Recensione noriko's dinner table regia di Sion Sono Giappone 2005
al cinemain tvanteprimearchivioserie tvblogtrailerclassifichespecialiregistiattorirecensioniforumfeedmy
Skin Filmscoop in bianco Filmscoop nostalgia
Ciao Paul!
Ricerca veloce:       ricerca avanzatabeta

Recensione noriko's dinner table (2005)

Voto Visitatori:   8,27 / 10 (11 voti)8,27Grafico
Dimensione testo: caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi

locandina del film NORIKO'S DINNER TABLE

Immagine tratta dal film NORIKO'S DINNER TABLE

Immagine tratta dal film NORIKO'S DINNER TABLE

Immagine tratta dal film NORIKO'S DINNER TABLE

Immagine tratta dal film NORIKO'S DINNER TABLE

Immagine tratta dal film NORIKO'S DINNER TABLE
 

Noriko vive a Tokoyama, città natale del regista, e sogna Tokyo. In rete, mentre alcuni suoi coetanei si organizzano per incontrarsi sui binari della metropolitana dove poi si toglieranno la vita, lei conosce Kumiko. La ragazza ha un buffo nickname, Ueno54, che si scopre essere l'armadietto della stazione della metro di Tokyo dove è stata trovata neonata, appena abbandonata dalla madre.
In quell'armadietto Kumiko tiene tutti i suoi falsi ricordi, e molti oggetti raccolti per strada su cui ha imbastito la propria storia. Il tema della perdita dell'identità, ancora più centrale nel successivo "Strange Circus", qua fa capolino nella narrazione e dona spessore ai protagonisti di una storia molto particolare. Anche perché se è vero che negli armadietti delle stazioni della metro a Tokyo si trova di tutto, in alcuni casi anche un fantasma, come vuole la leggenda di Shibuya, Noriko ci trova la sua nuova identità, l'inizio della sua vita adulta e persino un lavoro. Mentre Kumiko la porta in visita a parenti che si scopriranno essere clienti della sua agenzia, Noriko diventa Mitsuko e impara i rudimenti della filosofia che è dietro il noleggio parentale.
Intanto sua sorella decide di seguire le sue tracce, e a questo punto sua madre si toglie la vita. Suo padre, non riuscendo più a negare il problema che ha causato il tutto, si reca a Tokyo e si mette a seguire le tracce del suicide club, cui pensa sia connessa la sua sparizione.

Questo è il seguito ideale di "Suicide Club", e se nel primo film si affrontava la tematica del suicidio come risposta sociale al problema dell'alienazione, qua il punto di vista è quello del contrasto in seno alla famiglia, da cui a volte si fugge appunto col suicidio.
Sono Sion ci porta così dietro il suicide club, cui solo vagamente è in realtà connessa questa storia, e ci mostra la rappresentazione che sostituisce l'emozione, nelle famiglie alienate del Giappone contemporaneo. Il noleggio parentale, pratica assolutamente impensabile altrove, costituisce il nutrimento che alcuni disperati comprano laddove impossibilitati ad una vita cosiddetta normale.

Ma non è neanche questo il punto centrale della narrazione, il vero contenuto del racconto parla di identità fallaci, e di sentimenti negati. La costruzione dell'identità è un processo lento e graduale, ma dove non esistono neanche le basi; se per esempio una persona si percepisce come nata in un armadietto della metropolitana, allora è praticamente impossibile che possa costruire un io che vada oltre la rappresentazione di sentimenti ed emozioni. Se poi alcune persone avvertono la mancanza di comunicazione in seno alla propria famiglia, e la costrizione parentale che le vuole felici come negli spot pubblicitari, è possibile che accada il peggio. Le cose negate spesso prendono il sopravvento, proprio perchè continuano la loro esistenza a dispetto della coscienza che le ha relegate nella negazione dell'inconscio. Quindi la rappresentazione diventa dramma, laddove una figlia che ha abbandonato la sua casa si trova a recitare la parte di una che a casa ci torna. Oppure se un padre che non ha mai capito le sue figlie, e le vede ridere fingendo un'intimità con un padre che le ha noleggiate, è possibile che perda anche egli tutti i suoi riferimenti.

L'anello debole della catena, paradossalmente risulterà Yuka, la sorella di Noriko, che messa di fronte al suo vero padre decide di non avere più un nome, e di cominciare a vivere nell'alba che verrà.
Il tutto si consuma in una recita infinita che non lascia nessuna speranza di uscita, nè di riscatto da un'esistenza televisiva, che pare essere l'unica possibile, almeno al momento nella visione del regista.

Commenta la recensione di NORIKO'S DINNER TABLE sul forum

Condividi su Facebook Condividi recensione su Facebook


Recensione a cura di Anna Maria Pelella - aggiornata al 15/06/2009

Il contenuto di questo scritto esprime il pensiero dell'autore e non necessariamente rappresenta Filmscoop.it

In programmazione

Ordine elenco: Data   Media voti   Commenti   Alfabetico


1049849 commenti su 50709 film
Feed RSS film in programmazione

Ultimi film inseriti in archivio

7 BOXESBLIND WARCACCIA GROSSACHAINED FOR LIFECHIEF OF STATION - VERITA' A TUTTI I COSTICONFESSIONI DI UN ASSASSINOCONTRO 4 BANDIERECUGINE MIEDAREDEVIL - IL CORRIERE DELLA MORTEDAUGHTER OF DARKNESSDISAPPEAR COMPLETELYDOUBLE BLINDGIRL FLU - MI CHIAMANO BIRDGUIDA ALL'OMICIDIO PERFETTOI 27 GIORNI DEL PIANETA SIGMAINTIMITA' PROIBITA DI UNA GIOVANE SPOSALE DIECI LUNE DI MIELE DI BARBABLU'MERCY (2023)NOTTI ROSSEORION E IL BUIOOSCENITA'RAPE IN PUBLIC SEASANGUE CHIAMA SANGUESPECIAL DELIVERYSUSSURRI - IL RESPIRO DEL TERRORETHE BELGIAN WAVETHE DEVIL'S DOORWAYTHE EXECUTIONTHE GLENARMA TAPESTHE PAINTERTHE WAITUNA SECONDA OCCASIONEUNA TORTA DA FAVOLAUN'ESTATE DA RICORDARE (2023)VENDETTA MORTALE (2023)WHAM!

Ultimo film commentato

Ultimo post blog

Speciali

Speciale SHOKUZAISpeciale SHOKUZAI
A cura di The Gaunt

Ultime recensioni inserite

Ultima biografia inserita

Casualmente dall'archivio

Novità e Recensioni

Iscriviti alla newsletter di Filmscoop.it per essere sempre aggiornarto su nuove uscite, novità, classifiche direttamente nella tua email!

Novità e recensioni
 

Site powered by www.webngo.net