortometraggi. tutti davvero interessanti e all'altezza del tempo e del genere!

Riproporli in salsa moderna sarebbe "eccessivo".

Complimenti alle attrici. Tutte ricche di fascino e bellezza.

Il regista ha colpito nel segno, ha fatto il suo lavoro, ha disegnato un cult... una serie di cortometraggi in omaggio dell'eros!

Per gli amanti del genere da vedere!

Invia una mail all'autore del commento Andre82  @  26/10/2013 17:53:10
   5 / 10
Non mi è piaciuto nessun episodio, il 5 è esteso a tutta la pellicola.

gianfry  @  05/07/2011 19:37:30
   7½ / 10
Primo grande successo internazionale per "Boro", riconosciuto come il maestro indiscusso dell'erotismo surreale francese. I RACCONTI IMMORALI è strutturato in quattro episodi con denominatore comune il sesso, rappresentato nelle sue varie sfumature, ossessioni e trasgressioni: 1) fellatio (La Marea) - 2) masturbazione (Therese Philosophe) - 3) lesbismo (Erzsèbeth Bàthory) - 4) incesto (Lucrezia Borgia). Nell'episodio LA MAREA, ambientato ai giorni nostri su una spiaggia della Normandia, una giovane ragazza viene iniziata ai piaceri dell'erotismo orale da suo cugino, il crescendo della marea coincide con il raggiungimento dell'orgasmo da parte di lui, mentre i gabbiani sorvolano il cielo in un'inquadratura di poetica bellezza. THERESE PHILOSOPHE è invece ambientato alla fine dell'Ottocento e racconta di una ragazzina che viene castigata dalla zia e rinchiusa in un ripostiglio dove, due cetrioli preparati per cena, scatenano il desiderio represso della fanciulla... ERZSEBETH BATHORY è senz'altro il mogliore dei quattro episodi, la storia è quella conosciutissima della famosa Contessa Bathroy, la nobildonna ungherese soprannominata anche "la Contessa Sanguinaria" e che tra il '500 e il '600 uccise centinaia di giovani contadine per poi lavarsi con il loro sangue, mantenendo così inalterata la sua bellezza. Borowczyk in questo episodio espone un'immensa carellata di nudi femminili, che vagano per i corridoi e i saloni della maestosa dimora della contessa, ammassati tra di loro come una rappresentazione pittorica, il paragone con SALO' di Pasolini salta subito all'occhio. LUCREZIA BORGIA è l'episodio che che mi ha coinvolto di meno, anche se è quello più provocatorio e censurato: la famosa avvelenatrice si rinchiude nei saloni vaticani e s'intrattiene in un rapporto incestuoso con il padre Papa e il fratello. Le immagini si alternano con quelle del Savonarola (frate domenicano che fu scomunicato da Papa Alessandro VI) mentre denuncia la corruzione della Chiesa.
Curiosità: LA BESTIA, uscito nel 1975, era stato inizialmente realizzato per essere il quinto episodio di questi RACCONTI IMMORALI, ma poi Borowczyk, vista l'originalità del tema, decise di farne un lungometraggio a parte. E ha fatto bene, visto che è diventato il suo capolavoro!

lupin 3  @  13/06/2011 17:01:19
   6 / 10
Do una sufficienza solo per l'episodio sulla contessa Bathory.
Niente di eclatante.

Guy Picciotto  @  21/03/2011 23:24:38
   7½ / 10
oltre ogni limite il racconto sulla Elizabeth Bathory, una spanna sopra tutti, che eleva di molto tutta la pellicola

baskettaro00  @  29/11/2010 16:39:19
   5½ / 10
4 episodi con comune denominatore il sesso e le sue sfaccettature, diviso in 4 episodi.
Il primo non mi è piaciuto, forse perché la protagonista non è bella come dovrebbe essere, il secondo è scialbo e superficiale, poteva benissimo essere evitato.
Gli ultimi due son leggermente meglio, anche se quella vagonata di nudi del terzo episodio dopo un po' stanca. Il 4° come i precedenti è insignificante e lascia poco.
Mi aspettavo di più da questo film, si poteva fare meglio.
Solo per estimatori del genere.

