il gatto a nove code regia di Dario Argento Francia, Italia, Germania 1971
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il gatto a nove code (1971)

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locandina del film IL GATTO A NOVE CODE

Titolo Originale: IL GATTO A NOVE CODE

RegiaDario Argento

InterpretiJames Franciscus, Karl Malden, Catherine Spaak, Pier Paolo Capponi, Horst Frank, Rada Rassimov, Vittorio Congia, Umberto Raho

Durata: h 1,50
NazionalitàFrancia, Italia, Germania 1971
Generegiallo
Al cinema nel Luglio 1971

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Trama del film Il gatto a nove code

Franco Arno è un cieco che vive con la sua nipotina e si guadagna da vivere realizzando parole crociate. Una sera, passaggiando per strada ascolta la strana conversazione tra due uomini seduti in un'auto parcheggiata davanti ad un istituto in cui si praticano esperimenti genetici. Quella stessa notte qualcuno fa irruzione nell'istituto ed uccide una guardia. Arno decide di investigare con l'aiuto del giornalista Carlo Giordani...

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Voto Visitatori:   7,09 / 10 (127 voti)7,09Grafico
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Voti e commenti su Il gatto a nove code, 127 opinioni inserite

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pak7  @  28/03/2023 19:42:25
   7 / 10
Meglio dell'esordio, rimane un film godibile dall'inizio alla fine, con personaggi meglio caratterizzati e una storia decisamente più avvincente.

Trixter  @  02/09/2021 08:20:45
   7½ / 10
Ottimo thriller di Dario Argento prima maniera, ovvero quando si presentò al grande pubblico come un eccellente giallista. Il film si sviluppa bene, non ha cali di ritmo nè di tensione, i personaggi sono sufficientemente intriganti ed i protagonisti, peraltro, molto ben interpretati (Franciscus e Malden ottimi). Come sempre di livello la colonna sonora, firmata Morricone. Forse un finale affrettato e poco convincente (un pò in stile Suspiria) fa storcere il naso, ma non rovina affatto quella che, ancora oggi, resta un'opera pregevole ed apprezzabile. Cinquant'anni e non dimostrarli.

Alpagueur  @  16/10/2020 10:52:56
   6½ / 10
Il film più controverso di Argento! Ho dovuto scindere la razionalità critica da un coinvolgimento emozionale per analizzarlo nella maniera più obiettiva possibile.
Analisi 1: il film mi è apparso abbastanza deludente, dopo un più che ottimo debutto di Argento con "L'uccello dalle piume di cristallo". Sfortunatamente, gli eventi, rappresentati nel film, sembrano troppo razionali per rendere Il gatto a 9 code un thriller perfetto. Non si avverte mai la natura mistica e surreale del male supremo, incarnato nel corpo del serial killer, tipico delle migliori opere del regista italiano di culto, come "Profondo Rosso". Tutto ciò che compie l'assassino, qui, è spiegato dalla logica, ma per quanto mi riguarda, il "trauma" scatenante è la pura follia (dovuta al cromosoma sballato), che è assente per quasi due ore di film. L'assassino poteva essere quella persona così come poteva essere un suo collega, sarebbe cambiato poco, dato che non ha una storia drammatica alle spalle. E' anche vero che il movente è molto simile a quello di "Non ho sonno", ma li l'input alla violenza non viene indotto, è conseguente ad una scelta più o meno consapevole. In questo film invece tutto avviene in maniera meccanica, per cui anche il killer appare un po' estraneo alla vicenda. E alla fine la vera storia che tiene banco è il rapporto affettivo tra nonno (biscottino) e nipotina. Comunque, le scene di violenza sono girate in modo abbastanza estetico, la musica di Ennio Morricone è bellissima come sempre, quindi vale la pena guardarlo. Voto 4.5.
Analisi 2 (dimenticare tutto quanto detto sopra): Il determinato giornalista Carlo Giordani (un'eccellente e coinvolgente interpretazione di James Franciscus) e l'astuto ed esuberante enigmista cieco Franco Arno (superbamente interpretato da Karl Malden) uniscono le forze per indagare su un brutale gruppo di scioccanti omicidi. I due scoprono una sinistra cospirazione medica che li mette entrambi in grave pericolo. Lo sceneggiatore/regista Dario Argento racconta la trama complicata e avvincente a un ritmo graduale ma costante e mette in scena le scene del sanguinoso omicidio con brio. Inoltre, Argento saggia saggiamente minimizza i suoi soliti sbalzi visivi a favore di uno stile più basso e sobrio che aggiunge sostanzialmente alla plausibilità complessiva del film. Questo a sua volta conferisce al quadro una solida base in una certa realtà quotidiana che è sia credibile che lodevole in egual misura. L'elegante, sontuosa cinematografia di Enrico Menczer e in particolare la spettrale colonna sonora funk groovy avant gard prog-rock di Ennio Morricone sono altrettanto belle ed efficaci. Le scene tra Arno e la sua dolce nipote Lori (l'adorabile Cinzia De Carolis) sono davvero toccanti. La straordinariamente bella Catherine Spaak fa una forte impressione come Anna Terzi, ricca e intelligente, piena di interessi amorosi. L'affabile chimica naturale tra Franciscus e Malden è una vera gioia da guardare. Il confronto culminante tra Giordani e il killer è estremamente teso, avvincente ed emozionante. Un buon giallo solido e soddisfacente, con una delle morti più crudeli dell'assassino tra i film argentiani. Voto 7.5.
In conclusione, la media sarebbe 6, ma ho voluto tenermi un po' più largo per farlo rientrare in quel gruppetto di film di Argento c.d. "borderline" (di cui fanno parte a mio parere anche "Opera" e "Inferno", con voti poco più che sufficienti) che fanno da trade d'union tra i suoi capolavori ("L'uccello dalle piume di cristallo", "Quattro mosche di velluto grigio", "Profondo rosso", "Tenebre", "Suspiria", "Phenomena", "Trauma" e "Non ho sonno", con voti da 8 a 9) e i suoi film peggiori ("Il cartaio", "La sindrome di Stendahl", "La 3 madre", "Giallo", "Il fantasma dell'Opera" etc, con voti sotto il 6).

