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Inquietante corto sul cinema e nel cinema in senso letterale, visto che il tutto si svolge in una sala semivuota davanti un pubblico non visibile (ma di cui udiamo i dialoghi) dapprima incuriosito, poi angosciato e quindi terrorizzato. L'inquadratura è fissa, a presenziare la macabra messa in scena un paio di enormi forbici che fuoriescono parzialmente dallo schermo e un presentatore risalente a chissà quale epoca. In poco più di due minuti Lynch mostra la sua grandezza concettuale, non solo per la capacità di creare dal nulla incubi onirici di tale portata, ma anche e soprattutto per la scioltezza con cui tratta tematiche cervellotiche e per l'eccezionale forma visiva attraverso cui pone miriadi di interrogativi ai quali è un'impresa fornire risposte inattaccabili. Potrebbe trattarsi di un rimprovero alla censura ipocritamente bigotta e decisa nel taglio, oppure della profonda lacerazione che si sta creando sempre più tra il cinema d'autore e lo spettatore medio, o ancora un riflesso più o meno alterato della realtà, in cui il cinema permette un intreccio tra le parti in questo caso convergenti sull'omicidio di una ballerina. Ma c'è anche il potere suggestivo del cinema, capace di suscitare emozioni fino a inglobare lo spettatore più predisposto al sogno (o all'incubo). Di ardua comprensione, ma è sempre un'incredibile esperienza aderire al mondo surreale e spaventoso di Lynch.
L'annullamento dei confini tra spettatori e spettacolo...spettacolo che talvolta può coinvolgere talmente tanto da sembrare realtà, ed è proprio ciò che Lynch è in grado di fare..2 minuti di inquietudine pura come solo lui sa creare..sembra di essere in quella sala vuota e buia...Lynch stesso è un taglio netto con il cinema tradizionale!
Visto nel film omnibus A Ciascuno Il Suo Cinema, è decisamente l'episodio più macabro, anzi, decisamente terrificante, ma forse anche il più criptico e di difficile interpretazione.
Molto originale, inquietante e curioso. Alcune scene sono da pelle d'oca.
Ottimo! Inquietante, disturbante, confuso e metaforico. E naturalmente, poco comprensibile. Lynch elabora un corto particolare e di sicuro impatto. Un'opera sicuramente molto implicita, di difficile interpretazione. Ottime le voci fuori campo. Lo spettatore è portato a vedere, esaminare con attenzione la scena (che è sempre la stessa, come in Rabbits) per trovare gli spettatori "invisibili", dei quali sentiamo solo le voci. E poi un'immagine particolare, evocatica o disturbante dietro l'altra, il cinema sembra quasi "distrutto" da tanti elementi elementi diversi mischiando l'horror con il drammatico, la realtà con la finzione, gli spettatori con gli attori, la vita con la morte. Una denuncia al mondo del cinema (e della televisione) oggi? E, perché no?, un mostrare l'annullamento delle barriere che separano gli spettatori dal film. Facendo diventare la vita stessa un film. Un film/una vita che dura pochi secondi, intensi, in grado di regalarci forti emozioni per poi chiudersi con un ballo. L'ultimo ballo. Per poi svanire tutto nel fumo. Il cinema è morto.
Due minuti bastano a Lynch per incuriosire e confondere lo spettatore con una vicenda fuori dal comune! Una sala cinematografica vuota "governata" da un paio di forbici pronte a tagliuzzare tutto...a censurare l'omicidio? Corto di dubbio valore...
2 minuti che provengono dall'empireo, 2 minuti o 2 ore poco importa, conta l'immediato, il microsecondo. Lynch ha mostrato il "buio" al cinema , e bastano anche 2 minuti se un artista è illuminato dal Daimon, così come il Daimon corrisponde esattamente al SE' ARTISTICO (il vero artista nasce come "iniziato naturale") , e appunto Lynch è un iniziato naturale, egli ha dato uno scrollone a tutte le tradizioni accademiche, ha regalato momenti di pura malia nel "sempre eguale" artistico popolato da simil-attori, impiegati strappati al CRAL e ottusi insegnanti convinti che il "comprensibile" sia lo scopo dell'arte.
Brevissimo corto del maestro che (mia interpretazione) indaga il rapporto tra spettatore e cinema, l'ottimo sonoro e la scelta del secondo piano di lettura sono molto vincenti, si resta colpiti dalla visione e costretti al ragionamento, ad indagare dentro se stessi alla ricerca della risposta soggettiva. Dura incredibilmente solo due minuti.
Un piccolo thriller simbolista, allegorico. Cindy si immedesima nel corpo della ballerina, Tom in quello del suo assassino. Da questi presupposti Lynch ci parla del cinema, partendo dalla lussuosa sala, finendo con la nebbia ed il silenzio.
Lynch....Lynch.....che geniaccio che sei. Ti ho amato da Mulholland Drive, poi ho visto Twin Peaks e poi gli altri tuoi film oltre Dumbland che è spassosissimo. Absurda è un film dentro al film, è un qualcosa di surreale e potente. Il nostro inconscio ha già messo in memoria questi due minuti ma non sappiamo come tradurli se non con interpretazioni del tutto personali, come in tutti i suoi film d'altronde!! Non smetterò mai di adorare questo regista capace di entrarti in testa. Un geniaccio
quoto i commenti di "darkraremirko" e "john carpenter". anche per me è difficile trovare un senso a questo corto,solo lynch lo sa. probabilmente ci sono molteplici interpretazioni,ed io non sono stato in grado di coglierne nemmeno una,se non il fatto che quelle forbici rappresentino la censura del cinema,ma forse non è così.