Cannibal Bunny  @  06/11/2010 23:27:19
   5 / 10
Guardato unicamente per l'episodio sulla contessa Bathory, ma nel complesso non mi è piaciuto neanche uno. Le storie non prendono, il nudo è gratuito (in molti casi inutile) e in pochi casi riesce nel suo intento, e la storia sulla contessa è troppo breve e priva di storia. Decisamente migliore "La Bestia", altro lavoro di Borowczyk che anche quel caso non mi ha colpito particolarmente, lo trovo un po' troppo sopravvalutato.

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Ultima risposta 06/11/2010 23.46.56
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Invia una mail all'autore del commento wega  @  21/07/2010 12:51:38
   8 / 10
Questo di Borowczyk è un film che mi ha colpito piacevolmente, una sorta di "Eros attraverso i secoli" che Tinto Brass avrebbe fatto meglio a studiarselo attentamente. Con una composizione filmica classicamente francese, e con toni dimessi che spaziano da Rohmer a - naturalmente - Bresson, il regista francese sceglie la struttura episodica per raffigurare ciò che ha legato l'Uomo all'erotismo in diverse epoche, il tutto legato ad uno pirito provocatorio degno di un Bunuel; oserei dire la trasposizione in immagini de "L'origine du Monde", tela ottocentesca di Courbet, francese anch'egli. Cinema d' Autore.

Crimson  @  05/08/2009 16:52:55
   7 / 10
Film a episodi, rovinato nell'edizione italiana (come quasi ogni film del regista, specie tra quelli degli anni '70). Erotismo raffinato da cui trapelano molti dei contenuti del cinema di Borowczyk, qui ancora nel pieno della sua forma. Il primo episodio, il più lungo, è quello relativo alla contessa Bathory. Storia nota, vista e stravista in tutte le salse, a cui Borowczyk aggiunge la solita vena graffiante di cui è capace sul tradimento. E la ferocia con cui la contessa e il paggio compiono i propri misfatti resta velata, fuori campo, in un tripudio di sequenze eleganti in un estetismo ricercato. Bellissima Paloma Picasso, scelta azzeccata, inquietante nella sua espressione di beatitudine compiaciuta.
Con 'Teresa filosofa' ecco il Borowczyk anticlericale, con sfumature grottesche come di consueto, in un breve episodio con un finale beffardo.
'La marea' è l'episodio più raffinato e devo ammettere il mio preferito, penso che il regista polacco qui sfiori la sua vetta nella rappresentazione dell'eros, per quanto di norma preferisca le sue sfumature irriverenti e un po meno esteticamente ricercate. Bellissimo il trapasso al suono della marea, un episodio memorabile per gusto e cornice degna di un grande dipinto; la forza dell'immagine si commenta da sola, racchiusa in una fotografia sublime.
'Lucrezia Borgia' è un altro breve excursus storico, pervaso da sentimenti anticlericali in una delle vicende più oscure dei papati, ossia i presunti incesti tra il papa Alessandro VI e i suoi due figli. Troppo breve per lasciare un segno, troppo lungo 'Erzesbet Báthory': i soliti sbalzi dei film a episodi del regista.

mister_snifff  @  19/05/2008 17:48:17
   6 / 10
Dei 4 episodi del maestro polacco mi è piaciuto solo quello sulla contessa Bathory...quando si dice: "vale da solo il prezzo del biglietto"...riguardo ai restanti è il solito contorno di pifferai magici che incantano le tope di turno come nei films di italia7 o odeon tivvi. Nasdrovie!

2 risposte al commento
Ultima risposta 29/08/2008 05.56.13
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Gruppo COLLABORATORI Aenima  @  19/03/2007 19:49:30
   7 / 10
Preludio alla meraviglia...

Nel 1974, un anno prima di donare al mondo quel capolavoro che è "La bestia", Borowczyk decide di affrontare l'argomento "sogno e sessualità" attraverso un film a episodi...Quattro storielle (immorali?) incentrate sulla perdita dell'innocenza e la scoperta della carnalità.

Indubbiamente un film fatto di alti (il terzo episodio) e di bassi (il secondo), ma che, nella media, si mantiene su un buon livello...

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