Recensione il padrino parte ii regia di Francis Ford Coppola USA 1974
al cinemain tvanteprimearchivioserie tvblogtrailerclassifichespecialiregistiattorirecensioniforumfeedmy
Skin Filmscoop in bianco Filmscoop nostalgia
Ciao Paul!
Ricerca veloce:       ricerca avanzatabeta

Recensione il padrino parte ii (1974)

Voto Visitatori:   9,05 / 10 (404 voti)9,05Grafico
Miglior filmMiglior regiaMiglior attore non protagonista (Robert De Niro)Miglior sceneggiatura non originaleMigliore scenografiaMiglior colonna sonora
VINCITORE DI 6 PREMI OSCAR:
Miglior film, Miglior regia, Miglior attore non protagonista (Robert De Niro), Miglior sceneggiatura non originale, Migliore scenografia, Miglior colonna sonora
Dimensione testo: caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi

locandina del film IL PADRINO PARTE II

Immagine tratta dal film IL PADRINO PARTE II

Immagine tratta dal film IL PADRINO PARTE II

Immagine tratta dal film IL PADRINO PARTE II

Immagine tratta dal film IL PADRINO PARTE II

Immagine tratta dal film IL PADRINO PARTE II
 

Il più avvincente dei tre. Il "Padrino" più carico di azione, di avvenimenti che si rincorrono, di colpi di scena. Imperniato su una struttura a "montaggio alternato" (non nel senso "griffithiano" del termine, però), saltella continuamente fra la contemporaneità dell'ascesa al potere del maturo Michael Corleone, nuovo Padrino dopo la morte di Vito, e il passato remoto rappresentato dalla gioventù insanguinata dello stesso Vito Corleone, fuggito dalla Sicilia (destinazione Stati Uniti) dopo il massacro del padre, della madre e del fratello. I salti temporali, che ci consentono di seguire parallelamente le due vicende, permettono di apprezzare le analogie e le (poche) diversità riscontrabili nelle complesse personalità di Vito e di Michael Corleone. Padre e figlio, accomunati dalla ricerca di prestigio e denaro, inseguono il successo in due epoche diverse ma con identica "cattiveria". Tuttavia, sia nel caso di Vito che in quello di Michael il cinismo e la freddezza da gangster vengono "suggeriti", anzi in un certo senso imposti, da un evento traumatico che segna le loro esistenze: Vito, ancora picciotto, aveva dovuto sopportare l'assassinio del padre e del fratello, freddati per ordine del boss siciliano Don "Ciccio", e addirittura assistere all'esecuzione della madre, decisa a difendere a ogni costo il suo figlioletto. Michael, timido ed equilibrato, era stato invece sconvolto dal tentato omicidio del padre, molla in grado di scatenare in lui una reazione distruttiva (forse non sufficientemente approfondita dal punto di vista psicologico nel primo episodio) che trasformerà il suo distacco dagli affari di famiglia in ritrovata consapevolezza delle proprie origini e del proprio scopo: prima proteggere, poi vendicare il padre e, in seguito, raccoglierne degnamente l'eredità nella gestione del "Corleone enterprise".

In effetti, sia nell'epopea di Vito che (soprattutto ne "Il Padrino III") in quella di Michael lo spettatore "percepisce" il carattere sì spigoloso, ma non semplicisticamente malvagio, dei due. Mario Puzo, e con lui F. F. Coppola, non intendevano rappresentare una manichea dicotomia Bene vs. Male, ma piuttosto creare personaggi ambigui, capaci di confondere brutalità e tenerezza, di alternare comportamenti gelidamente assassini ad altri che lasciano intuire spiragli di umanità. Già nel primo episodio il vecchio Vito Corleone, nella riunione con i capi delle famiglie mafiose di New York e poi nell'intimo colloquio padre-figlio con Michael, appariva smussato, edulcorato, perfino stanco di una vita giocoforza trascorsa a difendersi (e a difendere la propria famiglia) dalle minacce del grilletto. Ne "Il Padrino II", il giovane Vito uccide il capo-quartiere Fanucci (magistrale e "colorata" l'interpretazione di Gastone Moschin) perché da lui ricattato, e il sospirato assassinio di Don "Ciccio" ha il sapore dolcissimo della tarda vendetta a sangue freddo. Non è dunque un personaggio banalmente spietato: non casuale, ovviamente, è la scena in cui si ritrova ad assistere impotente, con le lacrime agli occhi, al pianto disperato del piccolissimo figlio Fredo, disteso sul lettino e sofferente per una brutta polmonite.

Più univoca e feroce apparirebbe, in questa seconda puntata della saga, la figura di Michael Corleone, ma "Il Padrino III" ci restituirà i tormenti e i sensi di colpa anche dell'ormai cinquantenne "figliol prodigo" convertito al cinismo, pure lui (come Vito!) stremato dopo tanti anni vissuti ad arricchirsi, a guardarsi le spalle e a ordinare esecuzioni.