VincVega  @  22/09/2020 20:40:17
   7 / 10
Al netto di qualche momento leggermente datato, "Il Gatto a nove code" è un godibilissmo giallo/thriller, con ottime soluzioni visive e buoni momenti di tensione. Personalmente, al secondo posto nella "trilogia degli animali" di Dario Argento.

Gruppo STAFF, Moderatore Jellybelly  @  18/04/2020 09:42:00
   7½ / 10
Piacevolissimo thriller invecchiato comunque bene, al netto di parecchie forzature ed un finale acerbo rispetto a quello che sarà il capolavoro di Argento - Profondo Rosso. Bravissimo Malden.

2 risposte al commento
Ultima risposta 19/04/2020 14.35.15
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CyberDave  @  22/03/2020 21:54:02
   7½ / 10
Film di Argento che fa parte della trilogia degli animali e che apre le porte al classico giallo all'italiana che ancora oggi è un piacere guardare.
Il maestro si conferma il migliore e i suoi lavori di quel periodo sono davvero uno più bello dell'altro, qui abbiamo una classica storia che si sviluppa con degli omicidi effettuati per coprire la vera identità dell'assassino.
Storia molto interessante, con l'arrichimento del personaggio cieco che regala qualche emozione in più al film.
Il finale come sempre sistema ogni cosa, anche se manca il guizzo che si vedrà in altri film, la genialata che rimane nella memoria.
In ogni caso un film assolutamente da vedere, come tutti quelli del regista fino a una ventina d'anni fà.

Jokerizzo  @  02/03/2020 03:14:13
   8 / 10
È un film invecchiato benissimo!

gemellino86  @  16/02/2019 10:32:13
   7½ / 10
Un thriller di pregevole fattura che si lascia seguire bene dall'inizio alla fine. Molto bravi i due protagonisti e dialoghi ben congeniati. Il finale segue il classico canovaccio di Argento. Consigliato.

76eric  @  13/12/2018 19:55:35
   8½ / 10
Un' opera eccezionale il secondo capitolo della "Trilogia degli animali". Il suo film con la trama più accattivante ed interessante... ed al pari de "L' uccello dalle piume di cristallo" quello che presenta meno momenti banali in tema di dialoghi. Il più poliziesco fra i gialli diretti da Argento. Non manca di certo la spettacolarità nelle scene maggiormente cruente, qui siamo all' apice del genere. Attori bravi, ben caratterizzati man mano che si sviluppa la vicenda. Ottime le musiche del Maestro Morricone.
Argento e la sua ascesa nel Cinema...., per me....: della celeberrima "Trilogia degli animali" ho sempre pensato che la prima innovativa pellicola sia un thriller puro, questa seconda sia il cosìdetto "giallo all' italiana" per antonomasia, mentre la terza, cioè "4 mosche di velluto grigio" sia nuovamente un thriller con elementi aggiuntivi più carichi che strizzano l' occhio all' horror, ma non ancora in modo evidente... Infatti questa cosa verrà amplificata in maniera esponenziale col suo Capolavoro più celeberrimo, cioè "Profondo Rosso". Ma l' ascesa continua..., difatti con la nuova successiva pellicola si abbandona del tutto il thriller per entrare in un mondo a parte, in una fiaba dove subentra il sovrannaturale. Un film spaventoso come pochi, forse il più spaventoso del regista e nuovo Capolavoro... Parlo ovviamente di Suspiria il più noto a livello internazionale... Fino a giungere all' ultimo step di ascesa da parte del regista, che avverrà nel 1980 con il suo film più intimo, cioè "Inferno", dove tutto viene amplificato, dove si raggiunge l' apice dell' eccellenza e della magnificenza del Cinema di Argento. Poi fu la volta di "Tenebre"..., il ritorno al thriller.., e comincia la discesa e le prime crepe del suo Cinema che comunque saprà regalare altre buone, anche ottime pellicole... Mi dilungherei molto di più nelle analisi, ma va bene così.

Tornando al film in questione, e, nonostante i numerosi commenti, ne consiglio la visione insieme agli altri 2 film della Trilogia, per bellezza, storicità e metodologie differenti di sviluppo della storia, all' interno di quel noto genere fiore all' occhiello nostrano conosciuto in tutto il mondo come "Giallo all' italiana"...

alessio.b  @  06/08/2018 16:31:50
   7 / 10
Terzo capitolo della trilogia degli animali, girato nel 1971 come 4 MOSCHE DI VELLUTO GRIGIO, questo GATTO A NOVE CODE mi ha convinto di più. Il film è un thriller lineare (senza le divagazioni comico-surreali del precedente), molto curato e capace di tenere sempre una certa tensione. Bello il personaggio del cieco interpretato da Karl Malden (anche se forse si sarebbe poturo valorizzare di più questo elemento), interpreti nel complesso decorosi. Non un capolavoro ma consigliato.

Gruppo COLLABORATORI Compagneros  @  01/06/2018 14:59:08
   6½ / 10
Discreto thriller firmato Dario Argento.

Colibry88  @  12/05/2018 23:05:16
   7 / 10
Della trilogia degli animali, è forse quello che mi ha entusiasmato meno, ma solo per una questione di attrattiva da parte della trama, decisamente meno interessante e misteriosa de "L'uccello dalle piume di cristallo" e "Quattro mosche di velluto grigio".
Qui infatti, sebbene il ritmo sia gradevolmente scorrevole, la vicenda non suscita quasi mai quel senso di angoscia e attesa tipico dei gialli di Argento. Lo stesso movente dell'assassino appare piuttosto fantasioso e deludente, come deludente è d'altronde l'intera sequenza conclusiva. In ogni caso è un giallo più che discreto che si lascia seguire. Buona la performance di James Franciscus, un pò meno quella della Spaak e del killer.

Mattia100690  @  28/08/2017 15:43:44
   8 / 10
Secondo capitolo della "Trilogia degli animali". Subito dopo il successo de "L'uccello dalle piume di cristallo", Dario Argento torna con un nuovo film che non delude le aspettative. Ottimo film giallo che fa presagire, in alcuni momenti, le atmosfere terrificanti dei suoi successivi lavori. La trama è assolutamente avvincente, regia ineccepibile.

