ancora una volta con sentimento (1960)

Tiritera amorosa dai risvolti comici abbastanza telefonati non all'altezza della fama di Stanley Donen. Brynner, narciso e vanesio, è un vulcano d'energia sempre pronto ad eruttare e a cui la povera Kendall non riesce a stare al passo, quasi sicuramente a causa di una malattia che da lì a poco non le avrebbe lasciato scampo. Non che manchi il feeling tra i due, ma si poteva sperare in qualcosa di meglio, compreso un Ratoff terzo incomodo ben poco ispirato. Così, le idee più brillanti di sceneggiatura riguardano la casa - mausoleo del protagonista, zeppa di statue e dipinti raffiguranti lui stesso per celebrarne la megalomania.

Tratta da una piece teatrale di successo, questa simpatica commedia di Donen è tristemente nota soprattutto per essere stato l'ultimo film interpretato dalla splendida Key Kendall, scomparsa prima dell'uscita a soli 33 anni per una leucemia. L'odore del palcoscenico è più che evidente, e non manca una certa rigidità dovuta anche ai dialoghi serrati. Ma è impossibile non restare rapiti dall'eleganza della messa in scena, dall'ironia della storia sentimentale e dall'affiatamento dei due protagonisti. Donen, sebbene alle prese con un opera minore della sua lunga carriera, non perde l'occasione di confermare il suo genio negli arredamenti esilaranti che affollano l'umile e sobria dimora di Brynner, che comprendono minacciosi dipinti dell'attore in ogni dove (in uno di questi sembra un dio onnipotente), busti, bassorilievi e persino un letto a forma di gondola veneziana! Molto piacevole.