Tornando al "Padrino II", si diceva che la trama di questo sequel, incalzante e ingarbugliata, procede alternativamente sul doppio binario presente-passato. L'intraprendenza, la lucidità e la sorprendente sicurezza ostentata da Michael lo conducono ad affrontare ogni affare di famiglia con la dovuta decisione, dalla questione-Pentangeli all'intrigo Hyman Roth. Due fatti più intimamente personali, invece, riescono a scuotere la sua emotività: il rapporto traballante con il fratello Fredo e l'ormai inevitabile scontro con la moglie Kay (una strepitosa Diane Keaton). Sono i primi segni di un cedimento psicologico che, dopo tanto sangue versato, si concretizzerà nel terzo episodio.

Dal punto di vista tecnico, ci sarebbero numerose "perle" da segnalare, tenendo presente la lucidissima regia di Coppola e la sceneggiatura, sempre brillante nell' esprimere, con le parole, l'essenza dei personaggi (Michael Corleone a un importante politico: "caro senatore, la nostra ultima offerta è... niente... nemmeno la semplice quota di autorizzazione, che piuttosto provvederà lei a versare personalmente sul nostro conto entro domani"). Non si può fare a meno di ricordare la sequenza della festa di San Rocco, nella quale il giovane Vito-Robert De Niro (premiato con l'Oscar per la sua spettacolare performance) insegue a vista, camminando sui tetti delle case, il boss di quartiere Don Fanucci, freddandolo infine all'interno del suo stabile mentre dall'esterno si odono gioiose le musiche della processione e relativa festa popolare (contrasto festa-morte, sacralità-tragedia che rievoca il conflitto sonoro-immagini del "Padrino I", quando le esecuzioni dei boss delle famiglie di New York venivano accompagnate dalla voce fuori campo del prete che celebrava il battesimo del figlio di Connie). A tal proposito, giova ricordare una curiosità sottolineata dallo stesso regista: "Nel film ogni scena di violenza è sempre preceduta, quasi annunciata da un particolare apparentemente insignificante, ma mai casuale. Nella scena dell'uccisione di Fanucci, ad esempio, Gastone Moschin giocherella con una lampadina difettosa che manda luce a intermittenza, riuscendo infine a 'ripararla'. Subito dopo che la lampadina ritorna a emanare luce senza interruzioni, avviene l'esecuzione."

Ci permettiamo di aggiungere che l'omicidio di Fanucci, mostrato da Coppola con un certo, reiterato compiacimento, smentisce almeno in parte la convinzione di Brian De Palma il quale, intervistato a proposito di "Scarface", ha definito quelle de "Il Padrino I, II e III" "sparatorie gentili, all'acqua di rose". In contrapposizione, ovviamente, alla brutalità selvaggia delle uccisioni perpetrate da Tony Montana ed amici.

Più che "sparatorie all'acqua di rosa", le violenze di Coppola ci sembrano fedeli riproduzioni degli usi e costumi della mafia internazionale (non sono italiana). Nella fattispecie, poi, il buon Francis Ford fa trucidare il povero Fanucci-Moschin con un proiettile al petto, un altro in pieno viso e un altro ancora, giusto per non correre rischi, in bocca. Più o meno come avrebbe fatto Tony Montana...

Doverosa menzione anche per la scena dell'uccisione di Fredo Corleone (ordinata dal fratello Michael), esaltata da una fotografia, dipinto luttuoso grave di tinte scure, dal fascino crepuscolare e fortemente emotiva. Senza dimenticare l'inquadratura di Michael che, assistendo dalla finestra di casa alla morte del fratello, china la testa esprimendo così tutta l'ambiguità del suo essere criminale dentro il suo essere uomo: crudeltà, uguale risolutezza anche se il tradimento proviene da un membro della famiglia, e dolorose tentazioni di rimorso.

Nell'accavallarsi degli eventi e dei contesti narrativi, ecco rispuntare la magia delle musiche di Nino Rota, accompagnate da pezzi di Carmine Coppola, padre del regista e direttore d'orchestra.

Commenta la recensione di IL PADRINO PARTE II sul forum

Condividi su Facebook Condividi recensione su Facebook


Recensione a cura di Matteo Bordiga - aggiornata al 05/12/2005

Il contenuto di questo scritto esprime il pensiero dell'autore e non necessariamente rappresenta Filmscoop.it