BlueBlaster  @  29/09/2016 12:55:26
   7 / 10
L'ultimo della trilogia che mi mancava alla fine è meno peggio di quel che pensavo ma anzi lo piazzo al pari de "L'uccello dalle piume di cristallo"...
Incarna in pieno lo stile registico del regista e la sceneggiatura è quanto di più classico si possa chiedere alla penna di Argento.
Buon cast stavolta, meno bene la colonna sonora...purtroppo il finale mi ha abbastanza deluso ma alcune parti della storia mi hanno interessato essendo che si pesca pure dalla genetica.
Ci son dei momenti riuscitissimi tipo la sequenza al cimitero e nel complesso la regia fila molto bene.
Ho rivalutato il regista grazie alla mia ri-visione di tutti i suoi anni 70.

DitaAppiccicose  @  05/06/2016 11:08:40
   7 / 10
Passo indietro rispetto al film precedente, la seconda opera di Dario Argento ha una trama più ingarbugliata e meno interessante, fa meno paura e certe scene sono ancora meno verosimili che nel primo film, detto che la verosimiglianza e la logica degli eventi non sono il punto di forza dei lavori di Argento. Ad esempio,

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILERla porta di casa sua è aperta ed appena più difficile, per l'assassino,

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER
Buona la recitazione soprattutto di Karl Malden; questo, tra l'altro, è l'ultimo film di Argento in cui il protagonista ( quì Franciscus ) è interpretato da un attore famoso.

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER
Nonostante tutti questi difetti il film è comunqe discreto e ben girato.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  02/05/2016 14:27:39
   6½ / 10
Se prendiamo la migliore produzione di Argento, dall'Uccello dalle piume di cristallo fino a Phenomena compreso, Il gatto a nove code lo considero fra i suoi minori. Un film molto più schematico e lineare anche se non mancano inserti del suo migliore cinema come la sequenza del cimitero e quell'occhio a tutto schermo che sembra una specie di contraltare alla mancanza assoluta della vista per Arnò, l'enigmista cieco intepretato da Malden. In fondo anche l'assassino, pur essendo un "predestinato", ha un movente concreto per uccidere, contrariamente al modus operandi argentiano. Ironicamente citazionista nella sequenza dei bicchieri di latte, il film tutto sommato non è male anche per la buona intepretazione di Malden, mentre Franciscus purtroppo mi è sembrato abbastanza insipido.

fabio57  @  05/02/2016 16:41:50
   8 / 10
Ottimo poliziesco all'italiana, secondo cronologicamente della cosiddetta trilogia degli animali di Argento, giallo di grande qualità è però a mio parere un tantino al di sotto degli altri due.Tuttavia è da considerarsi un buon thriller , confezionato egregiamente dall'autore per suscitare interesse e suspense e in questo riesce alla perfezione. Belle atmosfere, colpi di scena,insomma molto efficace. Da sottolineare la splendida prova di Karl Malden che nella parte del cieco, enigmista geniale è notevole.

mainoz  @  22/10/2015 16:12:08
   7 / 10
Dopo Profondo Rosso, "L uccello dalle piume di cristallo" e "4 mosche di velluto grigio", questo e' il quarto thriller di Argento che vedo. Il giallo piu' completo, bravi attori, trama solida, belle le solite inquadrature dello psicopatico in prima persona. Alcune morti fanno un po' ridere, sono involontariamente comiche... le vittime sembrano dei contorsionisti prima di morire...in generale questo tipo di film e' sostanzialmente inesistente nella cinematografia moderna, ed e' un peccato.

Filman  @  07/09/2015 23:42:31
   6½ / 10
Per molti versi lontano da quello che sarà il vero cammino che intraprenderà Dario Argento alle prese con i suoi film scritti di proprio pugno, IL GATTO A NOVE CODE è nel complesso un film di genere quadrato e in riga con i suoi simili, non scadente e neppure memorabile, reso interessante da personaggi improvvisati e coinvolti in una storia che gioca sul ritmo e sulla tensione descritte dalle tecniche del regista italiano, che in questa pellicola preferisce puntare ad una lucidità quasi Hollywoodiana, mantenendo comunque i suoi standard narrativi strettamente derivati, che conducono ad un risultato non del tutto personale, cioè un film estremamente normale, spesso macchinoso e scontato, che regala gli elementi migliori proprio dove Argento mette la sua propria passione verso il genere investigativo.

maxwin  @  03/06/2015 10:22:16
   7 / 10
Il Dario Argento anni 70 ha un effetto ipnotico che, a prescindere dalla recitazione e dialoghi, che magnetizza durante e dopo la visione del film.
Consigliato a chi vuol vedere un bel giallo (tra l'altro ambientato a Torino).

antoeboli  @  26/04/2015 02:08:35
   8 / 10
Del Darione nazionale anni 70' non si butta via niente . Questo secondo film della trilogia degli animali , rappresenta un nuovo sbocco sul giallo all'italiana ,però con tanto di sceneggiatura all' americana .
Molto attenta la regia e gli attori sono tutti fantastici , e poi ci stanno pure le musiche di Morricone . Cosa volere di più ?
Un film con i tempi giusti , mai noioso e che tiene sempre sulla suspence dal primo all'ultimo .
Da qui però già si inizia a vedere in alcune scene dei momenti (piccoli) di horror , come cimiteri e cadaveri , che porteranno Argento all'evolversi come un piccolo Digimon , creando un filone di pellicole di paura con le balls .

Neurotico  @  24/03/2015 17:32:41
   8 / 10
Argento con "Il gatto a nove code" fa un deciso passo in avanti in termini di maturità stilistica e compattezza narrativa. Molto buoni gli spunti da fantascienza medica, la dolcezza del rapporto tra la bambina e il cieco enigmista dona un tocco di poesia.
La trama è intrigante, il tocco registico moderno, e il ritmo molto scorrevole, con le zampate argentiane dei delitti (anche se qui l'arma dell'omicida non è il fatidico coltello luccicante), ormai un marchio di fabbrica che troverà espressione compiuta nel capolavoro Profondo rosso.