Un concentrato di emozioni in meno di tre minuti. Dolore,angoscia e tristezza. IN DUE MINUTI! Per questo adoro Lynch. L'interpretazione di quello che succede (o non succede)nel corto è lasciata come sempre alla testa dello spettatore. Io ci ho visto una storia di tradimento e gelosia e vendetta.
"Absurda" di Lynch è un altro interessante corto (dalla brevissima durata,due minuti di proiezione) che grazie all'ambientazione "oscura" e ad un sonoro sontuoso riesce ad inquietare lo spettatore, ovviamente oltre al sonoro la cosa importante è l'effetto visivo fatto da simbologie cruciali e da scene di tensione. Il film si rifà (almeno in parte) a "Strade perdute" (con il concetto dell'identità) e inoltre diffonde delle metafore sul Cinema, le forbici rappresentano dunque un processo di "lacerazione" stile "Strade perdute" che in pratica "annebbia" e devasta i protagonisti e li cimenta in una dimensione vaga, in pratica c'è una sorta di "trasposizione" di anima, l'episodio della ballerina rappresenta dunque una particolare ed inquietante "immedesimazione" (per capire a pieno il concetto è indispensabile "masticare" gran parte della Cinematografia del regista); il sangue (presente sulla faccia) è ricollegabile con le forbici che rappresentano una sorta di "preclusione", di "divieto", di censura…
Lynch in due minuti spiana la strada delle interpretazioni, tali strade sono lunghe, quasi immense…
nei prodotti di Lynch si trova sempre un pizzico di inquietudine,in questo Absurda se ne scorge abbastanza.a me ha ricordato un po' il videogioco di Silent hill sia per alcune immagini che per le musiche di sottofondo.bello.
Surreale, ipnotico e confuso questo cortometraggio presentato al 60° Festival del cinema di Cannes. Secondo me le forbici simboleggiano la censura che taglia molte scene in determinati film, infatti la sala vuota sta a significare il cinema in crisi.
Sinceramente non riesco a coglierne appieno il significato, ma è un corto veramente angosciante con la sala cinematografica vuota, forse a sottolineare una certa crisi del cinema, le cui forbici hanno operato un taglio netto con lo spettatore. Forse è la perdita della forza del cinema stesso di comunicare con coloro che lo guardano.
Eheh, Lynch, Lynch....stavolta non mi hai fregato! Sono riuscito a interpretare a modo mio questo corto.Spiegazione nello spoiler. David come al solito riesce ad emozionarci in maniere del tutto sue. Il cinema scuro, quasi abbandonato, i ragazzi che entrano, la pellicola che parla allo spettatore, le forbici enormi e la spiazzante sequenza finale. Spaventoso e immaginifico.
Innanzitutto va detto che questo corto è stato presentato a Cannes. Di che parla questo corto? Analizziamo i dettagli. C'è un cinema elegante, oscuro e apparentemente abbandonato (il cinema inteso come forma d'arte è quasi morto) con due forbici enormi che escono dallo schermo. Un gruppo di ragazzi (la nuova generazione di spettatori, con la mente fresca e aperta a imparare le molte forme del cinema) entra nel cinema. Sanno che ci sarà uno spettacolo, ma di preciso non sanno cosa.. Un uomo compare sulla pellicola. I ragazzi gli chiedono cosa sta succedendo e cosa sono quelle forbici e esso gli risponde che sono "quelle che sono state usate", le forbici per tagliare la pellicola, per montarla...le forbici tagliano la luce del proiettore, che proietta delle bizzare immagini sullo schermo in cui i ragazzi credono di vedere loro stessi. Le forbici cominciano a colpire lo schermo, un ragazzo comincia a comportarsi in modo strano, lo schermo si apre e luci e fumo si formano al suo posto. Una ballerina si agita sullo schermo e la voce di una dei ragazzi dice che "così ho cominciato a ballare, mi è sempre piaciuto ballare". Che diamine aveva in testa Lynch? Di che parla questo corto? Del cinema e dei suoi spettatori. Di quello che fa provare a chi lo guarda. Ci immedesimiamo nei personaggi, proviamo divertimento, paura e tristezza. Le forbici tagliano la barriera tra noi e il film, e noi ci troviamo nel film.
non mi ha convinto pienamente. bella la musica e i rumori di sottofondo ma i dialoghi non sono riusciti ad inquietarmi come credo che avrebbero dovuto fare. belli i colori,tutto sommato carino.
A tratti angosciante. David Lynch sempre più sperimentale e difficile, proprio come piace a me ! Lui salverà il cinema americano, sempre più caduto nell'oblìo.
Oh, finalmente un corto di Lynch valido! Altroché… oltre che misterioso e assurdo, è dannatamente spaventoso! Provate a vederlo col volume alto se non ci credete! Avevo la pelle d’oca! Geniale.
Mah,chissà quale tetro significato è celato dietro tutto ciò..la mente di Lynch partorisce a volte cose che sembrano senza senso in un primo momento! Bellissima la musica di sottofondo!
Do 6 perchè tutto sommato mi riesce difficile votare un corto di durata cosi breve, anche perchè i dialoghi non sono riuscito molto a capirli, ma certe scene sono veramente inquietanti.
carino..sicuramente è meglio questo corto di darkened room.. l'ho trovato solo coi sottotitoli in francesce..c'è un modo per trovarlo in italiano da qualche parte?