In programmazione

Ordine elenco: Data   Media voti   Commenti   Alfabetico

a quiet place: giorno 1abigail (2024)accattaromaacidamen (2024)
 NEW
amici per casoanimale umanoanimali randagianna (2023)arrivederci berlinguer!bad boys: ride or diebanel e adamacuckoocult killer - la vendetta prima di tuttodall'alto di una fredda torre
 NEW
deadpool & wolverineeileenel paraisoera mio figlio (2024)fantastic machinefederer: gli ultimi dodici giornifly me to the moon - le due facce della lunafremontfuga in normandiafuriosa: a mad max sagagarfield - una missione gustosaghost: rite here rite nowgirasoligli immortaligli indesiderabili (2023)glory hole
 NEW
here after - l'aldila'
 R
hit man - killer per casoholy shoeshorizon: an american saga - capitolo 1hotspot - amore senza retei dannatiif - gli amici immaginariil caso goldmanil coraggio di blancheil gusto delle coseil mio posto e' quiil mio regno per una farfallail mistero scorre sul fiumeil regno del pianeta delle scimmieil segreto di liberatoin a violent natureindagine su una storia d'amoreinside out 2io & sissiio e il seccoio, il tubo e le pizzejago into the whitekinds of kindnessl’amante dell'astronautala memoria dell’assassinola morte e' un problema dei vivila profezia del malela stanza degli omicidila tartarugala treccial'esorcismo - ultimo attol'imperol'invenzione di noi duelonglegsl'ultima vendettamadame lunamade in dreams - l'italiano che ha costruito l'americamarcello miomatrimonio con sorpresa (2024)
 NEW
mavka e la foresta incantatame contro te: il film - operazione spiemetamorphosis (2024)mothers' instinctnew lifeniente da perdere (2024)noir casablancanon riattaccare
 NEW
persona non grata (2024)prima della fine - gli ultimi giorni di enrico berlinguerquattro figlie (2023)quell'estate con ireneracconto di due stagioniricchi a tutti i costiritratto di un amorerobo puffinroma bluessamadsaro' con tesei fratellishoshanashukransuperlunathe animal kingdomthe bikeridersthe boys - stagione 4the fall guythe penitent - a rational manthe rapture - le ravissementthe strangers: capitolo 1the tunnel to summer, the exit of goodbyesthe watchers - loro ti guardanoti mangio il cuoretroppo azzurrotwistersun messicano sulla luna
 NEW
un oggi alla voltaun piedipiatti a beverly hills: axel funa spiegazione per tuttouna storia neraunder parisunfrosted: storia di uno snack americanovangelo secondo mariavincent deve morirewindlesswoken - nulla e' come sembra

1052633 commenti su 50964 film
Feed RSS film in programmazione

Ultimi film inseriti in archivio

KILLKUBITED LASSO - STAGIONE 3

Ultimo film commentato

Ultimo post blog

Speciali

Speciale SHOKUZAISpeciale SHOKUZAI
A cura di The Gaunt

Ultime recensioni inserite

in sala


HIT MAN - KILLER PER CASO
Locandina del film HIT MAN - KILLER PER CASO Regia: Richard Linklater
Interpreti: Glen Powell, Adria Arjona, Austin Amelio, Retta, Sanjay Rao, Molly Bernard, Evan Holtzman, Gralen Bryant Banks, Mike Markoff, Bryant Carroll, Enrique Bush, Bri Myles, Kate Adair, Martin Bats Bradford, Morgana Shaw, Ritchie Montgomery, Richard Robichaux, Jo-Ann Robinson, Jonas Lerway, Kim Baptiste, Sara Osi Scott, Anthony Michael Frederick, Duffy Austin, Jordan Joseph, Garrison Allen, Beth Bartley, Jordan Salloum, John Raley, Tre Styles, Donna DuPlantier, Michele Jang, Stephanie Hong
Genere: azione

Recensione a cura di The Gaunt

ON THE JOB: THE MISSING 8
Locandina del film ON THE JOB: THE MISSING 8 Regia: Erik Matti
Interpreti: John Arcilla, Dennis Trillo, Dante Rivero, Joel Torre, Christopher De Leon, William Martinez, Lotlot De Leon, Ina Feleo, Ricky Davao, Vandolph, Isabelle De Leon, Rayver Cruz, Soliman Cruz, Andrea Brillantes
Genere: poliziesco

Recensione a cura di The Gaunt

archivio


LA ZONA D'INTERESSE
Locandina del film LA ZONA D'INTERESSE Regia: Jonathan Glazer
Interpreti: Christian Friedel, Sandra Hüller, Medusa Knopf, Daniel Holzberg, Ralph Herforth, Maximilian Beck, Sascha Maaz, Wolfgang Lampl, Johann Karthaus, Freya Kreutzkam, Lilli Falk, Nele Ahrensmeier, Stephanie Petrowitz, Marie Rosa Tietjen, Ralf Zillmann, Imogen Kogge, Zuzanna Kobiela, Julia Polaczek, Luis Noah Witte, Christopher Manavi, Kalman Wilson, Martyna Poznanski, Anastazja Drobniak, Cecylia Pekala, Andrey Isaev
Genere: drammatico

Recensione a cura di Gabriele Nasisi

MARILYN HA GLI OCCHI NERI
Locandina del film MARILYN HA GLI OCCHI NERI Regia: Simone Godano
Interpreti: Miriam Leone, Stefano Accorsi, Thomas Trabacchi, Mario Pirrello, Orietta Notari, Marco Messeri, Andrea Di Casa, Valentina Oteri, Ariella Reggio, Astrid Meloni, Giulia Patrignani, Vanessa Compagnucci, Lucio Patané, Agnese Brighittini
Genere: commedia

Recensione a cura di Severino Faccin

Ultima biografia inserita

Casualmente dall'archivio

Novità e Recensioni

Iscriviti alla newsletter di Filmscoop.it per essere sempre aggiornarto su nuove uscite, novità, classifiche direttamente nella tua email!

Novità e recensioni
 

Site powered by www.webngo.net