Il passato scabroso di Anna Terzi (una seducente Catherine Spaak) aumenta il fascino torbido del film, mentre un'intuizione di Malden, (mirabilmente trasformato da Argento in un credibilissimo cieco) imbeccato dalla sua piccola "aiutante", porterà sulle tracce dell'assassino che conducono alla sequenza magistrale e tesissima del cimitero (quasi un omaggio del regista romano alle atmosfere della Hammer e al grande Bava).
I nove indizi sono le code del gatto, che ha l'inquietante occhio marrone del pazzo assassino.

william sczrbia  @  25/02/2015 00:52:53
   8½ / 10
ferzbox  @  01/05/2014 17:07:06
   7 / 10
Subito dopo aver sfornato il discretamente riuscito"Uccello dalle piume di cristallo" il nostro Dario Argento non si risparmiò di regalarci un nuovo Thriller all'italiana.
"Il gatto a nove code" continua il percorso di Argento contribuendo ad alimentare lo stile che sarebbe esploso quattro anni più tardi.
Anche in questo caso non c'è alcuna traccia di scene crude o esageratamente sanguinolente; la sceneggiatura e la regia sono gli unici elementi che valorizzano questa pellicola.
Si scorgono ancora le caratteristiche che avrebbero reso Argento popolare: i dettagli durante gli omicidi,la soggettiva dell'assassino e il particolare che lo identifica(in questo caso,come in tanti altri, il primo piano di un occhio),la cerchia di personaggi sospetti ed il sottile velo di ironia durante i momenti più frivoli.
In questo film sono particolarmente interessanti i due personaggi che fungono da spalla al protagonista(giovane giornalista di un quotidiano locale):
un anziano enigmista cieco ed una bambina di otto anni orfana; bisognosi l'uno dell'altra.
Il meccanismo investigativo riesce sempre ad incuriosire con queste piccole varianti che Argento amava mettere nei suoi thriller "popolari".
Ad ogni modo,per quanto il film sia in grado di stuzzicare la curiosità,l'ho trovato leggermente sotto tono rispetto alla pellicola precedente.
"L'uccello dalle piume di cristallo" era più preciso e scrupoloso nell'incastrare i vari pezzi del puzzle.
Comunque il film è sempre piuttosto valido; Il clima anni 70 si sente tutto e lo si guarda con piacere.
Nel cast una Catherine Spaak piuttosto insipida(addirittura uno dei pochi personaggi che non mi dicevano un granchè).
Nel complesso una produzione discreta del famoso regista italiano.

GianniArshavin  @  17/03/2014 20:13:14
   6 / 10
Discreto giallo alla vecchia maniera per un Argento agli esordi al secondo capitolo della sua "Trilogia degli animali".
La storia è abbastanza lineare,si lascia seguire fino alla fine e le sciocchezze in fase di sceneggiatura e nei dialoghi sono ridotte al minimo.
Il cast è convincente,cosi come le musiche che accompagnano la vicenda. I momenti ironici sono ben calibrati e non invasivi come spesse capiterà in futuro col regista romano.
La tensione purtroppo non è altissima e il ritmo lento e la lunga durata del film rendono pesante la visione;nemmeno gli omicidi (fatti comunque bene) risollevano la situazione e come detto a sorreggere l'opera ci sarà un plot non geniale ma scevro di stupidaggini clamorose (se escludiamo l'omicidio del treno).
In definitiva questo secondo film di Argento è un giallo che strappa la sufficienza ,tuttavia il risultato finale è meno brillante rispetto al precedente capitolo della saga.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Angel Heart  @  14/02/2014 02:01:10
   6½ / 10
Un classico dell'Argento primi tempi. Buona recitazione, buoni momenti di suspense, e meno banalità in campo dialoghi; tuttavia la carne al fuoco nelle indagini è troppa, la durata sfora più del dovuto, e il finale sbrigativo lascia l'amaro in bocca.

Ad ogni modo la curiosità di vedere come va a finire, malgrado delle lungaggini evitabili, rimane costante per tutto il tempo; merito non da poco direi.

Non tra i top, ma ben lontano dai worst.

Spotify  @  12/07/2013 02:42:55
   7 / 10
Buono anche questo 2° thriller/giallo di argento che dopo ''l'uccello dalle piume di cristallo'' mette a segno un altro bel film ma comunque inferiore al precedente. Questo film è più cupo ma meno violento del precedente film di argento. Colonna sonora anche qui molto bella e bella anche la scenografia. Buona regia. Quello che secondo me difetta in questo film rispetto all'altro è che qui il protagonista a volte è un po' stupido ( poi non si capisce se alla fine muore o no ) mentre nell'altro film di argento Tony Musante è molto bravo. Comunque buon giallo.

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peppe87  @  12/06/2013 22:14:10
   5½ / 10
non m'è piaciuto, brutto finale

BenRichard  @  25/04/2013 21:27:44
   6 / 10
Un "buonissimo" giallo che purtroppo e ripeto il "purtroppo" rovinato da un finale troppo sbrigativo, per nulla coinvolgente ed emozionante o perlomeno convincente...peccato, davvero un peccato perchè il film è girato molto bene, gli attori sono molto bravi e azzeccati e la trama anche se non una delle migliori per un giallo è in grado di suscitare parecchia curiosità durante tutto il corso del film, tenendo lo spettatore incollato davanti allo schermo e a spremere le meningi in cerca di capire la verità

Capita spesso che finali di film fatti bene siano deludenti, a volte si riesce a "chiudere un occhio", a volte, come in questo caso, No (almeno secondo me)...Trattandosi di un giallo il finale è troppo importante, e in questo film è troppo deludente...Finisce per guastare decisamente il voto

Gruppo COLLABORATORI SENIOR dubitas  @  10/02/2013 19:08:16
   7 / 10
Il gatto a nove code è il primo giallo che vedo in assoluto,ma conosco bene il regista Dario argento e ho avuto modo di guardare le sue opere principali (phenomenal, suspiria).
Il regista è bravissimo e a lui va il merito di aver dato una svolta al cinema italiano,a lui si ispireranno moltissimi registi contemporanei (il cosìdetto ''citazionismo'' argentiano).

Il film parla delle indagini da parte di Franco Arno e il giornalisti Carlo Giordani sugli omicidi appena verificatesi in un istituto in cui si praticano esperimenti genetici.

Come quasi tutti i film del regista (se si esclude l'orribile ''la terza madre'') questa pellicola gode di una sceneggiatura impeccabile,gli attori sono molto bravi e le locations suggestive.Inquietanti le riprese in soggettiva dell'assassino (mi ha un po' ricordato black christmas anni 70),anche se poi di tensione vera e propria non se ne prova neanche in un minuto.La colonna sonora è carina e adeguata,mette un po' di brio nei momenti più ''morti',quando il film non ingrana.

Non possiamo però dire che quest'opera sia priva di difetti! Anzi anzi....
la durata è eccessivamente lunga,il ritmo narrativo lento e un po' soporifero (suspiria in questo senso era molto più coinvolgente), le morti dei personaggi troppo banali,monotone,inoltre nella vicenda si introducono troppi personaggi al punto da confondere anche lo spettatore più attento.

metto 7 perché,nonostante i difetti, è un'opera in cui argento conferma il suo talento e la sua predisposizione per il cinema.
Oggi trovare una pellicola dello stesso stile e raffinatezza è difficile.
Fra pro e contro, il bilancio è altamente positivo per cui guardatelo, ne vale la pena.

topsecret  @  27/12/2012 09:40:09
   7 / 10
Argento continua la sua marcia spedita verso la consacrazione con questo secondo film di buon impatto emozionale, riuscendo a bissare il successo del precedente film.
Karl Malden e il suo nasone contribuiscono alla riuscita della pellicola.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR rain  @  29/11/2012 14:17:31
   6½ / 10
Il secondo film del nostro Dario Argento, un bel giallo all'italiana anche se devo dire ho preferito, seppur di poco, il precedente "L'Uccello Dalle Piume Di Cristallo". Bravi gli attori (almeno per una volta) e bella l'idea del protagonista cieco. E poi l'atmosfera di questi film mi piace sempre.

ValeGo  @  15/11/2012 10:49:37
   7½ / 10
Le musiche nei film di Dario Argento riescono a far paura da sole...consigliato!

7219415  @  15/11/2012 10:37:21
   7½ / 10
Davvero niente male

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Dante69  @  29/10/2012 23:01:57
   6½ / 10
Sinceramente ho apprezzato questo thriller di dario argento , un regista che ultimamente mi sta piacendo.La regia del film è discreta, anche se non raggiunge i livelli estremi che ha toccato con capolavori successivi come profondo rosso e suspiria , gli attori sono bravi e convincono , la musica , che di solito è il punto forte dei film di dario ,qui mi ha un po deluso sinceramente , l'ho trovata abbastanza insipida . Gli effetti speciali sono molto standard constatando che il film è un giallo e che qui dario non si è sbilanciato nell'uso del sangue e l'assassino non è facilmente individuabile.In sostanza se vi piace Dario Argento potete tranquillamente vedere questo film , per coloro che invece non sono amanti del regista potrebbero trovare questo lungometraggio abbastanza lento e noioso , per cui lo consiglio solo ai primi che ho citato.
Regia:7
Attori:7
Musica:5
Trama:6,50
Evil Forces:6,15
Effetti Speciali:6
Longevità:6

Invia una mail all'autore del commento anthonyf  @  18/09/2012 16:02:54
   8 / 10
Un altro film di Argento che vedo e... che dire anche qui: stupendo! Meraviglioso il cast, tra cui... permettemi! va citato senza alcun dubbio uno strepitoso Pier Paolo Cappono nei panni del commissario (sempre giacca e cravatta, capello pettinato e figura slanciata). Musiche di Morricone davvero trascinanti, ottimi anche Malden, la Rassimov, Tino Carrato e la Spaak. Bravo anche Franciscus, il protagonista; grandiosa la sceneggiatura; ed epico il finale sui tetti.

Goldust  @  11/09/2012 11:08:21
   6 / 10
Nonostante il movente dell'assassino/a sia poca cosa Argento costruisce un giallo che gira abbastanza bene, almeno fino al finale davvero poco entusiasmante. E finalmente in un suo film recitano degli attori credibili, e non i soliti cani. Emotivamente notevole la scena nella cripta, senza dubbio il momento migliore della pellicola.

paperinick  @  01/02/2012 19:27:55
   7½ / 10
Io lo trovo buono. Mi rendo conto col senno di poi delle svariate ingenuità. Eppure l'atmosfera di questo noir anni '70 mi piace... così come mi piacque L'Uccello dalla Piume di cristallo... intrigante l'argomento "genetico".... bellissima la scena del cimitero... cast migliore di tanti altri film argentiani... Bellissima la Spaak... anche io intravedo un po' di Hitchcock, nel finale come ha già detto qualcuno, anche nella corsa in macchina (Caccia al Ladro) e chissà in quante altre parti...

sweetyy  @  25/12/2011 14:33:43
   3 / 10
Tra i film peggiori di Argento che ho visto...lento, ripetitivo, specie nella seconda partee con un epilogo davvero insapore

lupin 3  @  11/12/2011 05:17:50
   6 / 10
Non è poi così malvagio, certo gli omicidi potevano essere più originali un pò come Suspiria o Profondo rosso...
Nel complesso sufficiente!

mikeP92  @  05/07/2011 21:01:01
   7 / 10
Nonostante una prima parte piuttosto noiosa e arrancante e degli omicidi brutti


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ma forse creati apposta per non incappare nella censura, Il gatto a nove code é un discreto thriller, con un ritmo ben sostenuto (le scene nel cimitero e quelle finali nel laboratorio sono davvero cariche di tensione), buoni attori, soprattutto Karl Malden, una sceneggiatura ricca di colpi di scena e capace di catturare al massimo l'attenzione dello spettatore, scenografie inquietanti e una soluzione finale che non delude (a differenza di quella di 4 mosche di velluto grigio).

Forse é quello che preferisco della cosiddetta "Trilogia degli animali"

Schizoid Man  @  04/06/2011 12:47:54
   7 / 10
(Attenzione, contiene spoiler) Uno scienziato muore investito da un treno: in un primo momento si pensa che la disgrazia sia il frutto di una tragica fatalità, ma un giornalista, Carlo Giordani, e un cieco appassionato di enigmistica, Franco Arnò, cominciano a svolgere delle indagini per conto loro e scoprono - grazie a una fotografia scattata da un reporter proprio nel momento dell'incidente - che lo scienziato è finito sotto il treno perché è stato spinto da una persona. Ma sarà soltanto dopo altri omicidi - tutti compiuti dallo stesso uomo - che Giordani e Arnò riusciranno finalmente a scoprire l'identità dell'assassino.
Per alcuni registi è molto più difficile il secondo film che il primo. Spesso infatti capita che dopo un'opera prima notevole molti cineasti non riescano a realizzare un'opera seconda all'altezza della precedente. E tra i tanti che non sono riusciti a sfuggire a questa regola c'è anche Dario Argento: con "Il gatto a nove code" infatti il regista romano non è riuscito a ripetere il brillante risultato ottenuto l'anno precedente con "L'uccello dalle piume di cristallo", che era un'opera prima davvero notevole in cui Argento rivelava di possedere un indubbio talento per il thriller, grazie soprattutto alla sua grande capacità di saper creare la suspense.
Il difetto maggiore de "Il gatto a nove code" risiede nella parte centrale. Dopo un bell'inizio (con almeno una scena da ricordare: l'omicidio dello scienziato alla stazione filmato attraverso la soggettiva dell'assassino), la storia procede faticosamente senza guizzi particolari (anche se merita di essere segnalata la bella citazione hicthcockiana del bicchiere di latte avvelenato). Nella parte finale, tuttavia, la pellicola si risolleva riuscendo a regalare almeno un paio di sequenze molto efficaci: la prima – che forse è anche la migliore di tutto il film – è quella ambientata nel cimitero, che vede i due protagonisti impegnati a trafugare un oggetto da una bara che potrebbe aiutarli a svelare l'identità del killer; il tutto mentre sono pedinati proprio da quest'ultimo; la seconda è il finale con il lungo e spettacolare inseguimento sui tetti fra il giornalista e l'assassino. Un film minore, dunque, nella carriera di Argento; ma nonostante qualche momento di stanca, "Il gatto a nove code" è comunque un thriller degno di interesse. Bravo Karl Malden nella parte dell'ex giornalista appassionato di enigmistica che si improvvisa detective.

Invia una mail all'autore del commento INAMOTO89  @  15/05/2011 21:09:55
   6 / 10
NOn è un film malvagio ma è troppo simile a tutti gli altri film di argento : in tutti i suoi film ( che ho visto : profondo rosso,l'uccello dalle piume...4 mosche di velluto) quelli che cercano di risolvere il caso non sono mai poliziotti, cè sempre almeno un gay e c'è sempre il lieto fine ! SE non altro almeno qui l'assassino non è

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER

cosa che francamente mi aveva un po' stufato perche' rendeva prevedibile tutto.

Oskarsson88  @  10/04/2011 23:14:52
   7½ / 10
Va preventivamente detto che, come al solito, trattandosi di un film di Dario Argento ci seno degli errori anche grossolani (

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER ) ma questi sono comunque molto meno frequenti che in altre pellicole, e glieli possiamo perdonare. Detto ciò il film è particolarmente intricato ed è difficile a trovare il bandolo della matassa e a capire chi centri davvero con la consueta serie di omicidi... non mancano neanche l'ironia e i colpi di scena. Un film ben riuscito, stavolta c'è da dirlo, e che fa prendere a cuore il cieco e la nipotina. Per ora il migliore dei film di Argento che ho visionato (L'uccello dalle piume di cristallo, Suspiria, Phenomena e Profondo rosso).

Mothbat  @  15/11/2010 20:55:09
   6 / 10
Un gialletto piuttosto insipido che in futuro darà vita ad un'infinità di prodotti assai mediocri.

marfsime  @  09/08/2010 16:56:53
   6½ / 10
Non tra i migliori di Argento ma comunque un più che discretto giallo che guarda anche un po avanti per l'epoca in cui è stato girato (si parla di ricerce genetiche infatti). Ci sono un po tutti gli elementi del cinema di Argento..la suspance..il mistero..le solite musiche azzeccate..ripeto non tra i suoi migliori ma comunque più che guardabile.

jazztom  @  07/07/2010 19:34:55
   8½ / 10
Ottimo giallo, quello che mi è sempre piaciuto di Argento è che, quando vedi per la prima volta i suoi film, ti chiedi sempre come farà morire la prossima vittima. Come trama non è al livello del precedente "Quattro mosche di velluto grigio" (a proposito, perché non si trova sul sito?), e neanche al capolavoro che lo succederà (Profondo Rosso, nda), ma resta un film teso, che intrattiene. Bello.

1 risposta al commento
Ultima risposta 07/07/2010 21.07.25
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Fita8589  @  05/04/2010 17:28:01
   6½ / 10
Il secondo lavoro del Darione nazionale non è ai livelli del primo. La trama è molto piu' semplicistica e non c'è il consueto "elemento mnemonico" tipico del cinema argentiano, almeno nel primo filone. Tuttavia rimane un buon giallo.

BraineaterS  @  30/03/2010 20:54:41
   7 / 10
Questo micione a nove code è un bel giallo, classico primo periodo di Dario Argento. L'accoppiata cieco-bambina è molto tenera, e comunque il "Biscottino" è un personaggio davvero ben caratterizzato. Praticamente impossibile capire chi è l'assassino, anche perchè ci sono alcuni episodi che sviano totalmente lo spettatore, come la scena del cimitero e quella del vaso rotto. Comunque un film consigliato a chi piace Dario Argento e non.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Edgar Allan Poe  @  22/03/2010 15:48:13
   7 / 10
Sicuramente era meglio L'uccello dalle piume di cristallo, anche se questo non ha deluso... rispetto al primo questo è più facilmente comprensibile. La sagoma dell'assassino stavolta non si vede, quattro delitti, film abbastanza coinvolgente.

The Cane Family  @  15/03/2010 16:38:06
   6½ / 10
Un altro thriller di Argento che contiene gli elementi che caratterizzeranno il suo cinema in seguito.
Un pò lento, migliore dell'Uccello cristallizzato.

vehuel  @  18/11/2009 15:24:39
   7½ / 10
Bel noir anni 70, ai livelli dell'uccello dalle piume di cristallo, suspense e tensione fino alla fine del film, grande Dario!!!

GodzillaZ  @  07/10/2009 23:26:48
   7 / 10
Bel giallo del caro Argento.
La trama si sviluppa bene e i personaggi mi sono piaciuti. Il cieco modifica le situazioni classiche del giallo e la bambina è bravissima (se non fosse per quell' odioso nomignolo con cui chiama il cieco).
Le musiche di Morricone sono adeguate.
Ciò che latita, purtroppo, è l' adrenalina... Ho trovato il film davvero poco emozionante, complice forse la lunghezza.
Comunque un classico da vedere.

outsider  @  30/09/2009 22:37:12
   8½ / 10
Bellissimo, forse troppo semplice e incommensurabilmente superato dall'uccello dalle piume-...

Frankys  @  26/09/2009 18:45:28
   2 / 10
Una noia .............................. a non finire !!!!!!!!!!!!

vodici  @  13/08/2009 18:22:09
   6½ / 10
Piccolo passo indietro rispetto al primo film, anche se comunque non è male. Le immagini degli omicidi ci potranno far ridere oggi, ma a suo tempo sembravano incredibilmente vere. Un omaggio a Hitchock la scena finale sui tetti?

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Gabe 182  @  30/07/2009 22:33:30
   6½ / 10
Buon thriller di Argento, il gatto a nove code e stato certamente uno dei film più belli che ho visto del regista: tensione, sangue si insomma un trhiller che si lascia guardare senza problemi, poi la scena del cimitero fa venire i brividi.

LEMING  @  24/07/2009 13:15:54
   7 / 10
Un gradino inferiore a L'uccello dalle piume di cristallo, ma comunque buono, bella la storia tra il nonno e la bambina.

inferiore  @  09/06/2009 15:19:08
   8½ / 10
Grande Dario! ''Il gatto a nove code'' mi ha lasciato pienamente soddisfatto. Personaggi caratterizzati molto bene, tensione alle stelle, grandi attori. Non si sente noia, la storia attira e incuriosisce. Un gran bel thriller girato molto ''all'americana''.
Da vedere.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento emans  @  08/04/2009 23:18:36
   6½ / 10
Un po inferiore al precedente "l'uccello dalle piume di cristallo" soprattutto per il finale un po' deludente...Manca il classico colpo di scena,scoprire chi è l'assassino non è una sorpresa ed era impossibile prevederlo...
Non mancano i momenti di noia visto anche la durata eccessiva della pellicola...
Rimane un buon film di genere ma niente di trascendentale!

Exodus  @  11/03/2009 18:37:41
   6 / 10
Il meglio dei tre; soliti difetti di sempre, ma gli attori sono convincenti e il montaggio più efficace del solito. Si avverte una certa tensione, per una volta.

VikCrow  @  05/03/2009 15:30:45
   6 / 10
Il peggiore della trilogia sugli animali. Ottime colonne sonore.

Gruppo COLLABORATORI julian  @  22/02/2009 00:21:48
   7 / 10
Buoni attori stavolta e discorsi ben scritti, arguti addirittura, aggiunti alle buone musiche e alle scene di tensione Hitchcockiana cui Dario ci ha abituato.
Il problema di turno è la storia, non troppo intrigante, che già sa di ripetitivo rispetto a quella alla base del precedente film.
Discreto thriller comunque.

pinhead88  @  13/02/2009 23:14:28
   6 / 10
insomma,mi aspettavo di meglio sinceramente da uno dei primi lavori di Argento.gli ho preferito di gran lunga "l'uccello dalle piume di cristallo".questo ha poca suspance rispetto ad altri del maestro,la tensione è quasi inesistente e prevale spesso un senso di noia.comunque,molto carine alcune sequenze.

gasy  @  02/01/2009 16:15:52
   8 / 10
Buon giallo all' italiana con buone scene di tensione l' ultima su tutte e una soluzione finale che per quanto assurda è azzeccata. Buono anche il cast dal sosia di Charlton Heston al cieco.

Ciaby  @  23/12/2008 17:44:57
   4½ / 10
noiosissimo e privo di verve

JoshuaStone  @  17/12/2008 11:04:26
   6½ / 10
Film interessante , a tratti tiene molto bene il ritmo e la suspence tenendo conto dei suoi 35 anni e più d'età. Tuttavia il giudizio è in generale basso a causa di una grossa pecca per un thriller.

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Invia una mail all'autore del commento wega  @  06/12/2008 08:26:09
   6 / 10
Discreto Horror-Thriller di Dario Argento, non molto teso anche se alcune sequenze come quelle degli omicidi e la sequenza in macchina dimostrano che fosse un buon artigiano con dei buoni spunti, poi le idee finirono. Non mancano i buchi di sceneggiatura, non mancano le citazioni a Hitchcock e non si capisce come certi attori, come la Spaak o Malden si siano potuti prestare a questo regista.

4 risposte al commento
Ultima risposta 07/12/2008 15.16.37
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Gruppo COLLABORATORI bungle77  @  25/11/2008 15:17:21
   8 / 10
Un Argento in grande forma... si conferma a livelli eccellenti

manera4  @  11/11/2008 20:58:39
   9 / 10
Tra i più belli di Dario per la trama non pretenziosa ma molto intrigante che dimostra che i veri occhi sono quelli dell'intelligenza.

DarkRareMirko  @  14/10/2008 00:39:32
   7 / 10
Un Argento degli inizi, fatto tutto su buoni colpi di scena relativi ai personaggi...
Quello che si pensava cattivo torna ad essere buono, il buono si rivela cattivo e via dicendo (un esempio di questo elemento è la scena col non vedente al cimitero, ad esempio).

Film abbastanza canonico, controllato, poco sanguinario, che si riscatta con un finale originale, senza dubbio d'effetto, per non dire sadico (vedi spoiler).

Tutto sommato non ho troppa malinconia riguardo ai primi passi di questo regista che, eccezion fatta per certi scivoloni, col passare del tempo ha sfornato sempre prodotti più o meno discreti, più o meno buoni, sempre seguendo un abbastanza positivo crescendo di inventiva e qualità.

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paride_86  @  25/09/2008 22:10:55
   8 / 10
Secondo film di Argento, seconda parte della "trilogia degli animali". Anche in questo caso si tratta di un ottimo prodotto, ben girato e curato nei più piccoli dettagli. Si nota benissimo che questo è un periodo davvero creativo per il regista, che riempie i suoi film di trovate originali, momenti di tensione ma anche di ironia e humor.

johnny86  @  23/08/2008 13:55:08
   6 / 10
Ho deciso di guardare questo film dopo la visione di "l'uccello dalle piume di cristallo", quest'ultimo l'ho trovato superiore in tutto.
Il film, caratterizzato dalla noia che ogni tanto viene meno grazie a qualche scena, è una pellicola che non riesce a prendere del tutto l'attenzione del pubblico nonostante tutto arriva alla sufficienza perché individuare il colpevole non è affatto facile

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER. Ora mi rimane da guardare l'ultimo della trilogia degli animali
SPERO MEGLIO

JIGSAW  @  23/06/2008 14:52:27
   6½ / 10
Ma... io amo l'Argento più "Sanguinario" ma questo è un buon giallo che lascia qualche dubbio tipo ...

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3 risposte al commento
Ultima risposta 06/12/2008 08.27.01
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JOKER1926  @  06/05/2008 20:30:50
   6 / 10
"Il gatto a nove code" è uno dei tre film della trilogia degli animali...
Ed è sicuramente il meno entusiasmante, film molto lento con una colonna sonora mediocre (poco suspence), la trama è scadente e troppo dispersiva in cui un vecchio cieco con la nipotina ascolta una strana conversazione...
Gli omicidi sono mediocri (poco splatter) e, escluso quello del treno, gli altri li trovo molto scadenti...
Nella pellicola ovviamente non mancano i soliti colpi di Argento che abbelliscono e rendono unico il film...
"Il gatto a nove code" presenta anche numerosi colpi di scena, ci sono molte scene degne di nota, la più bella e, più famosa è quella del cimitero ove saranno protagonisti Arno e Giordani...
In questa scena c'è abbastanza tensione e sale inesorabilmente il dubbio riguardo la vera identità dell'assassino...
Il film comunque presenta varie pecche, Argento confeziona un film lento e per alcuni tratti molto piatto e prevedibile...
Questo film di Argento non và assolutamente collocato fra i trhiller, è un giallo, quindi non ci sarà paura, sangue e tensione...
Dario Argento sceglie uno stile "classico" con un mix di commedia e mistero contornato con buoni attori e un'accettabile dinamica (ma personalente dal maestro mi aspettavo molto di più...)
Argento cura poco i caratteri del trhiller e si dedica completamente alla commedia (bè... forse è eccessivo) o almeno ai dialoghi e alle storie d'amore (con tanto di litigi e di incomprensioni!)...
Ripeto ancora una volta che la tensione scarseggia tranne nella famosissima scena del cimitero, ma in linea di massima il film presenta numerose incongruenze, molti sono i difetti e le pecche che lo spettatore può notare...
Il finale del film è molto grottesco e improbabile (l'assassino viene ferito in modo inverosimile)...
Dal maestro è giusto pretendere qualcosina in più, ma d'altro canto il nostro Dario sta muovendo i primissimi passi nel mondo del cinema...
In breve tempo il regista acquisterà più esperienza e si sbilancierà con sangue ed orrore a livelli altissimi...
"Il gatto a nove code" a mio parere è abbastanza sopravvalutato, il titolo c'entra ben poco con il film, Argento non entusiasma lo spettatore e, in linea di massima c'è da segnalare solo poche scene, una lode ai vari (come detto prima) colpi di scena che (per alcuni tratti) devastano i ritmi blandi della pellicola.
Film "oldstyle", la fotografia è accettabile, bravo il regista che riesce a "creare "un coppia perfetta con Arno e Carlo Giordani che si confronteranno, si aiuteranno a vicenda e che risolveranno il caso...
Film poco sanguinario, l'icona dell'assassino è fatta male , la "grazia", la movenza, la "classe" del killer in questo film mancano clamorosamente!
Nel bene e nel male non manca la classe di Argento che in questo film si affida ciecamente (guarda caso!) al colpo di scena, ai dialoghi e all'eleganza cinematografica tralasciando (inopportunamente) gli ingredienti cardini di un buon giallo/trhiller... (quali tensione e sangue..)

norah  @  02/02/2008 15:09:46
   7 / 10
Tra tutti i film del primo Argento,quello che mi ha entusiasmato di meno;si tratta sempre e comunque di un buon giallo,aiutato dai soliti omicidi ineguagliabili.
Come li faceva morire lui,non li fa morire più nessuno.


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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73  @  01/02/2008 10:47:12
   7 / 10
Questo è il Dario Argento che mi piace ricordare,autore di pellicole gradevoli anche nel momento in cui l’ispirazione non era delle migliori.
Infatti pur non essendo un film perfetto, “Il gatto a nove code” rimane un thriller di buona fattura e sicuramente un capolavoro se confrontato con gli ultimi penosi lavori del regista romano.
La storia è piuttosto suggestiva e scorre con efficacia,ad onor del vero il film presenta alcune situazioni poco verosimili e alcuni errori in sede di sceneggiatura che alla lunga risultano difetti abbastanza evidenti,ma tutto sommato l’intrigo è architettato in maniera incisiva,riuscendo a tenere ben desta l’attenzione dello spettatore che difficilmente potrà risalire all’identità dell’assassino.
Argento utilizza molto le riprese in soggettiva per mostrare l’operato del “mostro”,tecnica all’epoca ben poco utilizzata e che in seguito farà numerosi proseliti e che mostra originalità nell’utilizzo della mdp,deducibile anche dalla presenza di alcune inquadrature particolari.
Il regista gioca molto sul contrasto tra il protagonista non vedente,il bravo Karl Malden, e le insistite inquadrature dell’occhio dell’assassino.
Incide poco la colonna sonora che pur essendo del grande Morricone non mi ha convinto molto,per gli amanti dello splatter invece c’è poca carne al fuoco, in questo caso nonostante una certa brutalità ravvisabile negli omicidi di sangue ne scorre davvero poco.
Inferiore a "L'uccello dalle piume di cristallo" ma comunque interessante.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Satyr  @  13/12/2007 11:31:17
   6 / 10
Impossibile non constatare il piccolo passo indietro rispetto a"L'Uccello Dalle Piume Di Cristallo":lento e meno coinvolgente,il secondo film diretto da Argento e'uno dei meno amati dai fan del regista romano...non mancano ottime sequenze(su tutte quella del cimitero),ma spesso la tensione latita e alcune soluzioni risultano come al solito forzate.Ottima la prova del cast(ma quanto era gnocca Catherine Spaak?)buona la regia di Argento,straordinario l'uso delle musiche ancora una volta affidate a Morricone,ma nel complesso un film appena passabile...Profondo Rosso e'ancora lontano.

Gruppo STAFF, Moderatore priss  @  12/12/2007 08:57:11
   7½ / 10
sicuramente dietro gli altri due "capitoli", rimane un ottimo thriller di un Argento che è solo da rimpiangere.

DarioArgento  @  08/12/2007 19:42:36
   9 / 10
uno dei migliori

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